carmelo84 Inserita: 25 maggio 2013 Autore Segnala Inserita: 25 maggio 2013 se usassi l ICL7107 che ne pensate?
Livio Orsini Inserita: 25 maggio 2013 Segnala Inserita: 25 maggio 2013 (modificato) Risposta G Se vuoi riciclare il LM35 e se i display che hai preso sono ad anodo comune potresti evitare il PIC ed usare un ICL7107. Basta fare una ricerca ILC7107 + LM35 ed escono diversi progetti carmelo84messina ma ILC7107 forse utilizza l alimentazione duale? .... ragazzi vi prego ho pochissimo tempo..... ho l integrato ed i display mi potreste mandare uno schema per farlo funzionare con alimentazione singola cos' dopo che lo monto mi studio il funzionamento risposta G Quale integrato e quale display? Tu avrai pure fretta ma noi non abbiamo la sfera di cristallo. Carmelo se continui a palleggiare da un forum ad un altro tu ti confondi sempre più e fai perdere tempo a chi cerca di darti una mano. Deciditi! Cosa vuoi fare? Cosa vuoi usare? Se cambi idea ogni 2 giorni non finirai mai! L'unico risultato che puoi ottenere sarà di irritare chi ti legge, con la conseguenza che nessuno ti risponderà più. Lo ICL7107 è un ottimo componente per realizzare Voltmetri digitali "tutto in uno" perchè può pilotare direttamente 3 visualizzatori a 7 segmenti, può essere alimentatoa nche a singola alimentazione ridotta. Però viste le tue conoscenze di elettronica è forse un tantino impegnativo per te; meglio se continui silla vecchia strada ed aggiungi una decodifica tra AD e visulaizzatori. PS lo ADC0804 è a singola alimentazione. Modificato: 25 maggio 2013 da Livio Orsini
carmelo84 Inserita: 26 maggio 2013 Autore Segnala Inserita: 26 maggio 2013 scusate non voglio irritare nessuno! allora ultima decisione va bene altrimenti lascio stare...... icl7107 ho effettuato tutti i collegamenti come da schema riportato sul datasheet: ammettendo che ho collegato tutto per bene come effettuo i seguenti collegamenti: entr + (piedino 31) entr - (piedino 32) - 5V (piedino 26) essendo che non voglio usare alimentazione duale
Livio Orsini Inserita: 26 maggio 2013 Segnala Inserita: 26 maggio 2013 entr + (piedino 31) ===> ingresso positivo (è il segnale che devi misurare) entr - (piedino 32) ===> 0 V del segnale da misurare - 5V (piedino 26) ====> 0 V di alimentazione. Però funziona meglio se lo alimenti in duale. Ma lo hai letto e, saprattutto capito, il foglio tecnico (data sheet) di questo componente? Attenzione a come realizzi il circuito, perchè rischi di avere le misure falsate dal rumore.
carmelo84 Inserita: 26 maggio 2013 Autore Segnala Inserita: 26 maggio 2013 chiedo conferma piedino 31 posso mettere in segnale in uscita dall operazionale? piedino 32 lo metto a massa? piedino 26 lo metto a massa?
tesla88 Inserita: 27 maggio 2013 Segnala Inserita: 27 maggio 2013 (modificato) Se avessi guardato il datasheet ATTENTAMENTE forse avresti già risolto . . . A pag 10 spiega come ottenere la tensione negativa , senza la quale non credo possa funzionare correttamente . O in alternativa a PAG12 spiega come utilizzarlo con tensione singola fornendo un riferimento esterno. http://www.intersil....fn30/fn3082.pdf Certo che siete telegrafici nelle risposte , fra quanto il codice Morse ? Comunque mi pare che si stia facendo della grande confusione , si salta di palo in frasca , fossi un professore preferirei un progetto semplice , dove l'alunno si è però applicato , arrivando di testa propria al progetto e conseguente realizzazione e quindi in grado di spiegarne non tanto il funzionamento , ma il perchè funziona in questo modo e quali sono state le scelte che hanno portato a seguire tale strada . Insomma vorrei che l'alunno avesse Imparato davvero qualcosa e non solo messo insieme idee scopiazzate da qualche parte...ma di certo non voglio fare il professore... Modificato: 27 maggio 2013 da tesla88
Livio Orsini Inserita: 27 maggio 2013 Segnala Inserita: 27 maggio 2013 Comunque mi pare che si stia facendo della grande confusione ,.... Tesla questo succede quando si pone il medesimo problema a più forum differenti. Certo che siete telegrafici nelle risposte.. Certo, perchè mi son stancato! Non c'è cosa più disincentivante che dare delle indicazioni che non vengono seguite.
