STECCO Inserito: 22 maggio 2004 Segnala Inserito: 22 maggio 2004 Ho letto da qualche parte che le batterie ricaricabili a celle di NiMH hanno bisogno per la loro ricarica di una corrente bassa(1/10 capacità) e di una forma d'onda pulsante... è vero??io sarei intenzionato a costruire un caricabatterie che abbia una bassa corrente di carica in modo che le batterie (come tutti sanno durino più a lungo) carichino meglio... questo credo di riuscire a farlo per batterie al NiCd (con una corrente continua)come posso fare per quelle al NiMH??qualcuno sa aiutarmi...che tipo di onda hanno bisogno per la ricarica??avete qyalche schema per costruire un caricabatterie?grazie
TIGULLIO Inserita: 22 maggio 2004 Segnala Inserita: 22 maggio 2004 Ciao,Stecco.A mio avviso,ma e' meglio sentire altri pareri,io non mi preoccuperei piu' di tanto,fai come hai sempre fatto con le batterie NiCd..Le batterie al manganese non differiscono molto da quelle al cadmio,diciamo che ,a parita' di volume,riescono ad immagazzinare piu' corrente.I difetti sono gli stessi.Un consiglio ? cerca sempre di scaricare il piu' possibile le celle ed ogni tanto,diciamo ogni 20 cariche procedi alla scarica forzata,questo ,da esperienze passate ,diminuisce l'invecchiamento.Se vuoi poi ti dico come fare.Ciao.
STECCO Inserita: 23 maggio 2004 Autore Segnala Inserita: 23 maggio 2004 cosa intendi per carica forzata??comunque le mie pile sono al NiMH...se qualcuno ne sa di più sull'onda richiesta per ila carica..mi faccia sapere ah...l tensione di carica deve essere sup inf o è indifferente per tensione delle batterie..??
TIGULLIO Inserita: 23 maggio 2004 Segnala Inserita: 23 maggio 2004 Caro Stecco,non mi tirare per i capelli,impara prima ,almeno a leggere,SCARICA forzata e non l'opposto...Poi se ne parla.Ciao.
word72 Inserita: 24 maggio 2004 Segnala Inserita: 24 maggio 2004 ciaoesitono moltissimi circuiti integrati atti allo scopo e dai loro data sheet si impara tantissimo sulla carice e scarica batterie di vario tipo, sono anche abbastanza economici.www.maxim-ic.com o similari philips texas instruments eccciao word72
STECCO Inserita: 24 maggio 2004 Autore Segnala Inserita: 24 maggio 2004 scusa tigullio.... comunque se sapete qualcosa in più sulle forme d'onda fatemi sapere...
TIGULLIO Inserita: 24 maggio 2004 Segnala Inserita: 24 maggio 2004 Caro Stecco,bene. Ribadisco quanto ho precedentemente detto,FAI COME SE FOSSERO AL NiCd,NON CAMBIA NULLAAAAAAAAAAAAAAA.Per ora lascia stare le forme d'onda........sono discorsi complressi che NON ti servono,fidati.Ciao.
STECCO Inserita: 24 maggio 2004 Autore Segnala Inserita: 24 maggio 2004 Caro Tigullio,farò come dici, anche perchè il caricabatterie che ho costruito ha una tensione continua ma è molto sfizioso in quanto posso regolare la corrente di carica... è basato sul IC 7805 e ci posso caricare benissimo le pile.Però per conoscenza mi piacerebbe saperlo... se lo sai o c'è qualcuno che lo sa mi farebbe piacere saperlo...ho iniziato la discussione quasi con questo obbiettivo...
TIGULLIO Inserita: 24 maggio 2004 Segnala Inserita: 24 maggio 2004 Caro Stecco,vedo che hai una gran confusione in testa.Il 7805 e' un REGOLATORE di TENSIONE e non di CORRENTE,due parole magiche,ma diverse tra loro.Mi raccomando cerca di studiare un minimoooooooo,poi parleremo di onde.Ciao.
