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PLC Forum


Da 12v A 6v - esperimento


multimetro81

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salve ! un cliente mi ha dato una macchina elettrica per bambini funziona con batteria 6v 12h ,il cliente vorrebbe farla funzionare con una batteria da 12v (da auto) per farla durare di piu,il problema oltre al motore che penso sia da 6v c'è anche la centralina che suppongo funziona a 6v,ora vorrei creare un convertitore da 12 a 6 che supporti abbastanza amperaggio!! qualcuno sa aiutarmiii?

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Col cavolo che la carica della batteria durerà di più biggrin.gif

Ammettiamo, solo per esempio, che il motore assorba 1A. La potenza assorbita dal motore è pari a 6W.

Usando un accomulatore da 12v ed un regolatore serie, come quello proposto, il motore assorbirà sempre 6W, mentre il regolatore dissiperà almeno 6.2W andando a scaldare l'aria circostante; pertanto dalla batteria saranno drenati 12.2W.

Se si vuole avere un beneficio, usando un accumulatore da 12v, è necessario usare un regolatore ad alto rendimento, come un regolatore SMPS. Con questi regolatori si possono ottenere rendimenti anche >80%.

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non so se la centralina supporta i 12v, ma se metto 2 batterie di 6v in parallelo secondo voi durerà di più? almeno si evita di mettere regolatori di tenzione.. .

ho se avete uno schemino per assemblare questo regolatore da 12v a 6v che mi permette di risolvere

Modificato: da multimetro81
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Piu' conveniente mettere 2 batterie da 6 volts: la durata raddoppia, puoi usare il suo caricatore (anche se raddoppiera' il tempo di carica) e non devi impazzirti con circuiti aggiuntivi complessi.

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Se metti le batterie in serie la tensione equivalente è data dalla somma delle tensioni delle singole batterie... e fin qui ci siamo... ma il tuo problema è che hai l'utilizzatore a 6V... pertanto o usi UNA singola batteria da 6V di qualunque capacità o utilizzi una batteria da 12V di qualunque capacità ma con un riduttore di tensione di tipo switching (per limitare le perdite che altrimenti renderebbero inutile l'utilizzo della batteria da 12V).

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Puoi sostituire la batteria da 6V con una batteria da 6V con capacità doppia, tripla o oltre ma non collegare le batterie in parallelo pensando di ottenere una capacità equivalente alla somma delle capacità delle singole batterie.

Le batterie (normalmente) non possono essere collegate in parallelo perché non sono tutte perfettamente IDENTICHE pertanto se una batteria risultasse con una tensione leggermente inferiore all'altra, una si scaricherebbe sull'altra... ed anche durante la ricarica se le batterie hanno una resistenza interna leggermente diversa ed una diversa tensione di fine carica una si caricherebbe e l'altra meno...

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PocoEsperto+30/09/2010, 16:20--> (PocoEsperto @ 30/09/2010, 16:20)

Straquoto!

... e anzi, potrebbe anche essere vagamente pericoloso...

Modificato: da doctordf
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Dici bene, ma si tratta di batterie al piombo con frequenti cicli di carica/scarica e resistenza interna abbastanza alta da permettere il parallelo. Inoltre la carica avviene in tensione. Al massimo ci sara' una lieve differenza di carica tra le due.

Discorso diverso per le batterie NiCd, NiMh e Li-Ion, dove il fattore pericolo e' sicuramente importante.

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Se si parla di accumulatori al piombo sarebbe più corretto scrivere: "Le batterie (teoricamente) non possono essere collegate in parallelo..."

Il collegamento brutale in parallelo, o in serie parallelo, di accumulatori al piombo è una pratica molto usata, per esempio, nei carelli elevatori e nei carelli a trazione elettrica. Nelle vecchie carrozze ferroviare l'illuminazione elettrica era alimentata da batterie di accumulatori da 24v in parallelo tra loro.

L'eventuale piccola differenza di tensione iniziale si pareggia immediatamente non appena si effettua il parallo. Anche ipotizzando di parallelare un accumulatore carico con uno scarico, ci sarebbe un travaso di energia al cui termine entrambi gli accumulatori avranno una carica quasi eguale.

Similmente durante la fase di ricarica. Si avrà una leggera differenza di corrente di carica dovuta alla differente resistenza interna degli accumulatori.

Modificato: da Livio Orsini
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In generela non credo che ciò valga nel caso specifico di una piccola batteria da 6V al piombo di tipo "gel".

I costruttori di batterie hanno nei loro cataloghi "batterie al piombo idonee al parallelo" sono progettate e vendute per questo specifico scopo.

Se proprio si volesse essere certi della fattibilità della cosa, bisognerebbe trovare il datasheet della batteria che si intende utilizzare e vedere se è previsto l'utilizzo in parallelo.

Ricordo inoltre che un eventuale cortocircuito di "una singola cella" (2,1V) costituente un elemento porterebbe alla probabile distruzione delle altre batterie connesse in parallelo.

Per quel che riguarda la ricarica invece succederebbe che la batteria con tensione dell'elemento più bassa non permetterebbe una completa ricarica del o degli elementi con tensione più alta. Vanificando in parte l'utilizzo dell'eventuale parallelo. Visto che presumo parliamo di batterie di pochi ampere/ora.

Comunque il problema a mio parere nemmeno sussisterebbe, per il caso specifico, perché se c'è spazio potrebbe mettere direttamente una singola batteria da 6V con capacità maggiore, oppure se volesse utilizzare una batteria da 12V dovrebbe usare un regolatore switching.

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sono d'accordo sulla soluzione non altamente tecnica del parallelo delle batterie, se una è più vecchia ed una più nuova sicuramente il risultato non sarà brillante.

condivido anche il parere di Livio, effetttuando il parallelo le differenze si equilibrano in poco tempo, con correnti che non sono così elevate, date le resistenze interne non bassissime, e comunque queste correnti saranno di gran lunga inferiori a quelle per cui sono state progettate le batterie.

per tagliare la testa al toro si potrebbero mettere in paralleo attraverso diodi di potenza, (magari è superfluo), si eviterebbero le correnti vaganti tra batteria e batteria.

ovviamente però si avrebbe quel volt di caduta sui diodi, che magari vanifica la soluzione!

Modificato: da lelerelele
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lelerelele+1/10/2010, 08:56--> (lelerelele @ 1/10/2010, 08:56)

Quasi... non tramite un diodo ma tramite una resistenza di basso valore... un po' come si fa negli stadi di uscita con i transistor in parallelo, si pone una resistenza sull'emettitore, che serve come controreazione locale ed anche per equilibrare le piccole differenze di Vbe che inevitabilmente ci sono anche con transistor uguali.

Ci sarebbe una perdita sulle resistenze ma se un compromesso ci deve essere...

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se adottare la soluzione delle resistenze.....non impediscono il passaggio di corrente da una batteria all'altra, e offrono comunque una caduta di tensione.

mi sembra che a questo punto la soluzione buona rimanga il collegamento in parallelo diretto.

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