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amplificare un impulso da 5A - e suddividerlo a 20Khz decrescendo


andreansr125

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ciao a tutti, per migliorare la scintilla della candela di un motore è necessario aumentarne la corrente (cosicchè la scintilla "dura" di più e ha più tempo per innescare la combustione).

sull'avvolgimento primario della bobina scorrono correnti nell'ordine dei 5 ampere a tensioni di 6 volt o più (penso che cambi da modello a modello,ma grossomodo è li)) mentre sul secondario si sta a tensioni tra 10 e 15kV con correnti nell'ordine di 50mA.

c'è una centralina che genera l'impulso che va all'avvolgimento primario della bobina (che poi è un trasformatore in fin dei conti).

io devo prelevare l'impulso fornito dalla centralina, amplificarlo con un guadagno 2, e creare da un unico impulso,una serie di impulsi, della durata di 50 microsecondi ciascuno.

questi impulsi andranno a creare una serie di scintille molto ravvicinate fra loro.

solitamente si creano una decina di scintille, con tensione decrescente.

praticamente da questa situazione

user posted image

devo passare a questa situazione

user posted image

come potrei fare??

giusto per iniziare basterebbe l'amplificatore (basterà un singolo transistor di potenza?), poi successivamente si può passare alla questione della moltitudine di impulsi....

grazie a tutti gli intrepidi che mi seguiranno in quest'avventura!

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Se è una moderna centralina elettronica lascia stare tutto come è perchè è gia stato ottimizzato nel modo migliore, intervenendo rischi solo di danneggiare la centralina.

Se invece si tratta di un vecchi sistema con puntine e distributore allora si può fare qualche cosa anche se, per ottenere buoni risultati e, sopra a tutto, affidabilità la via è lunga e irta di difficoltà

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Giorgio Demurtas

farli decrescenti è un mezzo casino, però potresti fare:

50 us sono una frequenza di 20 kHz, che puoi ottenere con due porte nand.

Poi fai un and fra il segnale della centralina attuale e il segnale a 20 kHz, e metti un condensatore tra il segnale della centalina e la massa, così ti tiene alimentato l'ingresso della porta logica per un pò di più dell'impulso della centralina. Magari ci metti anche un diodo per evitare che il C si scarichi sulla centralina.

In parallelo al C ci metti un trimmer in modo che si possa regolare il tempo aggiuntivo degli impulsi.

All'uscita della porta logica ci metti un mosfet o un transistor darlington.

A volte le bobine vengono alimentate da una scarica di condensatore, invece che direttamente... in questo caso il mio ragionamento non vale.

ciao

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mmm allora, si la centralina è una di quelle moderne, una CDI quindi a scarica capacitativa e dal nome deduco che ci sia un condensatore a fare il lavoro...

se devo essere sincero non ho bene idea di come funzioni la centralina,adesso mi informo, comunque il discorso è questo:

hanno realizzato delle bobine che, da sostituire alle originali, sono in grado di creare appnto quel tipo di impulso che vedete nella 2° immagine, pur mantenendo la stessa centralina...

il problema è che costano un occhio della testa, mi pare che si parli di circa 180€ l'una, per un valore effettivo dei componenti penso di pochi €...

la questione delle scariche multiple si può anche evitare, come ho detto all'inizio mi basterebbe soltanto poter raddoppiare la corrente dell'impulso che sarebbe già un ottimo inizio, e al limite fare un doppio impulso, anche di uguale ampiezza... 2 scintille in tempi ravvicinatissimi (sempre nell'ordine dei 20Khz) sono meglio di una...

poi un altra domanda: si potrebbe lavorare direttamente sulla bobina, costruendone una con un rendimento migliore?

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Giorgio Demurtas

Di rifare la bobina è escuso. Al limite puoi metterne un'altra di un'altro motore.

Se la centralina è a scarica capacitiva, per incrementare la corrente dovresti leggere l'impulso della centralina (e scaricarlo su una resistenza), poi usare quell'impulso per chiudere un mosfet (o scr) che sarica un C più grande (magari a tensione maggiore) sulla bobina.

