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PLC Forum


Nuove CPU 313C


Luca Bettinelli

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Luca Bettinelli

Qualcuno ha già utilizzato le nuove CPU Step7 313C e 314C?

Se si, come vi siete trovati.

Stiamo valutando se utilizzare queste CPU per sostituire le 314 e 314 IFM che ne pensate?

Grazie

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Io ho usato in un paio di impianti questa CPU, molto valida se

paragonata ad una 315. (moludi integrati e velocià migliore)

Unica limitazione è la quantità di dati a disposizione...

Comunque parere favorevole.

Ciao

Modificato: da NULL
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Ho utilizzato per un paio di impianti le cpu serie C della siemens, sono molto performanti, anche se non ai livelli decantati dai cataloghi siemens, comunque ti consiglio di iniziare ad usarle anche perche' credo la siemens sia sostituendo la serie vecchia con la nuova serie c

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Io le ho testate un pochino poi lasciando poi i miei colleghi che si occupano di macchine il compito di usarle :P ( facendo impianti mi ritrovo a corto di ram <_< ) comunque secondo me sono valide soprattutto per il prezzo e le capacità ... noi implementiamo un controllo a 4 assi ... ovviamente abbiamo dovuto farci un controllo tutto nostro visto che simens propone un controllo se non erro monoasse ... ma tutto è relativo a quello che si vuole fare ...

la siemens decanta prestazioni 3 volte superiori alle 315 ... ed effettivamente si nota che è più veloce ... altro vantaggio secondo me è che non avendo la batteria non c'è più pericolo che si scarichi ... ovviamente se si vuole gestire delle ritenzioni o delle scritture con gestite da utente (usando cioè i SFB apposta) bisogna considerare il rischi che la flash ha un numero di scritture limitate ... ma dipende sempre da come si utilizza ...

ciao

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ho utilizzato alcune 314C "a fondo" nel senso che ho sfruttato contemporaneamente il collegamento seriale P-P, le analogiche, il controllo di posizionamento integrato e qualche contatore. A parte qualche disguido iniziale è filato tutto liscio.... sto toccano ferro ;)

Andrea

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  • 5 years later...

Ciao ragazzi,

ho trovato uno schema che indica la tolleranza della corrente sull'uomo, ma non capisco una cosa. Generalmente nelle case troviamo salvavita da 30mA ma ora guardate cosa dice questo schema nella soglia dei 30ma... cioè se si prende la corrente ovvio che il salvavita stacca ma quel millesimo di secondo che impiega ad intervenire non potrebbe essere dannoso? scusate l'eventuale banalità della domanda, ma guardando questo schema non mi sono saputo rispondere :unsure:

schemavq0.th.png

Modificato: da No_Probl3M
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Credo che si debba considerare il tempo in cui il corpo deve essere sottoposto a tali correnti, a che frequenza, a quanti volts.... ecc. Forse la tabella non è tanto chiara. ;)

Comunque, fra poco, qualche risposta più precisa arriverà.

Ti faccio un esempio: qualche scossa in 220 l'ho presa, una volta anche in 380. Ma quella che ricorderò ,come si ricorda il "primo amore" è stata una scarica i EAT (22Kv) Mamma che botta! :lol: L'EAT, ha correnti molto minori ma la senti molto di piu

Ciao

Modificato: da paolotronico
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emanuele.croci

Ciao,

guarda il grafico su questo link....

http://www.ingegneria-elettronica.com/norm...ei_letteraZ.htm

(il classico grafico corrente/tempo che si trova su libri tipo Carrescia...)

Sull'asse X hai la corrente, sull'asse Y hai il tempo (il tempo per il quale la corrente fluisce nel corpo del malcapitato)

Incroci la corrente e il tempo, e il grafico ti dirà che tipo di effetti avrai.

Ad esempio, incroci 30 mA (sull'asse X) con 100 msec (sull'asse Y): sei in zona 2, cioè reazione del corpo umano ma senza effetti fisiologicamente pericolosi

Ovviamente se aumenti il tempo o la corrente, anche gli effetti nefasti aumentano

Ciao, Emanuele

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emanuele.croci

A proposito, questo grafico l'ho trovato su GOOGLE IMMAGINI cercando:

effetti corrente elettrica corpo umano

Forse è meglio pescarlo da lì perché se lo apro direttamente cerca di propinarmi qualche fastidioso popup...

Ciao, Emanuele

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L'argomento è trattato nelle pubblicazioni IEC 479 e in vari testi di Sicurezza Elettrica.

Quindi non è facile rissumere così in due righe senza correre il rischio di cadere nella banalità, ma ci provo.

1) Il differenziale 30mA, con la sua curva di intervento, si limita solo ad evitare i rischi più gravi di elettrocuzione, non certo i pericoli in senso più ampio

2) non evita il pericolo di tetanizzazione (con conseguenze gravi), per questo sarebbe utile il differenziale da 10mA

3) non protegge sufficientemente per correnti oltre 150mA (non esiste un tempo aabbsatanza rapido per....)

