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PLC Forum


Soft Start Per Motore 220v~ 180w - Avviare un motore 220V~ in modo graduale


salfi

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Ragazzi, vorrei realizzare un piccolo circuito che mi consenta di avviare un motore in modo graduale. Il motore lavora a 220V~ e assorbe 180W e vorrei fargli raggiungere il pieno regime dopo almeno 3secondi.

In realtà il motore è la pompa di un sistema di riscaldamento dell'acqua attraverso un pannello solare. La pompa fa circolare il liquido che prende il calore nel pannello e lo riporta nell'accumulo. Visto il consumo della pompa vorrei collegare il motore ad un pannello solare (già pronto con uscita 220V/200W). Unico inconveniente è che quando la centralina del sistema solare attiva il relè per far partire la pompa, questa si avvia istantaneamente, mentre dovrebeb avviarsi in 30secondi.

Qualcuno mi puo' aiutare?

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Non lo dici ma si presume che si tratti di un motore asincrono monofase.

Per i motori che azionano pompe e ventilatori si può regolare la velocità agendo sulla tensione di alimentazione, questo perchè questi dispositivi hanno una copiia resistente che è nulla a velocità zero e cresce esponenzialmente con l'aumento della velocità.

Come sistema base potresti adottare un variatore di velocità tipo "ligth dimmer". Ovviamente si dovrà sostituire il potenziometro con una rampa di tensione.

Se "mastichi" un poco di elettronica analogica si può vedere di darti qualche spunto su cui lavorare.

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Sinceramente di Soft-Start ne ho progettati e costruiti in tutte le salse, ma…per asincroni monofase proprio è un trofeo che manca alla mia collezione.

Comunque se come base di partenza può andare bene un Dimmer con pilotaggio in tensione, si potrebbe partire con un archibugio sul tipo di questo

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Saluti

Mirko

Dimenticavo...il circuito così come concepito, si trova tutto a potenziale di rete, quindi cautela, e : collocare dentro ad un contenitore di plastica.

Modificato: da Mirko Ceronti
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Senza nulla togliere a chi ti ha già risposto, voglio aggiungere la mia personale opinione sulla questione.

Regolare un motore asincrono con circuto dimmer, non è certamente il modo migliore per farlo.

Se si è di modiche pretese e si intende accettare un funzionamento al limite della pericolosità allora puoi provare, altrimenti rinuncia a tale regolazione ed affidati ad inverter commerciali che non hanno un costo elevato, e possono essere impostati come si vuole, garantendo un funzionamento ottimale ed avendo incorporate anche le protezioni necessarie al caso (prevenzione di stallo assorbimento ecc...).

Ciò non vuole essere di scoraggiamento, ma con una regolazione a dimmer si hanno alcuni difetti non indifferenti, primo il motore alla partenza necessita di un potenza minima regolabile, al di sotto di essa rimane bloccato e ronza vistosamente (solo in teoria gli attriti sono nulli) secondo il circuto vuole sovradimensionato e concepito per carichi induttivi, e terzo la rumorosità durante la salita a regime è elevata.

A favore rimane il gusto della sperimentazione ed il costo.

Sperando di non aver ferito la sensibilità di alcuno saluti gibor

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Che il così detto "taglio di fase" non sia il moiglior metodo per regolare la velocità di un motore asincrono credo sia universalmente noto.

Rimane il fatto che circoscrivendo l'applicazione solo ai motoventilatori e motopompe monofasi, rimane la soluzione con il miglior rapporto costi benefici.

Queste due casi specifici permettono di regolare la velocità agendo sulla tensione, proprio sfruttando il particolare della coppia resistente minima alle velocità prossime allo zero.

Tant'è che in commercio oramai ci sono numerosi dispositivi che svolgono questa funzione, specialmente per i ventilatori.

Tra l'altro gli inverter commerciali a basso prezzo per motori monofase non è che sian molto comuni, a menoi che per inverter tu intenda, apputnto, quei dispositivi che variano la tensione agendo sulla parzializzazione di fase. In più di un normale dimmer, hanno qualche controllo sui limiti e filtri più adatti al tipo di carico.

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Aggiornamento

Provato circuito di cui sopra col motore di una ventola recante le seguenti caratteristiche :

Volt = 230

Amper = 1,55

Watt = 200

R.P.M. = 1450

MicroFarad = 5

Direi con buoni risultati smile.gif

Quindi posso aggiungerlo alla mia collezione di archibugi domestici, ed in caso mi capiti di dover addolcire lo spunto di un motore asincrono monofase, lo terrò senz’altro in considerazione.

Saluti

Mirko

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Ah…su questo non c’è il minimo dubbio, ma come dice un proverbio delle mie parti :

In mancanza dei cavalli, correranno anche i somari. laugh.gif

Poi il nostro ospite non ha chiesto un circuito di regolazione dei giri, ma solo un avviatore in rampa, che giocoforza dovrà regolare i giri modulandone la velocità dal limite minimo della coppia critica, fino al massimo, ma poi una volta raggiunto il regime, è lì che vuol far lavorare il motore, e non al 60 o al 70 %; per cui come soluzione ci può senz’altro stare.

