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Saldatore In Acqua Si Può?


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Inserito:

Volevo proseguire con un piccolo esperimento e mi chiedevo se fosse possibile inserire anche solo in piccola parte la punta del saldatore in 500ml di acqua e aspettare che questo scaldi l'acqua al suo interno

o rischio un corto o shock termici ec...?


Inserita:

Se inserisci soltanto la punta non ci sono rischi di cortocircuiti, inoltre, se possibile, per maggior sicurezza potresti utilizzare un saldatore a bassa tensione (24V).

Per gli shock termici, se l'esperimento lo consente potresti inserire la punta nell'acqua appena accendi il saldatore, senza aspettare che arrivi alla sua temperatura di funzionamento (circa 300°C).

Saluti

Inserita:

secondo me per provare lo shock termico del saldatore devi immergerlo quando è completamente in temperatura.

Inserita:
alessiofbt+2/12/2010, 11:09--> (alessiofbt @ 2/12/2010, 11:09)

Prima dell'esperimento, controlla che la punta del saldatore sia isolata rispetto ai 3 capi della spina.

Inserita:
puan+3/12/2010, 01:32--> (puan @ 3/12/2010, 01:32)

semmai isolata solo rispetto ai due estremi, e in continuità col centrale che è la messa a terra... ma poi che affermazione stupida, la punta è per forza di cose isolata dalla rete, altrimenti come si fa ad utilizzare il saldatore?

Inserita:

Caaalmaaa....!!!!! dry.gif

Inserita:

Giocare con l'acqua e con la 220 puo' essere pericoloso solo se tocchi l'acqua mentre il saldatore e' collegato alla rete (anche se spento)

Se l'acqua tocca la resistenza puo' creare una perdita e far scattare il differenziale.

Usa un contenitore di vetro e stacca la spina ogni volta che devi controllare la temperatura dell'acqua

(NON toccare ASSOLUTAMENTE il saldatore immerso!) ph34r.gif

La potenza del saldatore deve essere almeno 100W, altrimenti occorrera' un tempo lunghissimo per far bollire l'acqua, o addirittura,a potenze inferiori, potresti raggiungere una temperatura di equilibrio.

Se vuoi solo scaldare l'acqua ricorda che negli anni '50 e '60 esistevano delle serpentine da immergere, alimentate a 220 V e col manico isolante (somigliavano a una lampadina a basso consumo a spirale)

La resistenza era corazzata ed isolata, come quella dello scaldabagno o della lavatrice. (credo che siano state tolte dalla circolazione proprio per motivi di sicurezza)

Inserita:

Ricordo che per dimostrare ad uno zelante operatore addetto al biennale collaudo delle automobili, che l'acqua piovana entrante nella crepa del fanalino posteriore di STOP, non avrebbe potuto creare un cortocircuito come sosteneva lui, presi una lampadina a 12 Volt proprio da automobile, la alimentai, e la tuffai dentro ad un bicchiere d'acqua (coi terminali e tutto), senza alcun problema, costei rimase accesa, e se la si è voluta veder spegnere, è stato necessario disalimentarla.

Ora, nel momento che la lampadina era dentro al bicchiere, l'acqua si era scaldata eccome, unico problema nel Tuo caso, potrebbe essere il test dello Shock termico, ovvero temo che immergendola nell'acqua fredda da già accesa, possa spaccarsi il vetro.

Saluti

Mirko

Inserita:
sx3me+3/12/2010, 03:04--> (sx3me @ 3/12/2010, 03:04)

L'orario del mio messaggio non era dei migliori.

Ho scritto 3 capi anziché 2. La precisazione di inserire solo la punta nell'acqua mi ha fatto pensare ad un saldatore senza collegamento di terra.

I saldatori di vecchio stampo spesso andavano in dispersione, ma funzionavano ugualmente.

Nessuno mette (volontariamente) le mani sulla massa metallica, con la spina collegata.

Ritengo pertinente la raccomandazione di controllare l'isolamento prima dell'immersione, che non dovrebbe provocare danni e scaldare sensibilmente l'acqua.

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Visto che si è parlato di lampade in acqua.

In uno dei primi esperimenti, fatti da bambino, ho messo una lampada E27 a galleggiare nel lavandino della cucina. Ho immerso uno spezzone di filo scoperto nell'acqua e l'altro capo nella presa di corrente (125V). La lampada si accendeva debolmente. Accendendo l'interruttore (non ricordo se utilizzavo lo stesso lato della presa), la luminosità aumentava.

Probabilmente l'impianto di scarico era metallico. Ciononostante, non mi spiego ancora il fenomeno.

Ciao

Inserita:

Perchè non si è creato un corto circuito tra i due terminali di alimentazione della lampadina?

Inserita:

Perchè contrariamente a quanto è popolarmente ritenuto, l'acqua è tutt'altro che un buon conduttore di elettricità, ovvero non è certo un isolante, ma paragonarla al rame sarebbe blasfemo.

Tanto più che la sua attitudine a condurre è incentivata dal valore di tensione, quindi se realizzi un siffatto esperimento con lampadina a 220Vac, è facile che fai la BOTTA anche perchè i terminali del portalampada classico (magari Edison 14) sono molto vicini.

A 12 Volt invece, la corrente preferisce prendere la strada del filamento invece di quella all'apparenza più breve dei 2 morsetti di collegamento, per cui il risultato è una lampada tranquillamente accesa in acqua.

Inoltre, se a questo si aggiunge che l'acqua piovana è teoricamente acqua (quasi) distillata, hai voglia te se vuoi vedere sprigionarsi un cortocircuito tra morsetti del portalampada ed a 12 Volt per giunta.

Saluti

Mirko

Inserita:
Mirko Ceronti+4/12/2010, 16:06--> (Mirko Ceronti @ 4/12/2010, 16:06)

Sono invece (cattivi) conduttori i sali disciolti nell'acqua stessa, presenti in minima quantità nell'acqua piovana e maggiore in quella delle pozzanghere.

L'infiltrazione di acqua nello zoccolo delle lampade accelera sensibilmente l'ossidazione dei contatti, causa prima dei malfunzionamenti delle lampade.

angeelectronic
Inserita:
alessiofbt+2/12/2010, 10:09--> (alessiofbt @ 2/12/2010, 10:09)

io non mi azzarderei a fare una cosa del genere. Adesso non so se questa operazione la farai da un'abitazione oppure in qualche luogo dove c'è tipo la 380.

comunque io ti dico. Non scherzare con la corrente; poi fai come credi.

220 V e 380 V sono tensioni molto pericolose.

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