Imbranatino Inserito: 9 novembre 2005 Segnala Inserito: 9 novembre 2005 Dunque misi è rotto un un "dimmer"(pesno sia un dimmer da quanto ho trovato scritto anche se non ho trovato la definizione precisa) di una lampada alogena da 220 v .Sono un principiante e l'ho aperto trovando avvolgimenti resistenze condensatori etc Io supponevo che per variare la luce di una lampada bastasse una resistenza variabile che aumentando o diminuendo il valore della R fornisse + o meno "energia " in modo da regolare la luminosita .Se cio è vero a cosa servono tutti i componenti nel dimmer???Vi prego di non offendervi per la domanda da ignorante ma ho cercato vari schemi di dimmer e non ho capito bene cosa cambia in quanto la lampada funziona a 220 v alternata e non ha bisogno di raddrizzamenti (penso) ,forse non ci sono r variabili da tanti watt quanti ne assorbe la lampada?grazie ciao
Paolo Cattani Inserita: 10 novembre 2005 Segnala Inserita: 10 novembre 2005 Il problema è che l'energia che non si mangia più la lampada, se la mangia la resistenza, così hai una bella stufetta. Se vuoi che la tua alogena da trecento diminuisca la sua luce fino a un terzo (è un calcolo sballato, ma è per fare un esempio) i duecento watt in più devono essere dissipati dalla resistenza... scalda più di un ferro da stiro. Così, si usa un'altro sistema:sapendo che la corrente alternata passa per il livello zero volt cento volte al secondo, per andare poi alla tensione di picco e tornare a zero, e sapendo quindi che la lampada farà una specie di media di tutto questo (e sembra sempre accesa, quindi), allora si ritarda l'accensione della lampada fino che l'onda sinusoidale della tensione non arriva ad un certo livello, in modo che la lampada sia accesa per meno tempo (che so, per esempio solo la metà).La media quindi si abbassa e la lampada fa meno luce: in più, il dimmer scalda pochissimo, perchè non dissipa niente, funziona solo come un'interruttore velocissimo, e la corrente effettivamente consumata si riduce (...la luce è accesa per meno tempo).Quindi avrai: un filtro contro i disturbi creati da questo interruttore (due condensatori e un'induttanza); un diac (sensore del livello di tensione), un piccolo potenziometro (per dare uu'offset al riferimento fornito dal diac) ; un triac (l'interruttore); due o tre resistenzine per adattare le tensioni in gioco ai livelli del diac e del triac. Oppure, nei tipi più moderni, un'integrato al posto del diac.Puoi anche riparare il tuo dimmer, 9 volte su 10 si rompe il triac: coi dovuti accorgimenti, se lo ripari bene non si rompe più.
Imbranatino Inserita: 10 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2005 Grazie della risposta con termini semplici e velocissima!vediamo se ho capito:in pratica il dimmer fa da filtro per valori di volt alti e lascia passare voltaggi + bassi interrompendo quando i volt sono troppi e lasciando passare quando i valori sono bassi come un interruttore velocissimo.La lampada funziona a una frequenza diversa dai 50 hz quindi ?oppure l'induttanza e il condensatore compensano o servono ad altro?il diac suppongo sia colui che indica al "interruttore" triac quando chiudere e aprire il circuito......coi dovuti accorgimenti cosa intendi ?modifiche o solo sostituuzione del componente ?(ho un componente con 3 piedi collegato ad una staffa di metallo penso dissipatrice è quello il triac?)ora mi cerco uno schema di funzionamento vediamo se ci capisco qualcosa grazie mille ciao
