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Batterie Stilo Ricaricabili In Parallelo Ad Un Alimentatore


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Inserita: (modificato)

Eccome, il commodore vic20, il commodore 64, ecc... avevano l'interprete basic, anzi... quando lo accendevi l'unico modo di comunicare con lui era tramite il basic. :smile:

Io ce l'ho ancora il mio vecchio mitico C64, una macchina diabolica con un micro da 1 Mhz e ben 64K di ram :lol:

c64startupanimiertt.gif

Modificato: da Nikiki

Inserita:

il il commodore me lo ricordo da quando ero piccolo e mio cugino aveva io 64 e il 128... quanti bei pomeriggi a casa sua... e quelle cassette per caricare i giochi... bellissimi minuti di attesa... :wub: o quando facevamo i programmi del manuale commodore, mio cugino ci sapeva pure disegnare con i caratteri ascii :clap:

comunque il dubbio mi è venuto dalla prima volte che ho visto un pc col qbasic, in effetti avevo visto che alcuni comandi semplici semplici tipo print, funzionavano, ma non ero convinto della piena compatibilità

Inserita:
ma non ero convinto della piena compatibilità

Piena compatibilità è un parolone, anche un linguaggio come il Basic potrebbe essere sottoposto a varianti/aggiornamenti, ma le differenze sono comunque lievi.

Inserita:

e dove lo piglio il commodore mi per provare heheh :D

nikiki, ma ho provato la tua versione, però dopo premuto OK scompare la finestrella e nulla più :senzasperanza:

Inserita:
dopo premuto OK scompare la finestrella e nulla più

Dopo l'OK dovrebbe iniziare una sequenza di Message Box con la richiesta dei vari valori per il calcolo...

... se tu avessi problemi con gli script in teoria non dovrebbe aprirsi neanche la prima finestra...

Non ti da nessun errore?

Sicuro di aver copiato e incollato il tutto correttamente?... da quello che dici sembra che non esegua la "call" della funzione "calcolo"

Inserita:

in effetti ho ricopiato e reincollato adesso funziona... forse prima mi so mozzicato qualcosa senza accorgermene!

Inserita:

Grazie per la conversione del programma.

Adesso non mi resta che cercare qualcosa che per testare l'effettiva carica delle batterie.

Ciao

Inserita:
potresti pure usare una batteria piombo gel di capacità minima, tipo 1,2Ah

Questa probabilmente è la soluzione più sensata.

Per sapere se puoi usare una batteria piombo/gel (dette anche batterie a secco) è sufficiente che tu misuri la tensione dell'alimentatore.

Deve essere almeno di 13 volt e non deve superare i 13,8. Se rientri in questi valori puoi collegarla in parallelo senza proeccuparti di niente, nessun diodo o cose simili...

Il costo della batteria è ridicolo, stiamo parlando di 10 euro al massimo, e ti darebbe ben più di 30 secondi di autonomia.

Inserita:
Questa probabilmente è la soluzione più sensata.

Per sapere se puoi usare una batteria piombo/gel (dette anche batterie a secco) è sufficiente che tu misuri la tensione dell'alimentatore.

Deve essere almeno di 13 volt e non deve superare i 13,8. Se rientri in questi valori puoi collegarla in parallelo senza proeccuparti di niente, nessun diodo o cose simili...

Il costo della batteria è ridicolo, stiamo parlando di 10 euro al massimo, e ti darebbe ben più di 30 secondi di autonomia.

Grazie,

L'alimentatore che uso è regolabile e può arrivare anche a 13vdc, però in questo caso cosa c'è che limita la corrente se la batteria fosse troppo scarica? In rete ci sono circuiti complessi ed anche i caricabatterie hanno un prezzo notevole (rispetto ai normali alimentatori) questo mi porta alcuni dubbi sulla possibilità di mettere direttamente in parallelo una batteria, in tal caso quale scopo avrebbero i caricabatterie?

Buona giornata

Anche se forse oggi non è il miglior giorno per fare domande, non vorrei una risposta "pesce d'aprile" :superlol:

Inserita:
però in questo caso cosa c'è che limita la corrente se la batteria fosse troppo scarica? In rete ci sono circuiti complessi ed anche i caricabatterie hanno un prezzo notevole

Il limite potrebbe essere l'alimentatore stesso, non avrà mica corrente infinita... :smile:

I caricabatterie che dici tu probabilmente sono quelli per batterie Ni-Cd o Ni-Mh, che richiedono procedure di ricarica particolari, o peggio ancora Li-Ion... Per le Pb non sono richiesti metodi di ricarica particolari, ma soprattutto non è necessario interrompere la carica quando l'elemento è completamente carico a differenza delle altre... ecco perchè queste batterie si prestano particolarmente a fare da back-up in situazioni come la tua.

Il discorso potrebbe essere molto più ampio, quindi ti suggerisco di prendere in considerazione solo le tue necessità.

Prima ancora di preoccuparti di limitare l'alimentatore in caso di batteria eccessivamente scarica, ti dovresti preoccupare di non farla scaricare eccessivamente, perchè spesso se si scaricano troppo sono da buttare. Negli utilizzi professionali i dispositivi (almeno quelli seri) provvedono a scollegare la batteria dal carico per evitare la scarica profonda.

