Il Novizio Inserito: 14 luglio 2005 Segnala Inserito: 14 luglio 2005 Ciao a tutti.Scusate la banalità del quest, ma come dice il mio nick name...Ho la necessità di alimentare un circuito con 28 V. Ho a disposizione per far questo non una, ma ben due alimentazioni da 28 V (nominali) distinte fra loro; chiamiamole +28A e +28B.Il fatto è che si presentano tre periodi nei quali il circuito deve essere alimentato:1) Alimentazione +28A presente, +28B nulla.2) Entrambe le alimentazioni presenti3) L'alimentazione +28A viene tolta e rimane solo la +28BMi è stato detto; "che problema c'è, le metti in OR".Ok, ma come si fa?Non penso di poter banalmente attaccarle in parallelo. Nominalmente valgono entrambe +28V, ma magari una dà 27.8, l'altra 28.2.Notare inoltre che:- vorrei cambiare e aggiungere il meno possibile al circuito già presente, quindi, se possibile, vorrei usare un componente o alcuni componenti semplici, fatti ad hoc o quasi, senza complicarmi la vita con circuiti strani e complessi- non si devono avere intervalli (anche se molto brevi) nei quali per commutare da l'una all'altra il circuito rimane senza alimentazione.Grazie.
ivano65 Inserita: 14 luglio 2005 Segnala Inserita: 14 luglio 2005 secondo me dovresti unire i 2 negativiin serie ai positivi inserire un diodo ad ogni positivo e fare il parallelonormalmente la cosa funziona e come vedi senza dispendio di denaroivano65
Ingelma Inserita: 21 luglio 2005 Segnala Inserita: 21 luglio 2005 MA che tipo di alimentazioni sono?Se le tiri fuori da un raddrizzatore non regolato le puoi attaccare insieme pari pari e basta.Se metti il diodo come dice Ivano è ancora meglio ma perdi tensione sui diodi e se chiedi corrente perdi anche potenza ( e devi dissiparla).Puoi anche pensare di mettere solo un diodi in serie al 28 V che ha tensione minore (risparmi un diodo e la potenza corrispondente).Guarda un pò tu.Ciao.
tatonilo Inserita: 27 luglio 2005 Segnala Inserita: 27 luglio 2005 (modificato) Salve a tutti,Innanzitutto stiamo dando per scontato che le due alimentazioni di cui *il novizio* ci parla, siano in continua. Stabilizzate o no questo, ora, non ci interessa. ritengo giusta la proposta di *ivano65*, . Non ritengo totalmente corretta l'analisi di *ingelma* (senza rancore... *ingelma* ?!?!) in quanto, anche se assolutamente corretta nella sostanza, specialmente e soprattutto (come ci ha anticipato *il novizio*) se le due alim. non sono stabilizzate/regolate, ci possono essere delle diffferenze anche minime (0,5 - 1- 5 Vdc chi può dirlo?) in tal caso collegandole puramente (e crudemente, aggiungo io) tra loro, non facciamo altro che caricare la tensione maggiore attraverso la minore. E l'alimentatore che eroga, ad esempio 28,6 Vdc si troverà con un carico ai suoi capi rappresentato dall'alimentatore + sf....ortunato che eroga, ad esempio, 27,2 Vdc. Ora c'è una tensione di 1,4 da far cadere su una resistenza pari a quella del cavetto di giunzione dei due alim. . Il risultato nel migliore dei casi è un sovraccarico continuo dell'alim. più alto- "un'iniezione" in controcorrente sull'alim + sf...ortunato ed,a breve, il "botto" di almeno uno dei due.La soluzione dei diodi è logica e corretta, in quanto (pur non avendo specificato *il novizio* la corrente assorbita dal suo circuito) supponiamo sia 3 Amp. si possono utilizzare dei P600 (6Amp nominali) che hanno una caduta interna attorno a 0,9 Vdc.La soluzione con un diodo solamente è valida solo se hai la *totale* sicurezza la fonte su cui applicherai il diodo sarà *sempre* minore di quell'altra. Altrimenti vale quanto ho detto sopra.------------------Se siamo stabilizzati direttamente dagli alimentatori, sarà sufficiente regolare gli stessi per una uscita di 28,9 Vdc. Se non lo sono allora lo stabilizzatore sarà interno al circuito ovvero dopo il dispositivo suggerito da *ivano65* per cui 27,1 Vdc anzichè 28 non gli faranno ne caldo ne freddo.Saluti.Tatonilo Modificato: 27 luglio 2005 da tatonilo
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