claudio Inserito: 9 settembre 2004 Segnala Share Inserito: 9 settembre 2004 Ciao a tuttiPer svolgere un progetto didattico basato sulla raccolta differenziata ho il problema di ideare un sistema elettronico in grado di discriminare carta, vetro e lattine.Non essendo un elettronico di professione mi verrebbe da pensare che forse in commercio esiste un qualche tipo di sensore la cui risposta potrebbe essere influenzata dalla natura del materiale che si trova a transitargli davanti.Ciò che chiedo è se qualcuno conosce qualcosa del genere, oppure se mi può dare una dritta su come risolvere il mio problema.Grazie per l'attenzioneCiao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 9 settembre 2004 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2004 Caro Claudio, complimenti per l'idea. Prima di tutto devi definire la dimensione dell'oggetto e la portata. Se fai passare un pezzettino alla volta e' un conto, se passano sacchi di pattume e' tutto un'altro conto. La velocita' e' anche importante, se il pezzo e' quasi fermo lo rilevi meglio, se passa velocemente e' piu' difficile.Se poi ci sono pezzi misti cosa fai? Ci saranno quindi 4 selezioni: - carta - vetro - lattine o altro metallo- mix e tutto il resto (legno, stracci, umido, plastica, ecc.)Ti anticipo che non e' un lavoro facile. Per esempio, l'etichetta di carta di una bottiglia di vetro puo' essere vista come "carta".Bisogna studiarci parecchio, i sensori esistono ma se sono specializzati sono anche costosi. CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TIGULLIO Inserita: 9 settembre 2004 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2004 Ciao Claudio.Sino a circa 5 anni fa ho partecipato alla progettazione,seppur indiretta, degli impianti di recupero e smaltimento.La cosa e' ESTREMAMENTE difficile,che io sappia,ad oggi non ci sono ancora riusciti.Si continua,forse unico caso negli anni 3000..,ad usare manodopera umana ,spesso femminile,che seleziona VISIVAMENTE quello che transita sul rullo trasportatore.Penso che se ci riesci.....oltre ad essere nominato quasi "Nobel",faresti un sacco di $$$$$.Auguri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dario Valeri Inserita: 9 settembre 2004 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2004 ciaoanche le mie informazioni concordano con quelle di tigullio sensoristica come la intendi tu in questa discussione ancore non esiste( io non ne ho notizia).la separazione tra vari materiali,attualmente, viene effettuata senza l'ausilio di sensori particolari.per i metalli ferrosi si usano potenti elettromagneti, per la carta,nylon e cose leggere getti d'aria altre materiali vengono separati per decantazione, altri ancora ......a mano!ciaodario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
claudio Inserita: 9 settembre 2004 Autore Segnala Share Inserita: 9 settembre 2004 Ciao e grazie a tutti voi per le tempestive e ahime precise puntualizzazioni.Purtoppo avevo pensato anch'io che la cosa fosse piuttosto complicata, ma la speranza è sempre l'ultima a morire . . .Vorrei però, se la cosa può essere utile, fare una precisazione e esporvi una idea che mi gira in testa ma che probabilmente non sarà fattibile.Questo discriminatore dovrebbe essere "installato" in una scuola e dovrebbe scindere lattine da 33 cl, bottigliette di vetro, bottigliette di plastica e brick di succhi di frutta.Il caricamento di questi rifiuti dovrebbe avvenire da un singolo ingresso e comunque un solo pezzo alla volta.La mia idea è:supponendo di riuscire a scartare subito le bottiglie utilizzando un sensore fotoelettrico, sarebbe possibile, secondo voi, schiacciare gli altri rifiuti fino ad avere uno spessore più o meno uguale e poi farli passare attraverso due piastre di materiale metallico, in modo che possano più o meno essere assimilati al dielettrico di un condensatore ?Magari misurando la capacità di questo condensatore potrebbero esserci diversità nel valore misurato a seconda del materiale interposto, oppure inserendo il condensatore in un circuito oscillante magari si potrebbero misurare variazioni di frequenza.Mi rendo conto che forse questo dielettrico bisognerebbe che fosse assai sottile, ma magari potrei compensare il tutto rendendo più grandi le armature del condensatore.Che ne dite ?Scusate per le bestialità che ho sparato.Grazie ancora per l'attenzioneClaudio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 9 settembre 2004 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2004 Velocemente, se fossi uno studente "normale" farei di tutto per non farla funzionare, rivestendo i brick con fogli di alluminio ecc. Brick bagnato o asciutto, magari mezzo pieno..... le variabili sono troppe! Se deve essere una esercitazione da laboratorio, bisogna fare tante prove. Se si vuole solo ottenere la separazione, meglio educare gli studenti cosi' magari si comportano allo stesso modo anche davanti alle campane della raccolta differenziata.CiaoMario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sdrule Inserita: 9 settembre 2004 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2004 Và inoltre detto che i brik,anche se poco, contengono anch'essi alluminio.A parte ciò, sulla carta tutto funziona ma come dice Mario ti devi rifare alla scrupolosità e correttezza dell'utente nell' usare la macchina. Se devi fare una macchina che funziona "on the road", cioè che sopporti tutte le variabili possibili in input (taglie diverse di bottiglie, possibilità che contengano liquidi, sabotaggi volontari del prodotto, stabilità rispetto alla sporcizia che si accumula)hai trovato lo scopo di buona parte della tua esistenza. Valuta poi i costi di realizzazione di un prototipo. Secondo me viaggi nell'ordine di varie decine di milioni (considerando che te ed i tuoi collaboratori lavorate gratis).Se sei convinto di ciò che fai comunque non ti scoraggiare e buon lavoro . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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