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Finali Audio Che Scottano


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Inserito:

Salve a tutti, sono walter longo, e ho un problema con dei finali di un amplificatore che come da titolo, non riesci nemmeno a toccarli per come scottano. Non sono un tecnico, sono un forte appassionato di elettronica e mi piace perdere tempo quando c'è l'ho, e cimentarmi con queste cose. Praticamente ho dovuto sostituire i quattro trans. finali (2SD155 case TO3 ) con quattro BD241c (case TO220) perché gli originali (2SD155) non li ho trovati. Ho dovuto fare anche una modifica per il montaggio. Ora siccome ho sostituito altri transistor con equivalenti, e piccoli condensatori elettrolitici, mi chiedo: è mai possibile che questi BD 241 scottino tanto? e quant'è la durata in queste condizioni? Vi ringrazio di cuore e vi saluto. ( aspetto con ansia!)


Riccardo Ottaviucci
Inserita:

secondo me devi mettere gli originali

Inserita:

Se la tensione dello stadio finale non supera i 60 volt puoi usare dei 2N3055, sono molto comuni, costano il giusto, sono TO3 e dissipano più del doppio di un BD241.

Inserita:

Grazie tante per l'impegno che ci mettete,

io dico i trans equivalenti a che servono se poi come si legge sui vari forum , danno dei fastidi? - cioè non sono fedeli al 100 per 100 con gli originali? Ora io posseggo nr. 6 2N3055 che però sono TO66 e quindi dovrei fare una modifica per il montaggio, che mi consigli? ( la tensione finale è 50 volt) Vi Saluto!

Riccardo Ottaviucci
Inserita: (modificato)

ma il 2N3055 non è TO3? mi sbaglio?

Che case vuoi? ... :roflmao:

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
Inserita:

Esistono 2N3055 in un case che non sia il TO3?

Credo che sia il case che meglio dissipa il calore che si possa trovare in commercio!

Inserita:

Il 2N3055 è in contentore TO3 dalla nascita! Se ne esistono versioni con altri contenitori sono dei surrogati.

Può essere che abbiano fatto la versione in TO-66 che ha 5 mm in meno di interasse tra i fori, con tutto il resto in proporzione, però la versione più diffusa dei N3055 è in TO3.

Piuttosto attenzione con l'uso dei 2N3055. La potenza è buona, 100 W, non così la banda passante!

E' un transistor meno veloce di una nonnetta con l'artrite. ;)

Inserita:

Buna sera a tutti !

Saranno 2N3053?

Poi il bd 241 potrebbe sostituire il 2sd155 solo se 'B' o 'C'.

Inserita:

In che senso "saranno"?... Il 2N3055 esiste, è comunissimo, ed è un TO3!

Ne ho montati a tonnellate, si usavano come finali su degli alimentatori lineari.

Come banda passante non è il massimo, ma per un ampli audio va benissimo.

Non so se si possa sostituire all'originale per ciò che riguarda il guadagno ma in ogni caso, anche se dovessi cercare un sostituto, io partirei dal package, proprio per la capacità di dissipazione. Non ha senso adattarci un TO220.

Domanda banale: hai usato la pasta termoconduttiva per fissare il finale al dissipatore?... Perché se il calore non si trasferisce correttamente al dissipatore scalderà troppo comunque, anche se il transistor è grosso.

Inserita:

Nel senso che tutti lo sapiamo in TO-3 ma lui sostiene che possiede nr 6 di 2N3055(?) in TO 66

Inserita:
Come banda passante non è il massimo, ma per un ampli audio va benissimo.

Apparentemente, perchè con la controreazione a valori elevati la banda dell'ampli si allarga, però cresche la così detta "fatica di ascolto".

L'argomento è molto ampio e piuttosto lungo da trattare in modo approfondito.

Circa 30 anni fa Bartolomeo Aloia, che a mio parere è uno dei migliori progettisti italiani di Hi Fi, scrisse una serie di articoli sull'effetto della frequenza di taglio dei finali 8e non solo) sulle prestazioni degli ampli. Io, quando mi dilettavo di Hi Fi, ho voluto sperimentare questa teoria e l'ho anche verificata. Da allora non ho più usato i 2n3055 come finali.

