tirex93 Inserito: 13 giugno 2012 Segnala Inserito: 13 giugno 2012 Salve a tutti, spero di aver trovato la sezione giusta per pubblicare questo tema d'esame di sistemi che comporta la conoscenza di molta elettronica, cosa che purtroppo, per motivi che non sto a spiegarvi per non annoiarvi, non ha nessuno di noi sventurati maturandi...questo è un esempio di come sarà il nostro tema d'esame..chiunque sarà così gentile e disponibile di risolverlo (con soluzioni più semplici possibili... ) avrà la gratitudine di molte persone...grazie in anticipo a tutti!!http://desmond.imageshack.us/Himg259/scaled.php?server=259&filename=sistemi002.jpg&res=landing
Gianmario Pedrani Inserita: 13 giugno 2012 Segnala Inserita: 13 giugno 2012 Ma credo che prima di chiedere come si risolva, è questo mi fa molto arrabbiare, perche non vedo nemmeno un minimo di impegno, su come si pensa dirisolvere il problema. Credo che qui nessuno vi risolverà il problema, ma anche se siamo partiti con il piede sbagliato cercate di mettere la vostra soluzione e poi magari la si ragiona insieme. Come si dice " A voi la prima mossa" ciao.
Livio Orsini Inserita: 13 giugno 2012 Segnala Inserita: 13 giugno 2012 Ma fdurante l'anno che avete fatto? E l'insegnante che ha fatto? Arrivare al 13 giugno con queste domande fa proprio pensare che oramai la scuola italiana è andata a donne di facili costumi.
tirex93 Inserita: 13 giugno 2012 Autore Segnala Inserita: 13 giugno 2012 purtroppo abbiamo avuto un insegnamento praticamente nullo e ora siamo disperati...anche voi avete ragione però quindi grazie lo stesso..
Livio Orsini Inserita: 13 giugno 2012 Segnala Inserita: 13 giugno 2012 purtroppo abbiamo avuto un insegnamento praticamente nullo e ora siamo disperati... Posso anche capire la disperazione, però se lo risolviamo noi a voi servo poco o nulla. Meglio sarebbe se rivolgeste domande specifiche. A esempio quale dispsoitivo si potrebbe impiegare, quali sono i punti crtici. Oppure proporre un'ipotesi di soluzione e chiedere al forum se la soluzione è valida, se ci sono errori, come potrebbe essere migliorata. Tenete presente che poi il tema di esame può anche non aver nulla a che vedere con questo problema. Qual'è la vostra specializzazione? Non è ammissibile, anche con una scuola completamente disastrata, che un candidato alla maturità tecnica non sia in grado di abbozzare nemmeno un tentativo di soluzione di un simile problema.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 13 giugno 2012 Segnala Inserita: 13 giugno 2012 (modificato) io non mi stupisco. Lo scorso anno da marzo a giugno ho dato delle ripetizioni di matematica ed elettronica al figlio di un mio collega di lavoro che faceva le professionali,5° anno,maturita quindi. Ebbene sono dovuto ripartire dalle equazioni di 1° grado che non sapeva cosa fossero,i logaritmi,arabo per lui, la legge di ohm,sconosciuta per arrivare poi alle derivate e ai ponti radio. Un disastro completo: ebbene,tanto per rendervi conto dello stato della scuola italiana,all'esame di maturità ha avuto 75/100 !!!! e non perchè era diventato di colpo un genio... ,ne tanto meno perchè ero stato in grado di fargli digerire in 3 mesi il programma di 5 anni....ma proprio perchè la scuola è ridotta ai minimi termini come purtroppo gran parte della nazione Modificato: 13 giugno 2012 da Riccardo Ottaviucci
Livio Orsini Inserita: 13 giugno 2012 Segnala Inserita: 13 giugno 2012 Riccardo, ma durante l'anno gli insegnanti che hanno fatto? han rubato lo stipendio.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 13 giugno 2012 Segnala Inserita: 13 giugno 2012 (modificato) secondo me gli insegnanti ne sanno meno dei discepoli e quel poco che sanno non lo sanno trasmettere. C'è da dire obiettivamente che gli alunni sono molto più difficili da educare di una volta. Modificato: 13 giugno 2012 da Riccardo Ottaviucci