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mmm come mai dici che non vale la pena di rifare la bobina??? conoscendo come lavorano, ho FORTISSIMI dubbi sulla qualità dei materiali impiegati,eccetera eccetera, ricostruendola a mano con materiali migliori (non saprei bene dire quali però....per me il rame smaltato è lo stesso, illuminatemi smile.gif ) si può ottenere un maggiore rendimento...

un altro punto su cui si potrebbe lavorare è variare gli avvolgimenti che sono presenti sull'alternatore (sono due e sono specifici per la bobina),ma non credo che cambi nulla perchè la corrente elettrica è data dal campo magnetico in movimento, no? forse aggiungendo un altro avvolgimento si può aumentare la corrente indotta? (devo ripassarmi un po di fisica eheheheh)

mmm il problema di fare quello che dici secondome è dato dalla potenza del tutto...

la centralina funziona in questo modo (grossomodo, purtroppo non si riesce a trovare nulla a riguardo se non gente che ti vende centraline miracolose a prezzi altrettanto stratosferici): lei riceve un segnale da un captatore che si attiva ad ogni giro dell'albero.

questo segnale se non ricordo male, aumenta di tensione all'aumentare dei giri, arrivava a 28 volt o anche di più (non mi ricordo bene a quanti giri ero arrivato, ma non mi pare fino in fondo, anzi, grossomodo ho usato solo i tre quarti dei giri disponibili)

comunque: la centralina legge questo segnale e in base alla frequenza del segnale, ha un determinato ritardo, con il quale chiude un circuito (composto dai due avvolgimenti presenti nel volano, che sono collegati alla centralina e successivamente -da quanto ne so- alla candela) che quindi alimenta la bobina e fa scoccare la scintilla....

c'è una cosa che non mi è chiara... lo stesso segnale che viene inviato alla bobina è collegato in parallelo al contagiri analogico della strumentazione....

da quanto avevo capito, sul cavo che va alla bobina dovrebbe passare non poca corrente (tipo un 5 ampere), ma se va anche al contagiri la questione mi è un po sospetta... o questo ha una resistenza in ingresso molto alta e quindi tutta la corrente va a finire alla bobina.... boh..!

in ogni caso, mi rendo conto che sto scrivnedo cose un po senza senso,ma ultimamente con l'università che è iniziata sono stanchino smile.gif

ero intenzionato a misurare i valori di tensione che mi escon fuori dagli avvolgimenti nell'alternatore e quelli che arrivano alla bobina, però ho una paura tremenda di bruciare l'oscilloscopio....

e soprattutto, volevo misurare anche la corrente che passava, avete qualche idea di come potrei fare? grazie!

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Giorgio Demurtas

ti sei risposto da solo....

La bobina viene comandata a scarica capacitiva, che cosa c'entra l'alternatore?

Il segnale del pick-up serve al contagirper ovvi motivi, e alla centralina per innescare la scintilla. Se non è ad anticipo variabile, il pick-up comanda direttamente la bobina (anche se è a scarica capacitiva).

Puoi misurare senza problemi anche con un multimetro da 5€.

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Giorgio Demurtas+20/09/2006, 15:58--> (Giorgio Demurtas @ 20/09/2006, 15:58)

mmm quindi è conveniente rifare la bobina stai dicendo...!!!

comunque è vero, la bobina non c'entra nulla se a dare l'impulso è il condensatore...

il fatto è che il segnale che arriva al contagiri è lo stesso che arriva alla bobina!!(quindi quello della scarica del condensatore) non quello del pick-up!

quindi per migliorare le cose dovrei cambiare condensatore con uno più capiente....(a parità di tensione, sperando che l'alternatore riesca a caricarlo in fretta)

il problema è che come sempre la cnetralina è affogata nel poliestere quindi sostituire il condensatore non se ne parla... per le dimensioni dello stesso, a meno che abbia qualche formato veramente strano, se fosse elettrolitico, grossomodo sarebbe di qualche millifarad, lo spesosre della centralina ègrossomodo 25mm, lo spazio interno sarà 20 mm circa...

a meno che non abbiano usato strano condensatori, le dimensioni sono quelle, più di tanto non ci riesci a far stare....

domani vedo di capire quanti volt passano alla bobina, con un tester dovrei riuscire a vederlo (l'avevo usato anche per vedere la tensione che forniva il captatore) però non so quanto sia riguardo alla precisione....

invece per quanto riguarda la corrente dovrebbe funzionare lo stesso, 10 ampere non dovrebbe proprio arrivarci...

comunque,per quanto riguarda l'amplificazione, come potrei fare? un piccolo circuito che quando sente l'impulso della scarica della centralina (mandata a vuoto su una resistenza, prelevo il segnale avvolgendo un cavo attorno a quello che va alla resistenza), comanda la base di un transistor al quale è collegato un condensatorone che si scarica quando il transistor è in conduzione...? (in pratica quello che dicevi te in qualche post fa,se non sbaglio!)

ciao!

