Fulvio Persano Inserita: 7 agosto 2010 Segnala Inserita: 7 agosto 2010 Ciao.Grazie per l'ottima info. Una raccomandazione: per favore, non aprire altre discussioni (peraltro in sottoforum errati) oltre a questa.
personaltv Inserita: 8 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 8 agosto 2010 ciao fulvio...non sapendo dove postare con esattezza il mio messaggio lo messo in due discussioni. comunque l'antenna autocostruita funziona benissimo.
sx3me Inserita: 8 agosto 2010 Segnala Inserita: 8 agosto 2010 così a occhio direi che si tratta di una 5/8 λ... ma l'hai copiata perchè te ne serviva un'altra?
personaltv Inserita: 9 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 9 agosto 2010 ciao michele..lo so che in giro la vendono a buon mercato , ma a me piace autocostruirmi le cose.
sx3me Inserita: 9 agosto 2010 Segnala Inserita: 9 agosto 2010 Quote personaltv+9/08/2010, 01:52--> (personaltv @ 9/08/2010, 01:52) ma non te l'ho detto perchè si trova o costa poco in giro, ero solo curioso di sapere se hai aguzzato l'ingegno per necessità, cioè te ne serviva un'altra, o solo per il gusto di farla
personaltv Inserita: 9 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 9 agosto 2010 l'ho fatta perchè mi piace smanettare . stando in ferie ho avuto tempo anche per fare una QUAD LOOP 2.5GHz...
personaltv Inserita: 9 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 9 agosto 2010 il quad loop, una volta piegato dovrebbe misurare circa 9 cm nel lato lungo.quindi il riflettore lo moltiplicate 3 volte nel lato lungo e 2 volte nel lato corto . quindi 27 cm x 18 cm(circa)piegatelo a semicerchio fino ad ottenere un'altezza dal centro della cuva fino a terra di 32 mm, che equivale al doppio della distanza del quad loop dal riflettore.per fare il riflettore ho usato un coperchio di un vecchio dvd.si ottiene una maggiore ricezione se la disponete in posizione orizzontale, ed è molto direttiva!!!
mariano59 Inserita: 9 agosto 2010 Segnala Inserita: 9 agosto 2010 Intanto complimenti per il risultato.Ma quel connettore PL ha l'isolante in bakelite? A 2,5 Ghz riesce ancora a "tenere"?Bhè... allora bravi entrambi!!! .
personaltv Inserita: 10 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 10 agosto 2010 non cè nessun isolamento di bakelite.ho messo in bella evidenza proprio il collegamento della massa.notare la rondella a spacco per ottimizzare il contatto con il riflettore.
personaltv Inserita: 11 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 11 agosto 2010 per mariano.scusa ma se intendi l'isolante all'interno del connettore allora ti posso dire che è di teflon rosso , non bakelite.
mariano59 Inserita: 11 agosto 2010 Segnala Inserita: 11 agosto 2010 Quote Si intendevo quello... ora si spiega meglio il funzionamento a quella frequenza... complimenti comunque, lavorare a quelle frequenze non è facile, ovvero, non è facile ottenere buoni risultati .
personaltv Inserita: 11 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 11 agosto 2010 scusate ----------------------------------------- ho scambiato le sigle dei connettori -----------------------------------------devo dire pero che quel connettore PL lo usato solo per comodita nell'assemblaggio del loop sul supporto.in verita bisognerebbe fissare il loop su un tubo in plastica di 16mm di altezza e far passare all'interno il filo e saldarlo direttamente al loop. facendo attenzione a saldare il filo centrale sul lato intero piegato , e la garza sulla parte dove si unisce il loop.
Fulvio Persano Inserita: 11 agosto 2010 Segnala Inserita: 11 agosto 2010 Ciao.Posta le caratteristiche dell'altro connettore e il post del connettore N verrà eliminato.
personaltv Inserita: 11 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 11 agosto 2010 I connettori che vengono utilizzati in ambito radioamatoriale sono essenzialmente di tre tipi: il BNC, il connettore N ed il più comune PL-259. La cosa importante è utilizzare il connettore giusto al momento giusto! Naturalmente questi tre tipi di connettori esistono nelle versioni maschio (M) e femmina (F) sia volanti che a pannello. Vi sono poi una serie di adattori che possono venire utilizzati per 'passare' da un tipo di attacco ad un altro. In genere è preferibile evitare l'uso degli adattatori per questioni di perdite e di solidità meccanica. Naturalmente il buon senso deve semppre essere la guida di un buon radioamatore. Se è possibile è meglio evitare ma se non lo è, ben vengano gli adattatori. Nelle figure si possono vedere i tre tipi di connettori di cui stiamo parlando. Una prima classificazione può essere quella della frequenza di utilizzo. Per quanto riguarda il PL-259 (che è il maschio, mentre la femmina si chiama SO-259) è meglio limitare il suo uso all'ambito delle HF. Nei pannelli posteriori degli apparati HF questo connettore è quello in genere utilizzato. Il PL-259 non è un connettore stagno. Evitare quindi di utilizzarlo all'aperto senza proteggerlo con una buona serie di nastrature che ricoprano tutto il connettore compreso anche il punto in cui il cavo entra nel connettore stesso. Evitare, per impedire infiltrazioni di acqua, di montare il connettore in verticale, all'aperto, con il cavo rivolto verso l'alto. L'acqua, scivolando lungo il cavo, può infiltrarsi nel connettore provocando enormi problemi. Del connettore PL-259, detto anche maschio UHF, esistono varie versioni a seconda anche del tipo di cavo che esso deve ospitare e del tipo di