dott.cicala Inserita: 14 giugno 2012 Segnala Inserita: 14 giugno 2012 Cari amici, non perdetevi nel qualunquismo! E' vero che l'ambito dell'istruzione italiana negli ultimi anni ha subito operazioni "mattatoio" però, non bastano un paio di esperienze personali o sporadici, anche se sempre più frequenti, interventi nel forum da parte di qualche disperato, per dedurre che...è tutto così. Qui nel forum molto probabilmente capiterà chi è cresciuto nella cultura istituzionalizzata dell'escamotage, il furbastro alla ricerca della soluzione preconfezionata e questo è dimostrato dal fatto che non ha un minimo di pudore a "ordinare il pranzo". Tutto ciò è sicuramente indice di decadenza sociale e culturale e questo è testimoniato frequentemente dalla cronaca, la quale riporta di episodi di violenza perpetrati da genitori nei confronti d’insegnanti che hanno osato bocciare o dare brutti voti ai loro giovani campioni o addirittura degli stessi studenti nei confronti dei loro insegnanti per lo stesso medesimo motivo. Queste sono notizie che balzano agli onori delle cronache. Notizie di cui la cronaca si alimenta e vive. La normalità invece non fa notizia se non in qualche raro caso di estrema eccellenza - il fenomeno - Poi è sempre esistita, come nel caso del somaro che si è diplomato con 75/100, la buona sorte. Io comunque ritengo che la principale causa di tutto ciò sia da ricercarsi all'interno della famiglia perché chiunque abbia frequentato la scuola pubblica e privata (pago=mi promuovi) ha sicuramente vissuto o è stato testimone, in qualsiasi epoca, di situazioni poco edificanti. Diplomi comprati, lauree comprate o ministri dell'istruzione che sostengono esami presso facoltà notoriamente - e nessuno interviene - corruttibili.....e qui mi fermo onde non far concorrenza alla treccani e vi risparmio le varie indecenze ittiche. Trovo estremamente giusto non fare il compitino al "povero" studente disperato, che comunque, se non qui, la scappatoia la troverà altrove. Poteva svegliarsi prima e studiare in autonomia, proprio perché oggi ha a disposizione strumenti come la rete, che noi meno giovani non abbiamo avuto e in ogni caso, trovandoci nella stessa situazione, non ci siamo arresi, la nostra rete era la biblioteca...ad esempio, ma principalmente la nostra energia propulsiva è sempre stata generata dall'interesse di conoscere ed essere preparati. Se non c'è la volontà.......si cerca la scorciatoia.....anche perché è venuto a mancare il senso dell'onestà, che in questi ultimi anni ha enormemente perso di valore. Per questo motivo, quando leggo simili interventi, non rispondo, quando leggo interventi dove l'autore ignora persino le più elementari regole grammaticali, mi irrito fortemente e magari sbagliando, sono umano, incomincio a sfottere. Questo però non mi basta per sentenziare che ormai è tutto così….e muoia sansone con tutti i filistei. Perché mi ricorda un po’ i discorsi di quegli amabili vecchietti che dicevano: “Ai miei tempi….” Perchè la memoria è selettiva e tende a cancellare i brutti ricordi e ad enfatizzare quelli meno brutti fino a renderli piacevoli.... specialmente per noi italiani che di memoria ne abbiamo ben poca. Così è...se vi pare.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 14 giugno 2012 Segnala Inserita: 14 giugno 2012 Pirandellianamente non posso darti torto ,anche se il degrado della scuola viaggia in parallelo al degrado delle Istituzioni e quindi della Nazione e questo non lo puoi negare. Vero è che l'equivalenza scuola privata=pago=mi promuovi si bilancia con quest'altra relazione : scuola pubblica=promozione assicurata se no perdiamo iscritti che potrebbero cambiare scuola=>meno iscritti=>classi soppresse=>professori a spasso. Non essere qualunquisti presuppone che oltre alla denuncia del problema si proponga anche la propria soluzione.E nel campo della scuola l'unica soluzione è quella basata sul merito,a tutti i livelli. Soluzione che si trasferirebbe in automatico anche al campo lavorativo,ma qui ci andiamo a scontrare con le concezioni "egualitarie" di certe classi politiche ed allora teniamoci quello che abbiamo oppure cambiamo paese,che vuoi che ti dica?
