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Installazione Amperometro - Amperometro digitale bticino E2/999D


ezio75

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Ciao, avrei bisogno di informazioni per l'installazione di un Amperometro digitale marca bticino mod. E2/999D.

Nei morsetti 12 e 20 andrebbe l'alimentazione a 220 V ma va messo anche un fusibile di protezione? E di quanto? Nei morsetti 14 e 15 va messo un filo di entrata e uscita (quindi in serie) con l'impianto? Va messo un fusibile di protezione e di quanto? Vi ringrazio per l'eventuale risposta.

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Grazie per la risposta, ma quindi devo inserire un'altro strumento? Il mio scopo era quello di verificare quanta corrente assorbe il mio impianto di casa (per evitare di fare scattare sempre il generale).Pensavo con questo di risolvere.

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Mirko Ceronti

E quindi Ti serve un trasformatore amperometrico, poichè potresti farne a meno solo se nel Tuo impianto non si superassero i 5 Amper di assorbimento i quali a cos-fi = 1 corrisponderebbero a 1150 Watt.

Poichè invece il prelievo istantaneo può raggiungere anche i 3999 Watt per un periodo massimo di 3 ore, gli amper saranno ben più di 5, per cui serve questo dispositivo per adattare le "limitate" caratteristiche dell'amperometro in esame, alle Tue esigenze.

Oh, tutto questo se hai un contratto da 3,3 Kw, altrimenti........peggio ancora !

Saluti

Mirko

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Aggiungo solo, per amor di precisione, che i 5A FS dello strumento, sono uno standard utilizzato per normalizzare le varie misure, non certo per una non buona qualità o limite dello strumento, il quale mette a disposizione tutta una serie di portate per coprire un range di misura assai vasto, con l'abbinamento dei relativi trasformatori adattatori, che quindi parte da un minimo di 5A FS.

Inoltre il trasformatore garantisce l'isolamento galvanico dello strumento dalla linea sottoposta alla misura.

Ciao smile.gif

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Vi ringrazio per la precisa risposta, infatti io ho un contratto di 6 Kw.

A questo punto mi sembra fondamentale inserire il trasformatore amperometrico (che è un altra apparecchiatura.

Ma scusate non esiste uno strumento che le contemlpla emtrambe? e meglio se analogico. BUONA PASQUA!

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Mirko Ceronti

Allora, io nel cassetto ne ho alcuni di Amperometri a lancetta (analogici) da 20 Amper fondo scala, ad inserzione diretta.

Chiaro che questo tipo poteva andarTi bene se il Tuo contratto fosse stato un 3Kw con tolleranza 10% (3,3Kw) e possibilità di prelievo per 180 minuti fino a 3.9999Kw, dato che gli Amper sarebbero stati a cavallo dei 18 (ad esagerare).

In fiera (Expo' Radio) ne ho visti anche da 30 Amper ad inserzione diretta, ma a Te (visto che hai un contratto di fornitura da 6 Kw) ne servirebbe uno da 40 Amper.

Ora, io se esiste di questa portata e ad inserzione diretta (quindi senza l'ausilio del T.A.) non lo ricordo, ma è anche vero, che io ai miei da 20 Amper di cui sopra, gli e ne ho fatti misurare anche 40 o 50 semplicemente "Shuntandoli" con un filo di rame rigido.

Dopo, sarebbe bene ricreargli la scala disegnandola coi valori giusti, altrimenti Ti ritrovi che quando segna 15 Amper, devi sempre richiamarTi mentalmente al fatto che in realtà sono 30 (se hai shuntato un 20 Amper F.S. per trasformarlo in 40)

Certo non avrai la separazione galvanica, ma una volta chiuso nel suo contenitore, la cosa perde di rilevanza.

Saluti e Buona Pasqua anche a Te

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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Certo, esistono amperometri che hanno incorporato uno SHUNT o un TA, devi cercarne uno da 30A minimo, ma non è detto che trovi il valore esatto, devi prendere il più vicino.

Ci sono anche con il TA esterno, come per il digitale.

Oggi il prezzo degli analogici si equivale coi digitali, anzi, se vai ad una classe di precisione elevata, costano di più.

Ma visto che ormai hai lo strumento, fai prima a procurarti un TA, nel Tuo caso un 40/5A va bene.

A si, TA=trasformatore amperometrico.

Ciao

unsure.gif

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non capisco perche' tornare al medioevo degli strumenti analogici, x evitare l'acquisto di un TA ( valore 20€).

OLTRETUTTO , andrebbe SEMPRE montato per qualsiasi amperometro , in quanto evita di distruggerlo in caso di corto circuito

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Mirko Ceronti

Vero, anche se poi la realtà dei fatti non sempre collima con la teoria, in quanto a me, (nel tempo) di cortocircuiti a valle di un amperometro inserito direttamente sul carico, ne son capitati, ma di amperometri non ne ho mai sostituiti, anche perchè le protezioni in essere hanno fatto il loro dovere sezionando istantaneamente la linea.

(gli amperometri in DC allora si distruggerebbero tutti poichè non possono godere di T.A. ma solo di Shunt, a meno di non andare a disturbare costosi trasduttori Hall)

ALT...qui non Ti seguo...!

Il tanto decantato medioevo degli strumenti analogici, che fu brandìto a pretesto dalle prime riviste di elettronica che presentarono i primi strumenti digitali (voltmetri ed amperometri) in Kit, decretarono la fine inesorabile degli analogici nel giro di breve tempo poichè i digitali li avrebbero in tutto e per tutto sostituiti.