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Ah, com'era più semplice, una volta...

C'era l distributore (lo spinterogeno) le puntine platinate e la bobina...

C'era un piccolo problema con le accensioni classiche, tutte quella scintille alla fine consumavano le puntine e lo spinterogeno, e l'umidità scaricava a massa la corrente di accensione...

Si cercava il compromesso per avere una buona accensione sia ai bassi che agli alti regimi...

Anche se per la verità, ben pochi meccanici conscevano l'angolo dwell...

Quattroruote

se aumenti la distanza delle puntine si riduce l'angolo dwell, ma non influenza la durata della scintilla, a meno che non arrivi a valori di apertura veramente eccessivi.

Invece si riduce il tempo che ha la bobina per caricarsi di campo magnetico.

Questo può dare qualche problema agli alti regimi di rotazione soprattutto nei motori con più di 4 cilindri , in cui la bobina deve fornire molte scintille per ogni giro del motore ed il sistema a puntine inizia ad andare in crisi.

Ricordati pure che se cambi la distanza tra le puntine devi necessariamente riposizionare il giusto anticipo; se le allarghi l'anticipo aumenta (apriranno prima), se le avvicini si riduce.

Invece la scintilla, una volta scoccata, si esaurisce in un tempo molto più breve della durata di apertura dei contatti; conviene quindi regolare la distanza tra loro al valore minimo prescritto dalla casa costruttrice che corrisponderà al massimo angolo dwell.

Riassunto: più il motore gira veloce, meno tempo avrai per caricare e scaricare la bobina, e meno joule avrai nella candela... In più, alla reazione di combustione non importa molto din tutto questo, ci mette sempre lo stesso tempo per completarsi. Quindi, per arrivare in tempo al PMS dovrai anticipare l'inizio della combustione, più gira veloce, prima dovrai accendere la miscela aria-benzina...

Ora, la combustione è rimasta la stessa, solo che ora ci pensa l'elettronica a gestirla..

Quindi, vediamo se ho capito: la TUA idea sarebbe di aumentare il tempo di carica della bobina per aumentarne la potenza rilasciata, invece di aumentare la capacità del condensatore come avevi detto prima, vero?

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allora, il mio scopo è aumentare la durata nel tempo della scintilla,oppure creare più scintille molto ravvicinate nel tempo (in modo da non incidere sull'anticipo) in modo che se la prima scintilla non ha acceso la miscela, la seconda lo farà...

per aumentare la durata nel tempo, dovrei aumentare la corrente che passa nella candela (giusto?) oppure migliorare qualitativamente la bobina in modo che ci sia la massima efficenza (evitando quindi di disperdere la carica in calore)

invece per avere la doppia scintilla dovrei realizzare un secondo circuito che quando sente il primo, fa scaricare un altro condensatore così da far uscire anche la seconda scintilla...

il motore gira al massimo intorno ai 200 hz (12000 giri) ma può arrivare anche oltre, quindi per sicurezza facciamo 230 hz (circa 14000 giri).

con 230hz ho un periodo di 4,3 millisecondi circa... ciò significa che 1° di rotazione dell'albero è compiuto in 12 microsecondi.

per avere una seconda scintilla dovrei avercela con un ritardo di circa 3-4 microsecondi al massimo rispetto alla prima scintilla.

invece per quanto riguarda il condensatore che deve scaricarsi, deve riuscire a ricaricarsi in quei 4,3 ms che ci sono fra un accensione e l'altra.

c'è anceh da considerare che con l'aumentare dei giri la potenza generata dall'alternatore aumenta, quindi non credo che ci siano troppi problemi in questo senso...

per quanto riguarda invece il tempo di carica della bobina e la capacità del condensatore non sono legate...?? il condensatore più è grande e più tempo impiega a scaricarsi, no...?

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ciao andreansr125

qui allego uno schema che ha funzione simile al Plasma booster che vuoi fare tu.

