DG.M Inserito: 11 settembre 2008 Segnala Share Inserito: 11 settembre 2008 Buonasera a tutti, ho una domanda sul funzionamento del lampeggiante per luci di direzione montato nelle auto, quello col relè che crea l'intermittenza: come fa a diagnosticare l'interruzione di una o più lampade, quando lampeggia più velocemente? Un mio amico sostiene che la bobina del relè fa parte di un circuito risonante che risente del carico per mutua induttanza tra bobina e asticella che spinge il contatto; a me sembra però che il circuito pilota sia disaccoppiato sia elettricamente che magneticamente dal circuito di potenza, sarei più portato a pensare ad una resistenza molto bassa in serie all'interruttore, per misurare la corrente, oppure in parallelo all'interruttore in modo da avere un feedback dal circuito di potenza quando questo è in fase "off", ad esempio un condensatore che si carica attraverso le lampade. Qualcuno ha lo schema del circuito o ha qualche parere? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
arrow Inserita: 12 settembre 2008 Segnala Share Inserita: 12 settembre 2008 Ciao.Credo si debba distinguere i lampeggiatori con circuito elettronico,da quelli con lamina in bimetallo.Questi ultimi hanno attorno al bimetallo stesso (contatto) un avvolgimento resistivo (riscaldatore) il quale viene interessato direttamente dalla corrente che fluisce alle lampade quando sono spente e si autobypassa quando il contatto chiude.Maggiore è stato il riscaldamento (tutte le lampade accese) e maggiore è il tempo di raffreddamento..quindi..Puoi dare un'occhiata quì bimetallo e quì lampeggiatori Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DG.M Inserita: 14 settembre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 14 settembre 2008 Capito..grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo Cattani Inserita: 15 settembre 2008 Segnala Share Inserita: 15 settembre 2008 Infatti... insomma, niente di trascendentale. In quelli elettronic, invece, si usa un sensore di corrente: se quella assorbita è inferiore al valore normale, il circuito elettronico aumenta la frequenza di lampeggio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DG.M Inserita: 18 settembre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 18 settembre 2008 Grazie a tutti, scusate il ritardo, i dubbi che avevo derivavano da due motivi: -ricordavo di avere aperto un relè lampeggiante e di non aver trovato circuiti integrati-un ragazzo mi aveva dato una spiegazione che in sostanza teneva conto di una interazione magnetica tra circuito pilotato (le lampade) e circuito pilotante (relè con circuito di comando). Ho cercato il relè ed in effetti ho trovato i circuiti temporizzatori, quindi torna tutto: il feedback è misurato direttamente sul circuito pilotato. Una cosa non mi convince: secondo me con la lamina bimetallica dovrebbe essere costante il periodo ON, mentre il periodo OFF dovrebbe addirittura allungarsi con meno lampade collegate. Minore è la resistenza di carico (più lampade) e minore è il tempo di riscaldamento, per raggiungere la temperatura di fine contatto, che credo sia sempre la stessa; il tempo di raffreddamento (ON) invece dovrebbe essere sempre identico a parità di temperatura esterna, senza dipendere dal carico. Che dite?Dome Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
arrow Inserita: 19 settembre 2008 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2008 Ciao.Secondo mè il tuo errore stà nel considerare la coppia riscaldatore/bimetallo ,come un "sistema" teorico..Nella realtà ,il bimetallo sente la temperatura emanata dalla resistenza,con un certo ritardo.In fase di riscaldamento (luci OFF) il contatti si avvicinano tra loro con una velocità tanto maggiore quanto maggiore è la corrente (tutte le lampade OK).Nel momento in cui si chiudono i contatti (luci ON) ,nel riscaldatore non circola più corrente ma la temperatura continuerà ad aumentare per un pò di tempo ,provocando una specie di "inarcamento" del bimetallo, il quale rimarrà chiuso per più tempo durante il raffreddamento.Analogamente, in questa fase, il bimetallo che ora si stà aprendo, acquisterà una velocità tale che gli permetterà di portarsi ad una certa distanza, prima di sentire nuovamente il riscaldamento.Minore è la corrente in gioco e minori saranno gli "overshot"...Ricalca un pò i difetti che hanno i sistemi di controllo ON/OFF nei confronti dei sistemi PID (ma questo è un' altro discorso).Ora , questi "overshot", sono invece alla base del nostro lampeggiatore ON/OFF, sfruttandone per l'appunto ,i difetti.Spero di essermi spiegato.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DG.M Inserita: 19 settembre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 19 settembre 2008 già, è vero... I PID... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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