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PLC Forum


aceto come brillantante


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Inserito: (modificato)

Buongiorno, ho letto su vari forum che l'aceto ha lo stesso effetto del brillantante e in compenso è naturale e non cancerogeno!

la mia domanda è questa: secondo voi è possibile versarlo nell'apposita vaschetta del brillantante; avendo una densità diversa ho il dubbio che il sensore della vaschetta non veda l'aceto e non lo faccia entrare nel ciclo........è possibile???

grazie in anticipo

Modificato: da sirtel101

Inserita:

Dubito che l'aceto abbia anche dei tensioattivi che impediscono la formazione di gocce d'acqua.

Chi ha mai detto che è cancerogeno?

E poi guarda che l'associazione "naturale = sicuramente non fa male" è ciò che di peggio si può pensare, l'amianto è naturale peccato che è cancerogeno.

Logicamentetu non hai l'automobile perchè è sicuramente mooolto piu cancerogena del brillantante.

superautomatico
Inserita:

CIAO

Verissimo purtroppo ma non per questo bisogna rinunciare alla ricerca di un miglior stile di vita fatto di abitudini che per prima cosa non inquinano l'ambiente in cui viviamo...

dry.gif ma perchè... il brillantante è un tensioattivo che impedisce la formazione di gocce d'acqua?!

E allora se io metto un tensioattivo, parente dei detersivi, in un punto del lavaggio (l'ultimo risciacquo) dopo il quale non viene più risciacquato... e come se insaponassi di nuovo le mie stoviglie prima di asciugarle.... ecco perchè si dice cancerogeno, inquanto non c'è certezza che la traccia di brillantanate sui bicchieri sia 0. Quando lavo la pentola della pasta a mano e la volta successiva la riempio vedo che l'acqua mi viene pulita... quando invece viene dalla lavastoviglie appena la riempio d'acqua vedo quella odiosa schiumina...

Il brillantante penso sia solmaente un aiuto (in inglese si chiama rinse-aid appunto aiuto al risciacquo) alla più rapia eliminazione dell'acqua per facilitare la successiva asciugatura...

Non mettendo nulla (o semplicemente mettendo al minimo o a 0 il regolatore del brillantante) trovarai le stoviglie gocciolanti e si potranno asciugare come in uno scolapiatti se l'acqua non è particolarmente calcarea.

Eviterei l'aceto... anche se in realtà è comunque un agente di rapida evaporazione assimilabile al brillantante....

Visto che cerchi un po' di sostenibilità allora eccoti la ricetta del detersivo per lavastoviglie fatto in casa

http://www.ecoblog.it/post/2823/ricetta-de...r-lavastoviglie

Io l'ho provata e l'ho usata e devo dire che è meglio di certi fantasmagorici detergenti (va addittivao a 2, dico DUE, gocce di detergente per piatti, per ogni due chcchiai di dose)... specialmente con i cicli ECO-BIO a basssa temperatura che durano qualche ora e che li fai andare la notte ...

Facci sapere smile.gif

Inserita:

Beh, mi pare bella come ricetta, fa molto da figli dei fiori, ma non so quanto possa essere risparmiosa per l'ambiente e per le tasche.

Intanto l'aceto è un anticalcare (chi non si ricorda gli esperimenti di chimica alle medie di 40-45 anni fa? non so se ancora oggi se ne facciano) e l'effetto brillantante è piuttosto legato a quello e quindi piuttosto limitato, essendovi nell'acqua anche altre sostanze che opacizzano le stoviglie.

Il sale per lavastoviglie è già cloruro di sodio, esattamente come il sale grosso da cucina, ma dovrebbe avere la particolarità di garantire l'assenza di pietroline, che sarebbero fortemente dannose durante il lavaggio in lavastoviglie. Questo è il motivo del suo costo maggiore, quindi credo sia stupido fare quel risparmio (ben misera cosa) e poi rischiare di danneggiare stoviglie e macchina.

Se frulliamo con un frullatore elettrico, questo avrà un costo ambientale per la sua costruzione e per l'energia che consuma, che va ad aggiungersi all'ammortamento per il suo acquisto, manutenzione e smaltimento. Stesso discorso per i 15 minuti di cottura (il gas è gratis?).

Io non demonizzerei sempre il prodotto industriale in quanto sovente usa proprio gli stessi prodotti, ma l'industrializzazione e la produzione su larga scala permette risparmi di costi e maggiori controlli sulle sostanze rilasciate nell'ambiente.

Non voglio essere disfattista e invito anch'io a una vita sana e naturale, ma vorrei che si mantenesse sempre vigile l'attenzione su quel che si fa e che si valutassero bene tutte le implicazioni delle scelte che facciamo.

Inserita:

Io ogni tanto butto dentro la vasca della lavastoviglie qualche spruzzata di aceto di vino bianco non di marca ( se no quanto mi costa) , un paio di mezzi limoni usati, una manciata di sale , poi chiudo la porta e quello che succede succede!!

Sembra che i piatti escono meglio.

