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PLC Forum


Interruttore Antidiluviano Da 125 V Ac


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Inserito:

Ciao ragazzi, sto aiutando un collega a cablare un preamplificatore a valvole. L'interruttore della linea 230 V lo vuole in puro modernariato e mi ha "rifilato" un vecchio interruttore, a cui tiene molto, made in Japan a bilanciere con asta lunga in alluminio spazzolato. In effetti è prefetto per il design dell'apparecchio, ma i dati di targa incisi riportano "0.3 A-125V AC" temo che non sia adatto ma ho paura a dirglielo. Come posso, in maniera non troppo macchinosa, trovargli una soluzione. Per esempio una volta ricordo di aver utilizzato un relè passo-passo inscatolato della Rielco per comandare la 230 con un interruttore momentaneo... ma ora non è adatto ovviamente.

Ogni consiglio è ben accetto.

Bye bye


Inserita:

non vorrei sbagliare, ma a 250V dovrebbe sopportare la metà della corrente; potresti usarlo però per accitare un normale relè

Inserita:

Bah, non mi arrischierei ad usare un interruttore dato per 125V sul 230V, non mi preoccupa tanto il fatto della corrente da dimezzare piuttosto il fatto è che se è dimensionato per funzionare a 125V l'isolamento potrebbe essere insufficiente a 230V.

Il mio consiglio è trovare qualcosa di nuovo con estetica "vintage" , insomma di interruttori a leva ne fanno tutt'oggi molti modelli e chi costruisce elettroniche valvolari lo sa...

Livio Orsini
Inserita:

Se proprio si vuole usare quell'interruttore l'unica soluzione e fare un accrocchio che ricalca la filosofia dello "stand bay" dei telecomandi.

Cerco di spiegarmi meglio.

Piccolo trasfo alimentato direttamente dalla rete, 5 VA - 10 VA massimo. Secondario a 12V che alimenta la bobina di un relè. L'alimentazione è tagliata dal vecchio interruttore. Chiudendo il circuito il relè eccitandosi ancrà a chiudere il circuito di alimentazione principale dell'apparecchio, ovvero alimenterà ilprimario del trasfo di alimentazione generale.

E' meno complicato realizzarlo che spiegarlo. Il circuitino occupa pochissimo spazio e così è possibile usare in sicurezza il vecchio interruttore.

Inserita:

Avevo pensato anch'io alla soluzione proposta da te Livio , l'avevo poi scartata perchè non mi piaceva il fatto di avere un trasformatore sempre alimentato , resta il fatto che è forse l'unica soluzione per usare in sicurezza l'interruttore ;)

Livio Orsini
Inserita:
l'avevo poi scartata perchè non mi piaceva il fatto di avere un trasformatore sempre alimentato ,

Piace poco anche a me, però è comune a tutti gli apparati con telecomando che hai in casa: TV, home teather, etc. .

Se preteggi il trasfo con fusibili adeguati non hai problemi di sicurezza, hai solo il consumo di 5-10 VA sempre inserito. :angry: Però puoi sempre fare come: metto tutti gli apparecchi con stand by sotto una presa con interruttore (ciabatta), così posso staccare completamente l'apparato.

Senza questo artifizio, quell'interruttore non può essere usato.

Inserita:

Grazie per i consigli... quindi mi è parso di capire che occorre utilizzare un artifizio.

Se utilizzassi un MOC3021 per isolare un circuito a bassa tensione da un Triac tipo BTB04-600?Mi basterebbe solo dare 10 mA al led dell'optoisolatore. Potrei anche prelevarli dalla 230 stessa... Ma la corrente che transita dal triac risulterebbe "disturbata" o meglio non adatta ad essere trasformata dal grande trasformatore che sta all'ingresso dell'apparecchio audio.

Cosa ne pensate?

Inserita:

1 - l'interruttore non può essere connesso in alcun modo ad una tensione > 125 V ca, anche se usi un partitore resistivo o capacitivo per far cadere la tensione l'isolamento non è garantito, quindi è pericoloso.

2 - Se usi un opto isolatore con commutazione per passaggio di zero di tensione, come credo sia il moc3021 (però non ne sono certo, dovrei andare a consultare il data sheet), non dovresti avere nessun problema ad usare un triac come ssr; il trasformatore lo vede come un normale interruttore elettromeccanico.

Ovviamente, per le considerazioni espresse al punto 1, devi sempre usare un trasformatore che riduca la tensione, per pilotare l'opto.

