baltimora Inserito: 20 luglio 2009 Segnala Inserito: 20 luglio 2009 (modificato) A qualcuno è capitato di utilizzare il logo per automatizzare delle luci scale?Quanti pulsanti luminosi si possono inserire sul logo prima che esso li riconosca come (pulsante premuto?)E' possibile sostituirlo ad un vecchio temporizatore luci scale a 3 fili senza dover modificare l'impianto?( 1 filo per alimentare le lampade "in genere fase", 1 filo comune tra pulsante e lampade "in genere collegato al neutro" ed un filo pulsanti) Grazie Modificato: 20 luglio 2009 da baltimora
NoNickName Inserita: 27 luglio 2009 Segnala Inserita: 27 luglio 2009 A moltissimi è capitato di fare quello che dici, ma tuttavia non capisco le tue domande... ci fai uno schema per capire meglio?
baltimora Inserita: 27 luglio 2009 Autore Segnala Inserita: 27 luglio 2009 (modificato) A moltissimi è capitato di fare quello che dici, ma tuttavia non capisco le tue domande...Non c'è problema, questa è la mia più grande virtù.A qualcuno è capitato di utilizzare il logo per automatizzare delle luci scale?Quanti pulsanti luminosi si possono inserire sul logo prima che esso li riconosca come (pulsante premuto?)Leggevo da qualche parte sul manuale del logo, che onde evitare che le spie luminose all'interno dei pulsanti, venissero "interpretati" dal logo come pulsante premuto, è necessario inserire un condensatore in parallelo al suo ingresso.Mi chiedevo, se adottando questa soluzione, fosse possibile inserire un numero illimitato di pulsanti luminosi, oppure se vi fosse comunque un limite.Inoltre sul logo alimentato a 230V, è possibile utilizzare sugli ingressi indifferentemente sia il neutro o la fase?Grazie Modificato: 27 luglio 2009 da baltimora
busanela Inserita: 27 luglio 2009 Segnala Inserita: 27 luglio 2009 (modificato) onde evitare che le spie luminose all'interno dei pulsanti, venissero "interpretati" dal logo come pulsante premuto,Dato che le spie dei pulsanti vanno collegati in parallelo al pulsante stesso e che i pulsanti vengono tutti collegati in parallelo tra loro, baltimora fa riferimento alla resistenza risultante dal parallelo delle resistenze interne di ogni singola lampadina.Credo che se utilizzi delle piccole lampade spia al neon, questa resistenza totale diventi trascurabile.Inoltre sul logo alimentato a 230V, è possibile utilizzare sugli ingressi indifferentemente sia il neutro o la fase?Il "comune" degli ingressi è il filo collegato al morsetto N, quindi l'ingresso si attiva con un contatto al filo collegato a L1.Connessione Logo! Modificato: 27 luglio 2009 da busanela
baltimora Inserita: 27 luglio 2009 Autore Segnala Inserita: 27 luglio 2009 Dato che le spie dei pulsanti vanno collegati in parallelo al pulsante stesso e che i pulsanti vengono tutti collegati in parallelo tra loro, baltimora fa riferimento alla resistenza risultante dal parallelo delle resistenze interne di ogni singola lampadina.EsattamenteCredo che se utilizzi delle piccole lampade spia al neon, questa resistenza totale diventi trascurabile.Purtroppo non è proprio così. Ho reperito il manuale del logo, ed ho trovato questo.Da manuale logo:Collegamento dei sensoriCollegamento di lampade fluorescenti, interruttori di prossimità a 2 fili(Bero) a LOGO! 230RC/230RCo o LOGO! DM8 230R (AC)e LOGO! DM16 230 R (AC)La figura seguente illustra come un interruttore con lampada fluorescente vienecollegato a LOGO!. La corrente che passa attraverso la lampada fluorescenteconsente a LOGO! di riconoscere un segnale “1” sebbene il contattodell’interruttore non sia chiuso. Se tuttavia si utilizza un interruttore la cui lampadafluorescente è provvista di un’alimentazione di tensione propria, questo fenomenonon si verifica.Se si utilizza un interruttore di prossimità a 2 fili, fare attenzione alla corrente diriposo di tale interruttore. In alcuni interruttori di prossimità a 2 fili, la corrente diriposo è talmente elevata che LOGO! la interpreta come segnale “1”. Confrontaredunque la corrente di riposo con i dati tecnici degli ingressi riportati nell’appendice A.RimedioPer impedire che ciò avvenga è possibile utilizzare un condensatore X con 100 nFe 2,5 kV. Questo tipo di condensatore genera in caso di danneggiamento unaseparazione sicura. Occorre scegliere la grandezza della tensione - per cui è statoprogettato il condensatore - in modo tale che questo non venga danneggiato dallasovratensione!La tensione tra N ed un ingresso I(n) non deve essere superiore a 40 V per230 V AC al fine di garantire un segnale “0”. Al condensatore è possibile collegarecirca 10 lampade fluorescenti.Mi sembrano un pò poche........Nessuno lo ha testato con più lampade?
busanela Inserita: 28 luglio 2009 Segnala Inserita: 28 luglio 2009 Se tuttavia si utilizza un interruttore la cui lampadafluorescente è provvista di un’alimentazione di tensione propria, questo fenomenonon si verifica.Non ti resta che portare il terzo filo ai pulsanti!
rfabri Inserita: 29 luglio 2009 Segnala Inserita: 29 luglio 2009 Io con il logo consiglierei sempre un conteto pulito,se poi ci sono problemi con passaggio fili ecc. allora si adatta ,vedi tù,fai delle prove ,BYE.
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