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Schema Alimentatore - Costruire un alimentatore


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Inserito:

Ciao a tutti

Ho un trasformatore 220v 20v 85VA e qualche altro componente, vorrei auto costruirmi un alimentatore,

cortesemente mi potreste indicarmi lo schema più appropriato?

Pensavo a tre tensioni 6 12 24 V non so se e possibile, cosa mi consigliate?

Grazie per le eventuali risposte


Fulvio Persano
Inserita:

Ciao.

Prova a vedere se qui trovi qualcosa.

Inserita:

Ciao Fulvio grazie per la risposta

O scaricato gli schemi, ad una prima occhiata però no o visto quello che cerco, si un alimentatore da banco che però con un unico circuito di possa dare le tre tensioni, che ne pensi è possibile?

Inserita:

Cioè se ho ben capito vorresti ottenere tutte e 3 le tensioni contemporaneamente ?E queste tensioni saranno fisse non regolabili giusto?Inoltre immagino tu intenda tensioni stabilizzate . . .

Per fare si può fare, però dovresti almeno indicare quanta corrente vuoi prelevare in uscita da ogni singola tensione .L'idea di base potrebbe essere usare degli integrati regolatori lineari della serie 78xx , quindi con un 7806 un 7812 e un 7824 potresti ottenere le tensioni da te richieste. Questi regolatori sopportano al massimo 1.5A di corrente, inoltre essendo regolatori lineari devono dissipare una certa potenza data dal prodotto della caduta di tensione fra ingresso e uscita per la corrente che li attraversa ....

Una soluzione sarebbe metterli in cascata di modo che il salto di tensione ingresso - uscita viene ridotto , in questo modo diminuisce la dissipazione de singolo integrato ma si riduce la corrente prelevabile in contemporanea dai 3 integrati a 1/3 , chiaramente se usi solo una tensione puoi assorbire anche 1.5A senza problemi . . .

Ah una cosa importante, difficilmente con un trasfo da 20Vac potrai ottenere 24Vdc stabilizzati . E' vero che una volta raddrizzati diventano circa 28Vdc ma sotto carico questa tensione scende e un regolatore di tensione tipo 7824 richiede almeno 3V di caduta che tu non hai . . .diciamo che non andrei oltre i 18V stabilizzati!

Ciao!

Inserita:

Ciao telsa88

Si l’idea e di ottenere 3 tensioni,

E queste tensioni saranno fisse non regolabili giusto?

Be cedo che per un alimentatore da laboratorio forse è più utile avere le tensioni regolabili “tu che ne pensi”

Essendo io un appassionato ma con pochissima esperienza mi affido ai vostri preziosi consigli,

ed ovviamente se qualcuno mi passasse uno schema gli sarei molto grato.

Per la corrente in uscita be diciamo che ottenere il massimo possibile sia una cosa giusta?

Inserita:

Sei tu che hai scritto 3 tensioni con 3 valori (6,12,24 mica me le sono inventate), da cui una mente normale pensa che si tratti di tensioni fisse, anche perchè ottenere 3 tensioni regolabili può avere più o meno senso . . .

Sì . . . ma chiaramente non si potranno usare i classici 78xx...

La soluzione più semplice è con 3 LM338 . . . più tardi cerco di metterti uno schema ...

Intanto se vuoi cerca LM338 e guardati il datasheet!

Inserita: (modificato)

Pre-scrittum: ipotesi di alimentatore monouscita variabile per uso laboratorio

dovendo prevedere vari salti di tensione (o la regolazione continua) ed avendo un unico secondario forse dovresti prendere in considerazione la tecnologia a commutazione, tipo L296, per problemi di dissipazione termica su basse tensioni di uscita.

Se ti piace avere una pulizia esasperata della tensione di uscita allora puoi prevedere uno stabilizzatore lineare in cascata a quello a commutazione, la cosa più semplice sarebbe usare un potenziometro doppio dove una sezione regola lo stabilizzatore lineare e l'altra sezione agisce sul pre-regolatore a commutazione in modo che fornisca a quello lineare poco più della minima tensione di salto che gli necaessita, questo in ogni punto della regolazione del potenziometro

Modificato: da ludo69
Inserita:

Ciao tesla88

Sei tu che hai scritto 3 tensioni con 3 valori

Si certo hai ragione, da inesperto o pensato a un alimentatore versatile su diverse tensioni non o preso in considerazione l’alternativa di avere un unica tensione regolabile regolazione

Per la componentistica, mi affido a voi che certamente sapete i componenti più appropriati

Grazie in anticipo per lo schema

Ciao ludo69

ipotesi di alimentatore monouscita variabile per uso laboratorio

si tu che ne pensi?