Inserita:

Ciao Livio, l'interruttore intendevo metterlo a valle del partitore resistivo/capacitivo e al ponte di diodi,per interrompere l'alimentazione del LED all'interno dell'opto (sul piede 1 del DIL6). Non è fattibile?

Ciao e grazie

Inserita:

L'interruttore, quando è aperto ha sempre 230 V ai sui capi, quindi l'solamento non è garantito. Può succedere di tutto: funziona bene per anni, poi un giorno ci metti sopra il dito e ti prendi una bella scossa.

E' solo questo il problema: può essere causa di danni gravi, o irreversibili, alla persona. :angry:

Inserita:

Ricevuto FORTE e CHIARO. Grazie Livio, cercherò di convincere il proprietario dell'oggetto in questione di trovare posto per un altro trasformatore... io ci ho provato!

La sicurezza innanzi tutto.

Bye

Inserita:

Quoto Livio e anche io non userei mai quell'interruttore per interrompere una tensione maggiore dei 125V che ha di targa , però faccio 2 considerazioni giusto per far 2 chiacchere quindi prendete per tecnico solo quello che ho scritto prima .

-Se l'interruttore è metallico e è montato su un telaio metallico connesso alla messa a terra , allora se l'isolamento cedesse dovrebbe intervenire prima il differenziale se non i fusibili dell'apparecchio prima di prendere la scossa toccando l'interruttore (sarebbe anche una bella sfiga) .

-Ho visto in molti amplificatori specialmente per chitarra e anche di marche note usare interruttori da 230V per interrompere l'anodica delle finali che spesso è sui 500V dc se non oltre!!

Questo non vuole essere un incentivo ad usare quell'interruttore e mi pare di essere stato chiaro ,anche perchè credo si possa trovare qualcosa di moderno e sicuro ma con fascino "vintage", ma voleva essere solo un appunto su come poi stanno davvero le cose !

Inserita: (modificato)
però faccio 2 considerazioni giusto per far 2 chiacchere

Con il medesimo spirito faccio anch'io alcune considerazioni.

...allora se l'isolamento cedesse dovrebbe intervenire prima il differenziale...

Il vero problema d'isolamento di un interruttore, non è verso il telaio ma verso la leva di comando. Se l'isolamento dell'interruttore non dovesse tenere, ma la leva di comando è in materiale isolante in grado di sopportare tensioni maggiori a quella picco-picco della tensione da interrompere, si avrebbero solo danni all'apparato.

Il vero problema è quando la leva di comando non garantisce l'isolamento.

Ho in casa ancora vecchi interuttori a levetta, in uso fino agli anni '60, dichiarati idonei per i 220 V, con levetta di comando interamente metallica. Questi interruttori sono in un cassetto ma non li uso perchè, anche se costruiti per 220 V, non li ritengo sicuri. Li tengo solo perchè ho lo spirito del rigattiere. :smile:

Successivamente hanno fatto interruttori un poco migliori, usando ricoprire la levetta con materiale isolante. Ma anche questi non sono molto sicuri e sicuramente oggi non sarebbero certificati per interrompere con sicurezza una rete a 230 V.

..anche di marche note usare interruttori da 230V per interrompere l'anodica delle finali che spesso è sui 500V dc se non oltre!!

La tensione picco-picco corrispondente a 230 Veff è, considerando il limite massimo di tolleranza della rete (+15%) ==> 230*1.15 = 264.5; 264.5*1.41 = 372.945 V (tensione di picco) 372.945 * 2 = 745.89 Vpp, tensione decisamente maggiore ai 500 Vcc dell'anodica, anche considerando un certo grado di ripple.

Quindi se l'interruttore è certificato per reti da 230 V alternate è sicuramente isolato per 500 Vcc. Altro discorso per la capacità d'interruzione dei contatti.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

Ascoltato i consigli. Piccolissimo trasformatore da 6 v ac (22 perche' 23 perche' 19 mm) ponte di diodi integrato in SMD, condensatori di filtro sufficienti per il led dell'optoisolatore. Nella sezione ac Condensatore 400v da 0.1 µF un paio di resistenze e il Triac. L'interruttore ora interrompe i 6 v in tutta sicurezza. Me la sono cavata con pochi cm quadrati e il mio amico ha accettato di buon grado la più sicura soluzione. Grazie ancora del prezioso supporto.

Maurizio

PS Perché il segno "per" fatto con la lettera "ics" diventa "perché" nel testo???

Modificato: da Jago
Inserita:
PS Perché il segno "per" fatto con la lettera "ics" diventa "perché" nel testo???

E' il correttore automatico.

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