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Integrato Lm317


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Inserito:

Buonasera,

il circuito integrato LM317 ha la caratteristica di avere in media 1.25 V tra il pin Vout e il pin Vadj. Ponendo quindi una resistenza di opportuno valore tra questi due pin, si realizza un generatore di corrente, come suggerito anche dal datasheet. Il componente accetta tensioni in ingresso fino a 37 V.

Faccio riferimento al datasheet http://docs-europe.electrocomponents.com/w...66b80daf699.pdf a pagina 10, figura 9.

Secondo i miei calcoli l'efficienza di questo componente vale Vout/Vin; le correnti entrante Iin e uscente Iout sono uguali essendo Iadj trascurabile (microampere). La potenza dissipata è, per quanto ho capito, funzione del salto di tensione tra generatore, collegato al pin di ingresso, e carico, collegato al pin di uscita. È corretto?

Una seconda domanda: dove si legge sul datasheet il fatto che la tensione in ingresso deve essere di un certo valore superiore alla tensione in uscita? Ho letto che Vin deve essere maggiore di Vout di almeno 3V, ma questo pregiudicherebbe molto l'efficienza del circuito.

Grazie


Inserita:

ciao, ti rispondo un pò velocemente, la dissipazione in W dovrebbe essere (Vi-Vu)*I

mentre per la questione della tensione minima, nel datasheet linkato a pag 6 tabella 4 nella prima riga si legge DeltaVo e notiamo essere 3-40V, quindi in ingresso potremmo mettere una pensione che sia minimo 3V superiore a quella richiesta in uscita, e massimo 40V oltre questa. Non ho letto se ci sia un limite max di tensione in ingresso, ma i 40V si riferiscono solo alla differenza tra ingresso e uscita

Inserita:

Vado a memoria, la versione standard era nata fino a 37V mentre la HV si poteva usare fino a 57V (non era facile da reperire)

Ora ho verificato su data NATIONAL LM 317HV dice differenza VI-VO 60V - 1.5A max...

Inserita: (modificato)

puoi dividere la dissipazione tra più componenti, la più economica è una resistenza in serie all'entrata (poi metti una piccola capacità per la stabilità) calcolata in maniera che con la minima Vin e la VoutMax+3V si realizzi il salto di tensione con la Io.

Più raffinata e più performante (anche perchè si accettano maggiori tensioni in entrata) è la soluzione con transistor NPN: la Vin entra nel collettore, esce dall'emettitore e và ad alimentare il 317, la base è alimentata con un resistore dal collettore e (la base) è limitata in tensione dall'anodo di uno zener il cui catodo è collegato all'uscita del 317.

Questo fa sì che il 317 sia sottoposto (via "buffer" inseguitore di tensione) ad un salto di tensione fisso (Vz-Vbe) che moltiplicato per la Io dà una dissipazione fissa e nota (e limitata...) caricando il transitor della dissipazione ulteriore.

Notare che, entro i limiti di VceMax del transistor, il 317 è alimentato a differenza di tensione costante, quindi la Vin può raggiungere qualunque valore (qualunque si fà per dire...... ).

Credo che in qualche DATA del costruttore ci sia qualche schema così, verifica anche esplorando la documentazione di più costruttori (il componento lo fabbricano un pò tutti: è un classico!)

Se invece il range di tensione Vin rientra in quello dell'integrato, allora puoi mettere un transistor PNP seguendo lo schema indicato per aumentare la massima corrente di uscita, dimensiona la Rbe del transistor in modo che ci siano 0,6V con la corrente che vuoi far scorrere NEL SOLO 317, la rimanente verrà fornita dal transistor: ogni componente dissiperà per il salto di tensione moltiplicato per la propria corrente in transito.

P.S.

Googlando ho trovato questo:

http://www.national.com/ms/LB/LB-47.pdf

Modificato: da ludo69
Inserita:

Il mio problema è ricavare una corrente costante da una sorgente che varierà tra 3.6 V e 6 V, non ho chiaro come limitare il delta V tra entrata e uscita: non posso "sprecare" 3 V se ne ho già così pochi.

Se non posso fare diversamente, continuo a utilizzare il circuito a corrente costante di cui parlavamo qui http://www.plcforum.it/forums2/index.php?s...=0entry463328

Inserita:

non ho capito che devi fare... se usi il 317 come generatore di corrente costante la tensione di uscita non sarà fissa, ma appunto si adeguerà di conseguenza, per mantenere fisso il valore di corrente...

Inserita:

Secondo me, la parte del foglio tecnico che ti da qualche notizia a riguardo è il grafico per l' intervento della sicurezza "Current Limit" con in ascissa la differenza Vin-Vout e in ordinata la corrente di uscita.

Vedi le curve più alte (in base alla temperatura), se usi i contenitori in cui solitamente si trova l' integrato.

Le curve più basse sono per la versione "H", un metallico che non ho mai usato ne visto.

Dal grafico, si nota che i 3V di diffenza tra Vin e Vout, che vengono solitamente citati come "minimo", sono necessari se devi "tirare" il dispositivo sino al max di ampere permessi.

Questo vale dai circa 3V sino a circa 12V di differenza Vi-Vout.

Se il generatore di corrente che devi realizzare sta sotto 1A, dal grafico sembra che pui arrivare attorno ai 2V di differenza Vi-Vout, forse anche meno.

Dato che non è facile definire con certezza, vista la risoluzione e la scala del grafico in questione, forse fai prima a fare un paio di test a banco.

Puoi provare a modificare la tensione di ingresso al tuo 317 e verificare se tiene la corrente impostata usando un carico elettronico.

Inserita: (modificato)

guarda che se trovi delle vecchie schede madri di PC trovi facilmente degli stabilizzatori "simili" al 317 (cioè utilizzabili come generatori di corrente) a bassa caduta, roba intorno al volt.

Guadagnare uno o due volt di mancata caduta può sembrare poco, ma a volte fà la differenza tra aver trovato , o no, il componente adatto all'uopo!

Modificato: da ludo69

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