Paolo Cattani Inserita: 10 novembre 2005 Segnala Inserita: 10 novembre 2005 ci siamo quasi...Non ragionare un termini di volt, ma di tempo: 50Hz vuol dire che l'onda sale da zero al massimo, poi ridiscende a zero e lo passa, poi va in negativo fino al massimo e torna a zero, per cinquanta volte al secondo, cioè hai due onde, una positiva ed una negativa ogni cinquatesimo di secondo. Questo vuol dire che, visto che la lampada non distingue fra positiva e negativa, che per cento volte al secondo la corrente aumenta e poi ridiscende: la media fra i picchi e lo zero ci dà i 220 V. se quando arriva a zero io blocco l'interruttore /triac e lo riaccendo solo dopo qualche millisecondo, quando la tensione è arrivata già, diciamo, a cento volt, cambierà il rapporto dei tempi in cui c'è tensione e in cui non c'è (sarà rimasta spenta per più tempo) e quindi anche l'energia media che arriva alla lampada sarè inferiore. Quindi non è corretto dire: "lascia passare voltaggi + bassi interrompendo quando i volt sono troppi e lasciando passare quando i valori sono bassi "La lampada funziona a una frequenza diversa dai 50 hz quindi
Imbranatino Inserita: 10 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2005 (modificato) Ho trovato questo sito dimmerTu mi dici:sapendo che la corrente alternata passa per il livello zero volt cento volte al secondo, per andare poi alla tensione di picco e tornare a zero, e sapendo quindi che la lampada farà una specie di media di tutto questo.......La media sarebbe il valore efficace?(quello che indica il tester?)La frequenza sarebbe il numero di cicli al secondo quindi: supponendo parta da v0 poi va a vmax poi a vmin per poi tornare a zero(1 ciclo) quindi la frequenza rimane sempre la stessa , ma ne interrompiamo dei "pezzi"...riguardo il dimmer:In pratica passa corrente non in modo "continuativo"come quando collego direttamanete la spina all'alimentazione , ma ad intervalli facendone passare in totale meno .Se tutto questo è giusto mi resta ancora da capire quali sono i disturbi creati da questo "interruttore" che vengono compensati da un induttanza e condensatore .Io ho delle nozioni elettrico-elettroniche ma molto frastagliate e quandi a volte capisco il funzionamento ma mi sfuggono dei particolari ,se mi dai delle indicazioni cerco di documentarmi meglio.Grazie mille ciao Modificato: 10 novembre 2005 da Imbranatino
Paolo Cattani Inserita: 10 novembre 2005 Segnala Inserita: 10 novembre 2005 (modificato) .sapendo che la corrente alternata passa per il livello zero volt cento volte al secondo, per andare poi alla tensione di picco e tornare a zero, e sapendo quindi che la lampada farà una specie di media di tutto questo.......La media sarebbe il valore efficace?(quello che indica il tester?) Modificato: 10 novembre 2005 da Paolo Cattani
Imbranatino Inserita: 10 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2005 Ma come si fa a quotare?non vedo nessun tasto comunque poco male Ancora grazie è molto bello capire come dei concetti assimilati senza un contesto preciso e in modo astratto si applicano nella realta', e si capisce il reale funzionamento!Non ho capito bene il discorso delle armoniche ma mi documento ,non realizzo bene in che modo possono influire sulle tv o radio ,attraverso la rete elettrica formando delle frequenze anormali? ciao
Paolo Cattani Inserita: 10 novembre 2005 Segnala Inserita: 10 novembre 2005 non realizzo bene in che modo possono influire sulle tv o radio ,attraverso la rete elettrica
Imbranatino Inserita: 10 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2005 non realizzo bene in che modo possono influire sulle tv o radio ,attraverso la rete elettrica ...esatto, che funziona sia da conduttore per gli apparecci ad essa collegati, sia da antenna per quelli remoti
Paolo Cattani Inserita: 10 novembre 2005 Segnala Inserita: 10 novembre 2005 Gli sbalzi di tensione... cosa sono? Li sento nominare da una vita, ma ne ho visti ben pochi: diciamo che è la classica risposta da elettricista poco competente a cliente incompetente..No, come già detto sono onde, e se ne vanno in giro sia via filo che via "etere" (nota: la presunta esistenza dell'etere è stata bocciata dalla scienza ufficiale un secolo fa, in favore della teoria dei campi.)
oiuytr Inserita: 11 novembre 2005 Segnala Inserita: 11 novembre 2005 La media sarebbe il valore efficace?(quello che indica il tester?)
