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Usare "Varialuce" Per Scaldabagno


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Inserito: (modificato)

Salve , ho realizzato questo varialuce:

dimmer.gif

c'è scritto che se il triac è ben raffreddato si può usare fino a carichi di 2kw.

Il componente che ho usato io è un bta216800B (quindi 16 ampere) è quindi credo supporti una potenza superiore (almeno spero, dato che il resto dei componenti del circuito non li ho modificati).

La mia domanda è se questo tipo di circuito può essere usato anche per uno scaldabagno da 2kw che vorrei portare ad 1kw o 1.5kw per evitare assorbimenti eccessivi e distacchi dal contatore enel.

E' possibile secondo voi?

Grazie

Modificato: da Lionard

Mirko Ceronti
Inserita:

Certo che puoi.

Anche se, (per portarlo ad esempio ad 1Kw), basterebbe semplicemente un volgarissimo diodo di adeguata potenza e fine lì, senza andar a dissacrare un dimmer.

Dimezzando l'onda, si dimezza anche la potenza, e sfrutti così il dimmer per scopi più....nobili.... :smile:

Saluti

Mirko

Inserita: (modificato)

Grazie Mirko,

non avevo pensato al diodo, però così sarebbe di potenza fissa (magari potrei usarlo per la resistenza del forno), il mio intento era quello di poter regolare lo scaldabagno e valutare in funziona del periodo (estate /invero) qual'è la percentuale più adatta...

Usando il circuito sopra ed un triac da 16a (sopra indicato) secondo voi posso anche arrivare a 3kw?

Grazie

Modificato: da Lionard
Mirko Ceronti
Inserita:

Ehi....3 Kw cominciano ad essere un po' troppi, io a quel punto cambierei Triac orientandomi verso quelli in contenitore modello RD91 e lasciando invariati gli altri componenti, che tanto sono pressochè universali quando si parla di circuito Dimmer.

Attento però, la riduzione della potenza, può sì scongiurare un distacco indesiderato del contatore Enel, ma non Ti riduce il consumo di Energia.

Saluti

Mirko

Inserita:
secondo voi posso anche arrivare a 3kw?

3kW con 230 V nominali corrispondono a 13 A circa; dovresti usare un dissipatore monumentale, meglio se usi un triac da almeno 20 A nominali per non dover usare un dissipatore da alcuni dm3 .

è scritto che se il triac è ben raffreddato si può usare fino a carichi di 2kw.
anche questa mi sembra un'ipotesi unpoco azzardata; son più di 8.5 A nominali contro un dispositivo da 12 A a 25oC di temperatura del case.

il mio intento era quello di poter regolare lo scaldabagno e valutare in funziona del periodo (estate /invero) qual'è la percentuale più adatta...

Comunque non andresti a risparmiare nulla in termini di energia consumata. Per innnalzare di 1oC la temperatura di 1 l di acqua ci vuole sempre la stessa enrgia, si compie sempre il emdesimo lavoro. Se tu quel lavoro lo compi con una potenza di 3 kW impiegherai un certo tempo, se impiehi una potenza di 1,5 kW impiegherai il doppio del tempo. Alla fine, dato che l'energia elettrica la pagi in kWh, consumare 3 kW per un 1h o 1,5 kW per 2 h paghi sempre 3 kWh. :smile:

Anzi se conti che il rendimento del dimmer è inferiore all'unità spendi un poco di più. Se invece è il problema della contemporaneità dei carichi meglio staccare, magari con un automatisomo, lo scladabagno quando hai inserito il forno o la lavtrice sta facendo il riscaldamento.

Inserita:

Grazie, quindi siamo un pò troppo al limite per 3kw, però dato che ho messo quello da 16 A per 2kw da quanto ho capito dovrebbe andar bene. Per i 3kw cercherò l'rd91 (prezzo permettendo).

