capolupetto Inserito: 27 gennaio 2011 Segnala Inserito: 27 gennaio 2011 Mi è stato chiesto di controllare alcuni tvc in una scuola elementare e visto che i tv funzionavano bene ma il problema era dell'antenna mi è stato detto eventalmente di sostituirla. Credo che sia da tener d'occhio in maniera particolare la sicurezza (anche se nelle abitazioni private dovrebbe essere uguale). Da un primo controllo sembra ci siano solo3 prese antenna tv ed una sat, ora pensavo nel caso dovessi fare il lavoro che cosa importante sia quella di collegare le calze dei cavi usando le barretet equipotenziale a terra, ma per il resto cosa altro da fare in questi casi?Ciao e grazie.
gufo2 Inserita: 27 gennaio 2011 Segnala Inserita: 27 gennaio 2011 Ti riporto quanto afferma l'illustre Vincenzo Servodidio:Protezioni contro i fulmini. Per prevenire gli effetti delle fulminazioni dirette ed indirette vi sono due importanti norme da seguire: la CEI 12-43 e la CEI 81-1, entrambe riportate in sintesi nella guida CEI 100-7. Le modalità di protezione si attuano secondo i risultati di una valutazione preventiva che ha il compito di stabilire se l'impianto d'antenna deve essere protetto oppure no. Le valutazioni si fanno con opportune procedure di calcolo, eseguite da un professionista abilitato, che tengono conto delle probabilità di fulminazione dell'edificio prima dell'installazione dell'antenna e dell'edificio dopo l'installazione dell'antenna. Considerando anche il tipo di struttura, la sua collocazione rispetto ad altre strutture circostanti e valutando il rischio di incendio, si arriva a definire se la struttura con l'antenna installata è "autoprotetta", e quindi non richiede protezioni, oppure è "non autoprotetta" e pertanto richiede la protezione. In questo caso la norma CEI 81-1 illustra i metodi di realizzazione degli impianti di protezione. Questo quanto ben specificato. Io ti consiglio trattandosi di edificio pubblico e ancor più di una scuola, di seguire quanto sopra. Chiedi un preventivo ad un professionista che a tua volta lo inserisci nel tuo preventivo riservandoti il costo finale dell'opera in funzione di questi risultati. Ricordati che in ogni caso anche se tu sei installatore qualificato, farai la dichiarazione di conformità ma lo studio delle probabilità di fulminazione deve essere sempre redatta da un professionista iscritto all'albo. Ricordati anche che i cavi coassiali, devono avere la certificazione di non propagazione della fiamma e esenti da fumi tossici in caso di incendio.Ciao
capolupetto Inserita: 28 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 28 gennaio 2011 Grazie gufo2 della risposta, ho il libro che hai citato comprato dopo aver iniziato a seguire questo forum Farò presente le problematiche a chi di dovere sperando che almeno mi ascoltino, poi si vedrà.Purtroppo in certi casi far capire cosa deve esser fatto è difficile, però non si sà mai.Vedremo.Ciao.
Fulvio Persano Inserita: 29 gennaio 2011 Segnala Inserita: 29 gennaio 2011 Ciao.Ma se è un edificio scolastico, non ha la Gabbia di Faraday ?
Pierluigi Borga Inserita: 29 gennaio 2011 Segnala Inserita: 29 gennaio 2011 Certo che non penso sia così facile trovare qualcuno che determini il rischio di fulminazione con esattezza visto che tutto si basa su probabilità e statisticheDel resto l'edificio è isolato e più alto di quelli vicini ? Nel senso è predominante se mi passi il termine ?Poi appunto come dice Fulvio la gabbia c'è o no ?Infine ci sono campanili o tralicci MT o AT nelle vicinanze ?
gufo2 Inserita: 30 gennaio 2011 Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 In questo caso, significa che l'edificio è già stato classificato in precedenza "non autoprotetto" e quindi provveduto di conseguenza. Sarebbe la situazione migliore in quanto basterebbe collegare il palo alla gabbia stessa. Diversamente il pallino passa all'antennista.(salvo restando che non ci fosse una antenna precedente di simile altezza e già con documenti comprovante l'impianto in edificio "autoprotetto".Qualsiasi professionista è in grado di determinare questo stato di cose. Ci sono programmi appositamente studiati per questo. Ovviamente sui fattori di sicurezza, si parte da una sicurezza minima di guardia e non matematica.Ciao
capolupetto Inserita: 30 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 (modificato) Grazie per i vostri interventi, dunque dal sopralluogo che ho fatto ho visto solo un semlplice impianto d'antenna come per una normale abitazione, l'edificio è diventato scuola dopo che era nato come ospizio per gli anziani, e per recuperare lo stabile da una ventina d'anni è diventato una scuola elementare. E' più basso di altri edifici nelle vicinanze (tra cui quello che era l'ospedale), e faccio solo supposizioni sinchè non m'informerò meglio, ma credo che non vi sia nulla di quanto mi chiedete, ripeto è una mia supposizione. Parlerò con chi mi ha contattato e chiederò informazioni e poi vauterò come comportarmi, visto che non vorrei impelagarmi troppo. Grazie ancora e appena possibile vi farò sapere come si evolve.Ciao. Modificato: 30 gennaio 2011 da capolupetto
Pierluigi Borga Inserita: 30 gennaio 2011 Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Se l'edificio è più basso degli altri e non ha l'impianto di terra a gabbia con tondino di rame sarebbe logico pensare non sia necessario, sempre che non abbiano "soprasseduto"Ad ogni modo con una perizia ti metti l'anima in pace se proprio ti sembra che potrebbe starci.....Ciao
pinos Inserita: 30 gennaio 2011 Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Fulvio Persano+29/01/2011, 12:11--> (Fulvio Persano @ 29/01/2011, 12:11) ciao non collegare mai le calze di cavi coax o trasmissioni dati nel nodo esistente va fatto un impianto di terra separato.
