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Duplicatore Tensione


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Inserito:

Signori buonasera,

vorrei sapere come calcolare il valore del condensatore per un duplicatore d tensione. Dal momento che mi trovo, presento anche

il mio caso. Vorrei portare la tensione di 10 Volt a.c. a circa 20 Volt per alimentare un gruppo di 10 pisellini 24 V. 0,030 A collegati in parallelo. Vi rngrazio

Antonio


Inserita:

Ciao Ludo,

grazie ma vorrei sapere come teoricamente si arriva a questo dato.

Inserita: (modificato)

In base alla corrente richiesta si calcola la capacità in modo che il valore minimo di tensione ondulata non scenda al di sotto di una soglia prestabilita.

Basta applicare la formula del tempo di scarica del condensatore in funzione della resistenza di scarica, ricavata dalla corrente di scarica. Il tempo di carica è praticamente istantaneo essendo la resistenza di carica di piccolo valore; infatti è la ressitenza diretta del diodo raddrizzatore. Raggiunto il picco di tensione al culmine della sinusoide, Il condensatore inizia a scaricarsi, riprenderà la carica qaundo il valore della semisinusoide seguente supera il valore raggiunto dal condensatore durante la scarica.

In una vecchia discussione su questo argomento avevo messo il link ad un mio programmino in VB dimostrativo, anche visivamente, dell'andamento della tensione sul condensatore.

In ogni modo, una regola empirica suggerisce di usare 1000uF per ogni ampère di corrente drenata. Quindi con I = 1 A ==> C = 1000 uF, con I = 10 A ==> C = 10.000 uF, e così via.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Ciao Livio e grazie. Ovviamente prima di postare la mia domanda ho cercato di trovare qualcosa sull'argomento su questo Forum ma purtroppo, per mia

imperizia, non ho trovato il tuo link. Mi è piaciuta molto la spiegazione data. Da alcuni miei appunti ho trovato nel frattempo questa regola che ora voglio

provare: C= ( 40.000 x n°celle ) : ( V out : amp. richiesti ). Cosa ne pensi? Buona Domenica a tutti

Antonio

Inserita:

Chiedo scusa , devo correggere la formula perchè incompleta. C=[(40.ooo x n°celle) : Hz] : ( Vout : amp. richiesti )

Antonio

Inserita: (modificato)
Cosa ne pensi?
E' una formula empirica come quella che ho dato io di 1.000uF per ampère. Può anche andare bene. Se non ci si accontenta la si calcola secondo le regole fondamentali dell'elettrotecnica.

non ho trovato il tuo link.

Questo dovrebbe essere il link al programmino.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

OK Livio perfetto! Per quanto riguarda il link appare questa comunicazione :" Pacchetto zip non viene scaricato comunemente e potrebbe essere dannoso".

Antonio

Inserita: (modificato)

che ne dici di questo semplice schema?...... i 10Vac verrebbero raddrizzati alla loro tensione di cresta di 14V (-0,7...1V del diodo tipo 1N4007 più le cadute sull'impedenza del trasformatore dovute alla corrente impulsiva del raddrizzatore) portando a 25...26V la tensione tra i due estremi del doppio raddrizzatore, se poi scegli i condensatori in modo che in 20mS (con il carico nominale) la tensione scende a 22..23V allora otterai una tensione media di 24V (che non è una tensione equivalente di 24Vrms ma l'approssima bene), considerando la piccola variazione di tensione potresti considerare la più semplice delle formule di scarica del condensatore a corrente costante......

Il Farad è definito come la capacità che sottoposta alla corrente di 1 Amper in 1 Secondo cambia tensione di 1Volt, noi dobbiamo cambiare in 20mS la tensione di circa 3V con un assorbimento di 0,3A, ne deriva quindi un totale della serie dei due condensatori di circa 2000microF il che vuol dire che ogni condensatore andrebbe dimensionato per circa 4000microF, ovvero ne metti una coppia da 4700microF l'uno, ma se ne hai due da 3300microF non sarebbe un dramma, la tensione di lavoro è almeno 16V (diciamo che da 20V in sù è meglio...)

