Silverhell Inserito: 9 novembre 2009 Segnala Inserito: 9 novembre 2009 Sto per iniziare degli studi sulla fusione fredda elettrolitica ed ho bisogno di realizzarmi un alimentatore in corrente continua che arrivi per lo meno a generare 800volt, non ho idea di quanti amper ma credo non meno di 3 o 4 amper, ho pensato di realizzarlo semplicemente utilizzando un circuito raddrizzatore e moltiplicatore x4 della tensione di rete utilizzando due condensatori da 220microfarad 400volt, due 100 microfard da 400volt e quattro diodi by 255.questo circutio l'ho più volte simulato tramite un programma che ho nel pc, ma ora che devo metterlo in pratica ho dei dubbi specie sulla portata in amper... qualcuno sa aiutarmi ? "oppure l'altra strada che ho intenzione di intraprendere è quella di un autotrasformatore elevatore x4 o x5 ma ho poche fonti su questi sistemi e non so neanche da dove cominciare
dr.marco17 Inserita: 9 novembre 2009 Segnala Inserita: 9 novembre 2009 Prima dovresti dire se vuoi tensione fissa o variabile corrente costante o variabile.Comunque secondo me la soluzione più affidabile è un trasformatore se si trova 800/230 che fa ifunzionare alimentando dal lato 230 dopo di che metti dei diodi che supportino la tensione e la corrente, io ad esempio ne ho da 1000v 6A e di 5 diodi ho speso 1 euro.Poi hai bisogno di una tensione perfettamente continua o va bene leggermente ondulata?
tesla88 Inserita: 10 novembre 2009 Segnala Inserita: 10 novembre 2009 Il trasfo non dovrà avere un secondario da 800V dato che raddrizzando e filtrando con capacità opportuna avrai una tensione pari a circa Vac*1.41 , quindi serve un trasfo tipo 230/560 o 230/600 .....si potrebbe utilizzare un vecchi trasfo per valvole del tipo 300 - 0 - 300 prelevando i 600V fra 300 e 300..........però è molto importante la corrente necessaria al sistema..........Prima però è meglio che tu sia cosciente di ciò che stai facendo . Un simile alimentatore è letale 800V in dc non sono uno scherzo , anzi tenendo conto della presenza di possibili condensatori e della corrente erogabile direi che ogni sbaglio può essere mortale ......se già 30mA che percorrono il corpo umano possono provocare danni non voglio immaginare con quella tensione e corrente cosa può succedere per una disattenzione!!Quindi stacci MOLTO ATTENTO !
arrow Inserita: 10 novembre 2009 Segnala Inserita: 10 novembre 2009 (modificato) Quoto in pieno tesla .. il problema della continua è che "non fa mollare la presa" in caso di contatto , per contrazione unidirezionale dei muscoli risulta difficile staccarsi..già provato purtroppo Altro problema , i condensatori:col trafo più raddrizzatore ti servono con un migliaio di volt lavoro e 2 o 3.000microF se vuoi ricavare ( stiamo parlando di un alimentatore da 3KW ) 3 o 4A con una tensione che si possa ancora chiamare continua e non pulsante..col moltiplicatore puoi permetterti una tensione di lavoro dei condensatori piu bassa ma devi "moltiplicare" il valore in microfarad .. infine bisognerà mettere delle resistenze opportune su ciascun condensatore per scaricarlo in assenza di alimentazione....si insomma non sarà una passeggiata (sopratutto per il portafoglio)....dimenticavo: se ci fosse la possibilità ,la trifase sarebbe sicuramente d'aiuto Modificato: 10 novembre 2009 da arrow
Silverhell Inserita: 10 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2009 per adesso grazie ragazzi, vedrò di analizzare nel dettaglio i consigli ed uscirne fuori dei numeri utili... per quanto riguarda il sistema è necessario che il sistema sia variabile a cominciare da non meno di 80volt continui, ma non necessariamente perfetti, fino ad arrivare almeno che sopporti 500volt continui sempre non necessariamente raddrizzati come uno spago... per quanto riguarda la sicurezza tranquilli sono giovane non ho intenzione di lasciarci la pelle per una passione, sono un perito elettronico, lavoro nell'enel ed ho il certificato per lavorare sotto tensione in bassa tensione ed in prossimità di tensione in alta tensione (lavoro tutti i giorni sotto tensione purtroppo anche se si tratta di 220 o 380 in alternata) conferito al CNA di bari... grazie per la preoccupazione mi farò sentire prestop.s. perchè non date anche voi un'occhiata alla fusione fredda elettrolitica ?
Silverhell Inserita: 10 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2009 comumque non ho capito il post di arrow
arrow Inserita: 10 novembre 2009 Segnala Inserita: 10 novembre 2009 ..cosa non hai capito esattamente ?