Inserita:

Mattiniero Livio, nonostante il sabato ... :smile:

quando mi dilettavo di Hi Fi, ho voluto sperimentare questa teoria e l'ho anche verificata. Da allora non ho più usato i 2n3055 come finali.

Mi fido sulla parola, anche perchè in effetti non li ho mai visti impiegare su ampli BF, ma sul datasheet della ST c'è scritto (riporto fedelmente):

It is intended for power switching circuits, series and shunt regulators, output stages and high fidelity amplifiers.

... ed essendo un TO3 si prestava bene ad essere consigliato. :smile:

Inserita:

Ma che è successo al forum? Vedo tutti i messaggi in ordine sparso...bah

Comunque gli originali 2SD155 sono TO-66 non TO-3 ,mentre i 2n3055 in TO-66 non credo esistano , sono di solito in TO-3...

Ad ogni modo i BD241C dovrebbero andar bene al posto del 2SD155 , anche se non trovo un datasheet completo del 2SD155 , è un po' vecchiotto...

Se scadano qualcosa non va , quindi per prima cosa verificherei che le connessioni E-B-C siano rispettate , se sono montati su un dissipatore unico , verifica di averli isolati elettricamente e che sia stata usata la pasta termoconduttiva .

Verificate queste cose , io controllerei la corrente a riposo , avendo cambiato finali è facile che il bias vada ritoccato , una corrente di 50-70mA a vuoto è corretta , chiaro che se a vuoto hai per dire 1A , scaldano come maledetti....

Inoltre se ho ben capito hai sostituito anche altri transistor sul circuito , sei sicuro di aver fatto tutto per bene ? Sostituire più componenti porta sempre a perdersi lungo la strada...

Inserita:

Carissimi ,

vi ringrazio tutti per l’apporto che mi state dando; se non ho risposto prima è perché ci sono stati problemi con il forum ma penso sia noto a tutti.

Allora cerco di chiarire alcuni punti:

dalle ricerche sul web riguardo al contenitore di alcuni tipi di transistor , ho capito che il trans. TO-3, è più piccolo rispetto al trans. TO-66; ora mi sembra che voi che siete sicuramente esperti, ( io sono appassionato, non un tecnico ma neanche uno sprovveduto, cerco di documentarmi ) state dicendo il contrario e cioè che il modello TO-66 è più piccolo del TO-3. Se così fosse, io mi inchino alla vostra conoscenza e vi chiedo scusa per l’incomprensione. Quindi io posseggo i trans. 2N3055 con il contenitore più grande, l’amplif. invece monta quelli con il contenitore più piccolo; se dovessi montare i più grandi , dovrei fare una modifica.

E’ vero ho sostituito alcuni trans, perché un paio o tre erano off; altri li ho sostituiti una volta smontati anche se dalle prove che ho fatto risultavano buoni. ( apro una parentesi) Sul web ci sono diversi siti dove ti indicano il sistema per controllare i transistor, e addirittura per conoscere il collettore e l’emettitore, ci si può fidare? , penso di si, non è vero?

Vi chiedo cortesemente di darmi qualche indicazione in più rispetto alla misurazione del bias; anche se ho capito , leggendo altre discussioni , che bisogna agire sui trimmer per regolare il passaggio di corrente.

E’ sufficiente il tester analogico o digitale?

Non ho messo la pasta termoconduttiva perché non ero sicuro della riuscita, però se dite che i trans. formato TO220 BD241C ( quelli in plastica) vanno bene, vuol dire che sistemerò tutto. Comunque li ho montati su pezzi di alluminio curvati e controcurvati che a mio avviso dovevano andare bene.

Spero di non avervi stancato e di essere stato chiaro.

Scusate se nel mio esporre le cose non ho messo i vostri nomi. In attesa Vi saluto Ciao.

Inserita:

Buon giorno a tutti !

Se i ''diversi siti '' sono gli stessi che l'hanno fato capire che il TO 3 è più piccolo del TO 66 , ci penserei sul fidarsi .

Inserita:
Ma che è successo al forum? Vedo tutti i messaggi in ordine sparso...bah

tesla son stati sostituiti i server del forum, riorganizzati i data base e aggiornate le versioni software all'ultima realease. Ovviamente c'è sempre qualche cosa da mettere a punto, bisogna pazientare per un poco e segnalare gli inconvenienti eventualmente riscontrati.

