eiemax Inserito: 4 ottobre 2007 Segnala Inserito: 4 ottobre 2007 Salve a tutti ragazzi. Ho in mente una cosa da realizzare ma sinceramente non so da dove partire .Praticamente avrei bisogno di un circuitino che mi rilevi la presenza di un carico attaccato sulla rete domestica. Per rilevatore intendo far accendere una lampadina, un led o qualcosa di luminoso quando sulla rete sia attaccato qualcosa elettrodomestici, stereo o rimasta accesa una lampadina. Quindi mi permetterebbe per esempio istallandolo vicino alla porta di casa, di sapere se, quando sto uscendo, ho lasciato una luce accesa o lo stereo acceso ecc... Un pò come funzionano i nuovi contatori dell'enel che il led lampeggia quando c'è un assorbimento.Secondo voi è possibile realizzare un simile proggetto? Ringrazio ovviamente in anticipo tutti voi. Saluti
accacca Inserita: 4 ottobre 2007 Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 Non è esattamente quello che cerchi ma un'idea a basso costo potrebbe essere quianche se è un po' confuso sulle unità di misura ...
Simons Inserita: 4 ottobre 2007 Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 se hai dei frigoriferi l'assorbimento sarà sempre costante e il led resterebbe sempre acceso.potresti usare un TA sulla fase principale così avresti in uscita al TA una corrente proporzionale alla corrente assorbita dall'enel. ti dimensioni una resistenzina da mettere sull'uscita del TA e comandi il LED.. a quel punto (se non vado errato) più assorbi e più il led si illuminerà.Tieni conto che il led "vuole" al max 10-15mA quindi opterei magari per una lampadina a filamento...
eiemax Inserita: 4 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 Si effettivamente potrebbe essere un idea però non è quello che mi serve. Io cerco una cosa moooolto più semplice: Se qualcosa ata assorbendo sulla rete luce accesa. Se non assorbe niente. luce spenta.Niente di più.Comunque ti ringrazio per la risposta e la segnalazione dell'oggetto.Ciao
eiemax Inserita: 4 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 Simons+4/10/2007, 15:33--> (Simons @ 4/10/2007, 15:33) Guarda non ci sono frigoriferi, l'esempio della casa era solo per far capire di cosa si trattava. In generale non ho carichi che devono restare attaccati. parlo solo di una linea con prese e luci. tutto quello che assorbe mi deve far accendere il led o spegnerlo appena cessa di assorbire tutto.Grazie ancora per le informazioni comunque preziose
Simons Inserita: 4 ottobre 2007 Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 eiemax+4/10/2007, 15:39--> (eiemax @ 4/10/2007, 15:39) allora puoi adottare la soluzione che ti ho proposto..
eiemax Inserita: 4 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 mi sto nformando su come mettere in pratica la tua proposta. Ma secondo voi come funziona il contatore dell'enel quando fa lampeggiare il led con carico sulla rete?Comunque se ci sono anche altre proposte sono ben accette. Magari anche un piccolo circuitino elettronico sarebbe una cosa più precisa.Grazie intanto per i vostri interventi
Livio Orsini Inserita: 4 ottobre 2007 Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 Il contatore ENEL è piuttosto complesso e l'indicatore a LED è solo la periferica più semplice.Banalizzando la spiegazione. C'è un TA (Trasformatore Amperometrico) interfacciato con un mocrocontrollore che gestisce il display, la comunicazione seriale con il remoto (sfrutta la linea elettrica per trasmettere e ricevere dati), calcola i consumi e, quando l'assorbimento scende sotto un soglia, fa lampeggiare i LED.Se vuoi realizzare un TA in modo semplice basta che ti procuri un toroide di ferrite, fai qaulche spira con il conduttore di fase, poi con altro conduttore realizza altre spire da cui derivi una tensione proporzionale alla corrente che scorre nel condutore di fase. Il rapporto tra spire primarie (fase) e spire secondarie determina il rapporto corrente primaria - tensione secondaria.