capolupetto Inserita: 30 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Pierluigi dunque l'edificio è più basso di altri che si trovano nello stesso piano, sull'impianto di terra non ho verificato come sia. Diciamo che questo problema(il fattore sicurezza visto il tipo di stabile) me lo son posto io, ora facendolo notare a chi di dovere valuterà poi e da lì si vedrà il da farsi.pinos, da come dici anche per il collegamento delle calze deve esserci un impianto di terra separato?
Pierluigi Borga Inserita: 30 gennaio 2011 Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Prima di dire la mia vorrei chiedere a Pinos perchè l'impianto di terra deve essere separato.Nel frattempo vedi qui
capolupetto Inserita: 30 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Direi che l'argomento non è facile almeno per me. Penso che come ho letto dai link che mi sono stati suggeriti sia impossibile prevenire in maniera assoluta danni arrecati dalla caduta di fulmini, certo che però usare tutti i possibili accorgimenti sia già molto. Spero di non dire castronerie, ma riassumendo se dico che per quanto la distribuzione dei segnali televisivi la cosa da fare è quella di collegare le calze dei conduttori a terra, Nel caso di presenza di terra condominiale usare quella, se poi nelle varie abitazioni non fosse presente usare quella del singolo appartamento inserendo però delle barre equipotenziali(spero di dire giusto). Per quanto riguarda invece il sostegno dell'antenna, questo deve essere studio di persona qualificata a valutare cosa fare e valutare la migliore soluzione da adottare: se presente la gabbia di faraday collegarla al palo se invece no considerare le eventuali soluzioni da adottare.Scusate se ho scritto molto, intanto continuerò ad informarmi meglio.Ciao e grazie a tutti.
Pierluigi Borga Inserita: 30 gennaio 2011 Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 la cosa sicura e fondamentale da fare è mettere a terra le schermature dei cavi e le parti metalliche di divisori o derivatori se presenti e collegarle all'impianto di terra esistente con filo da 2,5 mmq almeno essendo protetto meccanicamente, quindi controllare la resistenza di terra dell'impianto e i dispersori che siano in buono stato....Poi se l'edificio risulterà non autoprotetto allora bisogna scendere all' esterno con una corda o tondino di rame da 16/25 mmq e collegarsi ad un dispersore dell'impianto magari aggiungendone uno e garantendo l'equipotenzialità dell'impianto di terra.
capolupetto Inserita: 30 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Ok riguardo alla messa in sicurezza per quanto riguarda la distribuzione avevo visto giusto (meno per quanto riguarda controllare il valore della resistenza di terra).Per quanto riguarda il sostegno ero a conoscenza di quanto mi dici Pierluigi, chiedo ora un paio di cose: se non presente chi deve fare questo? L'elettricista?Se non presente non intervenire?Ciao e grazie.
Pierluigi Borga Inserita: 30 gennaio 2011 Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Presumo ci sia un impianto elettrico nuovo o recente o perlomeno certificato e con progetto, su di esso ci sono le disposizioni dei picchetti o conduttori nudi dell'anello di terra, che dovrebbero essere a posto. Soprattutto ci sarà una ditta che gestisce la manutenzione elettrica dello stabile....sai com'è io quelle cose lì preferirei guardarle dal vivo non solo sulla carta....
gufo2 Inserita: 30 gennaio 2011 Segnala Inserita: 30 gennaio 2011 Non è un compito dell'antennista ma di chi ha fatto e certificato l'impianto elettrico e ha poi l'obbligo (locale pubblico) delle verifiche periodiche. Io come antennista mi preoccuperei solo di controllare che l'alimentazione sia protetta da interruttore differenziale.Per quanto riguarda l'argomento principale e cioè la protezione contro i fulmini, al dilà delle valutazioni e divagazioni squisitamente tecniche, l'unica cosa che salva l'installatore da spiacevoli eventi penali, è solo quel pezzo di carta prodotto dal professionista di cui abbiamo già parlato.Ciao
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