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PLC Forum


Batterie Ricaricabili


SimoneBaldini

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Siccome ho necessità d'avere una tensione di 3,6V ma con una grande autonomia, volevo sapere se era possibile utilizzare delle AA in questo modo:

mettere in parallelo varie serie di 3 batterie da 1,2V in modo tale da ottenere 3,6V(serie) e per esempio se ne metto in parallelo 4 da 2400 mAh ottendo 9600 mAh d'autonomia.

I miei dubbi sono:

- il consumo è regolare (si scarica uniformemente

- si possono creare problemi quando non sono utilizzate ma rimangono così collegate

Ciao e grazie

Simone

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E' sempre sconsigliato connettere in parallelo le batterie, di qualunque tipo esse siano. In fase di carica e di scarica infatti, anche lievi ma inevitabili differenze di resistenza interna porterebbero a correnti differenti e quindi a cariche e scariche incomplete, danneggiando velocemente alcuni elementi. Inoltre, quando non sono usate, è molto facile che tra elementi in parallelo scorra corrente disuniformando la carica delle batterie stesse.

Potresti usare elementi più potenti dell'AA, dovrebbero esistere fino a diverse migliaia di mAh.

Ciao!

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Mi sembra di ricordare che porre batterie in parallelo è la stessa identica cosa di realizzare batterie con capacità maggiore.....tant'è che i torcioni altro non sono che piu' stilo collegate in parallelo tra loro,anche se avvolte da un unico cilindro metallico........la tensione è infatti rappresentativa del tipo di chimica con cui son composte,non è quindi conveniente porre Ni-Cd (1.2 volt) in parallelo con Ni-Mh (1.2 volt),in quanto,pur se di stesso voltaggio,hanno una chimica diversa ,che eroga amperaggi differenti....ma se sono batterie della stessa chimica,avranno caratteristiche simili ....fosse per me,le collegherei tranquillamente.....

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Grazie per le risposte

La fase parallela si tratterebbe solo nella scarica poichè nella carica posso scollegarle e caricarle come si deve.

Il mio dubbio è che nella fase di non utilizzo si crei una sorta di equilibrio, cioe' se una cella per la sua composizione chimica si è scaricata maggiormente di quella in parallelo, nel sistema di crei una migrazione di energia che possa danneggiare le celle.

Naturalmente tutte le batterie saranno dello stesso tipo ossia NiMH e con uguale capacità e costruttore in modo da uniformare il piu' possibile il sistema.

Ciao

Simone

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Io sono completamente d'accordo con bit, una piccola differenza nella resistenza interna porterebbe alcune batterie a scaricarsi anche in modo distruttivo, mentre le altre non parteciperebbero. Secondo me la cosa è molto rischiosa. I torcioni che ho smontato io erano composti di un unico elemento, non di diversi in parallelo.

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Già provato personalmente e assolutamente da sconsigliare.

Preferisci il massimo amperaggio disponibile sul mercato, ma se puoi non fare il parallelo tra batterie !!

Io ho sperimentato questo modo di collegare batterie identiche, con il risultato che anche a vuoto avolte certi elementi si scaldavano .

Purtroppo ottenere 3,6 volt per apparecchi tipo trasmettitori di allarme ( io ho avuto questa necessità ) a volte è difficile. Le batterie al lito che prometono una durata di 5 anni non assolvono assolutamente al loro compito, nel tentativo di ottenere un buon amperaggio e i 3,6 volt occorrenti ho fatto questa prova non ottenendo assolutamente buoni risultati.

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su una confezione di pile ricaricabile veniva RACCOMANDATO di non collegarle in parallelo, anche perche' come ho gia' detto si trovano facilmente torcie da 1.2 volt 9000 ma/h che e' piu' che sufficente x tutte le applicazioni, ad un prezzo che non e' poi elevatissimo, inferiore comunque ad eventuali pezzi di capacita' inferiore posti in parallelo.

ivano65

Modificato: da ivano65
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A volte mi esprimo da cani :P ... I torcioni altro non sono che il "parallelo chimico" di torce,,,o il parallelo chimico di "stilo", etc. etc......quindi è il composto interno che è di diametro maggiore,a strati/paralleli......... tutte le batterie,comunque sia, presentano il problema dell'autoscarica,per cui,anche non usandole,si scaricheranno comunque..... una batteria al piombo da auto ,dopo un mese,ha già perso 1/3 della sua carica,anche se è scollegata dall'automobile....in tutte le installazioni di batterie,a bordo di navi (Tirrenia) ,o in ponti radio di C.C. o finanza etc. etc., si usa spesso mettere le batterie in serie-parallelo,per garantire l'autonomia desiderata.... se ,ad ogni modo,intendi effettuare il parallelo tra Ni-Mh,puoi semplicemente disaccoppiarle con 2 diodi parallelati fra loro,messi in serie ai gruppi da 3.6 Volt...la caduta di tensione sarà di circa 0.2/ 0.3V,in base al diodo scelto.Ad ogni modo,puoi sempre fare una prova,inserendo un milliamperometro tra una batteria da 1.2 e un altra da 1.2, per verificare se esista una discreto passaggio di corrente tra l'una e l'altra... ovviamente dovranno avere ricevuto la stessa carica dal charger-battery....P.S. in commercio becchi comunque anche batterie al piombo da 2 volt ,con amperaggi notevolissimi...

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