Inserita:

Ma la marca e modello dell'amplificatore si può sapere ? magari è d'aiuto ... magari troviamo lo schema !

Per il caso dei case , il TO-66 è più piccolo del TO-3 ...guarda questo datasheet , in fondo ci sono i 2 package e si vede che il TO-3 è più grande https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&ved=0CDsQFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.microsemi.com%2Fdocument-portal%2Fdoc_download%2F11115-sg140-pdf&ei=SVasUbXdFYfjO6iogJgK&usg=AFQjCNH0HzssGsEa_CbccyVSqUcB18wbBQ&sig2=zhV_wpYDZFGkbG9pieD-fg&bvm=bv.47244034,d.ZWU

Sul web ci sono diversi siti dove ti indicano il sistema per controllare i transistor, e addirittura per conoscere il collettore e l’emettitore, ci si può fidare? , penso di si, non è vero?

La cosa più sicura è cercare la sigla dei transistor , sul datasheet c'è la piedinatura , poi col tester digitale o analogico (meglio) misuri se il trasnsitor è sano

Vi chiedo cortesemente di darmi qualche indicazione in più rispetto alla misurazione del bias; anche se ho capito , leggendo altre discussioni , che bisogna agire sui trimmer per regolare il passaggio di corrente.

E’ sufficiente il tester analogico o digitale?

Prima di tutto bisogna sapere se ci sono i trimmer per regolare la corrente a vuoto , poi devi in qualche modo inserire un amperometro (va bene il tester) in serie all'alimentazione dei finali , la corrente non deve superare a vuoto i 100mA ... valori comuni sono fra 30 - 60 mA , andrebbe fatto con l'oscilloscopio il lavoro di fino.

però se dite che i trans. formato TO220 BD241C ( quelli in plastica) vanno bene

Beh a livello di tensione , corrente e potenza dissipabile direi di sì , vanno ovviamente montati su un dissipatore opportunamente dimensionato (puoi montarli dove avevi gli originali semplicemente usando solo un foro) , l'importante è rispettare EBC e ovviamente tutto il resto del circuito deve essere ok.

OFF TOPIC :

Per il 2N3055 in campo Audio / HiFi , ci sono molte controversie (e ciò non mi sorprende) , sta di fatto che uno degli amplificatori ritenuto fra i più ben suonanti della nota NAD , se non sbaglio il modello 3020i monta appunto 2N3055 , idem un amplificatore grundig che possedevo SV1200 se ricordo bene , monta sempre i 2N3055 , suonava molto bene , peccato che i 2n3055 andassero in fumo 1 giorno su 3 perchè l'alimentazione era a circa 70V quando la rete era a 230V e già la Vce era superata :wacko: ... insomma il Grundig l'ho cestinato...per poi vedere lo stesso modello in asta su ebay a qualcosa come 400 € ...

Però concordo con Livio che ci son finali molto più adatti , è anche vero che poi gli amanti dell'HiFi apprezzano tanto le valvole , dove la banda passante direi che è ben minore che quella di un 3055 ...

Inserita:

Carissimo tesla 88,

si tratta del vecchio amplificatore kenwood mod. ka 2600; e hai risposto già qualche altra volta su questa discussione: AMPLIFICATORE KENWOOD KA 2600 MUTO. Se cerchi sul forum sicuramente la trovi , e in quella discussione c'è pure lo schema.

Solo che l'ampli era muto perchè privo, prima di tutto del ponte tra preout e main in, che io insistevo a dire che sullo schema si vedeva ma in realtà non esisteva affatto , e poi per tre transistor interrotti.

Se riesci a rintracciare lo schema va bene ,altrimenti tenterò di farlo io.

Sullo schema sono visibili nr. 4 trimmer con la sigla vr e un valore 500 .

Per il momento ti saluto ciao.

Per quanto riguarda la differenza tra TO-3 e TO-66 grazie per quello che mi hai mandato.

Inserita:

Il trimmer da 500 ohm regola la corrente a vuoto , dallo schema deve essere di 20 mA , per misurarla puoi semplicemente misurare la caduta di tensione sulla resistenza da 0.47 ohm di entrambi i finali (R171-R172) ,

deve essere di circa 10mV ...anche se fossero 20mV non ci sarebbero problemi . Se ti trovi 0.5V è un guaio !