NON è stato così, ho iniziato nel 1981 quando si millantava siffatto anatema sugli analogici, e siamo nel 2011 e gli analogici ci sono ancora.

Certo che in determinati utilizzi i digitali governano supremi, MA...in certi casi i nonnetti rimangono insuperabili......questo è proprio uno di quei casi.

Infatti ezio75 ne deve fare un uso indicativo ed a distanza, dove(inoltre) l'analogicità è preziosissima.

Se lui monta un digitale, e legge (ad esempio) 28 Amper, deve ogni volta rchiamarsi al ragionamento tutt'altro che istintivo di :

Dunque siamo a 28, ne ho a disposizione 8000 : 230 = circa 35 quindi siamo all'80% delle possibilità prima che scatti, quindi è meglio che mi calmo o che stacco qualcosa.

Altrimenti : Cavoli...la lancetta è verso il fondo scala, aspetta pure che spengo un qualche carico. (molto più pratico ed istintivo, anche per i NON addetti ai lavori come ad esempio i familiari)

Il potere degli analogici rispetto ai digitali è indiscutibile, a meno di non corredare i digitali di vari optional (bar-graph, peak-hold etc...) che però sono propri più che altro di costosi tester, non degli strumenti da pannello.

Esempio : faccio un giro negli impianti generali di un'azienda e vedo un amperometro digitale che mi indica 65 Amper !

65 Amper di che cosa ? E' tanto....è poco ?....Boh....!

Ma....se mi indica 65 Amper ed è un analogico da 70 Amper fondoscala, io ho già capito dalla posizione della lancetta che per le caratteristiche della linea gestita da quell'amperometro, siamo già al limite, poichè nessuno progetta una linea con carico massimo applicabile da 100 Amper e poi mette un amperometro da 70 (si fa per fare un esempio ovviamente.)

Quindi nessun medioevo, i digitali per certe applicazioni sono insostituibili, e gli Analogici....anche !

E nessuno dei 2 mai soppianterà l'altro. smile.gif

Saluti

Mirko

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vedi mirko , i digitali hanno il vantaggio di poter apprezzare il decimo di amper ,

e di essere di facile lettura.

quelli analogici comunemente usati sui quadri danno un apprezzamento ( quando va' bene) di mezzo aper.

oltretutto quasi mai hanno una scala perfettamente lineare , il che complica ulteriormente la lettura.

adessop che il prezzo dei digitali e' molto alla portata di mano (fino a qualche anno fa' avevano prezzi proibitivi) di fatto gli analogici stanno scomparendo.

oltretutto ad un prezzo appena superiore si trovano ottimi strumenti che danno le 3

misure fondamentali in un impianto elettrico ( tensione , corrente , potenza)

ivano65

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Mirko Ceronti

Sul fatto della precisione siamo daccordo, infatti poi ad uno strumento da quadro quello che si richiede è un valore indicativo. (precisione al 5%)

Per quel che riguarda la linearità della scala, in genere il costruttore "bara" giocando sulla non linearità della serigrafia della scala medesima, per compensare il fisiologico difetto e riportare tutto in...fase.

Infine che il crollo dei prezzi stia giocando a favore dei digitali, questo è indiscutibile, ma per certe applicazioni, continuo a preferire gli analogici proprio per i motivi che dicevo.

Infatti non a caso, nella mia cassetta porta attrezzi di manutentore, tenevo sempre il tester analogico a lancetta, e se mi trovavo in necessità da tester digitale, allora scarpinavo fino in officina a prenderlo.

Il modo di guizzare della lancetta, dà (ad un occhio "consumato") un tot di informazioni sulla grandezza che sta misurando, informazioni che misurate con un digitale, non.....trapelano.

Poi che oggi in un digitale grazie all'integrazione riescano a cacciargli dentro 3 strumenti in uno, anche questo è sacrosanto.

Saluti

Mirko

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  • 2 weeks later...

Hai toccato esattamemnte il problema. qualsiasi strumento analogico (anche gli orologi ) danno danno istintivamente l'idea della misurazione e quello che più conta a che livello la misurazione che vedo, senza calcoli mentali. A questo punto mi sembra che mi consigliate di andare a comprare un trasformatre Amperometrico, ma cosa chiedo al negozio un T.A da quanti Amper? e come va collegato? Dove posso reperire uno schema per i copllegamenti?

Grazie in anticipo per il Vs. supporto

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Come già detto nel mio precedente post, va bene un TA 40/5 cioè 40A che passano corrispondono a 5A nello stumento, il quale, una volta impostato con 40A fondo scala, come da manuale, ti mostrerà sul display di nuovo 40A. I TA esistono di due tipi: a inserzione diretta e passante. Il primo mette a disposizione due morsetti che collegherai in serie alla linea, interrompendo quindi la fase. L'altro è in pratica un anello (toroide), e il cavo di corrente va fatto passare nel foro, anche qui devi aprire il circuito, anche se, solo per far passare la fase nel foro del toroide. Il TA ha poi altri due morsetti o fili che sono l'uscita e vanno collegati allo strumento, il quale, se digitale, andrà alimentato con la 220V a parte. Mi sembra che nel manuale sia scritto tutto, nel caso gli schemi li facciamo noi, tranquillo!

L'ultima cosa sul TA, si distingue anche per classe di precisione, ovviamente il costo aumenta con la precisione, quelli per misure enel, sono in classe 2%, ma per i tuoi usi anche un 5% va bene.

Ciao

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