Se la batteria non si scarica e mantieni la tensione sotto 13,6 volt, il suo assorbimento di corrente sarà praticamente zero.

La ricarica con una corrente troppo alta potrebbe danneggiarla nel tempo dopo varie ricariche, ma tu non devi farne un uso ciclico, la usi in continuo, quindi la scarica e la successiva ricarica è un evento raro.

Se proprio tu volessi limitare la corrente potresti mettere un resistore in serie, con un diodo in parallelo al resistore per prelevare tutta la corrente necessaria dalla batteria, ma secondo me è un eccesso di prudenza.

Io uso queste batterie da quasi 30 anni, ti posso assicurare che in molti casi sono letteralmente in parallelo all'alimentazione, raramente ci sono applicazioni in cui la ricarica viene gestita in modo particolare (ad esempio con un controllo della temperatura).

Inserita:

Grazie per la spiegazione.

Per quanto riguarda il limite dallìalimentatore preferirei non arrivarci, quindi al max posso mettere una resistenza in serie alla batteria per sicurezza come mi hai consigliato, per il resto, la posso mettere direttamente in parallelo a 13.5Vdc (meglio anche 13.2 o 13 vdc se si ricarica comunque) così resto più vicino alla tensione nominale di 12vdc della centralina. Magari posso caricarla la prima volta usando un caricatore "serio" e poi lasciarla lì sempre alimentata (tanto più se il consumo è quasi zero).

Inserita:
Magari posso caricarla la prima volta usando un caricatore "serio"

ma cosa credi che faccia il caricatore "serio" di speciale, a parte dare corrente? :smile:

Inserita:
ma cosa credi che faccia il caricatore "serio" di speciale, a parte dare corrente? :smile:

Giusto per limitare la corrente :)

Comunque grazie, credo di aver capito che in questo tipo di batterie non ci sono procedure particolari per la ricarica come per tutte le altre tipologie.

Buona serata

Inserita:

Ho acquistato una batteria al piombo acido da 1.2 ah , è già in parte precaricata (12.7V), ho fatto una prova ad impostare l'alimentatore a 13.6V (come indicato anche sulla batteria) e mettendomi in serie con il tester la corrente iniziale era di 0.35 A: sulla batteria è specificato di non superare 0.3A ma ovviamente se la metto direttamente in parallelo non ho modo di limitare questa corrente. Ho però notato che nel giro di 3-4 secondi la corrente è scesa sotto 0.3A e nel giro di altri 10 secondi è scesa sotto 200mA.

Poi purtroppo ho voluto fare una misura in tensione per vedere a che livello era salita senza però girare i puntali ed impostare Volt sul tester (quindi al momento devo sostituire il fusibile del tester per poter misurare nuovamente in corrente).

1) Se la tensione iniziale della batteria fosse stata 12V o inferiore quale sarebbe stata la corrente iniziale assorbita ? Sempre la stessa?

2) Ho notato che se disalimento l'alimentatore 220vac/12Vdc, il led verde che ne indica il corretto funzionamento resta acceso (e non so quali altre parte dello stesso alimentatore), quindi il diodo in serie all'alimentatore potrebbe essere utile ed evitare che lo stesso mi assorba una parte della carica della batteria in assensa di alimentazione.

Un giorno qualcuno mi disse che in elettronica spesso vengono usate resistenze al posto dei normali fusibili poichè sono più rapide, potrei metterne una in serie alla batteria per proteggerla da una sovraccorrente oppure potrei mettere un normale fusibile da 350ma per lo stesso scopo. Cosa ne pensate?

Grazie di tutto!

Inserita: (modificato)

Mi sono documentato meglio, i normali diodi 1n4007 conducono quando la tensione supera 0.7V quindi non vanno bene: usandolo in serie alla batteria tampone la carica della batteria sarebbe sempre 0.7V inferiore alla tensione di alimentazione (se ho capito bene) , ho fatto anche una prova ed effettivamente con batteria quasi carica, la corrente non circola attraverso il diodio (se invece mi collego direttamente all'alimentatore circola corrente, anche se poca). Quindi sembra proprio che non possa usare questo metodo per impedire che l'alimentatore venga "alimentato" dalla batteria in caso di assenza di alimentazione.

Dovrei trovare un diodo che conduca con 0.1v ma non l'ho trovato. (i diodi schottky arrivano a 0.35v).

Quindi non mi resta che mettere la batteria direttamente in parallelo all'alimentatore (magari con un fusibile in serie).

Spero che qualcuno mi possa confermare o meno quanto ho scritto

Saluti.

Modificato: da Lionard
Inserita:

Ormai mi faccio le domande e mi rispondo da solo , sembra di essere da Marzullo :) Comunque non posso mettere neppure un fusibile perchè in caso di scarica la corrente potrebbe superare 500ma e quindi ....:( niente da fere...

Inserita:

Fino a qualche post fa parlavi di usare un condensatore, e ora ti preoccupi se un led assorbe qualche mA alla batteria?... :smile: ma quanta autonomia ti serve?

Se vuoi puoi usare il diodo, la batteria si caricherà anche con 13,2 volt, anzi... gli allungherai la vita :smile:

Il fusibile sarebbe bene mettercelo, ma non da 350mA, almeno da 2-3 A, il suo scopo è quello di prevenire un incendio in caso di corto circuito perchè la batteria in corto scarica qualche decina di A.

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