C'e la descrizione dettagliata del circuito, solo che e in lingua russa.

Come vedi, c'e il condensatore di 1 uF (400V) che viene scaricato piu volte sulla bobina di alta tensione (T2). I diodi VD6 e VD7 con R5 e R6 e C3 formano il circuito per le scintille multiple, con durata totale 0,9 ms. SF1 e il contatto di accensione.

Modificato: da kasparov
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ma è.... FANTASTICO!!!!!!!!!!!!!!!

non avrei mai osato sperare in tanto.... un circuito già fatto completo di spiegazione e pure lato piste per non scervellarsi.... O.O blink.gifblink.gif

per me sto ancora sognando...

comunque per quanto riguarda la traduzione non c'è problema, ho un amica russa e dovrebbe essere in grado di tradurre smile.gif

naturalmente poi vi posto la traduzione così che tutti possono realizzare il circuito e capirlo....

speriamo in bene!!!!

ora aspetto la traduzione anche se grossomodo ho capito come funziona...

quindi variando r5,r6,c3 ed eventualmente d6 e d7 posso variare la durata totale delle scintille o quantomeno il tempo tra una scintilla e l'altra, no?

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Pensavo avessi capito più o meno il discorso, ma mi rendo conto che devo evidenziare qualcosa...

No, devi aumentare l'energia che si accumula nella bobina

No, stessa risposta di cui sopra, per aumentare l'energia devi aumentare il tempo di carica.

E soprattutto per mancanza di isolamento...

Infattti il problema è proprio questo: il tutto deve essere caricato all'istante, se vuoi avere abbastanza energia disponibile. E questo comprende anche la bobina.

La corrente assorbita è minina, non avresti problemi comunque

Problema finale: se tutto questo ti cambia i valori dell'anticipo automatico, come lo regoli?

Modificato: da Paolo Cattani
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ok, aumentare l'energia che si accumula nella bobina, però per farlo devo o aumentare la tensione o la corrente o entrambe,oppure aumentare il tempo in cui la bobina viene caricata....

in ogni caso a quanto ho capito devo andare ad agire sul condensatore perchè è questo che determina la quantità di energia rilasciata...

comunque per quanto riguarda l'alterazione della curva di anticipo della centralina originale, non ci dovrebbero essere eccessivi problemi,nel senso che l'unico inconveniente che può risultare (correggetemi se sbaglio) è un ritardo generalizzato di tutta la curva, al quale potrei ovviare spostando il captatore presente sul volano...

per risolvere il problema della carica del condensatore invece come potrei fare?

aumentare la tensione di carica del condensatore, oppure variare la resistenza che carica il condensatore, non vedo altre soluzioni...

per quanto riguarda la scintilla multipla in effetti non mi serve,infatti la ponevo come questione secondaria,come una sorta di scintilla di back-up, nel caso la prima non funzionasse a dovere....

mi basterebbero anche solamente 2 scintille moooolto ravvicinate (qualche microsecondo) e non quella caterba che ne produce il plasmaquelchel'è.....

il mio scopo è quello di ottenere SEMPRE l'accensione della miscela e il più possibile SEMPRE allo stesso momento in modo da avere sempre lo stesso preciso anticipo..... su un 4T è un problema meno grave,specialmente per le auto,invece sul 2t si fa sentire di più...

questo va a vantaggio di tutto, minori consumi,minore inquinamento,maggiore potenza.....

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Andrea, non farmi ripetere sempre le stesse cose...

AUMENTA IL TEMPO, CIOE' L'ANGOLO DWELL, SE VUOI AVERE PIU' ENERGIA NELLA BOBINA, CIOE' IL TEMPO IN CUI L'ACCENSIONE POMPA ENERGIA CHE POI RILASCERA'

...sempre che abbia il tempo di caricarsi al 100%, vedi sopra. AGLI ALTI REGIMI, QUANTO TEMPO HA A DISPOSIZIONE? POCHISSIMO, QUINDI, HAI MENO CARICA.

COME TI HO GIA' DETTO, IL TEMPO DI COMBUSTIONE E' SEMPRE UGUALE, MENTRE I GIRI DEL MOTORE POSSONO ESSERE DA 200 A 14000 AL MINUTO, QUINDI IL TEMPO CHE IL MOTORE LASCIA A DISPOSIZIONE PER LA COMBUSTIONE SI RIDUCE DI MOLTO, QUINDI BISOGNA ACCENDERE PRIMA LA MISCELA, O LA COMBUSTIONE NON HA IL TEMPO DI COMPLETARSI.