Livio Orsini Inserita: 14 giugno 2012 Segnala Inserita: 14 giugno 2012 (modificato) Io comunque ritengo che la principale causa di tutto ciò sia da ricercarsi all'interno della famiglia Su questo sono in toale accordo con te. Da quando i genitori hanno smesso di fare i genitori per fare gli "amici" l'educazione ne ha risentito in modo disastroso. E' sempre stato più facile dire di si che di no. Inoltre acconsentire permette di sfuggire alle proprie responsabilità. Quando ero un ragazzino cìerano i nonni che davano ai genitori una possiiblità di concedere indulgenze mutandola forma. Ricordo che a volte mio padre mi diceva: "Il nonno mi ha detto che tu...Allora non vorrai far fare brutta figura a tuo nonno.." Era un modo per essere indulgenti ed allo stesso tempo responsabilizzarmi maggiormente. Detto questo, però non assolvo la scuola. Io ho frequentato buona parte delle scuole alla sera, università compresa.Ho anche frequentato per due anni (i primi 2 delle scuola media) una scuola privata sotto forma di allievo semiconvittore di un collegio retto da ecclesiastici. Ebbene di tutti gli insegnanti che ho avuto solo 4 meritano, come giudizio, un voto da 7 in su. La gran parte si attesta nell'intorno 5-6, alcuni anche meritano l'insufficienza grave: <4! Per mia fortuna i 2 maestri che ho avuto alle elementari sono fra quei 4 "buoni"! Poi ho vissuto l'esperienza da genitore. La figlia maggiore ha avuto la fortuna di avere buoni insegnati per la scuola dell'obbligo e insegnati sufficiente per il liceo. Non so come erano gli insegnanti del Politecnico, ma non si è mai lamentata degli insegnanti quindi presumo che siono stati ad un livello decente. Per la minore è stata una tragedia. In 5 anni di scuola elementare ha coambia to almeno 6 maestri. L'unica insegnante decente l'ha avuta in 5 elementare. Questa poveraccia ha tentato anche un disperato recupero ma il ritardo era veramente grave. Nella scuola media il ritardo si è anche approfondito. Ho dovuto smettere di andare ai colloqui con gli insegnati, lasciando l'onere solo alla moglie, perchè, con il mio carattere incapace dia ccettare certe cose passivamente, avrei rischiato di aggrare la situazione. L'insegnante di elttere che parlava un italiano peggiore di quello del senatore DiPietro, l'insegnate di francese parlava come un macchietta di Lino Banfi, mentre quello di educazione tecnica si comportava, per usare un eufemismo, come un diversamente intelligente. Poi mia figlia ha voluto aggravare la situazione frequentando il liceo artistico. Anche li dopo i primi colloqui ho preferito desistere. Fortunatamente poi mia figlia, dopo il liceo, ha deciso di frequentare la scuola per infermieri. Ha trovato insegnanti almeno decenti; unendo una maggiore maturità ed il vivere esperienze che ti mettono a contatto con situazioni poco piacevoli ha fatto si che le cose migliorassro anche dal punto di vista educativo. Se devo giudicare da certe comparse sul forum credo che in questi ultimi venti anni le cose siano anche peggiorate. Per conto mio non sono i cosidetti "tagli" ad aver precipitato la scuola nel baratro. per conto mio la responsabilità maggiore è stata nell'appiattimento dei valori, nell'eliminazione della meritocrazia, che negli anni 70 e 80 era considerata come una sorta di infamia. Inoltre, sempre a partire, dagli anni 70 l'insegnamento è diventato un comodo rifugio per molti elementi "poco dotati" e nullafacenti. Poi ultimamemente il degrdo morale di tutta la società ha fatto il resto. tanto che vale impegnarsi e lavorare sodo, l'unica cosa importante è essere più furbi degli altri. E nel campo della scuola l'unica soluzione è quella basata sul merito,a tutti i livelli. E' giustissimo, solo che se lo appllichi sul serio rischieresti di dover cacciare almeno la metà del personale (docente e non docente). Modificato: 14 giugno 2012 da Livio Orsini