Silverhell Inserita: 10 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2009 col trafo più raddrizzatore ti servono con un migliaio di volt lavoro e 2 o 3.000microF se vuoi ricavare ( stiamo parlando di un alimentatore da 3KW ) 3 o 4A con una tensione che si possa ancora chiamare continua e non pulsante..col moltiplicatore puoi permetterti una tensione di lavoro dei condensatori piu bassa ma devi "moltiplicare" il valore in microfarad .. precisamente tutto cioè nonho capito proprio il concetto a cui ti riferisci pardon
arrow Inserita: 10 novembre 2009 Segnala Inserita: 10 novembre 2009 .. il concetto era concentrato sui condensatori o meglio sul loro dimensionamento:i 100 o 220 microF a cui hai pensato , sono distanti dal valore necessario per poter "tirare fuori" 3 o 4 Ampere. Detto ciò , ritengo a mio avviso non banale precisare che il costo di questi condensatori è significativo .. ma tutto è relativo.
Silverhell Inserita: 10 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 10 novembre 2009 allora i 4condenzatori a cui facevo riferimento con i 4 diodi fanno parte di un primo blocco di progetto circoscritto in un semplice raddrizzatore e moltiplicatore x4 della tensione di rete... se dici che le capacità che ho usato sono scarse per avere almeno 4 amper dammi un aiuto per lo meno teorico poi le formule me le spulcio ioin seguito ho pensato all'autotrasformatore ed ho già in mente qualcosa
Lancillotto. Inserita: 11 novembre 2009 Segnala Inserita: 11 novembre 2009 Silverhell+10/11/2009, 19:29--> (Silverhell @ 10/11/2009, 19:29) Dicci di piu'
Silverhell Inserita: 11 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 11 novembre 2009 allora la fusione fredda elettrolitica o meglio conosciuta sotto il nome di LERN low energy nuclear reaction è un fenomeno scoperto non più di una trentina di anni fa da dei scienziati americani e caduto nell'olio perchè non furono in grado di riprodurlo... con gli anni e le ricerche è stato molto semplificato il processo, cioè si partì da degli elettrodi di palladio in acqua appesantita e deuterio, ora lo si può fare con qualsiasi tipo di elettrodo metallico e acqua ionizzata da sli acidi o basi (qualsiasi cosa che la rende ionizzata tranne sostanze biologiche)... si realizza semplicemente immergendo un elettrodo catodo circa quattro volte più dell'anodo, si da corrente ed in ase alla soluzione usata ad un certo livello di corrente si passa dall'elettrolisi dell'acqua alla generazione di plasma sulla punta dell'anodo, praticamente già a tensioni del tipo 200vcc e pochi amper si accende una vera e propria fiaccola che manda rapidamente in ebolizione l'acqua... l'interessante è che dai pochi studi fatti sembrerebbe che trasformando questa enorme calore generato(più di tremila gradi centigradi dato che arrivano a fondersi anche elettrodi di tungsteno) in nuova energia ci dovrebbe essere un guadagno di circa 150volte l'energia spesa per effettuare la reazione stessa e questo va contro tutte le leggi della fisica per questo non ci sono fondi per ricerche ufficiali, alcuni scienziati la chiamano bufala, altri dicono che è un fenomeno chimico da spiegare con la chimica quantistica, altri dico che sia un fenomeno nucleare senza radiazioni... comunque per info visitate questi sitihttp://mondoelettrico.blogspot.com/2009/03...uove-prove.htmlhttp://vids.myspace.com/index.cfm?fuseacti...ideoID=61225903http://www.microsmeta.com/dblog/articolo.asp?articolo=554vedetevi il video nel sito di mezzo è qualcosa di spettacolare... servono più gente possibile per portare avanti questa ricerca e scoprirla un po per uno
Silverhell Inserita: 12 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 12 novembre 2009 apposto adesso ho quattro by329 per quanto riguarda i condensatori credo che metteròin parallelo una decina di condensatori da 220micro/400volt per arrivare a 2000micro sempre se il costo di alcuni nuovi non è esoso... avete un'idea di quanto costi un 2000micro/400volt ?
Lancillotto. Inserita: 13 novembre 2009 Segnala Inserita: 13 novembre 2009 Indiscutibilmente interessante, ma l'effetto non e' forse dovuto all'esplosione delle bolle di idrogeno ??
tesla88 Inserita: 13 novembre 2009 Segnala Inserita: 13 novembre 2009 Direi che l'ideale per avere un qualcosa di simile al secondo link è avere a disposizione un variac più un buon ponte raddrizzatore da 600-800V e una capacità di almeno 500-1000uF per ogni amper.........inoltre è consigliabile un trasformatre d'isolamento !
