AndreA. Inserito: 14 luglio 2012 Segnala Inserito: 14 luglio 2012 Come ....promesso: progettino di un alimentatore tracking. E............seguiranno anche le spiegazioni.
AndreA. Inserita: 15 luglio 2012 Autore Segnala Inserita: 15 luglio 2012 Grazie... grazie al caro amico Livio Migliaresi per l'inserimento delle immagini. Sai Livio, Giggino mi ha regalato una bottiglia di nettare degli Dei, forse uva pigiata da una Dea greca non Medea...( non è una Dea ma avvelenava... i figli ne fecero la spese... Giasone stà pagando ancora i debiti...)
GiRock Inserita: 15 luglio 2012 Segnala Inserita: 15 luglio 2012 700KHz, a che ti servono, mica devi andare su Marte ... Comunque vedo poca utilità nel postare fantomatici schemi puramente teorici e senza nessun valore sperimentale, se ti esponi, almeno si consciamente pronto ad eventuali critiche, non fare sempre affidamento sul fatto che essendo un amico dello Staff questo basti per esonerarti dalla flagellazione mediatica in pubblico luogo... Se la cosa è così secretata come sempre del resto, abbi almeno l'accortezza di non mostrare nulla di così complicatamente impropronibile ai più, sinceramente non sò cosa farmene, sto ancora aspettando la siegazione da circa 1 anno dell'ultimo da te pubblicato... Sarai bravo come dicono in grio, ma con questo sistema dubito che suscitarai interessi tecnicamente validi se non dalla tua cerchia ristretta, pensa che non volevo neppure risponderti, ma sono stato volto a pietà anche stavolta... Niente di personale, è solo il mio sincero giudizio anche se pur sempre discutibile come tutto del resto...
AndreA. Inserita: 15 luglio 2012 Autore Segnala Inserita: 15 luglio 2012 """700KHz, a che ti servono, mica devi andare su Marte""" Essere bacchettato certo , ma non credo tu possa essere la persona giusta per poterlo fare. Studia un pochettino poi ne riparleremo, e non postare altro, farai solo vedere le tue lacune... Ora posso anche inserire le spiegazioni...
Livio Migliaresi Inserita: 15 luglio 2012 Segnala Inserita: 15 luglio 2012 (modificato) se ti esponi, almeno si consciamente pronto ad eventuali critiche, non fare sempre affidamento sul fatto che essendo un amico dello Staff questo basti per esonerarti dalla flagellazione mediatica in pubblico luogo... E', se me lo permetti, una espressione infelice che purtroppo si riflette sul modo personale di essere di ciascuno di noi, che, dal tuo punto di vista, sarebbe sensibile nei suoi giudizi o valutazioni alle emozioni amicali stabilitisi con alcuni più che con altri. E' una espressione che mortifica e che mi mortifica profondamente. Niente di personale, è solo il mio sincero giudizio anche se pur sempre discutibile come tutto del resto... P.S.: modifica dopo l'ultimo messaggio di AndreA.: niente polemiche personali o la discussione chiude qui! Modificato: 15 luglio 2012 da Livio Migliaresi
AndreA. Inserita: 15 luglio 2012 Autore Segnala Inserita: 15 luglio 2012 Nessuna polemica, ma se mi è permesso, ho tanti amici qui nel forum, spesso ci sentiamo telefonicamente, con qualcuno oltre all'amicizia ho una vera stima ma vorrei che non fossero mensionati, anche perche non ho favoritismi e nè li chiedo. Purtroppo da vero assiduo frequentatore del forum, man mano mi sono allontanato e certamente non per colpa mia... Ho avuto diatribe con molti amici del forum, ma ho sempre detto bene di loro, posso citarne qualcuno; Andrea Tesla, per un circuito regolatore di una ventola ne abbiamo dette tante, ma resta un ragazzo come pochi semplice, molto ma molto preparato e tanto più maturo della reale età. Vittorio, solo Dio sà quante volte ci siamo bacchettati, ma è l'amico che subisso di MP facendolo partecipe di cose mie strettamente private. Riccà, ma se non bacchetto Riccardo stò male, ma ha la mia totale stima ed amicizia. Elvezio, posso dire che lo sento come un vero fratello, Fulvio altrettanto, Livio Orsini per me un vero docente eppure ebbi un richiamo al quale risposi con le dovute scuse. Posso ben dire che PLC è frequentato al 99,99% da persone che hanno la mia totale stima, quel 0,1% è dato dalla legge di Andrea " nessuno è perfetto" ma cerchiamo comunque di adattarci. Per le risposte solo in MP. Vado con la teoria molto blanda del circuito