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Inversione Clock


Messaggi consigliati

Inserito:

Ciao a tutti,

Ho un segnale di clock di 20 khz, duty cycle 60%. Anzichè avere l'impulso di clock positivo lo vorrei fare negativo. Come posso fare in modo semplice? Posso collegarlo all'ingresso invertente di un operazionale?

Saluti

Marco


Inserita:

Perchè sono ai primi passi con l'elettronica a scuola. Le porte logiche non le abbiamo ancora fatte. Le ho comunque lette a sul libro perchè mi piace vedere ancora cose non fatte e sperimentarle. Provo allora con una porta NOT che dagli schemi che vedo sui libri mi sembra anche semplice da interfacciare (basta una Vcc e una gnd per la porta credo).

Ma scusa una domanda Tesla88: una porta logica NOT sopporta frequenze in ingresso dell'ordine del kHz?

Ah, scusa, siccome a casa non ho un oscilloscopio ma un tester comprato ad una fiera dell'elettronica, posso comunque vedere se ho un picco negativo?

Saluti,

Marco

Inserita:

Senza stumentazione idonea come puoi asserire che il segnale di clock in uscita sia positivo???

Però se sei convinto che il clock in uscita è positivo segui tranquillamente il consiglio di Tesla, ed avrai il tuo bel clock invertito.

Se la porta logica sopporta la suocera riuscirà a sopportare anche qualche Khz.

Usa le TTL. wink.gif

Un saluto a Tesla.

Inserita:

Non ho capito molto comunque fa niente.

Per quanto riguarda la strumentazione ho solo pensato di configurare opportunamente un ne555 per avere un impulso di clock positivo di 20khz, 60% di duty cycle. Semmai posso metterci un potenziometro al posto di resistenze fisse, e comandare la base di un 2N2222 come fosse un interruttore statico e alimentare un carico, tipo una lampada e dovrei vederla lampeggiare alle basse frequenze credo. Almeno verificherò se funziona. Tutto qui per ora. Sto solo facendo un pò di pratica, mica devo vendere!

Poi quando riuscirò a permettermi un oscilloscopio me lo comprerò!

Perchè le TTL? Non vanno bene anche le CMOS tipo della serie 4000 (4009 per la NOT)?

Saluti

Marco

Inserita:

Quella di AndreA era una battuta, la capirai quando avrai una suocera biggrin.gif

Qualsiasi tipo di logica, anche le preistoriche DTL, tengono clock da 20kHz. Il consiglio di AndreA relativo alla TTL era dettato, probabilmente, dalla robustezza. Ma se hai componenti della serie 4000 van benissimo, solo che pompano meno corrente di un TTL, o di un HCT.

Inserita:

In ogni caso sia che usi la serie 40xx o la 74xx(specialmente in questo caso) stai attento alla masima tensione di alimentazione dell'integrato!

Inserita:

Ah ok biggrin.gif

Ha bene, ho capito.

Il libro di scuola è ottimo secondo me (è degli autori Olivieri-Ravelli, non so se per caso conoscete questi autori, il prof. ha detto che è da anni sul mercato, quindi forse gli conoscete) ma a volte mancano quelle piccolezze che mi aiutano a capire meglio come in questo caso.

Grazie ancora,

Saluti

Marco

Inserita:

Olivieri-Ravelli? Ne sei sicuro?

Questi due autori hanno scritto, negli anni 50, degli ottimi testi di elettrotecnica (sono praticamente la bibbia dell'elettrotecnica), ma che io sappia, nulla di elettronica

Inserita:

Io frequento l'ITIS corso Elettrotecnica, e si di elettrotecnica che di elettronica abbiamo l'Olivieri - Ravelli. Sono entrambi OTTIMI secondo me. Diciamo che quello di elettronica è più orientato ad un elettronica per elettrotecnici, quindi più elettronica di potenza, però c'è una parte sul digitale niente male, ricca di esempi ed esercizi sul dimensionamento di circuiti.

