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Simbologia elettronica -> Elettrotecnica


pimbeo

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gstefani+8/03/2007, 10:41--> (gstefani @ 8/03/2007, 10:41)

Ma gli autori dei libri di testo possono raggirare le convenzioni e le norme?

Se un valore è positivo posso rappresentarlo senza segno, se non lo è devo rappresentarlo col segno.

Dovè il punto di riferimento?

Le frecce accanto al diodo a mo' vettori cosa significano se il diodo è ideale?

Non offenderti dai, se poni una domanda devi farti carico di ogni tipo di risposta, soprattutto su un forum raggiungibile da quasi ogni angolo del globo e da chiunque si sia registrato.

A prescindere dal risultato, abbiamo cercato di aiutarti. senzasperanza.gif

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dott.cicala+12/03/2007, 17:16--> (dott.cicala @ 12/03/2007, 17:16)

Dott.Cicala anche la mia domanda era un tentativo di aiutare pimbeo e di non accontentarmi della banale risposta "errore di stampa".

Comunque riguardo alle tue domande:

1. gli autori di libri scritti 30-40 anni fa in un continente extra europeo avrebbero potuto usare convenzioni e norme diverse da quelle a cui siamo abituati.

2. hai una tensione positiva e una negativa e quindi una differenza di potenziale, perche' hai bisogno di un punto di riferimento?

3. le frecce accanto al diodo secondo me rappresentano la corrente.

4. perche' avrei dovuto offendermi? laugh.gif

Ciao.

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Io mi riferivo a pimbeo, ma se non ti sei offeso nemmeno tu...meglio. smile.gif

Le freccie nel disegno 2 e 4 non indicano un bel niente se il diodo è ideale perchè è polarizzato inversamente. In ultimo, in uno dei 4 schemini c'è un -3v....quindi è negativo rispetto al 3V e fra due valori uguali indicati con 3Volt, anche se il libro è stato scritto ai tempi di A. Volta, i due valori sono positivi e la differenza di potenziale non c'è....e a questo che serve il segno....nell'era dei dmm nessuno più fa caso, sbagliando, al segno, ma se si fossero usati ancora gli strumenti anaolgici, allora sì che si doveva prestare attenzione alle polarità onde evitare di avere una serie di stumenti con l'ago storto..... biggrin.gif.

Ripeto, insistendo, se da una parte incichi -3 dall'altra non puoi indicare 3 e pretendere che abbia lo stesso segno del -3 ....

Però ormai sembra che pimbeo non ci risponda più e a noi rimane la curiosità...

pazienza

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Heilà!

Grazie dell'aiuto Gstefani.

Purtroppo non stavo tenendo d'occhio la cosa e mi accorgo solo adesso che ci sono stati un sacco di messaggi.

> gli autori di libri scritti 30-40 anni fa in un continente extra europeo avrebbero potuto usare convenzioni e norme diverse da quelle a cui siamo abituati

Edizione riveduta e corretta del 2003! biggrin.gif

> In questo caso mi sembra tornerebbero tutti i risultati dei 4 circuiti.

Anch'io la pensavo così. Però non riesco a spiegarmi il 3° e il 4° circuito... Perchè V cambia di segno?

> le frecce accanto al diodo secondo me rappresentano la corrente.

Esatto. Pensavo fosse una convenzione comune. Alcuni la indicano sul circuito, altri a lato.

Grazie!

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Pimbeo perchè non ci scrivi titolo e autore di questo testo? Potremmo magari saperne qualche cosa in più

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Un testo che mette questo trafiletto sulla pubblicità mi lascia un poco indertetto.

Lo hai comprato in internet?

Comunque esistono degli ottimi testi, in lingua Italiana, che sicuramente sono più chiari e completi di questo mad.gif

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