alimentatore, volendo specificare nel dettaglio il funzionamento dovrei cominciare a spiegare anche il funzionamento del mosfet in modo dettagliato con polarizzazioni curve tempi e con calcoli equazioni e altro che scoccerebbero il più saccente e preparato elettronico. Progetto di un preregolatore ( tracking) per alimentatore serie. Come noi tutti sappiamo, variando la tensione ( entro un certo range) ad un circuito oscillatore composto da porte logiche ad uno dei due ingressi, questi varierà il tempo di conduzione tra la semionda positiva e quella negativa comportandosi come un vero PWM, lasciando inalterata la frequenza. Utilizzando questa configurazione per ottenere un pwm di potenza è possibile. Controllando la sua uscita con degli step variabili è possibile costruire un alimentatore da laboratorio per riparazioni di apparecchiature di particolare delicatezza ma non rinunciando alla potenza dello stesso. Questo sia ben chiaro è una idea su carta, non realizzato ne testato con simulatori. Utilizzando una circuitazione con componenti non dedicati, tipo un half-bridge per il pilotaggio di due mosfet a canale N mi sono inventato il pilotaggio in figura. Inizio con una breve descrizione. Il circuito di alimentazione vero e proprio è composto da un regolatore della serie LM tipo 317 in configurazione PWM variabile da 0,6Vcc ( tensione di processori di ultima generazione) a 28Vcc. All’accensione Q1 permette che l’uscita della tensione di alimentazione sia di tipo soft, mentre lo spegnimento è di tipo rapido e questo per evitare che con carico collegato allo spegnimento la tensione possa aumentare distruggendo l’apparecchiatura in prova, a ciò provvede il Q2 con Q3, limitando l’uscita massima allo spegnimento ad 1,2Vcc, se non dovesse comunque intervenire il mospower Mpw2 utilizzato per lo scopo come se fosse un relè. Per la regolazione di corrente viene utilizzato un operazionale in configurazione non invertente con guadagno regolabile, mentre per la protezione vera è propria provvede un secondo operazionale il quale raggiunta la tensione di soglia dello zener va in conduzione polarizzando un transistore il quale interdicendo il mosfet a canale N evita che il circuito di potenza possa essere alimentato se non per brevi periodi dati dalla carica del condensatore di base del transistore di pilotaggio. Il circuito di preregolazione è composto in ingresso da quattro inverter triggerati , i quali invertono la polarità in uscita quando raggiungono una tensione impostata precedentemente, il cambio di stato polarizza un interruttore logico che nel caso specifico si comporta quasi come fosse un potenziometro. La tensione di questo semi-potenziomentro inviata al tl431 permette la variazione del dutycicle in uscita delle nand, stabilizzando la tensione in uscita e alternando lo stato attivo. Per evitare problemi al circuito di pilotaggio, ho preferito disaccoppiare i circuiti con fotoaccoppiatori. Non utilizzando un half-bridge ho dovuto alimentare i circuiti pilota con tensioni più alte rispetto al drain. Alla fine dovrebbe funzionare cosi, variando la tensione in uscita varia anche quella di ingresso, non si avranno perdite in calore se non minime, e a basse tensioni è possibile prelevare alte correnti. Diciamo pure che potrebbe essere un alimentatore semiprofessionale per laboratorio. Non l’ho realizzato quindi potrebbe funzionare solo nella mia mente, non ho fatto nemmeno un misero calcolo quindi non ci sono i valori dei componenti. Se vi è qualche sigla è perché avendo bisogno di un determinato componente sono andato a studiarmelo. La tensione di alimentazione della nand deve essere max di 3V dico tre Volt, quindi non potrà essere una 4093, la frequenza di oscillazione deve essere perlomeno di 500Khz, meglio 700Khz, dove vi è un condensatore elettrolitico( oscillatore) potrebbe essere necessario un poliestere o polipropilene a bassa capacita… ecc. (Devo avere il tempo necessario per fare i calcoli) Solo un consiglio dai colleghi esperti, e non come e perché di codesta costruzione ma solo ed esclusivamente consigli didattici, perché gli allievi ne avranno da studiare, infatti questa circuitazione comprende una tecnologia abbastanza recente utilizzata perlopiù nei notebook.