Si l risparmio in energia consumata sarà zero ma il mio intento era quello di evitare distacchi e quindi picchi di potenza. Inoltre il passaggio da 3 a 4.5kw è molto costoso , in più circa 15 euro al mese in bolletta (da qunto mi hanno detto) quindi il risparmio sarebbe questo.

Buona giornata

Inserita:
ma il mio intento era quello di evitare distacchi e quindi picchi di potenza.

Se invece è il problema della contemporaneità dei carichi meglio staccare, magari con un automatismo, lo scladabagno quando hai inserito il forno o la lavtrice sta facendo il riscaldamento.
  • 11 months later...
Inserita:

Amici di PLCforum, possiedo un boiler elettrico da 100 litri con una resistenza da 1500 watt, sul tetto di casa c'è un impianto fotovoltaico da quasi 6 kWp, ma la produzione, come saprete non è costante nell'arco della giornata perciò ho comperato uno strumento prodotto da Tecnel (Schio-Vicenza) il REG 2000 (TE 7706) che, a detta del commesso-venditore e dell'ingegnere della Tecnel dovrebbe permettere, manovrando un potenziometro collegato al vero e proprio "regolatore", di parzializzare la potenza assorbita. Non me ne intendo assolutamente di elettronica, so collegare cavi elettrici secondo le istruzioni e, purtroppo, lo strumento non funziona. Non apre il circuito quando il potenziometro viene posizionato sullo 0; al contrario il circuito è sempre chiuso. Secondo voi, escludendo lo strumento citato, un dimmer, proporzionato ai 1500 watt del bollitore potrebbe funzionare? Ad esempio: se il fotovoltaico produce 1000 watt e l'abitazione ne assorbe 200, con il dimmer potrei inviarne 600 al bollitore, collegato a valle con la caldaia a gas, tenendo gli altri 200 come riserva. In questo modo l'acqua entrerà in caldaia sempre ad una temperatura superiore e, come ho visto nei giorni di sole il boiler funzionerà a pieno regime e la caldaia non si accenderà nemmeno. Ho bisogno del vostro aiuto per non acquistare uno strumento (dimmer o altro) che poi non funzioni, come spiegato prima. Grazie mille e scusate prolissità e confusione.

Inserita:

Il dimmer parzializza la fase della sinusoide della tensione alternata. In questo modo la corrente termica diminusce proporzionalmente al ritardo di fase. Sulla lampadina lo vedi come diminuzione della luminosità. Se lo applichi ad una stufetta elettrica da 1500W lo vedi dal calore che diminuisce e dalla (quasi) proporzionale diminuzione della corrente assorbita.

Il boiler è in pratica assimilabile ad una stufetta elettrica, quindi potresti effettivamente limitare i consumi del boiler. Il problema è farlo in modo automatico. Ovvero fargli consumare il surplus di eenrgia prodotta dal fotovoltatico.

Inserita: (modificato)

Grazie per la precisazione e la mia domanda conseguente è: quale dimmer acquistare senza che mi faccia impazzire? Vanno bene quelli utilizzati per le luci alogene con assorbimento pari o superiore a 1500 watt? Mi serve un grosso aiuto.

Precisazione: non è necessario uno strumento che funzioni automaticamente dato che sono quasi sempre a casa. Grazie

Modificato: da Lion.Gbb
Inserita:
Vanno bene quelli utilizzati per le luci alogene con assorbimento pari o superiore a 1500 watt?

Si vanno bene quelli per lampade ad incandescenza ed alogene; non vanno bene i dimmer per lampade a scarica di gas, quelle dette comunemente "lampade fluorescenti".