Paolo Cattani Inserita: 24 maggio 2004 Segnala Inserita: 24 maggio 2004 Stecco ha ragione, il 78xx può essere montato anche in configurazione di generatore di corrente costante.Ci sono in commercio diversi tipi di IC costruiti apposta per la ricarica "intelligente" delle batterieLinkLinkLink
TIGULLIO Inserita: 25 maggio 2004 Segnala Inserita: 25 maggio 2004 Caro Paolo,ho aperto i tuoi LINK,ma li' si parla,mi sembra di cose diverse...Questo e' un link,credo piu' in tema.http://www.electromania.it/progetti/carica_nicd.htmAnche se ho i miei dubbi (alla faccia se scalda!!!).A proposito di caricabatterie,io la farei piu' semplice,questa della semplicita' e' una MIA dannata teoria dettata da anni di esperienze....anche perche',prima del fruimento di massa di tali elementi ricaricabili,noi radioamatori abbiamo svolto molte prove in merito ,secondo me tutte le batterie RICARICABILI,indipendentemente dalla loro struttura chimica,non sono cosi' suscettibili di "noncuranze". I tuoi link,propongono meraviglie,personalmente ho provato ,per un amico,poco tempo fa' un carica/scarica/mantieni,etcc..caricabatterie comprato in Germania (commercializzazione COMRAD) bello,costoso,anche con display e cicalino e grazie alsuo M/processore,faceva tutto da se'.Ti assicuro,forse lo hai gia' verificato di persona,che gli optional non sono quelli che fanno testo.Analizzando il circuito di cui sopra ,mi accorsi che la parte propriamente detta "carica" non si diversificava piu' di tanto dalle scatolette nere da applicare alla presa di corrente.Sicuramente bisogna aver rispetto dei tempi di carica (anche senza il cronometro alla mano !!!!) e,come gia' detto precedentemente,procedere ad una scarica FORZATA,cosa che abitualmente faccio sui pacchi batterie dei mie ricetrasmettitori.Sconsiglio cariche rapide,esperienza docet.Ciao.
Paolo Cattani Inserita: 25 maggio 2004 Segnala Inserita: 25 maggio 2004 Beh, i link proposti erano per informazione generale (uno era un glossario), rimane il fatto che un caricabatteria intelligente è cosa di tutti i giorni, visto che tutti usiamo i telefonini. E considerato l'uso intensivo e noncurante che ne facciamo, le batterie sembrano durare di più che non con i sistemi artigianali. Insomma, questi sistemi sembrano funzionare davvero, oltre ad essere diffusi ed a basso costo.Sono invece d'accordo con te sul fatto che bisogna cominciare da zero ed imparare a poco a poco sia la teoria che i trucchi, per poter acquisire una vera conoscenza in materia.Come certo ricorderai, anni fa c'era in commercio un integrato U2400B che provvedeva alla ricarica impulsiva invece che a corrente costante, molte riviste pubblicarono progetti più o meno validi, compresa Nuova Elettronica. Io realizzai invece uno schema proposto da Elektor e ancora oggi non ho trovato niente di più valido: fu veramente una manna per le batterie dei modellini ed effettivamente dava una carica più profonda, oltre che provvedere alla scarica automatica.L'altro sistema usato è quello di monitorare la tensione ai capi della batteria, per rilevare un punto della curva di carica dove appare, a carica finita, un breve picco di tensione (dopo invece scende di qualche millivolt) che dovrebbe indicare il raggiungimento della massima capacità: io non l'ho mai usato, ma è il sitema