Tant’è che perfino gli avviatori sui motori trifasi industriali sfruttano il medesimo principio, e non è che vengono soppiantati dagli Inverter.

Questo accade solo se la regolazione degli R.P.M. dovrà avere zone intermedie, o se la rampa di accelerazione richiede tempi molto lunghi; ma se si tratta solo di avviarlo dolcemente nell’arco di una trentina di secondi, l’Inverter è sprecato.

Oh, poi sul fatto che un Inverter può automaticamente fare anche da avviatore, non ci sono discussioni.

Ricordo infatti che anni fa nell’azienda dove lavoravo, la pompa del pozzo artesiano iniziò a pompare su una percentuale troppo alta di sabbia, ed era gestita da un avviatore progressivo con rampa sui 15-:-20 secondi.

Togliemmo l’avviatore e mettemmo un Inverter con 5 minuti di rampa, e le cose migliorarono, anche se alla fine fummo comunque costretti a scavarci un altro pozzo.

Saluti

Mirko

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Già è proprio vero! I così detti "soft starter" sono proprio dei dimmer un po' più complicati.

Me ne ero quasi dementicato. smile.gif

Complimenti per il tuo nuovo "archibugio" (a me sto termine fa venire in mente FraDiavolo o il Passator cortese smile.gif ). Sei proprio una minera; basta premere il tasto giusto e dal cassetto di Mirko ecco che esce "l'archibugio" adatto. biggrin.gif

Meglio di Archimede Pitagorico. clap.gif

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Mirko una curiosità....

scusami se ti faccio questa domanda...ma

il circuito "dimmer" nello schema l'hai inventatato te o l'hai preso da qualche rivista?

perchè è davvero geniale biggrin.gifclap.gif

Che dire, le pompe "termosifoni" hanno gia un regolatore solitamente a 3 posizioni,

quindi che ben venga l'archibugio.

Infatti la prima cosa che mi era venuta in mente era un avvio in tre step..

ancora piu semplice da realizzare.

Poi Livio a parlato di dimmer, allora ho capito che si voleva lavorare di fino.

Il tempo di pensare..... e Mirko a sfornato il pane quotidiano bello fresco fresco ahhaahahh

comunque a me era venuta un altra mezza ideuccia...ma ci devo pensare un pò a tempo perso

per vedere se può funzionare ;-)

Complimenti ancora Mirko!

Ps:Ancora non ho capito a cosa può servire una pompa che va a regime in 30 sec huh.gif

Modificato: da maguls
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Io non sono un esperto di idraulica ma credo che le motivazioni siano tante.

Anche per analogia con i sistemi elettrici è facile da comprendere che le variazioni in rampa son sempre preferibili, quando è possibile, alle variazioni a gradino.

Sicuramente il circuito idraulica sarà meno stressato e si evitano quei fenomeni detti "bump" o, italianamente, "colpi d'ariete".

E' tanto che sto pensando di "portar fuori" il comando dei 3 gradini del circolatore della mia caldaia, così quando il termostato ambiente comanda l'avvio del circolatore questo avviene non a gradino ma, ad esempio, in 3 passi con i primi 2 di durata pari a circa 3" l'uno.

Quel circuito l'ho gia visto, con alcune varianti, in altre applicazioni "Cerontiane", quindi suppongo che sia un elaborato originale. Probabilmente all'origine lo spunto sarà stato preso da una rivista o da un'application note, però credo ci sia senz'altro molto di Mirko.

Falla conoscere anche a noi, magari puoi ricevere qualche contributo dalla comunità. smile.gif

Modificato: da Livio Orsini
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Ringrazio senz’altro Livio e maguls smile.gif per le loro magnanime considerazioni sul mio operato, e per rispondere sempre a maguls, dirò che il circuito è il mio dall’”A” alla “Z” e che è pure vecchio di parecchi anni.

In realtà ho preso il pezzo inferiore (stadio soft-start) da un sosft start trifase da 175 Kilowatt sempre da me progettato nel 2007 per un avviatore di un compressore industriale, ed invece lo stadio di sincronismo e parzializzazione che sta sopra è sempre una mia trovata di vecchia data, ma….non pensare certo che allora quando lo realizzai ci sia riuscito in due e due quattro.

Ora la cosa viene spettacolarizzata dal fatto che alla richiesta dell’utente, è stato presentato il circuito, ma io altro non ho fatto che mettere insieme 2 circuiti separati presi dai miei (tanti) block notes di “bordo” dove conservo con cura orologiaia qualcosa come 2012 – 1986 = 26 anni di progetti e progettini.

Oh, poi è idiscutibile che dalle riviste ho imparato a progettare, ed a prendere spunto da certe idee per poi elaborarle o perfezionarle, ma è una passione che va mantenuta annaffiata, altrimenti la perdi….!

Aggiungerò (anzi), che una rivista a me molto cara, quest’estate ha cercato di copiarmelo (ora Tu è poco che frequenti il Forum, ma se fai una ricerca in “mostra tutti i messaggi di questo utente” prima sul profilo di Asmo, poi su quello di Mirko Ceronti, vedrai che dimmer sul tipo di questo con un Mos-Fet al posto del Triac ne ho presentati a iosa).