Inserita:

e fai bene in quanto il limone sgrassa e quel che lascia il limone lo completa l'aceto, mentre il sale addolcisce l'acqua e rende necessario meno detersivo. clap.gif

Comunque i tensioattivi, così come i saponi, svolgono anche un'azione meccanica di staccare lo sporco, non solo per scioglierlo, quindi rimangono necessari, anche se con quantità ridotte, perché il getto d'acqua non sempre riesce a raggiungere con sufficiente efficacia lo sporco.

superautomatico
Inserita:

senzasperanza.gif e chi vuol farlo!?

Non si può certo negare che però oltre ad aver migliorato sia qualitativamente che quantitativamente la nostra vita anche dal punto di vista economico il prodotto industriale (diciamo senza generalizzare "certi" prodotti industriali) presentano sempre una ripercussione sull'ambiente....

Non voglio credere che un'industria di detergenti per lavastovigli sia un grosso frullatore che macina quintali di limoni al giorno con tonnellate di sale e poi fa cuocere (come!??!?!? con quale e quanto gas?!?!) la poltigliona esattamente come si fa a casa ma che siccome lo fa in larga scala allora è tutto perfettametne zero emission unsure.gif

Allora come tu dici io non demonizzerei sempre il prodotto industriale io rispondo non demonizziamo allora nemmeno il prodotto artigianale o domestico... vogliamo forse vietare alle mamme di fare la torta ai bambini (e quella tal pubblicità mi ricorda tanto questo intento) perchè quella merendina industriale è più pratica, veloce, sicura e nutriente!?

Se uno per i più svariati motivi non vuole utilizzare un prodotto industriale, perchè non si deve credere che un prodotto fatto in casa sia (forse) migliore!?

La domanda che mi faccio è... ma da dove arriva tutta questa scienza infusa che tanto vanta l'industria!? Non è forse proprio partendo dalle esigenze della vista domestica che si proietta l'esperienza nell'applicazione industriale per ritornare nuovamente... a casa!? Chi ha insegnato alle industrie a fare cosa sanno fare oggi!? Oppure forse miracolosamente dal nulla per opera di chissà quale spirito spunta su uno stabilimento che ha la pretesa di saper fare meglio 1000 volte (male?!) ciò che le massaie hanno fatto per secoli (bene!?)!!

wink.gif ...scusate ma certe volte proprio non mi trattengo.

clap.gif ottimo spunto per fare un bel LCA di confronto tra produzione di detergente domestico ed industriale...
Inserita: (modificato)

ftwmco+--> (ftwmco)

... e meno male che sei d'accordo a non generalizzare!

Credo che convieni con me che una petroliera che sversa il greggio (naturale, perché non ha ancora subito alcuna lavorazione industriale) inquina un pochino di più di uno sversamento di detersivo industriale (biodegradabile oltre il 90% come da Legge)?

Perché ti agiti così tanto se invito a fare una seria analisi e a non considerare più pulito, più ecologico, più sano e chissà che altro, un prodotto solo perché l'ha fatto la casalinga e non un macchinario industriale?

Fa più male una cozza con vibrione colerico pescata su una scogliera selvaggia da un pescatore della domenica, di un'altra d'allevamento controllato e quindi sano... o no?

Danneggiano di più l'ambiente un migliaio di occasionali boscaioli che abbattono un abete ciascuno nel bosco per farci l'albero di Natale, o l'industriale che gestisce un vivaio di abeti?

Che male c'è a voler valutare i pro e i contro anche nel caso del fai-da-te?

Modificato: da nll
Inserita:

ftwmco+19/11/2008, 10:16--> (ftwmco @ 19/11/2008, 10:16)

Un tensioattivo è una sostanza (anche commestibile e di origine vegetale come la lecitina ricavata dalla soia) che ha la proprietà di ridurre la tensione superficiale che tiene legate tra loro le molecole di una determinata sostanza, ne facilita la dispersione e il legame con altre,detto in pochissime parole.

Una sostanza si dice cancerogena quando è appurata la sua capacità di creare modificazioni cellulari responsabili di patologie tumorali,non quando non si è sicuri di poterla rimuovere da qualcosa.

Non so proprio che bene si possa fare all'ambiente se non si sa neppure di cosa si sta parlando!

Portando mia figlia all'asilo sono stato fermato da un gruppo di "mamme ecoloogiste" che mi hanno chiesto una firma per una petizione ,riguardante la rimozione di una antenna per telefoni cellulari installata sul tetto di un (neanche poi tanto vicino condominio) due delle suddette "mamme ecologiste " tenevano il loro telefono vicino all'orecchio dei propri figli "saluta la nonna che adesso andiamo a trovarla " questo sarebbe un'esempio di intelligenza ecologista?

