Vai al contenuto
PLC Forum

Partecipa anche tu alla Live su Youtube martedì 28/01/2025 per festeggiare i 24 anni di PLC Forum

Per ulteriori informazioni leggi questa discussione: https://www.plcforum.it/f/topic/326513-28012025




Bobine In Ac E Dc


Messaggi consigliati

Inserito:

Che differenza c'è tra le bobine (quelle per esempio di una eleettrovalvola) che funzionano in alternata e quelle che lavorano in continua?

una bobina non dovrebbe funzionare solo in alternata proprio come i trasformatori?


Inserita:

Oh...no no... smile.gif

La "bobina" conosciuta come elettromagnete e volgarmente chiamata elettrocalamita, non è tenuta a funzionare come un trasformatore che basa il suo principio su quello dell'induzione elettromagnetica.

L'elettrocalamita, deve creare semplicemente un campo magnetico, ossia un' ambiente nel quale se ci si trova a contatto, si ha come la sensazione di interagire con un magnete permanente.

Ora, se questo campo magnetico è creato da una corrente alternata, cambierà di verso 50 volte al secondo, (essendo il campo magnetico una grandezza vettoriale ha un'intensità, una direzione ed un verso), se invece è prodotto da una corrente continua, allora risulterà costante, per cui messo nelle mani di una persona bendata, non sarà in grado di distinguerlo da quello prodotto da una calamita vera e propria.

Saluti

Mirko

Inserita:

quindi la bobina in ac supponiamo comandi un rele, lo apre e chiude 50 volte in un secondo....

Inserita:

NO !!! dry.gif

Ed indovina il perchè.....! smile.gif

La meccanica del relè, non riuscirebbe manco se lo volesse, ad aprire e chiudere i suoi contatti solidali con l'ancorina, 50 volte in un secondo.

In Fisica, esiste una grandezza conosciuta col nome di Inerzia, che esprime l'attitudine di un corpo a mutare di stato nel senso dinamico del termine.

Quindi tutt'al più, se si è rotto l'anello silenziatore del meccanismo, udirai un lieve ronzio a 50Hz, e non vedrai certo i contatti commutare a 50 Hz.

Eppoi il passaggio per lo "zero" della sinusoide, dura un infinitesimo, tempo in cui il relè dovrebbe cadere e riattivarsi appena raggiunta la soglia del limite critico alla rieccitazione.

Impossibile.

Saluti

Mirko

Inserita:

"Quindi tutt'al più, se si è rotto l'anello silenziatore del meccanismo"

il significato di queste parole, se ricordo bene, sta nel creare un'anello di rame in un sezione del nucleo magnetico che sia la metà del nucle intero,

questo anello verrà autoindotto di una tensione che per la legge di lenz è in quadratura di ritardo sull campo magnetico, la corrente che ne deriva produrrà un campo magnetixco sfasato da quello principale, che manterrà in trazione il bilancere del relè anche quando il campo magnetico pricipale si azzera per effetto del passaggio per lo zero della corrente di alimentazione.

il risultato è che l'ancora del relè verrà sempre mantenuta tirata eiminando il ronzio che provocherebbe l'alimentazione in alternata.

Inserita:

Vedi un po' cosa c'è dietro a quella cosa che chiamiamo relè e sembra composta solo da un "rocchetto "di filo di rame e quattro lamelle in croce più una molla... ohmy.gif

Inserita: (modificato)

che differenza c'è quindi (meccanicamente ed elettricamente) tra un rele in ac e uno in dc e tra un elettovalvola che funziona in ac ed una che funziona in dc?

quindi confermi che se la meccanica lo permettesse il rele farebbe 50 volte al seconto apertura e chiusura del contatto?

Modificato: da hello
Inserita:
hello+3/12/2010, 20:42--> (hello @ 3/12/2010, 20:42)

beh il campo magnetico prodotto dalla bobina avrà una frequenza di circa 50 Hz per cui che esso cambia verso con quella cadenza.

Se per ipotesi la meccanica avesse inerzia nulla o sufficientemente piccola attaccherebbe e staccherebbe 50 volte al secondo.

Inserita:

Come differenza meccanica non mi viene in mente nulla.

La differenza elettrica è che un elettromagnete (bobina) in AC ha il nucleo (parte metallica su cui sono avvolte le spire di rame) in lamierini per ridurre il fenomeno delle correnti parassite (o di Focault), fenomeno che si produce solo in corrente alternata causa appunto al principio dell'induzione elettromagnetica.