Inserita:

Grazie per il "supporto", prima ritornerò alla ditta che produce il REG 2000 (modello 7706 della Tecnel di Schio); ruotando il potenziometro manuale verso destra lo strumento riesce a dare la massima potenza al boiler, poi riduce l'assorbimento solamente di circa 200 watt. L'ho provato con una lampada ad incandescenza da 60 watt, girando il potenziometro tutto verso destra la lampada si accende normalmente a piena luminosità, girando il potenziometro verso sinistra, la luminosità si attenua appena un po', continuando a ruotarlo non cambia nulla, lo strumento inizia a ronzare, ma non azzera la luminosità come dovrebbe fare, nemmeno regolando al minimo il potenziometro interno. Tempo fa nella tavernetta avevo 4 lampade alogene da 200 watt comandate da un dimmer, quando il dimmer veniva ruotato verso sinistra la loro luminosità diminuiva sino allo spegnimento, ruotandolo verso destra la luminosità arrivava al massimo. Poi l'ho eliminato sostituendo le alogene con le fluorescenti.

Inserita: (modificato)

Bisognerebbe conoscere cosa c'è dentro nel regolatore.

Se è fatto sulla base di un regolatore a "taglio di fase" deve comportarsi come il dimmer che avevi nella tavernetta.

Il comportamento che descrivi è perlomeno singolare.

Ho letto i dati tecnici di catalogo e non è altro che un dimmer per potenze sino a 2 kW quindi, se non hai fatto erori di colelgamento, il dispositivo o è guasto o è difettoso.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

Proprio ieri sono andato dalla ditta produttrice a Schio, mi hanno fatto rilevare che una stagnatura del potenziometro era ballerina, fatta da me, ho accettato questa conclusione anche se ero certo di averla fatta correttamente; l'ingegnere mi ha consigliato di fare una prova con una lampada, cosa che ho fatto immediatamente. Il problema è lo stesso: potenziometro girato completamente a destra lampada accesa, girandolo verso sinistra la luminosità è diminuita leggermente, ma non si è mai spenta. Ho richiamato la ditta (che non è la venditrice), ed anche oggi pomeriggio ritornerò in azienda su invito dell'ingegnere per un nuovo controllo e portando con me la lampada (è ad incandescenza, di quelle di uso comune per portare la luce nei luoghi meno illuminati)

Lo sto pagando 3 volte data la benzina necessaria. Spero risolvano il problema perchè il venditore non lo sostituisce. Cordiali saluti. Lionello

Modificato: da Lion.Gbb
Inserita:

Sembra che il problema sia stato risolto: era il potenziometro che faceva le bizze; ieri mentre lo provavano in laboratorio funzionava, poi, portato a casa funzionamento parziale. Sostituito il potenziometro, lo strumento funziona, collegato ad una lampada del laboratorio la portava dal massimo di luminosita' allo spegnimento e viceversa. Domani vedro' come si comportera' con lo scaldabagno.

Inserita:
Spero risolvano il problema perchè il venditore non lo sostituisce.

Bell'esempio di serietà commerciale!

C'è comunque una garanzia prevista per legge. 12 mesi se acquistao da soggetto con partita IVA, 24 mesi se acquistato da privato. Questo è un obbligo di legge!

O il venditore dimostra in modo incontrovertibile che il difetto è stato causato da un uso improprio, oppure è tenuto a ripristinare la funzionalità, anche sostituendo interamente il dispositivo con altro funzionante.

Ho letto ora il secondo messaggio dal quale si evince che il dispositivo sembra funzionare. Con lo scaldaacqua il comportamento dovrà essere similare. Attenzione che non è facile misurare corrente e tensione, se non disponi di strumentazione adeguata, ovvero voltmentro e amperometro "true RMS (vero valore efficace). Usando strumenti normali rischi di prendere le classiche lucciole per lanterne.

Inserita:

Grazie per le informazioni; per gli strumenti come quello acquistato ci sono poche garanzie in negozio, ci sono vari modi per attribuire una qualche negligenza all'acquirente. Ho fatto bene a rivolgermi direttamente alla ditta produttrice che ha sostituito gratuitamente il potenziometro, anche se ho percorso piu' volte la strada.

In un altro negozio mi era stata negata la garanzia relativa alla scatola che si monta sotto le antenne tv che non funzionava, ne ho presa una identica in altro negozio e funziono' perfettamente.

