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Alimentatore con LM338


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Inserito:

Alimentatore con LM338

LM 338 come semplice alimentatore con funzione di carica batteria.

Desidero mettere a disposizione la mia realizzazione per tutti coloro che hanno bisogno di un alimentatore da 4-5 Ampere ed al contempo ricaricare una batteria al piombo sia ad elettrolito con acido solforico che al gel.

Il progetto è nato dall'esigenza di alimentare degli apparecchi rtx con una alimentazione "pulita" da spurie e ronzii di alternata: cosa meglio di una batteria? In più ha il vantaggio di permettere una certa autonomia operativa anche nel caso di mancanza della tensione di rete a 230V.

Problema: e la ricarica?

Considerando che la modalità corretta di ricarica di una batteria è a tensione costante (rispettando il limite della corrente per evitare surriscaldamenti eccessivi...), ho pensato ad un alimentatore che fosse in grado di coprire l'assorbimento di corrente dei miei apparecchi accesi in ricezione (3,8 A totali) con in più un margine di corrente per ricaricare la batteria a 13,7 Volt.

Descrizione

Cercando nei molti datasheet online, ho trovato l'integrato stabilizzatore LM 338: robusto, potente (5A continui, fino a 7A con tempi ciclici), protetto anche in temperatura che con pochissimi componenti avrebbe risolto il mio problema.

Lo schema del circuito l'ho trovato in uno dei tanti datasheet che riguardano l'LM338, che poi ho modificato per adattarlo alle mie esigenze.

Procurato l'LM338, ho frugato nei miei cassettini ed ho rimediato la gran parte dei componenti che mi servivano (praticamente tutti recuperati da smontaggi di schede cannibalizzate), l'unico costo piuttosto sostanzioso è stato il trasformatore da 18 V con 100VA (ben 22€!).

Il montaggio del circuito, visti i pochi componenti, è quasi "volante", per cui ho usato una vetronite pre-stampata a piazzole dove ho fatto i fori per i componenti collegati poi con del filo argentato da 1mm.

Il contenitore è stato un mio sfizio, avendoci inglobato anche la batteria e relativi strumenti (V e A) di controllo, ma potrete usare un normalissimo case in plastica, magari anch'esso di recupero. La ventola per il raffreddamento l'ho recuperata dal processore di un vecchio pc.

Vorrei evidenziare l'importanza della presenza della resistenza di potenza (50W) inserita come "freno" corrente in caso di corto nella batteria o batteria scarichissima (elettricamente quasi un corto circuito) e la presenza dei diodi montati come protezione dell'integrato. Il diodo di potenza in uscita impedisce il ritorno della corrente dalla batteria verso il circuito. I vari collegamenti sono da eseguire con filo di sezione adeguata alla corrente in transito (indicativamente 3-4 ampere/mm2).

La tensione in uscita è regolabile con il trimmer collegato al pin adj dell'lm338, entro un range dipendente dal valore del trimmer stesso e dalla tensione massima del secondario del trasformatore. Nel mio caso ho fissato il valore tra 13,6-13,8 Volt, tensione ottimale per mantenere un batteria sotto carica anche per tempi lunghi.

L'LM338, la resistenza da 50w ed il diodo di uscita, se non raffreddati da una ventolina come nel mio caso, andranno montati su adeguati dissipatori (ben più grandi di quelli da me usati visibili nelle foto).

Ad oggi il circuito funziona in modo egregio.

Spero che lo schema e le foto chiariscano eventuali altri punti non trattati.

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Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Buon divertimento-lavoro a tutti.

73

Stefano


Inserita:

vi chiedo scusa e' venuto fuori lm 388 alimentatore, che nulla ha a che fare con la mia richiesta.

Inserita:

Nessun problema, ho provveduto a spostare il tutto nella sezione corretta e a correggere il titolo.

Verifica i link in quanto non funzionano.

Inserita:

personalmente trovo che sia sbagliato partire da uno stabilizzatore per arrivare a caricare una batteria, opterei più per un circuito a corrente costante con eventualmente un blocco carica con il livello di tensione siu 13/14V.

comunque non ho dubbi sul fatto che funzioni.

la passione è un motore notevole.

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