vinlo Inserito: 20 novembre 2012 Segnala Inserito: 20 novembre 2012 In riferimento a questa discussione, e, visto la latitanza di chi l' ha aperta, ho deciso di aprirla io, come già preannunciato, per mettere in opera, la soluzione che ha da proporre Mirko. Decidiamo di dare già per scontato che siamo in presenza di un pulsante di apertura porta nei pressi di una delle 2 serrature, come nello schema n°3. Ora si aspettano soluzioni. Ciao
spaces69 Inserita: 20 novembre 2012 Segnala Inserita: 20 novembre 2012 Ciao, scusate "la latitanza" ....si lo schema giusto sarebbe il n.3, inoltre volevo precisare che non avrei nessuna difficoltà a fornire una tensione al circuito, potrei installare un alimentatore da 12V= 1A dentro la centralina dell'apricancello, perchè ho già passato un cavo da 3 coppie per portare il consenso di apertura del cancello automatico quindi mi rimarrebbero altre 2 coppie da utilizzare come meglio credo, anche se la soluzione ideale sarebbe di farne a meno, ma non tanto per il mio caso ma perchè ho visto che la cosa interessa ad altri.
Mirko Ceronti Inserita: 20 novembre 2012 Segnala Inserita: 20 novembre 2012 Allora, intanto va scollegata l'elettroserratura della porta d'origine, ed i suoi 2 fili vanno ora collegati ad un relè con contatto in scambio, e bobina a 12 Vca (la stessa presumo, dell'elettroserratura) sito nel circuito elettronico che sarà da realizzare (relè "R") Poi va installato il circuito di figura, il quale ragiona in questo modo : Se da un qualunque appartamento del condominio si preme per un tempo di durata inferiore ai 2,5 secondi il pulsante di apriporta, la serratura di ques'ultima si aprirà dopo 3 secondi dall'inizio della premuta. (in sostanza premiamo e rilasciamo come siamo soliti fare, ed in 3 secondi la serratura si attiva aprendo così la porta) Se invece si preme (e si mantiene premuto) sempre lo stesso pulsante per un tempo superiore ai 2,5 secondi, allora scatterà la sola elettroserratura del cancello. Il circuito altro non è che un discriminatore di tempistiche, se sente una premuta ed un rilascio che in tutto durano meno di 2,5 secondi (quindi il classico colpetto che si è abituati a dare quando si vuole aprire a qualcuno) si ecciterà il relè "P" che aprirà (come accadeva anche prima) la sola porta. Se invece la premuta è continua e supera i 2,5 secondi, invece del relè "P", si ecciterà il relè "C" e si attiverà solo l'elettroserratura del cancello. Un siffatto circuito che richiede un solo integrato a 14 pin (tipo LM 324) ed un po' di componentistica di contorno, non supererà certo in dimensioni quelle di un pacchetto di sigarette, quindi troverà senz'altro un facile alloggio, inoltre il costo rispetto all'uso di un controllore a logica programmabile risulterà irrisorio. Per i più tecnicamente curiosi sul funzionamento, diremo che il relè "R" installato al posto dell'elettroserratura della porta, quando viene premuto uno qualunque dei pulsanti apriporta, si eccita, e chiude il suo contatto N.O. sul positivo dell'elettrolitico da 1 microFarad, il quale lascia trafilare un fugace impulso che va a settare alto (1 logico) il pin 7 dell'operazionale LM324, che a sua volta alimenta un Timer realizzato con un elettrolitico da 220 microFarad ed una resistenza da 18K, il quale dopo 3 secondi eccita il relè "P" che attiva l'elettroserratura della porta. Il relè "P" si tornerà ad autosganciare, non appena l'elettrolitico di filtro da 3300 microFarad si sarà scaricato per effetto dell'ammanco di alimentazione dovuto al rilascio del pulsante apriporta. Se invece da uno degli appartamenti, si preme e si mantiene premuto per oltre 2,5 secondi il pulsante apriporta, accadrà che in questo range di tempo, il condensatore da 100 microFarad sul pin 3 dell' LM324 avrà avuto modo di raggiungere un livello di carica tale, che l'uscita pin 1 dell'operazionale attiverà (grazie all'aiuto del BD681) il relè "C", ma cosa più importante, resetterà l'uscita pin 7 che alimenta il Timer da 3 secondi che altrimenti trascorso questo tempo andrebbe ad aprire la porta. Quindi con un impulso duraturo, si attiva l'elettroserratura aggiunta del cancello, e con un impulso breve si attiva (come sempre) quella solita della porta. Questo circuito ha più di 20 anni, lo progettai ancora ai tempi in cui rincasavo tardi alla notte, e qualche volta mi capitava di essere senza chiavi causa dimenticanza. Con tempi diversi da questi, ma con un circuito praticamente identico, realizzai un'automatismo collegato al pulsante del campanello di casa, dove con un impulso uguale o inferiore ai 60 millisecondi, invece di suonare il campanello si apriva la porta. Se l'impulso al pulsante invece era superiore ai 60 millisecondi, (come quello che chiunque pratica ad un pulsante quando vuole suonare) allora suonava il campanello. http://upload.plcwww.com/files/20/Apriporta%202%20fili%203_thumb.jpg]http:// http://upload.plcwww.com/files/20/Apriporta%202%20fili%203.jpg
spaces69 Inserita: 20 novembre 2012 Segnala Inserita: 20 novembre 2012 GRANDISSIMO !!!!!!!! Grazie, lo realizzo e Vi faccio sapere.
Mirko Ceronti Inserita: 20 novembre 2012 Segnala Inserita: 20 novembre 2012 Esagerati !!!! (Non è che un giocattolo)
spaces69 Inserita: 20 novembre 2012 Segnala Inserita: 20 novembre 2012 ...sarà pure un giocattolo, ma pensa che lo devo realizzare in un condominio di 48 appartamenti suddiviso su 3 scale, immagina cosa vado a risparmiare come tempo, dovevo necessariamente passare un altro filo in tutta la montante delle 3 scale e poi installare un altro tasto su tutti i 48 citofoni....... chiamalo giocattolo..... Grazie, ho trovato il forum che fa per me...
Mirko Ceronti Inserita: 21 novembre 2012 Segnala Inserita: 21 novembre 2012 Un consiglio totalmente disinteressato che do sempre : Non buttarTi a capofitto nella realizzazione su basetta millefori o su P.C.B. Costruisci il circuitino, prima su bread-board, testalo al banco, "giocaci", divertiti, arrabbiati se qualcosa non quadra, indaga, cerca l'errore, sistemalo e prendici confidenza. Sarà tutto più facile poi una volta sul campo, far fronte ad eventuali imprevisti, ed apportare eventuali ritocchi in caso di bisogno. (dammi retta ) Saluti Mirko
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