ghezzia Inserito: 14 novembre 2011 Segnala Inserito: 14 novembre 2011 Buongiorno, ho un problema. Premetto, non sò quasi niente di elettronica Ho una scheda elettronica che serve per variare la velocità di un motore 230V o 110V attraverso un potenziometro. Non avendo però lo schema di collegamento, non ho idea di come collegarla. Sono certo sul collegamento del potenziometro (perchè è già collegato). Ho un dubbio sul collegamento "lato potenza" (morsetti 5,6 ): non sò quale è il morsetto di linea e quale va al motore.Ho poi un secondo dubbio, sull'utilizzo dei morsetti 1,2.Oltretutto, la suddetta scheda, ha subito un danno, infatti le resistenze R1 ed R2 sono bruciacchiate....ma non saprei che calibro utilizzare.Spero che qualcuno mi possa aiutare. E' importante riparare questa scheda e farla funzionare, in quanto sul mercato non trovo un equivalente che faccia lo stesso lavoro.http://img38.imageshack.us/img38/3562/circuito1.png
Livio Orsini Inserita: 14 novembre 2011 Segnala Inserita: 14 novembre 2011 Dal disegno non si capisce molto, perchè le scritte su sfondo nero son piccole ed un poco sfocate.Comunque interpretando un poco credo che la rete si colleghi ai morsetti 1 e 2, mentre il motore si colega ai morsetti 5 e 6.Il circuito è estremamente smeplice, è solo un dimmer. Certo che per riparalo è necessario avere un minimo di conoscenza dell'elettronica. Tra l'altro le tensioni in gioco sono pericolose ed il pericolo di folgorazione è reale.Non è necessario sostiture la scheda con altra identica. Basta usare un qualsiasi dimmer che supporti la potenza del motore. Detto semplicemente se il tuo motore è da 500 W acquisti un dimmer da 230 V - 500 W o più.
tesla88 Inserita: 14 novembre 2011 Segnala Inserita: 14 novembre 2011 Per una volta non mi trovo d'accordo . Il neutro è passante come a schema , mentre la fase della rete va al 5 e il motore al 6 .....fra 1 e 2 non potrebbe esserci un interruttore per l'accensione o una pastiglia termica del motore ??Comunque è molto simile a un qualsiasi schema per dimmer come detto da Livio , tipo questo :http://www.electronics-project-design.com/...erSchematic.GIFIl componente blu "misterioso" è un Diac ! Per le resistenze bruciacchiate , prova a misurarne il valore. . .
Livio Orsini Inserita: 14 novembre 2011 Segnala Inserita: 14 novembre 2011 Può essere, infatti avevo scritto:
ghezzia Inserita: 14 novembre 2011 Autore Segnala Inserita: 14 novembre 2011 Grazie a entrambi per la rapida risposta.Non sono certo che la fase vada al morsetto 5 o al 6. Spero tesla88 che tu abbia verificato.In effetti una delle resistenze bruciate, mi indica ancora 300ohm circa (e in effetti il primo e unico colore che si legge è arancio).ops...un diac??? eh che è??? grazie, questo evidenzia la mia ignoranza in materia.Ora che ci penso....forse forse fra 1 e 2 c'era un interruttore....Grazie ancora. dopo provo e vi faccio sapere
Livio Orsini Inserita: 14 novembre 2011 Segnala Inserita: 14 novembre 2011 Detto banalmente: In pratica funziona da limitatore della tensione alternata. Se tu colleghi due diodi in antiparallelo e applichi una tensione alternata, ai capi dei diodi trovia una tensione limitata tra +0.7V e -0.7V, perchè questa è la cdt diretta dei diodi.Quando ero giovane e non c'erano ancora i diac, li ralizzavo con due zener e due diodi in serie agli zener. Con due zener da 5.1 V e due diodi ottenvo un cimatore a +/- 5.8 v circa.
madak Inserita: 14 novembre 2011 Segnala Inserita: 14 novembre 2011 Però c'eramo le lampadine al neon,vero Livio?
tesla88 Inserita: 15 novembre 2011 Segnala Inserita: 15 novembre 2011 Giusto per completare , c'è una differenza fra un diac e la soluzione dei 2 zener . Il diac raggiunta la tensione di soglia innesca una sorta di effetto valanga , in pratica è come se fosse in corto permettendo alla corrente di scorrere anche quando la tensione ai capi del diac scende sotto il valore di soglia o breakover fino a che la corrente non cessa o scende sotto un certo valore . . .Un datasheet di un Diac :http://www.micropik.com/PDF/br100.pdfnotte Esatto Madak i piccoli bulbi al neon possono in qualche modo sostituire un diac , anche se la tensione di breakover è maggiore. . . praticamente si frutta il fatto che sopra una certa tensione il gas permette la conduzione . . .
Livio Orsini Inserita: 15 novembre 2011 Segnala Inserita: 15 novembre 2011 Certo. Anzi per ottenere tensioni stabilizzate si usavano valvole che non erano altro che lampade a scarica di gas. Le più comuni eran due tipi della Philips che, con differenti miscele di gas, avevano 2 differenti tensioni di soglia: la prima nell'intorno degli 80 V e l'altra dei 90 V. Ne devo avere ancora un paio nel cassetto dei cimenli, assieme ad triodo a scarica di gas che si usava per generare denti di sega.
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