cl141061 Inserito: 30 agosto 2009 Segnala Share Inserito: 30 agosto 2009 salve, ho da eseguire una saldatura di un MOSFET e siccome ho saputo che sono componeti sensibili alle cariche statiche al punto di danneggiare il componente, anche semplicemente maneggiandoli, vorrei sapere come risolvere il problema. Grazie per le risposte. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcomessi Inserita: 30 agosto 2009 Segnala Share Inserita: 30 agosto 2009 Ciao dovresti usare un braccialetto che ti collega elettricamente a terra, inoltre quando lo saldi devi far scaldare bene il saldatore e lo scolleghi dalla rete il tempo necessario per effettuare la saldatura attento a non toccare la 220 mentre hai il braccialetto. potresti rimanerci secco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 2 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 2 settembre 2009 E' preferibile che tutte le parti interessate alla lavorazione siano allo STESSO POTENZIALE. Preferibilmente 0 (zero) volts o massa:Punta del saldatore (filo di terra collegato correttamente o coccodrillo aggiunto)Tavolo di lavoro (se metallico)Corpo della persona (braccialetto di massa o semplicemente gomiti a pelle sul tavolo)Carcassa dell'apparecchioComponente da saldare (nelle mani della persona con braccialetto e' gia' al sicuro)Principali cause di accumulo di carica elettrostatica:Sedia di materiale sintetico o con rotelleMaglia di lanaScarpe di gommaPlexiglasSe due oggetti con carica diversa vengono a contatto tra loro avviene la scarica.Per passare un circuito delicato ad un collega occorre prima darsi la mano,quindi passare l'oggetto delicato (Hard-disk,memoria,mosfet,circuito integrato,eccetera) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sergio1289 Inserita: 2 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 2 settembre 2009 scusate se mi intrometto nella discussione,vorrei sapere se facendo saldature a un componente delicato alle cariche elettrostatiche con una stazione saldante,saldatore 12 volt ,saldatore a gas.anche questi vanno collegati a terra? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 3 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 3 settembre 2009 Per il saldatore a gas non ci sono problemi.La stazione dissaldante ha una presa di terra da collegare al braccialetto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sergio1289 Inserita: 3 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 3 settembre 2009 scusa ma nella mia stazione saldante marca KONIG SL-20 non ce nessuna presa di terra da collegare al braccialetto, neanche nella spina di alimentazione!per il saldatore 12 volt non mi ai dato risposta. intendevo un saldatore alimentato con batteria auto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cl141061 Inserita: 6 settembre 2009 Autore Segnala Share Inserita: 6 settembre 2009 Scusa Marco, ma anche se stacco il saldatore per il temp necessario per la saldatura, credo di aver capito che comunque devo mettere a terra sia la person che il banco da lavoro anche se ha un rivestimento in caucciù? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cl141061 Inserita: 6 settembre 2009 Autore Segnala Share Inserita: 6 settembre 2009 Per messa a terra posso usare la terra della presa di corrente? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcomessi Inserita: 8 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 8 settembre 2009 Puoi adoperare la presa di terra ........ammesso che sia effettivamente collegata a terra , se il piano di lavoro è in caucciù non hai motivo di collegarlo a terra, in quanto il piano ne sarebbe in ogni caso elettricamente isolato. Per quanto riguarda il saldatore....beh meglio abbondare che deficere, collegarlo a terra male non gli fa. Ottimo consiglio di patatino collegare a terra anche ilcomponente da saldare. In ultimo ..................se vuoi stare proprio tranquillo dovresti saldare completamente nudo con i piedi poggiati a terra.................. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
doctordf Inserita: 9 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2009 Ecco, questo è un argomento interessante... non dico all'università, ma già dalle superiori mi hanno sempre insegnato che da quasi il giorno dopo la loro invenzione, i MOSFET vengono costruiti con un diodo che serve a proteggere il dispositivo dalle scariche elettrostatiche.Forte di questi ricordi ho ripreso in mano "Microelettronica" di Millman e Halkias:"Un accumulo di cariche sul gate a circuito aperto può dare origine a un campo sufficentemente intenso da perforare il dielettrico...""I MOSFET vengono quindi costruti inserendo un diodo zener tra gate e substrato....""In condizioni di funzionamento normali, il diodo risulta aperto, se invece la tensione sul gate diventa eccessiva, il diodo entra nella zona di breakdown... ecc."In sostanza so bene delle precauzioni di cui avete scritto ed in effetti quando le vedo applicate rimango sempre un pò perplesso....personalmente non mi sono mai incatenato alla scrivania ed adesso ho in mano un MOSFET che tra un pò salderò da qualche parte...ho sempre maneggiato componenti di ogni tipo e messo le mani in qualunque pc senza fare caso a come ero vestito...Non voglio dire che si tratti di precauzioni inutili... forse in determinati settori si, ma nell'elettronica "di consumo" mi sembra di poter dire siano un pò eccessive. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 9 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2009 Spesso e' sufficiente scaricarsi prima di effettuare la saldatura,ma in un caso e' possibile fare danni: quando ti carichi spesso per attrito con lana o materiali sintetici.Una volta ho sperimentato personalmente che mi caricavo a 2 o 3mila volts semplicemente sedendomi su una sedia da ufficio. Ho fatto varie prove ed alla fine ho individuato la causa della carica elettrostatica. (il sedile acrilico)Se quel giorno avessi toccato un componente qualsiasi (non solo Mosfet) l'avrei danneggiato sicuramente.La tecnologia interna ai circuiti aiuta sicuramente,ma a tutt'oggi si confezionano componenti e schede delicate in buste conduttive. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fabionesmd Inserita: 16 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2009 Pensate che sono stati scritti disersi standard internazionali(EN IEC MIL) sull argomento.Purtroppo il danno da esd puo essere immediato ma anche latente.La famosa mortalità infantile degli assemblati elettronici, deriva infatti al 90% da una scarica avvenuta durante un handling che ha causato un deterioramento del dispositivo.Secondo le normative del CEI, sui mosfet viene fissata la soglia di sensibilità a 100-200V.Il bracciale collegato a terra è una buona precauzione e deve avere una resistenza interna di 1M, questo perchè permetterà l' eventuale scarica tra differenti potenziali in modo non distruttivo.Come dice doctordf il settore consumer non ha esigenze di affidabilità elevate come altri settori ma trattare i componenti elettronici come se fossero esd sensitive è una best practice che un professionista o un appassionato di elettronica dovrebbe seguire.Ho misurato schienali di sedie da uffico a 15000V e ho visto scintille uscire dalle mie mani nelle giornate secche che avrebbero fulminato un un elefante .saluti f1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcomessi Inserita: 18 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 18 settembre 2009 fabionesmd+16/09/2009, 22:45--> (fabionesmd @ 16/09/2009, 22:45) Scusa ma come avviene la misurazione di queste tensioni ? Ho una poltrona super sintetica tutta in resina. Sono curioso di sapere quante lampadine riesco ad accendere in una giornata di lavoro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fabionesmd Inserita: 19 settembre 2009 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2009 Normalmente si utilizza un misuratore di carica elettrostatica, se cerchi su google "misuratore di cariche elettrostatiche" ne trovi diversi gia in prima pagina, hanno le dimensioni di un tester e basta avvicinarli generalmente 2 o 3 cm alla superficie da testare per poter leggere il valore di carica.saluti f1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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