Livio Orsini Inserita: 15 luglio 2012 Segnala Inserita: 15 luglio 2012 Scusa Andrea ricapitolo per verificare se ho compreso esattamente scopo e modalità del lavoro. C'è un primo stadio che regola grossolanamente a passi. Potrebbe anche essere seguito da un regolatore lineare in modo da limitarne la potenza dissipata. Il regolatore ero e proprio è costituito da un LM317 che lavora come SMPS fornendo tensioni regolabili con continuità da 0.6V sino a 28 V. Ho compreso correttamente? Altrimenti, per favore, chiarisci tu. Una nota per l'amico e conterraneo Gio che se ne sta al fresco della Valganna (o era Valtravaglia ? sempre comunque fresca ) Usare frequenze di di commutazione prossime al MHz non serve per andar su marte, pa per ridurre le perdite. Se il circuito è ben fatto usi componenti avvolti molto piccoli e con elevato rendimento, puoi regolare più finemente il PWM e, se li piloti correttamente, fai lavorare meglio i mosfet. E' un po' l'uovo di colombo usato per le saldatrici. Tra una moderna saldatrice ad inverter ed una tradizionale a frequenza di rete, ci son di mezzo i circa 30 kg di differenza di peso del trasformatore; poi c'è tutto il maggior rendimento che si ottiene regolando differentemente la corrente di elettrodo: nel caso di inverter riduci la tensione disponibile agendo sulla modulazione senza accrescere le perdite, nel tradizionale devi aumentare la riluttanza del trasfo aumentando il traferro, tutta potenza dissipata.
AndreA. Inserita: 15 luglio 2012 Autore Segnala Inserita: 15 luglio 2012 Ciao Livio, si infatti utilizzo LM317 come pwm retroazionando con capacità il pin di regolazione, comunque la National utilizza una circuitazione simile. Molri anni fa realizzai un Pwm senza volerlo, infatti mi serviva qualcosa di molto potente per la riparazione dei GM della Pioneer, ad un primo test, quando davo massima potenza invece di avere un calo di tensione questa mi saliva di circa mezzo volt... certo che la costruzione prevedeva solo finali comuni quali transistor, ora ho rimodificato la circuitazione con mosfet e relative protezioni. Ecco quando dico che il vero prof. e Livio Orsini... risposte mirate e professionali, non astrofisiche.Scusa Livio , si è tutto si
GiRock Inserita: 15 luglio 2012 Segnala Inserita: 15 luglio 2012 Avevo preparato tutto un discorsetto, ma alla fine mi sono chiesto se ne valeva la pena e l'ho cestinato, ringrazia che ti ho animato il pomeriggio piuttosto... Ciao Livio, abito a NORD della Valganna ultima Valle prima della Svizzera per tua esclusiva e personale informazione...
Livio Orsini Inserita: 15 luglio 2012 Segnala Inserita: 15 luglio 2012 Ciao Livio, abito a NORD della Valganna ultima Valle prima della Svizzera per tua esclusiva e personale informazione... E si siccome PLC Forum lo leggiamo solo io e te..... Gio fai il bravo, senza punture di spillo (avvelenato)...
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