Vogliamo l'energia elettrica ma non la centrale vicino a casa,vogliamo il cellulare ma non le antenne che lo fanno funzionare,non vogliamo l'immondizia in casa ma non vogliamo l'inceneritore e la discarica,forse dovremmo decidere prima a cosa siamo disposti a rinunciare prima di puntare il dito verso le industrie che producono semplicemente quello che noi compriamo!

superautomatico
Inserita: (modificato)

cool.gif per questo mi piace PLCForum... basta una piccola fiammella e scopri subito da dove arriva il gas... perchè fai il botto! ph34r.gif

clap.gif

offtopic.gif adesso rispondiamo alla domanda

L'aceto non ha proprio lo stesso effetto del brillantante seppupr si possa considerare un effetto simile. Non tutto ciò che è naturale non è cancerogeno... in fondo esistono anche i fiori e funghi velenosi

E' possibile versarlo nella vaschetta anche se non è la scelta più opportuna. Meglio evitare.

PS:

wink.gif non mi sono spiegato bene, volevo dire che non essendoci un risciacquo dopo il brillantante è probabile che ne resti traccia sulle stoviglie (vedi la storia della pentola), e dunque anche sui bicchieri... e se nei bicchieri ci bevo, mi bevo pure quelle tracce di brillantante...e bere il brillantante non mi sembra proprio una cosa sana. Modificato: da ftwmco
Livio Migliaresi
Inserita:

sad.gif

Ops , nel libretto di istruzioni della mia LVS l'utilizzo dell'aceto (acidità 6%) è previsto normalmente: l'ho sempre usato e...alcun problema.

Per il sale ho sempre usato il sale 'normale', ossia sale marino (non iodato) e...alcun problema.

senzasperanza.gif

P.S.: utilizzo LVS da circa 30 anni e.... sempre con gli stessi sistemi; l'ultima ha ormai più di 10 anni e...mai problemi.

Inserita:

Livio, per il sale, e solo per quello, sei stato fortunato. Quello per lavastoviglie è speciale rispetto a quello alimentare solo per la garanzia d'assenza di pietre (ma non puoi usarlo per scopi alimentari in quanto non è garantita l'assenza di altre sostanze non commestibili).

Ti è andata bene fino a ora con la tua lavastoviglie, ma per quanto ancora vuoi sfidare la sorte? Il risparmio che fai ne vale davvero il rischio?

Inserita:

Dico anche io la mia.

Il brillantante si aggiunge all'ultimo risciacquo perchè formi una pellicola sulle stoviglie, in modo da far scivolare l'acqua. Quindi, anche se in minima parte, sui piatti rimane e lo ingeriamo.

Appena acquistata la lavastoviglie ho cercato di informarmi ed ho trovato la scheda di qualche brillantante industriale e, se non ricordo male, era classificato come non tossico a patto comunque che la concentrazione fosse minima. Nessuno mi garantisce che il brillantante sugli scaffali sia di origine vegetale E commestibile, anzi se non ricordo male sull'etichetta posteriore è riportata una bella X.

L'aceto non è tensioattivo ma è un acido, e siccome il detersivo di solito è basico contribuisce a neutralizzare il ph da eventuali residui di detersivo. Se c'è del calcare, lo scioglie; è assolutamente ingeribile; costa poco; toglie gli odori.

Siccome il brillantante è opzionale, come l'ammorbidente, io preferisco non usarlo; metto l'aceto bianco nella vaschetta del brillantante e a volte anche nella vaschetta dell'ammorbidente. Il risultato non è lo stesso, però a me va bene e questa è una mia scelta personale.

Altra considerazione.

A meno di utilizzare la lvs senza caricare sale, con le pastiglie multifunzione, l'acqua che carica la lvs è sempre trattata da resine che trasformano i sali di calcio e magnesio, che si depositano, in altri sali che non si depositano. Questo vuol dire che usando la lvs col suo decalcificatore, quando i bicchieri si asciugano i segni dell'acqua non dovrebbero rimanere. Il brillantante in questo caso dovrebbe solo migliorare l'asciugatura facendo scivolare meglio dalle stoviglie l'acqua, facendocele trovare perfettamente asciutte. Per come la vedo io non è un problema, tanto tra un pasto e l'altro hanno tutto il tempo di asciugarsi perfettamente e a costo zero wink.gif

Inserita:

L'unico problema e' che da quando ho questa c. di lavastoviglie la bolletta dell'enel e' aumentata del 40%.............. senzasperanza.gif

Inserita:

Nel frattempo che qui venivano postati i vari pensieri sui brillantanti ieri sera ho fatto la mia prima lavastoviglie con 2 pezzi di limone nel cesto delle posate , aceto nella vaschetta del brillantante e un dose minima di detersivo( non avevo tempo di farmelo in casa ma la prox settimana proverò anche quello!).

Risultato ottimo: stoviglie con un ottimo profumo di limone e limpide come prima.

Non ho risultati scentifici in mano, anche perchè a dire il vero non ne ho trovati neanche in rete, vengono tutti classificati come non tossici, ma io sono del parere che se posso evitare........evito.

P.S X azzero: ho la macchina ma vado a metano tongue.gif

grazie ancora per le risposte

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