Per il resto, be sono un appassionato principiante perciò non o grandi pretese di tensioni pulite

Per il momento mi accontento di riuscire ad costruire un alimentatore

Inserita:

la cosa più didattica, visto che sei un principiante con voglia di imparare, sarebbe un alimentatore lineare che unirebbe la semplicità alla robustezza con l'unico neo di dissipare molto calore quando a basse tensioni chiederai molta corrente: è un fenomeno fisico.

Sarei tentato di suggerirti di cercare uno schema a transistor e senza integrati, così che tu possa gestire ed imparare osservando schemi e funzionalità sia nella teoria che nella pratica, cosa che una semplice scatola nera (circuito integrato) difficilmente potrebbe fare....

quanto ne sai di elettronica? segui corsi? che anno? vuoi applicartici o preferisci soluzioni "cotte & mangiate"?

Inserita:

Ciao ludo69

Per la scelta dello schema ovviamente mi affido ai vostri consigli,

Le mie conoscenze in elettronica sono a zero

Non seguo corsi (anche perché sono un po’ datato)

Preferirei delle soluzioni, che poi ovviamente cercherei di capire con le conoscenze di elettrotecnica e con l’esperienza di molti anni di lavoro nel campo elettrico

Ovvio che non sono in grado di costruire un circuito elettronico, per questo confido nel vostro aiuto

Inserita:

Ciao ludo69

Grazie della risposta e del link

Interessante e facile per un principiante come me,

o una domanda, i transistor ovvio li metto su alette di raffreddamento, ma se questi sono isolati delle alette

l’isolante non impedisce “anche se in minima parte” la trasmissione del calore?

Forse none opportuno isolare le alette dal resto del circuito?

Inserita: (modificato)

il tuo dubbio è lecito, di fatti per isolare ELETTRICAMENTE si usano dei fogliettini che termicamente CONDUCONO e storicamente erano fatti di "mica"e si aggiungeva anche un leggerissimo velo di grasso al silicone, oggi esistono materiali siliconici con cui fanno foglietti (generalmente grigi) che hanno migliori proprietà termiche.

Ricorda che lo scopo è estrarre calore dal circuito, se non isoli l'aletta la devi mettere dentro al contenitore (per prevenire contatti) e questo porta l'aletta a mettere in contatto termico il dispositivo da raffreddare con un volume CHIUSO, è come sperare di spegnere un tizzone ardente chiudendolo dentro una coperta: rimarrà ardente.

L'aletta va messa fuori contenitore in posizione esposta all'aria libera di muoversi con le geometrie in verticale in modo da non ostacolare il moto convettivo dell'aria che si viene a creare (tipo termosifone) ovvero l'aria fresca si scalda, quindi sale e risucchia aria fresca dal basso verso l'alto e si instaura così un ciclo virtuoso, come una piccola "pompa d'aria" che assicura un leggero flusso dal basso verso l'alto.

Potresti anche mettere sull'aletta un interruttore (sensore) termico che se l'aletta arrivasse sopra i 100° allora interrompe il primario (220V) del trasformatore....

Ricorda che oltre ad isolare la superficie metallica del corpo bisogna anche isolare la vite con delle rondelle isolanti specifiche, buona norma è che dopo aver fissato il tutto, prima di accendere, si verifica con il tester il reale isolamento tra l'aletta ed il dispositivo, visto che basta anche un microscopico ricciolino della foratura a perforare il foglietto isolante vanificandone la presenza.

Modificato: da ludo69
Inserita:

Ciao ludo69

Grazie della spiegazione esauriente e completa, anche la dimostrazione dell’ montaggio

Ti ringrazio per la tua gentilezza

Seguirò scrupolosamente i tuoi consigli

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