MAB Inserita: 17 luglio 2005 Segnala Inserita: 17 luglio 2005 <<"Io avevo una Fiat Punto penultimo modello rispetto al restayling attule e bruciavo 2 lampadine al mese (h7) ora ho una Fiat Punto attuale e brucio 2 lampadine ogni 2 mesi">> percorro circa 60.000Km all' anno per cui di strada ne faccio, comunque rimettendo insieme tutto il discorso si può dire che effettivemente si deve evitare di avviare e spegnere il motore con le luci inserite, si devono evitare possibilmente i dossi, si devono sostituire (se si riesce a sostituirle) le lampade senza toccarle sul bulbo usando possibilmente guanti in pelle o altro, una tensione di 13,1V è regolare (e anche più alta) non è la tensione di alimentazione alta a bruciare le lampadine ma le fluttuazioni nel tempo se fossimo in regime di corrente alternata, ma poichè siamo in continua le fluttuazioni sono minime e da attribuire sopprattutto alle accensioni e agli spegnimenti del motore infatti una volta acceso il motore il regolatore eroga una tensione costante e continua. Se l' alimentazione a bordo dell' auto fosse in corrente alternata probabilmente si cambierebbe anche 2 lampadine la settimana considerando tutto il discorso summensionato........................Considerando tutto il discorso e vedendo quindi che il problema attanaglia un pò tutte le case automobilistiche si potrebbe ipotizzare che il problema vero risieda nel calore che esse emettono come qualcuno ha già indicato quindi il problema stà probabilmete nelle lampadine che sono troppo piccole e alloggiate all' interno di fari troppo stretti
Paolo Cattani Inserita: 17 luglio 2005 Segnala Inserita: 17 luglio 2005 si devono evitare possibilmente i dossi
MAB Inserita: 18 luglio 2005 Segnala Inserita: 18 luglio 2005 Con la "mia" Fiat Punto (penultimo restayling) io bruciavo 2 lampadine al mese per cui dopo 1 anno e la sostituzione di circa una 20 di lampadine ho deciso di praticare un forellino portando all' interno delle parabola del faro un tubicino che prendeva aria dalla griglia di raffreddamento del frontalino. Tutto risolto non ho più sostituito lampadine per 1 anno intero.Faccio presente che come dice Rimonta bisogna stare molto attenti a spegnere i fari prima di spegnere il motore e di accenderli dopo che il motore è in moto.PS: "la macchina non è mia..................... ma della ditta" :ph34r:
MAB Inserita: 18 luglio 2005 Segnala Inserita: 18 luglio 2005 Per rispondere a Paolo Cattani Come diceva il Sig Ohm, se P=VxI avendo P=K (poichè P=55w) se V diminuisce I aumenta, se la variazione nell' unità di tempo è rapida (millisecondi) la fluttuazione può determinare un rapido aumento della temperatura che per una lampadina di tipo h4 o peggio ancora h1 potrebbe farla bruciare.
oiuytr Inserita: 18 luglio 2005 Segnala Inserita: 18 luglio 2005 X MABIl sig. Ohm diceva che I=V/R. Rimanendo (quasi *) costante R, diminuendo la V diminuisce anche la I. Non ha mai detto che all'abbassarsi della tensione la corrente aumenta. Al limite, per ottenere la stessa potenza con una tensione piu' bassa occorre una corrente maggiore.Ma anche se il tuo ragionamento fosse giusto, e' la potenza che genera calore, quindi a parita' di potenza il calore dissipato e' lo stesso.*La resistenza della lampada varia da spenta ad accesa, ed anche in base alla temperatura; ma la variazione a lampada accesa e' praticamente ininfluente.
Paolo Cattani Inserita: 18 luglio 2005 Segnala Inserita: 18 luglio 2005 Trovo sconcertante questa interpretazione della legge di ohm: se uno dei fattori aumenta, l'altro deve diminuire, MA SOLO PER OTTENERE UNA UGUALE POTENZA.La potenza delle lampadine invece non rimane affatto invariata:un corollario della legge di ohm dice che per calcolare la potenza a partire dai volt e dagli ohm si calcola W = (V x V) / ohm. (e gli ohm di una lampada sono una caratteristica non variabile, se non con la variazione termica)E' ovvio che se il prodotto (V x V) diminuisce, cala anche la potenza.Esempio: lampada da 12 V alimentata (appunto) a 12 V, con resistenza 10 ohm; (12 x 12) / 10 > 144/10 =14,4 W;lampada da 12 V alimentata a 10 V, con resistenza 10 ohm; (10 x 10) / 10 > 100/10 = 10 W , cioè solo i due terzi della potenza nominale.Tutto questo spiegone per dire che se si abbassa la tensione le lampadine fanno meno luce, fino anche a spegnersi. Se fosse come dice Mab la luminosità sarebbe sempre uguale!