carmelo84 Inserita: 29 maggio 2013 Autore Segnala Inserita: 29 maggio 2013 avete ragione e non posso fare altro che chiedere scusa! ma sto cercando di capire dai vostri consigli! ho visto lo schema per utilizzarlo in singola e chiede l ICL8069 e purtroppo non riesco a reperirlo nella mia città
tesla88 Inserita: 29 maggio 2013 Segnala Inserita: 29 maggio 2013 Ragiona , quello schema è di esempio ciò che importa se non mi sbaglio è avere 100mV STABILI sul pin 36 come riferimento di tensione , sul come ottenerli ognuno sceglie la propria strada . Nello schema hanno usato un ICL8069 che altro non è che uno Zener da 1.2V, tramite un partitore composto dalla 10K e dal trimmer da 1K ottengono 100mV , stabilizzati dallo Zener. Ora la prima cosa che avresti dovuto pensare è che l'ICL8069 è possibile sostituirlo con qualsiasi Zener da 1.2V , e già forse l'avresti trovato ... Ma ammettendo di non trovarne , nulla vieta di usare uno Zener di tensione diversa (ovviamente < ai 5V ) tipo un 3.3V , modificando il partitore se vogliamo essere fini , oppure affidandoci alla regolazione del trimmer Volendo , tanto per fare una prova , un tecnico con un minimo di conoscenza avrebbe semplicemente messo un diodo qualunque , se il 5V è stabile , la corrente che attraversa il diodo sarà stabile e la caduta sul diodo sarà altrettanto stabile e intorno a 0.6 - 0.7V (1n4148 o simili) , modificato il partitore (4k7 al posto della 10k ) , otterresti facilmente i 100mV , certo non è una soluzione elegante e precisa , ma per testare il funzionamento può andare...
Livio Orsini Inserita: 29 maggio 2013 Segnala Inserita: 29 maggio 2013 (modificato) I diodi zener al di sotto dei 6 V circa di tensione di zenre hanno coefficiente di temperatura inverso a quello dei diodi rettificatori. Se usi un diodo come, ad esempio, il comunissimo 1N4007 o, come sugerisce Tesla, uno 1N4148, polarizzato diretto con in serie uno zener di tensione inferiore a 6 V, ottieni un riferimento abbastanza stabile anche in temperatura. Pensa di usare uno zener da 3.3 V, con in serie il diodo hai circa 4 V molto stabili, specie se calcoli la resitenza in serie in modo da far circolare circa 10 mA. Per ottenre i 100 mV che ti necessitano è realizzi un bel partitore resistivo con resistenza totale di circa 4 kohm. Per esempio metti un resistore da 3300 ohm, in serie un potenziometro multigiro da 500 ohm ed un resitore da 68 ohm verso lo zero. Regoli il potenziometro per ottenere i 100mV. Aggiustando leggermente i 100 mV di riferimento puoi anche effettuare un taratura dei valori di conversione. Modificato: 29 maggio 2013 da Livio Orsini
gabri-z Inserita: 29 maggio 2013 Segnala Inserita: 29 maggio 2013 Buona sera a tutti ! Se non ricordo male , il coefficiente di deriva termica più vicina allo zero è quello degli Zener da 5,1V o 5,6V. Se collegati in serie con polarità opposta possono simulare uno Zener a bassa deriva termica.
gabri-z Inserita: 29 maggio 2013 Segnala Inserita: 29 maggio 2013 Scusate l'incompletezza .Collegare ''antiserie'' due Zener identici !(sperando che abbiano la stessa d.t.)
Livio Orsini Inserita: 30 maggio 2013 Segnala Inserita: 30 maggio 2013 Se non ricordo male ,... No l'inversione della deriva termica è attorno ai 6 V; infatti gli zener con tensione di ginocchio attorno ai 6 V (5.6 e 6.2) sono tra quelli con deriva minima. Si usa appunto mettere in serie, non in antiserie, 2 zener di questi valori, 5.6 V e 6.2 V, ad esempio. Però la tensione di zener diventa la tensione totale, quasi 12 V. Quando non è possiible usare tensioni così alte si usa mettere un diodo polarizzato direttamente in serie ad uno zener di tensione inferiore ai 6 V.
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