dei carica batteria commerciali, quindi sembra valido anch'esso. In quuesto caso la carica non usa onde o impulsi, è a corrente costante e perciò la parte di alimentazione è convenzionale (la "scatoletta nera")Aggiungo un piccolo elenco di integrati dedicati alla carica ed el controllo batterieBQ2023PW Single-Wire Advanced Battery Monitor BQ2031SNA5 Lead-Acid Fast Charger BQ26200PW Bat Monitor, Coloumb Counter, Flash Memory MC33342D Fast Charge Controller,NiCd,NiMH battery MC33342P Fast Charge Controller,NiCd,NiMH battery LM3620M5-4 Li-Ion Bat Chrg Contr,4,1-4,2V O/P LT1510CS Const V/I chrg,NiCd,NiMH,Li-lon bats LT1511CSW Const V/I chrg,NiCd,NiMH,Lead-Acid,Li-lon bats LT1512CN8 Const V/I chrg,NiCd,NiMH,Lead-Acid,Li-lon bats LT1512CS8 Const V/I chrg,NiCd,NiMH,Lead-Acid,Li-lon bats LT1513CR Const V/I chrg,NiCd,NiMH,Lead-Acid,Li-lon bats MAX4172ESA High side I sense Amp,500mV/A O/P MAX471CPA Bat Chrg I Amps MAX472CPA Bat Chrg I Amps MAX713CPE Fast Chrg Contr,NiCd,NiMH bats MAX745EAP Li-Ion Bat Charg Contr,1-4 cells MAX891LEUA I-Ltd, High-Side Switches with Thermal Shutdown MC33340D Fast Chrg Contr,NiCd,NiMH bats MC33340P Fast Chrg Contr,NiCd,NiMH bats SAA1501T Chrg level Ind/Contr,NiCd,NiMH bats TDA4605-2 Control for Switched-Mode Power Supplies TDA4605-3 Control for Switched-Mode Power Supplies TEA1102 Fast Chrg Contr,NiCd,NiMH,Lead-Acid,Li-lon bats TEA1102T Fast Chrg Contr,NiCd,NiMH,Lead-Acid,Li-lon bats TEA1104 Bat Mon,Fast Chrg Contr,NiCd,NiMH bats UC3906DW Sealed Lead-Acid Battery Charger
TIGULLIO Inserita: 25 maggio 2004 Segnala Inserita: 25 maggio 2004 Ciao,Paolo,mi hai in pratica disarmato !!!.Hai messo l'argomento ad un livello piu' alto,possiamo parlarne,conosco ed ho fatto esperienza con questi circuiti,pero',almeno mi sembra,forse sbaglio,che l'amico STECCO con tali argomentazioni vada in "paranoia",ripeto,immagino...scusa Stecco.Salti.
STECCO Inserita: 25 maggio 2004 Autore Segnala Inserita: 25 maggio 2004 Salve ragazzi,vi ringrazio per gli interventi...non è che io vada in paranoia con alcuni argomenti... o che non sappia la differenza tra generatori di corrente e di tensione...anzi in questi giorni sto approfondendo molto...vi chiarifico i miei obbiettivi: innanzitutto poter ricaricare delle batterie, poi, con la minore spesa possibile, poi nel miglior modo possibile... in modo che le pile durino più a lungo...diciamo che in qualche modo sono arrivato a tali preposti traguardi... ho costruito infatti un caricabatterie a costo circa uguale a zero... se però con pochi soldi riuscissi a costruirne uno "intelligente" non mi dispiacerebbe neppure... purtroppo non ho avuto modo di reperire in rete dei progetti semplici per costruire caricabatterie intelligenti... anzi se ne avete qualcuno sotto mano.. non faccio i complimenti... a patto che la spesa sia contenuta...vi comunico inoltre che sarei ben contento di scoprire qualcosa in più sull'ormai insidiosa faccenda delle batterie al NiMH che si caricano con onde pulsanti per tanto se ne sapete qualcosa comunicatemela...approvo il discorso della carica intelligente che si usa sui telefonini... mi piacerebbe sapere come funziona...ciao!!!ah.. Paolo, mi sai dire qualcosa in più sul circuito che hai costruito...credo possa essere qualcosa di valido vista la tua esperienza...