QUESTO VUOL DIRE CHE LA FRASE "in modo da avere sempre lo stesso preciso anticipo" E' SBAGLIATA - L'ANTICIPO E' SEMPRE VARIABILE

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mmmm io NON ho puntine....

io ho il mio volano magnetico che ruota attorno all'alternatore che è formato da due parti... 6 o 8 avvolgimenti sono per la ricarica della batteria, mentre invece altri 2 avvolgimenti sono dedicati alla centralina.

ora mi state un po confondendo le idee, prima mi dite che la bobina si carica attraverso la scarica di questo condensatore, poi ora mi dite che la bobina è caricata dall'alternatore.. .mettetevi d'accordo!! biggrin.gifbiggrin.gif

da quanto ho capito io è la carica che è contenuta nel condensatore che poi passa nel secondario, che poi genera l'alta tensione e la scintilla.

niente angoli dwell appunto, il condensatore si carica durante tutta la rotazione dell'albero e solo quando la centralina riceve il segnale dal pick-up (e lo ritarda) fa scaricare il condensatore, che subito torna a ricaricarsi....

o sbaglio???

se sbaglio qualcuno può chiarirmi le idee perchè qua tra una cosa e l'altra ci sono troppe campane...!!! (nel senso buono è chiaro wink.gif )

per quanto riguarda l'anticipo so benissimo come funziona,ma ho sbagliato ad esprimermi,hai ragione... quello che serve a me è che per un certo numero di giri ci sia sempre lo stesso valore di anticipo, e che non cambi....il cambiamento leggero di anticipo dovuto magari a imprecisioni dell'elettronica genera, insieme alla candela e ad altre condizioni, combustioni differenti, di cui una è ottima, un po sono buone, un altro po sono cattive e alcune non ci sono proprio....

io devo eliminare questo problema in modo da avere zero mancate combustioni e poche combustioni cattive...

la centralina ha una "curva" di anticipo, ovvero a seconda dei giri ritarda più o meno l'accensione della candela.

se io ho un ritardo ulteriore, esterno alla centralina, l'intera curva mi si sposterà più in alto.

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ps, ho fatto due misure, la corrente per la carica della bobina è nell'ordine di 2-3 ampere come massimo (poco più di un ampere a 6000 giri circa)

mentre la tensione non si riesce a fare un rilevamenteo apprezzabile con il normale tester... domani proverò con l'oscilloscopio...

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ciao

parlando di energie, nel nostro caso abbiamo accumulo di energia nel condensatore, che e proporzionale alla capacita e al quadrato rella tensione. Da qui - il modo di aumentare l'energia della scintilla - mettendo un condensatore piu grande o aumentare la tensione alla quale si carica. Poi, tramite un thiristor il condensatore si scarica tramite la bobina, la quale trasforma l'impulso alle candele. Nello schema che ho postato, c'e l'inverter che trasforma i 12 V a una tensione di 350 - 400 V per il condensatore. Questo inverter e stabilizzato, quindi dovrebbe riuscire sempre a caricare il condensatore alla stessa tensione, e cosi anche a molti giri al min. di dare energia costante. Se vuoi, potresti sperimentare l'aumento dell'energia, aumentando o il condensatore, o la tensione, e nei due casi dovresti avere risultati diversi. Si deve pero, aumentare un po anche la potenza dell'inverter che potrebbe essere insufficente a giri elevati.

Il VD7 quando si distacca lo schema lavora come centralina normale ad una scintilla.

Se decidi di fare il circuito, potri aiutarti con la descrizione.

Per l'anticipo, dovresti trovare il modo di usare quello della tua centralina.

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Ci siamo quasi...

Ovvio che non hai puntine, hai al suo posto un captatore fa lo stesso identico lavoro, tranne che per il fatto che nel captatore NON passa l'intera corrente di accensione come nei sistemi tradizionali, ma solo una piccola corrente che è quella che dà il sicronismo al circuito di accensione.