Saluti

Marco

Inserita:

Mi piace quando sento queste cose. Anche io ho fatto l'ITIS corso Elettrotecnica ed Automazione e avevo pure io sia per elettrotecnica che per elettronica l'Olivieri-Ravelli. Veramente due ottimi libri. Tra l'altro il volume di Elettrotecnica che avevo non cambiava molto per quanto riguarda i fondamenti teorici rispetto a quelli degli anni'70. Ti dico questo perchè mio padre faceva l'elettricista e a scuola usava i vecchi volumi di Elettrotecnica dell'Olivieri-Ravelli.

Non esistono più libri così se non il G. Conte di Impianti Elettrici. Adesso non vorrei andare OT, però ne ho visti tanti di libri, e mai a livello di quel libro. Dopo il diploma mi sono laureato in Ingegneria dell'Automazione e ho fatto anche un anno come aiuto ricercatore, quindi di esperienza sui libri ne ho abbastanza. Il problema è che secondo me, forse provenendo da una scuola tecnica, i libri peccano troppo di "filosofia" fornendo una mera cultura tecnica. E' vero che un libro universitario di ingegneria deve dare una cultura teorica "sopraffina", ma non si può esagerare. E qui qualche professore di ingegneria "sgranerà" gli occhi. Io ho un libro di ingegneria di elettrotecnica che per 13 pagine esatte spiega la legge di Ohm dal punto di vista statistico. Ok, va benissimo culturalmente, ma serve poi così tanto? Si vuole creare degli Ingegneri, dei Tecnici Specializzati, oppure si vuole creare dei burocrati? E' solo una mia osservarzione. Nessuno si offenda. Però a mio avviso il miglior libro è quello che riesce a coniugare una ottima base teorica accompagnata da esempi pratici ben fatti. Io non sono quello che dice che è meglio la pratica. Anzi, tutt'altro. Essere dei praticoni non serve a nulla. Occorre sapere usare la testa in ogni cosa. Quello che serve è una OTTIMA BASE TEORICA accompagnata da esempi pratici. Quello che vedo nei libri di testi attuali (parlo di libri universitari in questo momento) è aria fritta. Se prendo un libro di testo universitario degli anni '70, non è affatto così. E anche una formula con un integrale tripo si poteva capire e sai perchè Marco__? Perchè i professori avevano un'ottima base teorica e sapevano spiegarti in termini semplici equazioni complesse. Io ho sempre studiato su libri datati. Semmai agli esami orali non sapevo a memoria una formula, ma almeno l'avevo capita e sapevo dove reperirla.

Scusate lo sfogo,

Marco__, studia sull'Olivieri-Ravelli e conservalo. Ti servirà nella vita. Credimi.

Ciao

Edge

Inserita:

Ho aggiunto un altro quanto di conoscienza. Proprio ignoravo Il testo di Elettronica di Olivieri e Ravelli. Posseggo la serie di elettrotecnica, serie che risale ala fine degli anni '50, quando frequentavo l'ITIS di elettronica industriale. Tra i vari testi consigliati, italiani e stranieri, mai ebbi snetore di un Olivieri e Ravelli per elettronica. La cosa m'incuriosisce e certamente devo prenderne visione.

EDGE, hai focalizzato un punto singolare della nostra cultura tecnica. Purtroppo si tende a previlegiare la filosofia della materia e l'enciclopedismo a scapito della specializzazione e dell'aggiornamento.

E' uno dei mali più gravi della scuola italica.

Questo assieme al preteso umanesimo, come se fosse più umano discettare di letteratura piuttosto che di fisica.

Ma qui si andrebbe molto lontano e non è argomento adatto alle poche righe di un messaggio (oltre che OT)

Inserita:

Si infatti, era solo uno sfogo che avevo. Peccato che è realtà.

P.S. Livio, ti consiglio di reperirlo quello di elettronica dell'Olivieri- Ravelli (anno 1995). Non è a livello di quello di elettrotecnica ovviamente, ma si sono comuque impegnati bene nell'impresa.

Saluti

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