Paolo Cattani Inserita: 4 ottobre 2007 Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 ....e se calcoli bene la cosa e ci metti un LED, eccoti pronta la tua spia di accensione....
eiemax Inserita: 4 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 Prendendo un TA già pronto che dati di targa dovrebbe avere per andarmi bene? Contate che sto parlando di una normale linea civile da 3.5 Kw .Un saluto
Simons Inserita: 4 ottobre 2007 Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 devi guardare la corrente max che può sopportare, il rapporto di trasformazione e poi ovviamente tensione max e voltampere.(correggetemi se sbaglio)
eiemax Inserita: 4 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 Allora questa sera ho provato a realizzare il trasformatore. Così a tempo perso, ho timediato un toroide penso sia di ferrite, è giallo e ricavato da un alimentatore del PC ci ho fatto girare il filo di fase sopra, un filo da 1,5 mm per 6 giri e dall'altro lato ho fatto girare un filo di rame isolato preso da un vecchio trasformatore per 14 giri. Ho attaccato come carico sulla linea una lampadina ad incandescenza da 25W. Però misurando la tensione e la corrente sul secondario NIENTE praticamente zero cioè zero proprio.Quale è la procedura da adottare? devo fare altri giri per misurare qualcosa?Grazie
AndreA. Inserita: 4 ottobre 2007 Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 Dovresti aumentare il numero di spire sul secondario altrimenti amplificare la tensione in uscita del toroide.Ciao.
eiemax Inserita: 4 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2007 A proposito sul primario io ho avvolto il filo con tutto l'isolante va bene così no? pensate che il numero di spire al primario sia sufficiente? di quanto dovrei aumentare le spire al secondario per cominciare a leggere qualcosa?Grazie
Paolo Cattani Inserita: 5 ottobre 2007 Segnala Inserita: 5 ottobre 2007 Secondo me va bene, ma il carico è veramente esiguo.... prova con almeno 100 W e misura con un tester da almeno 20000 ohm/volt, e poi da quello che viene fuori ti calcoli le spire per i vari carichi. Cala i giri del primario da sei a tre o quattro.
eiemax Inserita: 5 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 5 ottobre 2007 Paolo Cattani+5/10/2007, 00:03--> (Paolo Cattani @ 5/10/2007, 00:03) Il problema è che quando questo TA sarà utilizzato nella realtà diciamo il carico più piccolo che dovrà rilevare sarà 60W di una lampada ad incandescenza. Quindi dovrei un pò tarare il mio trasformatore in modo da percepire anche carichi di quasto genere. Mi sono comunque accorto che nel momento di accensione della lampada da 25W carico una certa tensione pur se piccola la segna sul secondario. Secondo voi mi conviene usare del rame più piccolo sul sevondario e fare più giri? E sul primario?Grazie in anticipo
Livio Orsini Inserita: 5 ottobre 2007 Segnala Inserita: 5 ottobre 2007 Sul primario lascia almeno 3-4 spire; sul secondario puoi usare anche filo molto sottile, visto che carichi solo qualche mA. Attenzione che aumentando il numero di spire aumenta anche l'impedenza d'uscita. Per misurare la tensione usa un voltmetro digitale ad alta impedenza, poi per l'uso pratico dovrai prevedere un'amplificazione tramite operazionale
eiemax Inserita: 15 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 15 ottobre 2007 Salve a tutti rieccomi qui.Grazie ai vostri consigli ho realizzato il mio TA che poi ho amplificato in uscita con un operazionele.Ho usato un toroide e sul primario ho fatto 8 avvolgimenti col filo di fase e sul secondario ho avvolto un bel pò di rame. Ho amplificato tutto con un operazionele che avevo a casa si tratta di un TL071CP e tutto sembra funzionare cioè in questo modo:Mettendo in ingresso all'operazionale le uscite del mio TA senza attaccare nessun carico e alimentando a 12V il circuitino ho in uscita dall'amplificatore 10,7 V. Se comincio a mettere un carico superiore a 100W allora la tensione segnata sul voltmetro quindi in uscita dall'amplificatore scende a 4,8VEcco come è andata. Ora vorrei farvi 2 domande:1) perchè più carico la linea del TA e più la tensione scende sull'operazionele? 2) c'è un modo per rilevare anche carichi minori di 100W diciamo almeno 60W? Ringrazio in anticipo per le preziose risposte E comunque ringrazio per la disponibilità dimostrata fin ora
eiemax Inserita: 15 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 15 ottobre 2007 Per capirci il circuito che ho utilizzato è così:Che ne dite? c'è qualche errore? Grazie e tutti
Livio Orsini Inserita: 15 ottobre 2007 Segnala Inserita: 15 ottobre 2007 1 Stai usando l'operazionale come voltage follower. In altri termini il guadagno di tensione è 1. Se vuoi aumentare la sensibilità del tuo oggetto devi amplificare con guadagno >1. Fai una piccola ricerca in rete sull'uso degli operazionali, troverai senzaltro qulche circuitino di esempio con guadagno >1 (G = 10 andrebbe benissimo)2 Puoi anche ridurre a metà le spire del primario (quelle del conduttore di fase)3 Se iinverti i collegamenti della bobina all'ampli dovresti avere in uscita la tensione che aumenta, partendo da valori prossimi ad 1v-2v con carico nullo.