Dicevo che quest’estate apro la rivista, e cosa vedo ?

Il mio circuito di sincronismo copiato paro paro, e dico copiato perché quella rivista di cui ho tutti i numeri, quando creava dimmer sfruttava una logica completamente diversa.

Solo che per non dare a vedere che l’aveva “attinto” da qualcun altro, ha stravolto tutto il resto del circuito al punto da creare un accrocco che pur funzionando, ha il 50% del materiale in più, oltre al fatto che si è andata a complicare la vita all’ennesima potenza.

Saluti

Mirko

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Bè che dire.. allora complimenti nuovamente perchè è un gioiellino!

Ci credo che te l'hanno copiato biggrin.gif incredibile!

L'idea che mi era balenata è utilizzare un comune dimmer a potenziometro

(quello che credo avesse in mente Livio), e sostituire il potenziometro con una sorta di carico attivo, con due mosfet in antiparallelo pilotati da una rampa o addirittura per risparmiare

da una carica di un condensatore.

Cosi facendo si potrebbe fare il tutto senza traformatore....ma è solo un idea buttata li.

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E' senz'altro una buona idea; fossi in te ci lavorerei sopra e poi la metterei sul forum per le critiche ed i suggerimenti. tongue.gif

E' un po' l'idea base che avevo io (hai visto giusto).

Certo che il circuito di Mirko è un po' più performante. wink.gif

Comunque uno degli scopi primari del forum è discutere sulle differenti soluzioni al medesimo problema. Son proprio questi confronti che allargano l'orizzonte. smile.gif

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Per maguls

Tanto per portare un esempio di soft start un po' più complesso, ma sempre derivante dalle mie meningi e con molte attinenze a quello sopra presentato, leggi questa discussione dove troverai appunto uno schema parecchio simile (anche se molto più potente) al principio del circuitino di cui sopra .

Realizzando 3 circuiti identici a quello costruii il Soft-Start da 175 Kw, montando dei moduli S.C.R. a disco invece che dei TO220 o TO247 laugh.gif

http://elettronica.plcforum.it/index.php?/topic/649-soft-start-monofase/

Saluti

Mirko

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biggrin.gif

guarda Mirko non mi dire mai dove abiti perchè potrei trasferirmi nel tuo laboratorio

e non andarmene più hahahahah!

clap.gifclap.gifclap.gif

Ci vorrebbe un mese intensivo di corso sotto la tua ala...perchè non organiziamo con plcforum sarebbe una bella cosa, io sarei disposto a pagare :-)

scusate l'hot ;-)

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Credo che avrei ben poco da insegnarTi, anzi….da quel po' che ho potuto vedere, le Tue conoscenze superano di gran lunga le mie. smile.gif

Ma….la strategia applicativa delle conoscenze (che è l’abilità nella progettazione) non credo la si possa insegnare, credo piuttosto che la si possa apprendere.

Io non sono in grado di spiegarTi come mai ho usato 2 soli integrati per ottenere una funzione dove un altro ne ha adoperati addirittura 7.

Vogliamo dire che costui non conosce la materia ?

Non direi, visto che ha messo in campo 7 componenti, li ha fatti dialogare, ed il circuito assolve alle specifiche.

Però se anche il mio assolve alle specifiche e ne usa solo 2, allora vorrà dire che anch’io conosco la materia.

E quindi ?

Dove sta la differenza ?

Non lo so. senzasperanza.gif

Per me sta nella passione da cui deriva un costante esercizio, e conseguentemente una propensione alla cattura della strada più breve nonché giusta.

Poi può arrivare chi di integrati ne adopera addirittura solo 1.

Facendo così fare a me una figuretta, ed all’altro una…..figuraccia, ma anche qui non si può parlare di uno bravo e di due incompetenti.

Io ho imparato a progettare leggendo riviste e riparando schede di macchine industriali, condendo il tutto con la passione che mi fa tenere sul comodino non il romanzo di Agata Christie o la biografia di Steve Jobs, ma un bel libro di Elettronica Industriale di cui ogni sera leggo una qualche paginetta prima di addormentarmi.

Saluti

Mirko

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La signora Ceronti è ben felice di condividermi con una antagonista che mi tiene occupato esclusivamente sotto il profilo hobbistico, per cui non fa mai troppe domande biggrin.gif

Saluti

Mirko

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Una domanda però a questo punto diviene lecita :

Visto che l'ultima visita al Forum da parte del richiedente risulta essere alle 13:58 del 23/12/2012 (ossia quando ha inviato il primo ed unico messaggio inerente alla richiesta del dispositivo) quel che ora viene da chiedermi è :

- Che fine ha fatto ??? mad.gif

No, visto che manco più ci ha degnati di uno sguardo, o gli è accaduto qualcosa (faccio gli scongiuri) oppure sto' coso non gli serve più, però almeno per educazione farsi vivi ed eventualmente ringraziare non mi sembrava un comportamento tanto ignobile.

BOH....

Saluti

Mirko

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