montaggio utilizzato.Il progetto del connettore risale al 1930 ed originariamente era stato pensato per le connessioni di sistemi radar. Essenzialmente esso può ospitare cavi del tipo RG-213 e con appositi riduttori cavi del tipo RG-58. Il riduttore è dotato di una filettatura esterna che si avvita all'inerno del corpo del connettore riducendo il diametro di ingresso e potendo ospitare il cavo a diametro ridotto tipo RG-58. Esiste una versione del connettore già ridotta che permette di ospitare i cavi più sottili 'avvitandoli' all'interno del corpo del connettore stesso dopo aver 'ribaltato' la calza sulla guaina di plastica esterna. E' preferibile, in ogni caso, utilizzare il connettore che prevede la saldatura del cavo dopo aver preso la mano con la sua preparazione. Infatti esso, se saldato con gli opportuni accorgimenti, consente di non 'stressare' il cavo avvitandolo nel corpo del connettore. D'altra parte, un eccessiva temperatura durante la saldatura può rovinare il cavo e creare dei corti circuiti nel connettore. Il cavo va normalmente saldato al centrale del connettore facendolo fuoriuscire un pò, mentre la calza del cavo va saldata attraverso i fori presenti sul corpo del connettore nel caso in cui questo sia a a saldare.Sebbene la massima frequenza del connettore sia 300 Mhz è meglio non utilizzarlo sopra ai 30/50Mhz.Il secondo connettore che esaminiamo è il BNC. Questo connettore è utilizzato in maniera massiccia non solo in ambiente radioamatoriale ma si trova anche su tutte le strumentazioni da laboratorio. La prima cosa che si nota è che esso non ha una filettatura ma una baionetta con la quale si 'connette' alla corrispondente femmina. Questo impedisce l'allentamento del connettore stesso in seguito, per esempio, a vibrazioni . Inoltre, fatto molto importante, è un connettore ad impedenza costante. In altri termini, l'inserimento di un connettore BNC all'interno di un tratto di linea di trasmissione non dà luogo a 'salti' di impedenza. Se si è nuovi a questo concetto, basti sapere per ora, che ogni cavo o linea di trasmissione ha un'impedenza caratteristica: si immagini una condotta di acqua a sezione costante. Se questa sezione si restringe improvvisamente o comunque cambia le sue dimensioni il flusso di acqua subirà una variazione di velocità ed una pertubazione dando luogo a fenomeni come, per esempio, le onde stazionarie. Si tratta di parte del segnale che 'torna' indietro e che non viene consegnato al carico per esempio l'antenna.E' quindi molto importante che l'impedenza di una linea di trasmissione si mantenga costante per tutta la sua lunghezza e questo vale quindi anche per i connettori utilizzati.Essendo quindi, il BNC un connettore ad impedenza costante esso può essere acquistato per una linea a 75 ohm o 50 ohm. Le dimensioni geometriche, che garantiscono anche l'impedenza del connettore, saranno leggermente diverse. Il connettore per 50 ohm ospiterà, per esempio, correttamente il cavo RG-58 a 50 ohm, mentre quello per 75 ohm il cavo RG-59 che ha un diametro leggermente maggiore.Naturalmente, il connettore BNC può essere acquistato anche per cavi diversi dagli RG-XX (circa 5mm di diametro) ed in questo caso, per ogni cavo, il costruttore consiglia il tipo di connettore BNC da utilizzare. Il montaggio di questi cavi sul BNC è diverso da quello utilizzato per i cavi RG-XX e conviene seguire il datasheet del costruttore per evitare di sbagliare. La frequenza massima di funzionamento del connettore è 4 Ghz ed, ovviamente, esso non è stagno e quindi da NON utilizzare all'aperto se non con apposite protezioni stagne.Per questo tipo di connettore è preferibile utilizzare livelli di potenza non molto alti e rimanere al di sotto dei 20 watt. Non meraviglia quindi che è utilizzato spesso in apparati per QRP in cui gli OM utilizzano, per i collegamenti, potenze NON superiori a 5 (CW) o 10 (SSB) watt. A questa pagina web è presente un articolo che spiega in dettaglio il montaggio del connettore BNC classicoI connetttore N, infine, è quello utilizzato anche in ambienti professionali ed è anche quello che garantisce le migliori prestazioni sia in termini meccanici e di affidabilità nel tempo, che in termini di prestazioni RF. Si tratta ovviamente di un connettore ad impedenza costante ed anche in questo caso il connettore è disponibile nelle versioni per 75 ohm che in quelle da 50 ohm anche se quest'ultimo modello è quello più uilizzato. Il connettore si presenta molto più grande del BNC e può opsitare cavi di per se di circa 10mm di diametro. La tecnica di montaggio è in generale una tecnica di compressione della calza mentre il centrale o va saldato o va 'crimpato' sul centrale del cavo. In alcuni casi, la calza viene connessa mediante una rondella di forma cilindrica che nella parte centrale si inserisce tra la guaina del cavo e la calza stessa. In questq maniera, il cavo coassiale non viene sottoposto a nessun tipo di stress assicurando nel contempo sia la perfetta coassialità che l'affidabilità e la bontà della connessione.In termini di frequenza il connettore raggiunge i 10 Ghz e la potenza gestibile è elevata e ben al di là dei limiti di potenza utilizzati in ambiente radioamatoriale. Questo connettore è quello che preferibilmente si dovrebbe adoperare in HF ma il suo uso è obbligatorio, per evitare eccessive perdite ed attenuazioni, su frequenze pari ed al di sopra dei 144 Mhz.
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