Paolo Cattani Inserita: 26 maggio 2004 Segnala Inserita: 26 maggio 2004 Scusa, Tigullio, non volevo disarmarti! Avevo solo i link sottomano, e allora...Stecco, calma e sangue freddo: mi unisco a Tigullio per dirti ancora che la carica delle Ni-Cd e delle Ni-Mh è praticamente uguale, la differenza è nella scarica. Questo per il famoso effetto memoria da anni nominato: tieni presente, però, che le attuali batterie al Ni-Cd sono molto cambiate da quelle di dieci anni fa e l'effetto memoria è stato molto ridotto e nelle Ni-Mh è praticamente assente. Quindi con batterie attuali e di marca (non da fiera di paese, intendo) si procede alla scarica completa solo ogni tanto con le Ni-Cd e raramente e solo per precauzione con le Ni-Mh (in teoria non ne avrebbero bisogno)Per quanto riguarda le, come le chiami tu, forme d'onda, basta inserire in google uno dei nomi di ic che ti ho fornito e troverai il data sheet con ampie spiegazioni: se cerchi ad esempio u2400b , troverai QUESTO LINK in cima alla lista.Ci troverai un'ampia spiegazione di come avviene la carica impulsiva.La carica con rilevamento a picco di tensione la trovi cercando altri IC, che usano appunto questo sistema; ecco spiegato il segreto della carica intelligente: i carica batteria commerciali usano proprio questi integrati, magari con schemi di base, non regolabili e ridotti all'osso. Magari dal caricabatteria del tuo vecchio telefonino puoi recuperare l'IC e usare direttamente uno degli schemi proposti nei data sheet.Ritrovare schema ed articolo a casa mia è praticamente imposssibile (ci vorrebbe un archeologo..), però so che ha avuto ampio successo e diffusione fra i modellisti, in qualche loro sito lo troverai di certo. Quello di N.E. era invece uno schema ridotto e senza tante regolazioni, ma per cominciare...Insisto, però, sul fatto che devi informarti sulle batterie, questo ti permetterà di scegliere da solo il CB più adatto
Paolo Cattani Inserita: 26 maggio 2004 Segnala Inserita: 26 maggio 2004 ecco, la memoria mi fregava... non si chiama esattamente "RILEVATORE DI PICCO" , ma essendoci uno slope negativo a fine carica viene chiamato DELTA PEAK. Scusate.Altre info sui C.B. QUI e QUI
TIGULLIO Inserita: 26 maggio 2004 Segnala Inserita: 26 maggio 2004 Mi riallaccio sia al problema che ha generato tutta la discussione che all'ottima proposta di Paolo.In questo sito c'e' quasi tutto,ed a proposito del 713,una bella e chiara spiegazione per caricare un numero X di elementi,anche i link non sono per niente male (tutto in inglese....ma facile,facile).http://www.gnt.ee/users/ergo/charger/index.htmlSpero che ti serva.Ciao.
Titano Inserita: 30 giugno 2004 Segnala Inserita: 30 giugno 2004 be io ci sto lavronado da un pezzo per realizzare un caricabatterei gestito da OPIC che carichi ogni sorta di batteria sfrittando le potenzialità del sofware monitornado tensione e corrente. Ma hai mè non son tanto pratico di switching, è trovo molta difficoltà a realizzare l'alimetazione switching gestita dal PWm del pic.Se qualcuno ha dei consigli, son tutto orekkie
Paolo Cattani Inserita: 2 luglio 2004 Segnala Inserita: 2 luglio 2004 Riordinando casa, ho ritrovato l'articolo della rivista da cui ho tratto il mio caricabatterie: avevo scelto questo progetto perchè era in grado di fare tutto ciò che mi interessava, mentre quello di NE era così semplificato da servire a poco, alla fine.Il progetto era tratto da Radio Rivista 11-1991, titolo:"Carica batteria universale per accumulatori al Nichel-Cadmiodi Ulrich Bangert DF6JB e Walter Ernst DJ1MCtraduzione di I1ZCT da cqDL"-corrente regolabile in continuità da 0 a 2 A-tempo di carica: 0,5-1-2-4-8-16 ore-carica da 1 a 12 elementi-Prescarica escludibile per Ni-Mh-controllo tensione per evitare danni agli elementi-controllo temperatura con sonda esterna-disinserzione automatica a fine carica e carica tamponeIo lo avevo equipaggiato con un piccolo inverter per caricare in campo le batterie delle macchinine usando i 12 V dell'automobile.Non posto l'articolo perchè temo sia soggetto a copyright.
Titano Inserita: 4 luglio 2004 Segnala Inserita: 4 luglio 2004 si è una bella cosa....ma ti ripeto io vorrei realizzare il tutto con un PIC. in questo modo relizzaata la parte hardware via software si pùò fare d tutto, dal caricabatterei all'alimentaore.
Paolo Cattani Inserita: 4 luglio 2004 Segnala Inserita: 4 luglio 2004 ...sempre che la parte hardware fosse uguale...- caricabatterie per Ni-Cd: corrente costante, max 2 A, max 20 V- alimentatore: tensione costante e corrente variabile, max... 2 o 20 o 200 V, da 0,1 a (1000?) Anon ho niente contro i pic, ma non credo che sia realistico trarne un circuito "universale", l'hardware cambia di parecchio e anche il pcb, quindi ogni costruzione sarebbe diversa: credo ne valga la pena solo se l'integrato dedicato costa molto di più del pic (io ho pagato l'u2400b circa tre euro, e non ho impiegato tempo a programmare niente)
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