4) non protegge dai contatti bipolari.

Per questo la protezione dai contatti diretti che fa il differenziale da 30mA è solo ADDIZIONALE, solo in caso di rottura dell'isolamento. Un paracadute.

Per ciò che riguarda invece i contatti indiretti, ciò che protegge è la messa a terra, la sensibilità del differenziale c'entra poco, deve solo essere coordinata con la terra.

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Benny Pascucci
cioè se si prende la corrente ovvio che il salvavita stacca ma quel millesimo di secondo che impiega ad intervenire non potrebbe essere dannoso?

Diciamo che se la protezione differenziale è correttamente coordinata con il valore della resistenza di terra, per l'intervento della protezione, non è richiesto l'attraversamento di corrente da parte dell'utente.

Nel caso in cui, si verifichi un contatto diretto, ossia si tocca una parte normalmente in tensione, interviene il differenziale.

Il suo intervento si compie in un tempo tale da non costituire pericolo per la vita delle persone, detto in termini più terra terra, la scossa si sente, ma i suoi effetti non sono irreversibili.

Tieni presente, comunque che, l'intervento del differenziale richiede un tempo più elevato del millisecondo da te indicato.

Se quello fosse il tempo di intervento, alla luce del grafico postato da Emanuele, anche una corrente ben piu' alta di 30 mA non darebbe luogo a effetti irreversibili.

OPPS....mentre scrivevo è arrivato il maggior esperto di protezioni differenziali di PLCforum....

Ciao Cia....:P

Modificato: da Benny Pascucci
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Il suo intervento si compie in un tempo tale da non costituire pericolo per la vita delle persone,...

Diciamo che un parlare di "media".

L' attraversamento di corrente elettrica è sempre pericolosa perchè è soggettiva ma delle tabelle di riferimento bisogna pur averle. Non so cosa può succedere ad un portatore di pecaemarker o ad un pupo di 3 mesi con il corpo umido oppure..... l'obiettivo è sempre quello di eviatre l'elettrocuzione qualunque sia il valore di corrente....

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mmm ho capito.... una cosa per ClA come hai detto tu una maggiore sicurezza si otterrebbe con un differenziale da 10ma, ma questo in genere si usa nei bagni o nei punti piu rischiosi, detto questo se io prendo la scossa in una presa dell'impianto collegata direttamente con il salvavita generale ovvero quello da 30ma, che succede? la scossa la sentirei un po piu forte di quanto la potessi sentire con una presa collegata al 10ma.... a questo punto dovrebbe intervenire la messa a terra, sempre che sia ben fatta, giusto?

Modificato: da No_Probl3M
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Benny Pascucci
Diciamo che un parlare di "media".

Certo. così come le curve e tutto quanto concerne la sicurezza elettrica sono basate su dati statistici, e non potrebbe essere altrimenti. Diversamente si dovrebbero trovare dei volontari disposti a farsi testare per ogni coppia di (I,t)...ma è un po' difficile.... :rolleyes:

Non so cosa può succedere ad un portatore di pecaemarker o ad un pupo di 3 mesi con il corpo umido oppure..... l'obiettivo è sempre quello di eviatre l'elettrocuzione qualunque sia il valore di corrente....

Infatti, per i primi l'effetto è deleterio, per i secondi altrettanto.

l'obiettivo è sempre quello di eviatre l'elettrocuzione qualunque sia il valore di corrente....

Concordo, infatti non credo ci sia qualcuno che si diverta a prendere la scossa per divertimento.... :rolleyes:

se io prendo la scossa in una presa dell'impianto collegata direttamente con il salvavita generale ovvero quello da 30ma, che succede? la scossa la sentirei un po piu forte di quanto la potessi sentire con una presa collegata al 10ma....

Se parliamo di impianto ben fatto, quindi con impianto di terra coordinato con i differenziali, nel caso di contatto indiretto in entrambi i casi non prendi la scossa, poichè i differenziali in caso di dispersione a massa, a prescindere dal contatto della presona.

Nel caso di contatto diretto è ovvio che la presa protetta da un differenziale da 10 mA espone la persona che tocca la parte in tensione a un rischio minore rispetto a quella protetta da un differenziale da 30 mA.

a questo punto dovrebbe intervenire la messa a terra, sempre che sia ben fatta, giusto?

Nooo, la terra ti serve solo nel caso di contatto indiretto, nel secondo caso non c'appizza nulla... :rolleyes:

Modificato: da Benny Pascucci
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un'altra domanda raga,

qual'è la corrente minima che si inizia a sentire? ad esempio se tocchiamo la corrente di 12 volt nemmeno si sente....

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..ad esempio se tocchiamo la corrente di 12 volt nemmeno si sente....

La "corrente" di 12v....non è una corrente, bensì una tensione. :lol:

Secondo la legge di Ohm, la corrente circolante è funzione della restenza e della tensione applicata. Secondo gli standard il corpo umano ha un valore di resistenza tale che tensioni fino a 48v (cito a memoria quindi il dato potrebbe anche non essere esatto) generano una corrente che non causa effetti dannosi sul corpo umano.