Imbranatino Inserita: 15 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 15 novembre 2005 Sono ancora in alto mare riguardo molte cose tipo armoniche induttanze etc (e dire che ho fatto 5 anni al professionale ma le uniche cose che ho capito sono come collegare 2 prese e un interuttore e i diodi....anni buttati ma questo è un altro discorso..)Voglio ringraziare Paolo, avevi ragione era il triac,ho riparato 2 dimmer con 4 €.Mi hai fatto togliere una piccola soddisfazione per avere riparato un aggeggio anche se elementare con le mie mani .....ciao ciao
Paolo Cattani Inserita: 15 novembre 2005 Segnala Inserita: 15 novembre 2005 ... speriamo che duri un bel po'... Scherzi a parte, è stata una cosa da nulla, il forum è fatto per questo; non ottengono risposte solo gli arroganti e gli strafottenti, per gli altri, me compreso, c'è sempre da imparare.Aggiungo qualcosa sui triac: molto spesso si bruciano per cattiva dissipazione termica. Quando i costruttori tranciano quel miserevole pezzo di latta che hanno il coraggio di chiamare dissipatore termico, lasciano spesso delle bave di tranciatura; queste bave distanziano il triac dall'aletta metallica e quindi la superficie posteriore del triac, seppur vicinissima, non aderisce affatto al dissipatore. Capita quindi che il triac non riesca affatto a dissipare il calore prodotto, vada in sovra temperatura e si bruci. Bisogna quindi verificare, magari con una lente, che non ci siano bave che fanno da spessore, o che la'aletta non sia stata incurvata quando hanno rivettato il triac, o si sia rovinata togliendolo. nel caso, raddrizzala per farla aderire bene (e in piano) al triac, aggiungi fra triac ed aletta del grasso per transistor per garantire il passaggio e lo smaltimanto del calore, e vedrai che il triac dura moltissimo.Altra causa comune di rottura è l'uso di triac da 600 V di picco (troppo pochi) , grazie al quale il costruttore risparmia due lire, invece di usare quelli da 800 o 1000 V
Imbranatino Inserita: 15 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 15 novembre 2005 Il negoziante mi ha dato questo dicendomi che teneva 6A quindi era meglio di quello da 2 facendo questo calcolo:Pmax=500WV=220-230I=500/230=2,17Anon ha parlato di voltaggi dicendo che si differenziavano i triac che aveva dalla Imax Per la cronaca il triac èquestosempre per la cronaca mi ha pure detto che il ragazzo che di solito lavora al banco oggi non c'era lui era il sostituto e non era propio il suo campo!pero mi sembra ci abbia preso .Perche parli di 600 v di piccco?il max non dovrebbe essere 320 -320?intendi picco piccco 320+320?
Paolo Cattani Inserita: 15 novembre 2005 Segnala Inserita: 15 novembre 2005 Il valore efficace è 230 V, ma quello di picco è 325 V, quindi picco-picco sono quasi 650 V. Comunque stai tranquillo, il tuo triac è da 800.
Imbranatino Inserita: 15 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 15 novembre 2005 Io ragionavo in questo modo:siccome si arriva a circa +325v e poi a 0 e poi a -325v , io pensavo che il valore massimo che assume la tensione fosse 325 che picco picco raddoppia ....... ma non cè mai una ddp di 650v nello stesso momento .....oppure i valori del triac si riferiscono al picco picco? scusa l'ignoranza che si manifesta sempre di +!
Imbranatino Inserita: 20 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 20 novembre 2005 (modificato) Mi lasciate nella mia + buia ignoranza??? :ph34r: Modificato: 20 novembre 2005 da Imbranatino
Imbranatino Inserita: 3 dicembre 2005 Autore Segnala Inserita: 3 dicembre 2005 I dimmer si bruciano dopo mezzora.All inizio ronzano un po ma vanno bene ,poi non variano + la luce funziona solo come interrruttore,poi cessa di andare ...per me il triac che mi han dato non tiene la corrente o la frequenza oppure è colpa di un altro componente che lo fa bruciare ..... mahhh :ph34r:
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