Silverhell Inserita: 13 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 13 novembre 2009 lancillotto l'esplosione delle bolle di hidrogeno come proponi tu è pur sempre una reazione nucleare che con quel minimo di energia ceduta non doveva verificarsi... se avete notato ad alimentare il sistema sono semplicemente due morsetti a coccodrillo.... quanta corrente pensate possa passare in quei morsetti a coccodrillo ammesso che abbiano un cavo da 0.50mm2 ?? io dico che a 400volt ne passa anche meno di 4 amper altrimenti si sarebbero sciolti... il fenomeno è straordinario e tutto da scoprire... quindi sotto ragazzi la scienza ha bisogno di tutti noinon appena decido quale sistema usare anche io comincerò a fare esperimenti mi mancano solo i condensatori di grossa capacità, anche se credo che un paio di migliaia di microfarad possano bastare
Silverhell Inserita: 15 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 15 novembre 2009 ragazzi avete qualche sigla di variac che potrei utilizzare ? oppure basta che vado al negozio e dico dammi un variac da 10amper e risolvo il problema ? dite che un grosso potenziometro non avrebbe lo stesso effetto del variac ?
Silverhell Inserita: 17 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 17 novembre 2009 apposto adesso ho un variac da 6.5Amper mi mancano solo i condensatori e i soldi per comprarli dato che tutto il resto è tutto materiale di recupero
Lancillotto. Inserita: 18 novembre 2009 Segnala Inserita: 18 novembre 2009 Non ricordo se nel video si parla della corrente in circolo, credo ne basti di meno di quella che scrivi, pero' credo ti sia ben documentato a riguardo.Comunque la cosa e' interessante anche se da cio' ottenere un risultato pratico ce ne passa.A proposito lo scopo finale qual'e' ottenere vapore per turbine o altro ??
Silverhell Inserita: 18 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 18 novembre 2009 si diciamo che lo scopo finale dovrebbe essere quello di verificare l'effettivo guadagno energetico come raccontato da alcuni ricercatori e negato da altri,che poi possa essere sfruttato tramite vapore o altro poi si vedrà, adesso isogna solo gridare al mondo e ai suoi governanti IL FENOMENO C'E' E DEVE ESSERE STUDIATO CON I GIUSTI FONDI PER ARRIVARNE A QUALCOSA DI CONCRETOma anche il gusto di saper dare una spiegazione a tutto ciò è già una piccola soddisfazione personaleho notato nel video dall'uso delle pinzettine a coccodrillo che comunque l'assorbimento della corrente dovrebbe essere limitato, ma secondo me è meglio esagerare nel dimensionamento dell'alimentatore... non si sa mai
Silverhell Inserita: 21 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 21 novembre 2009 ho dato un'occhiata ai prezzi dei condensatori elettrolitici ... 2000mf 450 costano nell'ordine degli 80E uno ... ma è possibile ? qualcuno ha qualcosa da consigliarmi ?
Nikiki Inserita: 24 novembre 2009 Segnala Inserita: 24 novembre 2009 Avevo letto un po' di roba su questo argomento qualche anno fa, ma da quel che ricordo il fenomeno non era del tutto esente da emissioni di radiazioni... se non ricordo male venivano usate delle massiccie lastre di plexiglass per protezione.Se non sei in grado di accertartene penso che ti convenga prendere le dovute precauzioni... della serie non si sa mai.
Lancillotto. Inserita: 24 novembre 2009 Segnala Inserita: 24 novembre 2009 Certo che le lastre di plexiglass proteggono dalle radiazioni....
Nikiki Inserita: 24 novembre 2009 Segnala Inserita: 24 novembre 2009 eheheh... certo può sembrare strano, quando si parla di protezione viene da pensare ad una massiccia lastra di piombo.Come mia moglie quando usando l'acido si preoccupa di non rovinare le materie plastiche e non si preoccupa dell'acciaio inox... Ci sono radiazioni e radiazioni, in questo caso non si tratta di isotopi radioattivi, ma più che altro di una fuga di neutroni.La molecola del polietilene ha molti atomi di idrogeno e a quanto pare è un'ottima barriera contro i neutroni in fuga (io non sono un chimico, ho qualche vago ricordo di ciò che ho letto).Probabilmente il piombo sarebbe migliore, ma considerando che si vuole osservare... il plexiglass dovrebbe essere spesso qualche centimetro e stare proprio davanti alla cella.Altra cosa da considerare, è un buon sistema di aspirazione, poichè durante l'elettrolisi si libera un bel po' di idrogeno...
Silverhell Inserita: 24 novembre 2009 Autore Segnala Inserita: 24 novembre 2009 si infatti alcune radiazioni ci sono, viene anche parlato nel video che ho inserito nelle precedenti righe ... il plexiglass non è difficile da trovare, basta andare in una qualsiasi ferramente e si vende a m^2 e costa anche pochissimo, servono anche guanti dielettrici per maneggiare gli elettrodi e caschetto con visiera per proteggero il viso... per quanto riguarda l'aspirazione non posso niente di più di una portafinestra aperta in pieno inverno al massimo con un ventilatore acceso davanti ad essaperchè se ne avete sentito parlare e vi siete informati sulla teoria di questo fenomeno non vi siete messi in mezzo a sperimentare pure voi ? l'investimento in euro è minimo, nel caso si scoprisse qualcosa la gloria sarebbe tanta ... ma la soddisfazione personale non ha prezzo
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