rimonta Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 effettivamente è un'interpretazione che non avevo mai letto, ma interessante.Il problema di quando accendo o spengo la macchina non staà sicuramente in una riduzione ditensione ai capi della lampadina (che non avrebbe problemi in questo senso)
MAB Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 Per rispondere a Paolo Cattani: Non volevo dire che Ohm pose P=K ma che se "noi" poniamo P=K allora essendo P=VxI un' equazione di primo grado per forza se uno dei due valori aumenta l' altro deve per forza diminuire; il fatto per cui io ponevo P=K lo attribuisco alla legge della conservazione dell' energia per cui nell' istante t1 in cui noi spengiamo il motore (per cui le luci se non le avevamo spente prima) "P" continua ad essere costante per qualche millesimo di secondo ed è in questa fase "transitorio" che si può attribuire a P un valore pressocchè costante perchè tendente al mantenimento in quanto ancora parte della corrente stà fruendo all' interno del filamento. Secondo me in questo istante viene a circolare una maggiore corrente prodotta dalla variazione del flusso che potrebbe determinare un' innalsamento della temperatura che porterebbe ad innalzare nello stesso tempo il valore di P che a questo punto tenderbbe ad aumentare. Poichè probabilmente l' ampolla di vetro delle nostre h1 o h4 è a mio avviso sottodimensionato per l' energisa che devono sopportare, alla lunga sollecitazioni continue del filamento determinerebbero la sua rottura.Un pò come la teoria dell' arco e della freccia e del bersaglio, in pratica caricando la freccia su un' arco e rilasciandola quest' ultima in teoria non dovrebbe raggiungere mai il bersaglio perchè, sempre in teoria dovrebbe percorrere spazi sempre più piccoli e quindi infiniti; il tragitto che dovrebbe percorrere sarebbe ordunque infinito per cui la freccia non raggiungerebbe mai il bersaglio...... ma purtroppo in realtà la freccia raggiunge veramente il bersaglio e noi siamo fregati.Questo potrebbe essere il riepilogo per la nostra lampadina...... Per il resto Paolo il tuo ragionamento come lo hai spiegato tu è perfetto ed è vero, io volevo solo dare una mia interpretazione ad un fenomeno che effettivamente tante spiegazioni non ce l' ha. bisognerebbe effettuare qualche esperimento con test più approfonditi....Ciao.
Giorgio Demurtas Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 Le lampadine non si bruciano quando si spengono perchè c'è un aumento di potenza che viene da non si sà dove.Le lampadine a incandescenza si bruciano se non dissipano il calore o allo spunto.Ebbene si, anche le lampadine hanno una forte corrente di spunto.Da spenta (20°C) la resistenza è bassa.Da accesa il filamento è a 3000°C, e la resistenza è mooolto più alta.Il filamento si può bruciare a causa della forte corrente di spunto, un pò come il filo di un fusibile. Se la facciamo spuntare in continuazione, il filamento non si scalda in tempo e la corrente forte lo brucia.Un'altra causa sono le sollecitazioni meccaniche a filamento caldo.
stefano_ Inserita: 19 luglio 2005 Autore Segnala Inserita: 19 luglio 2005 oooooo raga va bene le sollecitazioni meccaniche ma sono state fatte per le auto non per i passeggini dei neonati !!!!!!!!!!!!!
rimonta Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 ma la lampadina non è come un'induttanza, per cui alle rapide variazioni di tensione si oppone il suo piccolo valore in henry per cui non ci sarà mai un aumento di corrente istantaneo
oiuytr Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 Non capisco se e' la fiera delle battute orrende, o se veramente gli ultimi interventi sono dettati da convinzione tecnica. E poi ci meravigliamo del bestiario
MAB Inserita: 20 luglio 2005 Segnala Inserita: 20 luglio 2005 Si hai perfettamente ragione Francesco Carbognani. Avvolte per arrivare ad un risultato si cercano strade molto alternative e ragionamenti troppo deduttivi....................e si sparano anche delle bestialità, lo riconosco e quindi mi ritiro da questa discussione rimanendo però osservatore attento e silenzioso per vedere come evolverà questo argomento............ faccio ammenda scusate
buso71 Inserita: 20 luglio 2005 Segnala Inserita: 20 luglio 2005 Parlo da ex capoofficina....Allora 1) i fari sono stati progettati sempre "al risparmio" e soprattutto per essere accesi col buio (buio= temperature più basse)2) le moderne parabole sono per questioni di estetica sempre più piccole e dissipano meno3) sempre per questioni di moda i musi delle macchine si accorciano ed i motori sono quindi più compatti (leggi scaldano di più)4) i turbodiesel poi, avendo l'intercooler davanti sono dei veri forni (senza aggiungere qualche macchina che per questioni di spazio l'ha proprio in fianco al fanale5) concordo che sia una "carognata" delle case costruttrici non migliorare questo problema, tenendo conto in che certe nuove auto per cambiare le lampade si deve smontare completamente il mascherone anteriore, rendendo impossibile all'utente normale tale operazione (faccio notare che tali auto -sì sono più di una- non montano fari allo xeno, ma normalissime h7 )6) se però controllate bene la massa che arriva al faro e magari risolvete il problema un po' di più la vostra lampada durerà.
Giorgio Demurtas Inserita: 3 agosto 2005 Segnala Inserita: 3 agosto 2005 ma la lampadina non è come un'induttanza, per cui alle rapide variazioni di tensione si oppone il suo piccolo valore in henry per cui non ci sarà mai un aumento di corrente istantaneo
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