dott.cicala Inserita: 14 giugno 2012 Segnala Inserita: 14 giugno 2012 ....la mia proposta è: "Cominciamo dalla Famiglia" Su questo ci stiamo mettendo d'impegno io e la mia consorte con i nostri due figli. Non so se ce la faremo, ma almeno ci proviamo e lo sforzo è veramente grande e faticoso. E' difficile spiegare ai figli che il comportamento di altri compagni e genitori non è edificante, anzi distruttivo se non vergognoso, anche perché poi i figli a scuola con i compagni parlano e tante volte ci si trova di fronte genitori rozzi e potenzialmente violenti che non accettano osservazioni di nessun tipo. Genitori che piangono per i 418€/mese di asilo nido (è una bella cifra, nel corso di questi ultimi 8 anni abbiamo sborsato la bellezza di 25.000€ per l'asilo nido comunale, ma ne è valsa la pena) e poi non rinunciano a sky, allo smart phone, ai vestitini griffati, alla macchinina, non perdono occasione per giocare a giochini idioti e macchinette mangia soldi ecc ecc ecc. E' difficile non urlare che il furbastro non è altro che un ladro.... Ci vuole molta diplomazia e tatto, io non l'ho e quindi interviene la moglie. L'educazione dei figli? La delegano alla tv. Educare oggi significa parcheggiare. Anch’io ho seguito un percorso formativo simile a quello di Livio: Di giorno al lavoro, la sera a scuola. Perché lo abbiamo fatto? Ci ha obbligato qualcuno? No, abbiamo scelto la nostra strada accettando di farci carico di tutte le difficoltà che di giorno in giorno si presentavano, per fame di conoscenza e passione. Nonostante abbia incontrato "docenti" in tutto il mio percorso scolastico, a volte poco meritori di questa definizione, ho avuto la fortuna di aver da sempre coltivato una passione. Questo mi ha aiutato a colmare le lacune del sistema scolastico, credo, e ogni giorno mi sforzo di colmare le mie, non solo tecniche, perché la scuola non finisce mai, anche il lavoro è scuola, la vita è scuola. Se non ci sono passione ed interesse, che sia nello studio, che sia nella tutela di ciò che abbiamo o nello svolgimento di qualsiasi mansione, è inutile ogni sforzo. Ho avuto un prof. che scatarrava e fumava in classe, ma potrei fare un elenco dei personaggi assurdi che ho incontrato nella mia carriera scolastica, come tutti credo. L'obiettivo non è mai stato però il conseguimento di un titolo, ma la crescita sia culturale che tecnica, motivata dalla fame di sapere. La motivazione deve crescere all'interno della famiglia, che deve porre come scopo educativo la crescita culturale sia dei figli che degli stessi genitori, amici sì, ma anche genitori giusti e severi. Credo che se partiamo da qui, poi si potrà porre rimedio a tutti i guasti che nel corso dei decenni si sono sommati e che hanno prodotto la situazione in cui oggi viviamo..... Qualche speranza comunque mi rimane, perché nonostante la feccia che abbonda anche e non solo nella scuola, qualche piccola oasi abitata da persone meravigliose che fanno il proprio dovere e anche di più, senza chieder onori e glorie, con i sempre più scarsi mezzi a disposizione, continuo ad incontrarla. Per questo ho detto, non perdiamoci nel qualunquismo, lasciamolo alle persone mediocri irrecuperabili. Non distruggiamo tutto per colpa di alcuni, anche se questi, ora sono molti più di noi, perché così uccideremmo anche la speranza e allora non ci rimarrebbe più nulla. Sono poco credente, per niente praticante ma spesso mi vien da dire....Che Dio ce la mandi buona....ma noi continuiamo ad impegnarci!
Livio Orsini Inserita: 14 giugno 2012 Segnala Inserita: 14 giugno 2012 ...Che Dio ce la mandi buona.... Questo lo si diceva una volta, oggigiorno si dice: "Che Dio ce la mandi buona, ma anche giovane e...... magari anche revisionata da un chirurgo estetico". Lasciando perdere le facezie un poco idiote vorrei darti ragione, ma divento più pessimista giorno dopo giorno. E' vero che c'è ancora qualche insegnante che insegna al meglio delle sue possiiblità non perchè a fine mese arriva uno stipendio, ma perchè gli piace il lavoro che si è scelto e, soprattutto, perchè considera doveroso rispettare i patti liberamente sottoscritti che significa anche fare sempre tutto quello che è possiible fare. Ci sono ancora dei genitori che educano i figli che prima di reclamare i propri diritti bisogna essere in regola con i doveri perchè il dovere tuo corrisponde sempre al diritto di un altro e viceversa. Ci sono ancora giovani che studianocercando d'imparare veramente senza tirare ad ottenere un voto discreto con qualsiasi mezzo. Però son sempre meno queste persone e sembra anche che si faccia di tutto per scoraggiarle. Meglio coltivare l'amicizia di un politico, ottenere una scrittura come "velina", cercare qaulsiasi scorciatoia si possa trovare. E' questo il emssaggio urlato da tutti i mezzi di comunicazione. Questi sono gli esempi che da la nostra, ma non solo, classe dirigente. Vorrei emigrare, ma su Marte però.