Questo circuito si occupa della parte di potenza, per cui il ruttore non è più un contatto meccanico soggetto a consumo, ma è un'interruttore statico (transistor, igbt, mosfet) che apre verso la bobina il rilascio della carica del condensatore, per un tempo prefissato.E questo è l'angolo dwell

Si chiama "angolo" perchè corrisponde ad una certa corsa angolare della rotazione del volano

Il circuito elettronico è sempre alimentato dalla batteria con l'eventuale supposrto dell'alternatore. (avvolgimenti separati? sicuro?)

Appena avvenuta la scarica, l'interruttore statico torna in posizione di carica del condensatore, fino alla successiva apertura. E questo NONè l'angolo dwell

Ora, quanta energia si accumula nel condensatore? Tanta ai bassi regimi, negli alti ha meno tempo di caricarsi. Quanta energia può rilasciare la bobina? quanta ne accumula, cioè quanta glie ne può dare il condensatore nel poco tempo che ha a disposizione ai più alti regimi.

Quindi, aumentare il tempo di apertura dell'interruttore equivale a caricare di più la bobina, e quindi ad avere più energia accumulata: sempre che il condensatore ce la faccia...

Se comprendi il sistema, capirai che puoi intervenire su più fronti, non necessariamente sulla corrente u sulla tensione.

Per l'anticipo variabile Ok, lo conosci biggrin.gif

Dubito però che la perdita di colpi sia dovuta ad "imprecisioni dell'elettronica", ma ad altri motivi.

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ok, si sarei intenzionato a farlo, visto così non mi sembra che sia un costo esagerato, con 5-10 € ci si dovrebbe stare, no?

per la descrizione me lo sono fatto tradurre, ma non essendo proprio pratica di elettronica, si riesce a capire ben poco... tensione diventa pressione XD il resto ve lo lascio immaginare, quindi un aiutino sarebbe ben grato smile.gif

ma da quanto ho capito questo si collega ai 12v della batteria,no??

comuqnue per quanto riguarda il segnale suppongo che è da suicidio prenderlo direttamente dalla centralina, quindi pensavo di mettere il segnale della centralina originale a massa conun cavo abbastanza lungo,e attorno a questo cavo ne avvolgo un secondo in modo da prelevare il segnale... che segnale "richiede" questo circuito?

poi per Paolo:

mmm le cose stanno un filino diversamente,.... nel senso che la centralina non è affatto alimentata....!!!

ok, ora capisco come mai sul volano ci siano vari riferimenti, quindi c'è l'apertura e la chiusura del contatto....

comunque tanto per dire non è raro vedere moto senza impianto elettrico, senza alternatore,ma solo con quei due avvolgimenti proprioper la centralina....,la centralina e la bobina, fine dell'impianto elettrico smile.gif (ovviamente per uso pista)

per quanto riguarda le impreciosioni anche io sono scettico però con una centrlaina del genere, alimentata in chissà quale modo, prodotta industrialmente, e tutto... non sarei così certo della sua affidabilità.... poi oltretutto,la candela e i depositi carboniosi che si formano su di essa, peggiorano la situazione...

mandando una tensione sulla candela più alta, parte di questi problemi si risolvono (depositi ecc), però comunque devo intervenire sulal centralina....

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Paolo Cattani+21/09/2006, 22:59--> (Paolo Cattani @ 21/09/2006, 22:59)

ciao Paolo

direi che non ci siamo perche la confusione aumenta...

Io parlo del sistema a condensatore e thyristor. Tu invece ti riferisci al sistema classico al transistor, dove l'energia viene accumulata nella bobina.... li non ci sono condensatori

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mmm confusione massima ma comunque credo di aver tirato fuori qualcosa dal buco smile.gif

vediamo, io realizzo (kasparov se riesci a darmi una mano mi faresti molto contento, come base mi basta l'elenco dei componenti che alcuni non riesco a decifrare cosa siano, poi se hai tempo, potresti aiutarmi a migliorare la traduzione che mi hanno fatto worthy.gif ) il circuito e lo "collego" all'uscita della centralina che utilizzo ora (con quel sistema della corrente indotta sul secondo cavo, o con qualche altro metodo), e poi si inizia la sperimentazione con prove su strada, provando ad utilizzare o meno le multiscintille, variare la dimensione del condensatore e cose simili....

se il progetto alla fine comporta un reale guadagno allora stilerò una bella recensione in modo che sia disponibile a tutti smile.gif

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