marcomessi Inserito: 18 dicembre 2008 Segnala Share Inserito: 18 dicembre 2008 Buongiorno, visionando in giro amplificatori valvolari ( vorrei realizzare qualcosa di semplice per iniziare ) ho potuto constatare che spesso per raddrizzare l'anodica vengono utilizzati diodi a vuoto. La scelta di un tubo rispetto ai diodi allo stato solido ( o addirittura ponti raddrizzatori ) è di carattere puramente..... filosofico.... oppure ha una reale influenza sulla timbrica o cos'altro ? Grazie a tutti quelli che mi rispondereanno. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tesla88 Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Share Inserita: 19 dicembre 2008 Beh , c'è la filosofia che un ampli valvolare debba essere tutto valvolare e quindi anche la/le raddrizzatrice/i ............ io personalmente ho constatato che la differenza timbrica effettivamente può esserci nel momento in cui l'amplificatore entra in saturazione.............sembra che la raddrizzatrice ammorbidisca un po' la distorsione , questo si nota però solo nel caso di un ampli push - pull , in un classe A essendo la corrente costante (mediamente) non si nota l'effetto , comunque secondo me dipende da ciò che ci vuoi fare . Se si tratta di fare un valvolare Hi-Fi , magari stereo , l'effetto della raddrizzatrice non ti serve in quanto non lo porterai nella zona di distorsione ,se invece si parla di un amplificatore per chitarra in questo caso è interessante usare l'alimentazione tramite una raddrizzatrice soprattutto quando l'ampli inizia a distorcere , naturalmente devono essere le finali a distorcere e non la parte di pre..............quindi solo a livelli di volume elevato...............N.B. Se vuoi utilizzare una raddrizzatrice ti conviene usare una doppia raddrizzatrice o due raddrizzatrici in modo da raddrizzare entrambe le semionde , per fare ciò ti serve un trasformatore con doppio secondario, per esempio un 300 - 0 - 300 , quindi non usare uno con uscita singola .Sotto carico la raddrizzatrice tende a perdere di più che un diodo , ossia la caduta di tensione è maggiore , inoltre tieni conto che mentre è facile trovare ponti al silicio per alte tensioni e con correnti elevate , le valvole hanno una corrente limitata , di solito le raddrizzatrici vanno da 150 mA a 800 mA ...............Un vantaggio derivante dall'uso della raddrizzatrice è che la tensione anodica sale lentamente o almeno non subito come accade invece coi diodi al silicio! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcomessi Inserita: 19 dicembre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 19 dicembre 2008 tesla88+19/12/2008, 19:10--> (tesla88 @ 19/12/2008, 19:10) Esatto, amoreggiavo con un mini amplificatore per chitarra con ECL 82 ( consideralo un passatempo, ho mutuo e 2 figli a carico il 100w stereo lo rimando a tempi migliori )ma in questo caso non so se la valvola raddrizzatrice abbia effettivamente il suo peso per quanto riguarda il doppio secondario devo studiare perchè non ho ben capito il motivo Ma almeno sul filamento trattandosi di un triodo/pentodo posso usare un ponte radddrizzatore ? P.S. ho letto diversi tuoi post sull'argomento tube amp, e devo dirti una cosa : Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tesla88 Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Share Inserita: 19 dicembre 2008 Grazie!Beh il motivo è presto detto , per ottenere tensione continua da una alternata si può decidere di raddrizzare una sola semionda o entrambe , nel primo caso però occorre una capacità maggiore per filtrare l'ondulazione residua e comunque la tensione in uscita non è molto stabile sotto carico , raddrizzando entrambe le semionde invece si può dimezzare la capacità e ottenere maggior stabilità in tensione..................ora per radrizzare entrambe le semionde a diodi puoi usare un trasformatore con singolo secondario e un ponte di diodi ...............se invece vuoi usare un raddrizzatore a vuoto , ti serve una doppia valvola o due valvole raddrizzatrici e un trasformatore con zero centrale...........così facendo ottieni due tensioni sinusoidali sfasate di 180° perciò se nel primo semi-periodo la tensionel che va all'anodo della prima raddrizzatrice è positivo essa condurra mentre l'altra raddrizzatrice a cui giungerà una tensione negativa rimarrà bloccata , nel secondo semi-periodo avviene esattamente il contrario , praticamente in un semi periodo una valvola "lavora" raddrizzando la corrente mentre nel secondo semi periodo è l'altra a svolgere il lavoro!! Se propio vuoi! Di solito i filamenti vengono per comodità alimentati in alternata , alimentarli in DC è una finezza per diminuire possibili ronzii...........l'importante è che se l'alimenti in DC siano 6.3V dc anzichè 6.3 Vac.....................P.S. Se si tratta di un amplificatore con una sola valvola ECL 82 vuol dire che lavorerà in classe A (è un single ended non un push pull) , in questo caso l'effetto della raddrizzatrice è a mio parere solo quello di rendere più costoso il progetto! L'importante è utilizzare condensatori di buona fattura e resistenti lle tensioni elevate , sia quelli di alimentazione che quelli sul percorso del segnale , utilizzare resistenze almeno da 1/2W ma anche da 1W , e dove richieso anche più potenti.......tipo la resistenza di catodo della finale............usare cavi schermati per i segnali ..........il trasformatore di alimentazione deve essere ben dimensionato ma sopratutto il trasformatore di uscita deve essere adatto alla valvola finale e al carico dell'altoparlante! Buon Lavoro!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcomessi Inserita: 19 dicembre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 19 dicembre 2008 Ok grazie, immagino che un ponte di diodi.... a vuoto sia impensabile e per questo si usano le tensoni sfasate di 180 gradi. Per quanto riguarda la CC sui filamenti tenuto conto che i pick up della chitarra di alternata ne prendono abbastanza di loro 50 cent per un raddrizzatore credo che siano ben spesi! magari alimento i filamenti con 6,3 v cc...pure stabilizzati. grazie per le dritte, adesso mi dedico alla parte più complessa, la ricerca del t.u.! buone feste Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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