Possiedo sia il tester con tutte le funzioni, piu' una pinza amperometrica con trasmettitore e relativo monitor portatile quasi tascabile sul quale compaiono i watt prodotti dall'impianto fotovoltaico, oppure indica il consumo se collegata a cavi che alimentano un qualsiasi utilizzatore e trovo anche la corrispondenza per immissioni e prelievi con il contatore esterno bidirezionale.

Cordiali saluti ed ancora grazie, Lionello

Inserita:
Possiedo sia il tester con tutte le funzioni..

Forse non mi sono spiegato chiaramente. Quando interviene un variatore a "taglio di fase" si possono avere misure attendibili solo con buoni strumenti "True RMS", perchè la forma della corrente non è più sinusoidale.

In un altro negozio mi era stata negata la garanzia..

In questi casi è doveroso piantare la grana! Non si tratta di pignoleria ma di legittima difesa dai commercianti disonesti che cercano di aggirare la legge. Prova a sentire un'associazione consumatori e sentirai cosa ti rispondono. In genere basta nominare una di questa associazioni che calan subito le braghe perchè sanno di essere completamente nel torto.

Inserita: (modificato)

Lascia in parallelo allo scaldaacqua una lampadina a filamento da pochi Watt (si comportera' come un misuratore True Rms :P )

Modificato: da patatino666
Inserita:

Bella idea,TRUE-spia..

Buona sera a tutti!

Inserita:

Lo strumento funziona benissimo (adesso!), c'e' pure la lucina nel boiler. Ho controllato i watt assorbiti nelle varie posizioni del potenziometro ed il tutto e' soddisfacente. Ringrazio ancora per la cortesia, sperando che tutto vada bene. Lionello

  • 4 months later...
Inserita:

Salve a tutti, ritorno a scrivere dopo un bel po' di tempo, i consigli per il boiler elettrico sono stati utilissimi e da diversi mesi non utilizzo il metano per riscaldare l'acqua sanitaria. Il boiler con resistenza comandata manualmente in base alla produzione del fotovoltaico funziona perfettamente.

Oggi vi sottongo un altro "problema" se cosi' vogliamo chiamarlo, perche' una volta a settimana mi trovo a dovermi allontanare da casa dal mattino fino a sera e per questo ho acquistato un timer elettrico che comandi la presa di corrente del boiler per un certo numero di ore. Prima di collegare il boiler (che ha una posizione obbligatoria per il cavo di fase) l'ho testato collegando alla presa in uscita una spina e due cavi (neutro e fase) ed ho notato questo: quando il timer e' in funzione per il tempo richiesto, la fase ed il neutro si trovano sui cavetti della spina in posizione corretta, uno per la fase ed uno per il neutro, mentre quando i piedini sono sollevati, il timer non e' in funzione e non dovrebbe esserci passaggio di elettricita', entrambi i cavi si presentano come fase, mi chiedo come cio' sia possibile (questo timer e' il secondo, il primo, con la medesima situazione, mi e' stato sostituito). Grazie per l'attenzione.

Inserita: (modificato)

entrambi i cavi si presentano come fase

Evidentemente il contatto di interruzione ora si trova sul neutro. Dovresti ruotare tutto il timer di 180 gradi (sottosopra) per avere l'interruzione sulla fase.

Se il controllo lo hai fatto con un cercafase e' normale che sia acceso (o spento) in tutti e due i terminali di uscita.

E' la resistenza del carico che produce questo effetto, ma se collegassi un utilizzatore al posto del cercafase, su uno dei due terminali si troverebbe in serie al carico.

Modificato: da patatino666
Inserita:

Grazie, patatino666, ho fatto come mi hai spiegato capovolgendo il timer ed ora, quando, non e' in funzione, entrambi i cavi della spina inserita nella sua presa, non segnano passaggio di elettricita'. E' importante perche', fra le specifiche del boiler, c'e' quella di prestare grande attenzione nel collegare correttamente fase con fase, neutro con neutro e cavo di terra con cavo di terra. Cordiali saluti, Lionello. (penosa l'ignoranza in elettrotecnica)

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