Essendo quest'ultima assente in corrente continua, si può ben intuire che le bobine DC avranno un nucleo in metallo massiccio senza quindi lamierini.

Poi c'è un'altra sostanziale differenza : Se alimenti un relè, un teleruttore od un'elettrovalvola in AC e per una qualsiasi motivazione la parte mobile che deve essere attratta, disgraziatamente s'inceppa tale da non riuscire a completare (con la sua adesione alla parte fissa) il circuito magnetico, costei in breve tempo si brucerà.

L'elettromagnete in DC invece, non soffre di questa controindicazione, ovvero anche se si trova ad essere alimentato senza che l'adesione della parte mobile si completi, non accade nulla di anomalo.

Saluti

Mirko

Inserita:

siete stati molto chiari.grazie

p.s. complimenti per il cappello biggrin.gif

Inserita: (modificato)
Mirko Ceronti+2/12/2010, 18:46--> (Mirko Ceronti @ 2/12/2010, 18:46)

Mirko,

hai illustrato tutto chiaramente ma, se non ricordo male, dovrebbero essere 50 cicli completi al secondo e, pertanto, la corrente cambia verso 100 volte al secondo.

Modificato: da puan
Inserita:

Ne ho pagate le spese proprio in questi giorni...

Per interrompere il flusso di una elettrovalvola alimentata a 220 Vac ho sfilato il solenoide e dopo pochi minuti, quando ho tentato di reinfilarlo, l'ho trovato deformato a causa di un surriscaldamento.

Sapevo che poteva surriscaldare ma non pensavo di rovinarla... laugh.gif

Inserita:

Sai, è l'abitudine ad usare il termine 50Hz che a volte mi porta a semplificare in 50 volte al secondo. smile.gif

Saluti

Mirko

Inserita:

Una differenza importante esiste sui teleruttori (relè di grande formato per alte correnti) previsti per alimentazione in AC o in DC.

Piccola premessa:

tra quando i contatti sono in condizione di riposo e quando sono sotto eccitazione esiste una corsa meccanica che l'elettromagnete (eccitato dalla bobina) deve far compiere alla parte mobile, questo vuol dire che a riposo il circuito magnetico è aperto (da qualche mm al paio di cm) e quando il relè tira attirando la parte mobile allora si chiude anche il circuito magnetico attraverso i lamierini che vengono attratti verso la parte fissa.

Questo vuol dire che a riposo (circuito magnetico aperto) per generare la forza necessaria a muovere con decisione la parte mobile serve una corrente nella bobina relativamente alta, mentre a movimento avvenuto il circuito magnetico si chiude e quindi anche correnti sensibilmente più basse sono sufficienti a garantire la tenuta del relè (il circuito magnetico, se non aperto è più fisicamente"efficiente").

Prova ne è che se prendi un comune relè da 12V magari con 10,5V già eccita, ma rimane eccitato fino a circa 5..6V (valori ipotetici...).

Sui teleruttori in DC allora si mettono due bobine: una molto potente di "prima attrazzione" che serve a dare un forte colpo per portare da "riposo" ad "eccitazione" e che viene ESCLUSA da un contatto ausiliare del teleruttore stesso, l'altra bobina molto più blanda di "mantenimento".

L'uso solo momentaneo della prima bobina è necessario perchè la corrente di "prima attrazione" è tale da far bruciare la bobina stessa nel caso fosse mantenuta per più di qualche secondo!

MOLTO interessante è il teleruttore in AC:

Il circuito magnetico aperto si traduce con una induttanza serie molto bassa della bobina, mentre un circuito magnetico chiuso eleva enormemente detto valore.

Nei circuiti in alternata (a pari tensione) la corrente che scorre in una bobina è inversamente proporzionale alla sua induttanza, questo vuol dire che un teleruttore AC a riposo quando viene alimentato assorbe una forte corrente (come necessita per la movimentazione delle parti mobili) ma una volta eccitato riduce considerevolmente la corrente assorbita!

L'effeto di modulazione delle correnti ("prima attrazione"/"tenuta") è fisicamente automatico!!!! nessuna circuiteria aggiuntiva: come un comunissimo relè di modesta potenza!

Spero di aver aggiunto qualcosa .....

Inserita:

Senza dubbio clap.gif

Grazie

Mirko

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...