Misura anche la tensione a monte dell'elettrolitico di uscita , deve essere circa metà della tensione di alimentazione...

Inserita:
dove la banda passante direi che è ben minore che quella di un 3055 ...

No Tesla, anche le valvole più scalerce dal punto di vista della frequnza di taglio son molto più veloci dei transistori tipo il 2N3055.

Questi son ricordi di gioventù, ricordo bene lo studio dei parametri dei tubi. Il 2N3055 credo che senza controreazione non arrivi a 10 kHz.

Inserita:

non intendevo la valvola in sè ma il sistema compreso di trasformatore d'uscita (ovvio l'OTL è un caso a parte) , un amplificatore a valvole con TU buoni, senza controreazione arriva a fatica ai 20KHz ... con TU mediocri arriva a malapena a fare da citofono :D

Comunque come già detto , son d'accordo che il 3055 non è questo velocista , però ci son ampli ben suonanti che lo usano .

In ogni caso il problema del nostro amico è tutt'altro , speriamo di capire cosa !

Inserita:
Comunque come già detto , son d'accordo che il 3055 non è questo velocista , però ci son ampli ben suonanti che lo usano .

Tesla mi sembra di capire che tu sei un appassionato di HiFi, quindi presumo che tu conosca, almeno di nome Bartolomeo Aloia. Costui circa 30 anni fa discusse in una serie di articoli su suono, l'influenza dei finali "lenti" sulla fatica di ascolto.

Non tenterò nemmeno di condensare in poche righe le argomentazioni di Aloia. Quelle argomentazioni mi colpirono molto perchè avevo riscontrato effetti assimilabili su amplificatori per impulsi veloci. Forse il teremine assimilabile è un po' forzato, ma il tempo di ritardo nella controreazione, dovuto alla lentezza del componente attivo, è un fenomeno ben noto per chi si occupa di certe circuitazioni.

Nella bassa frequenza viene mascherato e non rilevato nell'analisi strumentale solita, però l'orecchio lo rivela in modo "strano". L'ampli sembra suonare ottimamente, ma dopo un poco si ha una specie di fastidio indefinito. Questa è la cosidetta "fatica d'ascolto" che, sembra appunto causata da questi ritardi.

E' chiaro che in un valvolare la qaulità dei TU è praticamente la qualità dell'ampli. Un buon ampli non sarà mai migliore dei suoi TU, così come un controllo automatico non può essere più preciso dei suoi sensori.

Ricordo che quando ero ragazzo e si citavano i McIntosh come amplificatori di riferimento, si diceva: "Quei trasformatori sono insuperabili!"

Inserita:

Caro Tesla88,

sto facendo tesoro delle tue informazioni; come ho già detto non sono uno specialista, mi sto applicando con tutto me stesso perchè l'argomento mi appassiona , e da molti anni cerco di documentarmi ( ora con internet) anche se le basi vere e proprie non c'è l'ho.

Tu mi hai parlato di misurare la caduta di tensione ai capi delle due resistenze nr. R171 e R172. Ora vuol misurare la tensione prima su un lato e dopo sull'altro della resistenza e la differenza deve essere di 10 o 20 mVolt?

Poi quale sarebbe l'elettrolitico di uscita ( misurare la tensione a monte )? per favore se puoi essere più chiaro citandolo con il numero e la sigla.

Hai detto di misurare la corrente sull'alimentazione dei finali; io ho fatto così: ho staccato il cavo che parte dal condensatore elettrolitico C304 e arriva sul collettore di Q1 ( UNO DEI QUATTRO FINALI ) ,la ci sono 49 volt, quindi tester su amper, un capo su quel cavo e l'altro sul collettore di Q1 .Mi sa che ho combinato qualche guaio!!!! Su quel condensatore non arrivano più 49 volt ma 16 volt , qualche transistor è saltato e mi tocca vedere quale .Caro tesla mi rendo conto di essere pesante, se te la senti di darmi qualche consiglio ,ebbene, ti ringrazio, però non voglio farti perdere tempo che tu sottrai a famiglia o lavoro. Grazie ti saluto. Ciao.

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