eiemax Inserita: 15 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 15 ottobre 2007 Ciao intanto grazie per la risposta.Ho provato già ad invertire il collegamento del TA sull'ampli ma la tensione va sempre allo stesso modo cioè inversamente proporzionale al carico. Non ho capito il discorso dell'amplificatore. la tensione in uscita veniva amplificata rispetto a quella di ingresso perchè se stacco il TA la tensione in uscita va prossima ad 1V mentre inserendolo ve oltre i 10V. Tu intendi di cambiare i collegamenti o proprio l'integrato? Un salutone
Livio Orsini Inserita: 16 ottobre 2007 Segnala Inserita: 16 ottobre 2007 Scusa ho dato una risposta troppo semplificata.Il circuito che hai montato non solo non amplifica ma, essendo il segnale in alternata dovresti anche raddrizzare la tensione in ingresso, questa è la ragione del perchè il segnale non inverte. Inoltre tu misuri con il voltmetro in continua ed il tuo segnale è in alternata quindi anche qullo che misuri è solo indicativo.Se e quando ho un attimo di tempo ti posto un circuitino che amplifica e raddrizza.
eiemax Inserita: 16 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 16 ottobre 2007 Si infatti poi ieri ho studiato un pò il circuito e capito quello che mi hai detto ora.Ho raddrizzato il segnale tramite un ponte a diodi e fatto una retroazione tramite una resistenza sul negativo di ingresso. Ma nulla così non va proprio ho un uscita di 10V fissa ma senza variazioni in base al carico sul TA rimane fermo a 10,8V.Forse è proprio il circuito sbagliato magari l'integrato che uso bo. Comunque grazie mille ancora per il tempo che mi stai dedicando appena puoi aspetto con ansia il tuo circuito. Un saluto a tutti
adross Inserita: 16 ottobre 2007 Segnala Inserita: 16 ottobre 2007 Il TA è un trasformatore di corrente, non è detto che il nucleo che hai usato sia valido. Con il primario devi riuscire a magnetizzare il nucleo e a indurre corrente sul secondario, se non magnetizzi, non hai corrente secondaria, se fai troppe spire porti in saturazione il nucleo è ottieni una uscita costante. Suppongo che tu abbia un tester. Le prime prove vanno fatte con un tester posto in misura di corrente, scala 1 oppure 5 ampere CA fondo scala. Se misuri corrente bene altrimenti è inutile proseguire con l'elettronica. Con il ponte di diodi va bene. Senza non va bene. Considera che l'uscita di un ta ha una impedenza molto bassa, mentre l'operazionale ha in genere una impedenza molto alta.
eiemax Inserita: 16 ottobre 2007 Autore Segnala Inserita: 16 ottobre 2007 Bhe adesso la corrente non l'ho misurata ma qualcosa dovrebbe uscire da quel TA visto che il circuito funzionava cioè al contrario di come doveva essere ma qualche variazione col carico ce l'avevo.Comunque come pensi sia meglio misurare la corrente?Ci metto un carico e inserisco il tester su uno dei due poli del TA? o la vado a misurare direttamente sulle uscite?Grazie per le preziose info
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