tirex93 Inserita: 14 giugno 2012 Autore Segnala Inserita: 14 giugno 2012 (modificato) è voi avete ragione da una parte però una volta i professori facevano il loro lavoro, pur essendo più severi...,adesso invece vedono che la maggior parte di noi è svogliata e allora se ne approfittano usando sempre la stessa scusa che gli studenti d'oggi non sono quelli di una volta, non hanno voglia di studiare ecc....ma la verità è che non si può aver voglia di studiare finché gli argomenti non ti vengono spiegati...e la lezione consiste nel fare esercizi alla lavagna mai completati perchè cominciati a metà ora, sbavare mentre si pronunciano le parole e valutare con voti diversi verifiche esattamente identiche...oppure si spiega bisbigliando invece di scandire le parole ad alta voce in modo che in una classe numerosa come la nostra sia dannunziamente orecchiabile!! E qui non si tratta di qualunquismo o demagogia o altro, le colpe sono senza dubbio dei professori e in parte anche nostra certo ma bisogna ricordarsi che il baccano lo si fa perchè ci si rende conto che la lezione è incomprensibile e il professore incompetente e soprattutto prossimo alla pensione...piccolo dettaglio insignificante? quindi che non abbiate intenzione di risolverci l'esercizio lo capisco ma giocare a dare le colpe senza sapere con chi abbiamo avuto a che fare noi è un atteggiamento un po ballerino! comunque grazie a tutti del tempo chi ci avete dedicato alla prossima Modificato: 14 giugno 2012 da tirex93
Mirko Ceronti Inserita: 15 giugno 2012 Segnala Inserita: 15 giugno 2012 adesso invece vedono che la maggior parte di noi è svogliata e allora se ne approfittano usando sempre la stessa scusa che gli studenti d'oggi non sono quelli di una volta, non hanno voglia di studiare ecc....ma la verità è che non si può aver voglia di studiare finché gli argomenti non ti vengono spiegati... Come sempre alla fine torna in voga la realtà da me acquisita ai tempi in cui ho esercitato occasionali docenze nei cosidetti corsi di "terza area" che si tengono negli istituti professionali Infondere in un individuo il desiderio di imparare, è molto più importante che istruirlo. Questo di certo non assolve le famiglie "sindacaliste" dei propri figli, od i messaggi distorti che giungono da fuori, ma se l'interesse contamina l'allievo, allora il ruolo di chi lo aspetta a casa si semplifica di molto, poichè l'interesse per la materia nasce dentro all'alunno e diventa poi difficile da fuori....demolirglielo...! Ricordo sempre l'eco di una frase che rimbalzava per i corridoi quando io andavo a scuola : Ma a me questa roba, a che ca..o mi serve ????? Segno indiscutibile che l'insegnante di quella materia (o roba) ha miseramente fallito. Una volta ebbi uno studente di classe quarta dell'istituto tecnico in stage nell'azienda dove lavoravo. Lo appiopparono a me per un mese. Come prima cosa gli domandai perchè avesse scelto di fare "Elettronica" Risposta : Perchè il disegno meccanico è troppo difficile. :angry: Cioè, eravamo addirittura alla scelta del male minore, non di quella (invece) per interesse della materia medesima. Posso però garantire una cosa. Quando è finito lo stage, il ragazzotto ha di sicuro affrontato il quinto anno con una filosofia mooolto diversa. Un mese col sottoscritto in trincea coi guasti nei macchinari e che finalmente gli ha fatto capire "a lui quella roba a cosa gli serve" ed al come poterla impiegare per costruirsi in pratica tutto quello che (tecnicamente) gli passa per la testa, ha lasciato sicuramente il segno, poichè l'ho visto parecchio meno apatico di quando arrivò in azienda il primo giorno. Saluti Mirko
Livio Orsini Inserita: 15 giugno 2012 Segnala Inserita: 15 giugno 2012 comunque grazie a tutti del tempo chi ci avete dedicato alla prossima Però avresti anche potuto iniziare con qualche ipotesi di soluzione dell'esercizio, su cui discutere (come suggerevo nel #5). Forse non avrebbe risolto tutti i vostri problemi di preparazione ma qulcuno si; sicuramente sarebbe stato meglio della pura e semplice risoluzione di un esercizio.
tirex93 Inserita: 19 giugno 2012 Autore Segnala Inserita: 19 giugno 2012 infatti ho trovato questa soluzione ma non capisco il perchè delle varie scelte ecc... http://www.webalice.it/crapellavittorio/esami/matu97n.htm
Livio Orsini Inserita: 21 giugno 2012 Segnala Inserita: 21 giugno 2012 Cosa non cpisci: le scelte circuitali o le scelte di programmazione? La scelta della circuitazione analogic è quasi obbligata. La scelta del processore dipende dagli strumenti che ha a disposizione il progettista. In questo caso disponeva di attrezzatura per lo ST6, quindi ha scelto questo processore. Poteva scegliere un PIC o un atmega o altro; le cose sarebbero cambiate di pochissimo. Per la parte di programmazione son scelte quasi obbligate dal problema.
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