minotti6 Inserito: 19 giugno 2008 Segnala Share Inserito: 19 giugno 2008 un saluto a tutti.sono uno smanettone e cerco di riciclare tutto ciò che di elettronico mi capita a portata di mano. è la volta di un timer per irrigazione della "ORBIT" trovato guasto. vorrei almeno riciclare l'elettrovalvola, ma vorrei conoscerla meglio. premetto che il timer in questione è di quelli che si attaccano direttamente ad un rubinetto e che è alimentato con tre pile alcaline da 1,5 v. l'elettrovalvola che vorrei riutilizzare ha due avvolgimenti: uno di poche spire (circa 20, filo diametro 0,3 mm) e un altro di circa 300 spire (diamentro filo sempre 0,3 mm). la domanda che mi pongo è la seguente: considerato che la resistenza in cc dell'avvolgimento con il numero maggiore di spire è di circa 4 ohm come fa questa elettrovalvola ad eccitarsi e restare eccitata anche per ore con un simile avvolgimento ?se l'alimentazione in cc è di 4,5 V nell'avvolgimento circolerebbe quasi un ampere e si brucerebbe dopo qualche minuto (diametro del filo 0,3 mm) e le batterie si scaricherebbero subito, invece durano anche mesi. mi piacerebbe avere qualche risposta da qualcuno che ha conoscenza di questi aggeggi.salutonimarco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ivan Botta Inserita: 19 giugno 2008 Segnala Share Inserita: 19 giugno 2008 In genere in questi tipi di dispositivi le bobine come giustamente hai rilevato sono 2, una di spunto che compie lo sforzo maggiore e di conseguenza assorbe maggior corrente, ed una di mantenimento che ha il solo compito di mantenere in posizione l'elettrovalvola, l'assorbimento dato il poco sforzo che deve fare è relativamente basso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
minotti6 Inserita: 20 giugno 2008 Autore Segnala Share Inserita: 20 giugno 2008 ti ringrazio per la risposta, ma vorrei che mi chiarissi un punto. l'avvolgimento che mantiene la posizione ovviamente è quello a maggior numero di spire, mi chiedo come fa una batteria a stilo (3 x 1,5 v) ad alimentare questo avvolgimento, che ha una resistenza di 4 ohm, per molto tempo (assorbimento di circa 1 A) ?? a meno che l'alimentazione dell'elettrovalvola non avvenga in alternata, generata all'interno dell'apparecchio, ed allora occorre considerare l'impedenza ed allora è un altro discorso. se conosci il funzionamento di questi "timer" ti prego di chiarirmi questo punto. ti ringrazio anticipatamente per la risposta e ti saluto.ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 22 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2008 Molto probabilmente l'apertura e chiusura viene fatta con un motorino che parte per il tempo necessario,poi si ferma; e non con un magnete, ma come vengono utilizzati i due avvolgimenti non saprei dirti.Ci vorrebbe un dispositivo sano per poter fare delle misure... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Migliaresi Inserita: 23 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 23 novembre 2008 Come funziona una elettrovalvola.L’elettrovalvola idraulica ha la funzione di aprire o chiudere il passaggio dell’acqua a seguito di un comando elettrico. L’impulso elettrico non agisce direttamente sull’apertura della valvola, determina le condizioni per farla funzionare. In condizioni di riposo la valvola è chiusa. La pressione presente nella camera uno, è uguale alla pressione nella camera due. La minore superficie della membrana esposta nella camera uno e la pressione della molla della camera 2 fanno sì che la valvola sia chiusa.Alimentando l’elettromagnete si apre un piccolo condotto secondario che scarica l’acqua e fa cadere la pressione nella camera due. A questo punto nella camera uno, la maggiore pressione esercitata sulla membrana la fa sollevare aprendo la valvola. L’interruzione dell’alimentazione dell’elettromagnete, richiude il condotto di scarico e fa aumentare la pressione nella camera 2. Questa condizione riporta la membrana verso il basso richiudendo il condotto primario. P.S.: non so se questo possa aiutarti; io non sono un 'tecnico' e, spulciando in giro, ho pensato che forse poteva interessarti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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