Poi ci sono tante altri parametri da considerare come, ad esempio, le fastidiose scariche elettrostatiche che non causano danni al corpo umano.

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qual'è la corrente minima che si inizia a sentire? ad esempio se tocchiamo la corrente di 12 volt nemmeno si sente....

un giochino da bambini era toccare con la punta della lingua il polo di una pila da 1,5 V, con un dito toccare l'altro polo per chiudere il circuito

ebbene si sente!

Chi ha le mani secche e callose non sente nemmeno i 230 V !

Secondo gli standard il corpo umano ha un valore di resistenza tale che tensioni fino a 48v (cito a memoria quindi il dato potrebbe anche non essere esatto) generano una corrente che non causa effetti dannosi sul corpo umano.

Il fatto è che i corpi umani non seguoni alcuno standard. Non vengono eseguite prove di tipo e nemmeno vengono emesse dichiarazioni di conformità.

I famosi 50 V (in tensione alternata sinusoidale a 50 Hz o giù di lì) di "sicurezza" sono un valore convenzionale riferito ad elettrocuzioni che potrebbero avvenire con impedenze e condizioni "normali" (condizioni più tipiche) per la maggioranza della popolazione.

In condizioni "sfavorevoli" questi 50 V vanno ridotti a.... 25, 12, 10.... V.

Le condizioni sfavorevoli potrebbero essere:

- ambienti umidi o bagnati

- pelle bagnata, corpi immersi parzialmente o totalmente

- grandi superificie di contatto (es corpo sdraiato o seduto su una parte in tensione) o punti di contatto delicati (es petto, testa, bocca, parti interne....)

- impossibilità all'elettrocutato di allontanarsi (es luoghi ristretti, persona allettata)

e chi più ne ha ne metta.

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Del_user_23717

Appunto, a quel valore di tensione, la corrente che può circolare nel corpo umano è minima perchè al denominatore c'è una valore relativamente alto di resistenza (il nostro corpo) in rapporto al numeratore, se aumenti il valore della tensione (numeratore) il valore di corrente che può transitare per il corpo cresce... assumendo valori pericolosi/letali.

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grazie,

un'ultima domanda, non ti seccare :D

nei film quando si vede la classica scena che mentre uno si fa il bagno, gli viene buttato dentro il phon, perchè muore? solo perchè è un film oppure ci sono ragioni ben precise? in qesto caso dovrebbe intervenire il differenziale o il mgt? cioè, buttanto il phon nell'acqua si ha una dispersione della fase verso terra ma non vi è anche un cortocircuito in quanto fase e neutro si "toccano" per via dell'acqua? a questo punto dovrebbero intervenire sia mgt che differenziale, no? grzie ancora :lol:

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film quando si vede la classica scena che mentre uno si fa il bagno, gli viene buttato dentro il phon, perchè muore? solo perchè è un film oppure ci sono ragioni ben precise? in qesto caso dovrebbe intervenire il differenziale o il mgt? cioè, buttanto il phon nell'acqua si ha una dispersione della fase verso terra ma non vi è anche un cortocircuito in quanto fase e neutro si "toccano" per via dell'acqua? a questo punto dovrebbero intervenire sia mgt che differenziale, no? grzie ancora

l'argomento è estremamente complesso e ci si potrebbe scrivere un trattato

Il differenziale scatta? non è detto, la vasca potrebbe essere completamente isolata da terra.

Ma anche se scattasse non si potrebbe garantire la sicurezza. Anzi potrebbe essere controproducente....

Il magnetotermico scatta? non in tempi brevi, non si sa quanta corrente passa.

Infatti la corrente di guasto, in parte si chiude sul neutro, in parte verso terra.

Entrambe le componenti a loro volta in parte passano attraverso il corpo immerso, in parte no.

Per saperlo bisognerebbe fare uno studio con un modello tridimesionale della conduzione, tenendo conto della forma della persona e della sua distanza dal phon.

L'unica cosa certa è che più si è vicini al phon che cade più si rischia.

In ogni caso sono presenti molti fattori sfavorevoli.

- pelle bagnata

- grande superficie di contatto (l'intero corpo immerso)

- difficoltà ad allontanarsi

Si ritiene che si muore anche per semplice tetanizzazione dei muscoli e conseguente asfissia.

Cioé, anche se la corrente che attraversa il corpo umano è al di sotto della famosa soglia dei 30mA (quella della fibrillazione ventricolare) è al di sopra dei 10mA che provocano contrazione spasmodica dei muscoli (tetanizzazione), con conseguente paresi e soffocamento.

Il differenziale da 10mA (molto raccomandato in bagno!) ridurrebbe i rischi ma certo non li eliminerebbe per quanto detto prima.

L'unica certezza è: gli apparecchi elettrici devono stare ben lontani dalla vasca! Non c'è altra protezione efficace!

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