C[Farad] = I[Amper] * T[secondi] / deltaV[volt] . . . . . . . . . . (spero di non aver scritto boiate.....)

Ti piace?

11t0b60.gif

Modificato: da ludo69
Inserita:
Questo è già un exe. la scritta è un avviso di routine dell'antivirus
Inserita:

Rispondo a ludo 69:

Ho provato il circuito che gentilmente hai postato ma c'è qualcosa che non va perchè ho soltanto un impulso di tensione.

I condensatori che ho usato sono da 470 nF. Dopo cena proverò con altri valori, ma temo che 4000mF sia un valore troppo alto.

Ti terrò al corrente della situazione. Grazie

Rispondo a Livio:

OK grazie, con piacere mi leggerò il tuo lavoro.

Antonio

Inserita:
con piacere mi leggerò il tuo lavoro.

Non è un lavoro da leggere, ma un programmino da usare per calcolare il condensatore o, dato il valore del condensatore, stim are la percentuale di ripple.

Inserita:

Per Livio:

Si vede che sono proprio una frana! Il mio apprendimento di questo "linguaggio" e dell'uso del mezzo è molto lento e per la verità

anche sofferto.Col tempo spero di potermi muovere più agevolmente. Pensa che ti stavo comunicando che non ero

stato in grado di aprirlo per leggere. Cercherò di essere meno pesante possibile. Per il momento ti saluto

Per Ludo 69:

Non sono riuscito a combinare per mancanza dei condensatori. Lunedi i negozi sono anche chiusi, se ne parla per Martedi.

Saluto anche te e gli eventuali amici presenti.

Antonio

Inserita:

470nF è DIECIMILA volte meno la capacità consigliata, l'unica prova che puoi fare con i condensatori da 0,47microF è senza carico.....

Piccola nota, è vero che la "caratura" con cui si specificano i condensatori ELETTROLITICI è il microFarad, ma ricordiamoci che mF si legge MILLI-Farad, ovvero 1000microF, sicuramente ci capiamo ma sarebbe più corretto o trovare il codice ASCII del carattere "µ" (io ora l'ho copia-incollato da wikipedia) oppure fare come quanti riportano la sigla dei circuiti integrati µPC scrivendola uPC.

Purtroppo per semplicità tipografica la rivista Nuova Elettronica ha sdoganato per il µF la dizione "mF" dove "m" è l'abbreviazione della parola "micro" ma è anche il suffisso fisico di "milli" (che non è proprio la stessa cosa.....) almeno avesse messo un puntino dopo la "m" ad indicarne l'origine d'abbreviazione... (m.F).

P.S.

Che sono un pignolo già lo sapevate, vero? ;-)

Inserita:

Non sei pignolo , hai perfettamente ragione , scrivere mF per indicare micro Farad è indurre in tentazione!

Ok che usare ogni colta la " µ" può essere macchinoso , ma basta scrivere uF e mi sembra abbastanza chiaro e allo stesso tempo semplice.

Tanto per dirne una , un mio amico che si è cimentato anni fa in elettronica , grazie alla genialata dei mF mi ha portato da "sistemare" un lampeggiatore dove al posto di condensatori da 4,7uF aveva messo dei bei 4700uF in quanto indicati 4,7mF . . . beh che dire , lentamente lampeggiava anche!

Inserita:

ciao, il codice ascii per la mu è "230" per chi non sapesse come si "usa" bisogna premere il tasto "alt" a sinistra della barra spaziatrice, digitare 230, esclusivamente dal tastierino numerico, e poi lasciare il tasto alt... et voilà :P

Inserita:

Per Ludo 69

Per quanto riguarda il lavoro, proprio ora ho provato il duplicatore e tutto OK, Ho usato due condensatori da 3,3KuF 40 V, che già mi trovavo. Ho ritenuto corretto

riferirti questo. Grazie per l'aiuto anche a Livio. Un saluto a tutti

Antonio

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