superautomatico Inserito: 20 dicembre 2009 Segnala Inserito: 20 dicembre 2009 Ciao Forum!Non ti ho abbandonato e non ho più scritto spesso come prima solamente perchè mi sono dedicato di più al lavoro pratico che al vezzo di diffonderne il risultatoE c'è chi mi ha detto che dei miei interventi se ne sente la mancanza ma sento in fondo anche chi dice ma questo è di nuovo qui che rompe? e quelli sono i migliori secondo me perchè il loro schifo mi rende più forte!Questo intervento non chiede aiuto per un guasto e nemmeno celebra l'ennesima fatica di un povero ragazzo di paese come ce ne sono tanti che fa interventi di assistenza tecnica anche al sabato pomeriggio pur di non sentire il cliente che sbraita!Bensì per mostrare e condividere l'ultima grande scoperta, che rende ancora più merito a certi gioiellini di eccellenza elettromeccanica di un tempo che... non stiamo qui sempre a fare le solite chiacchiere Il fantasmagorico Timer Holzer... fantasmagorico perchè non solo non li fanno più, ma nemmeno ce ne sono più tanti in circolazione come nessuno più li vuole (perchè a saperlo fare ancora qualcuno c'è) aggiustare!Non sto a raccontare il funzionamenteo di un meccanismo complicato quanto affascinante che si nasconde dietro a quest'oggetto ma voglio soffermarmi sul cuore di quest'aggeggio, il motorino!Come molti sanno la straordinaria caratteristica di questo timer è la possibilità di fare gli scavalcamenti, ovvero il poter saltare alcune fasi dell'unico ciclo che performa a seconda del programma impostato, ed è proprio il motorino che permette tutto ciò, ma come?In questa foto vedete che il motorino ha un rotore con un pignone dentato, in grado di compiere 2 tipi di movimento:A - quando il motorino è alimentato attraverso quella candeletta che si vede a sinistra (è un resistore ceramico che da i 110-115V), il rotore viene attratto traslando verso destra incastrando le camme lente, facendo funzionare il timer sulla marcia lentaB - quando invece il programma, il timer stesso, o l'utente con il pulsante avviamento, alimenta la bobin del motorino senza candeletta (vedete che i contatti della bobina sono 2 ma su uno ci sono 2 fili!) e quindi a 220V, il rotore viene sganciato e spinto verso sinistra a incastrare la ruota dentata che si vede nella fessura in penombra facendo così.... LO SCAVALCAMENTO!!Tutto ciò che oggi viene da quelle infernali scehdine elettroniche un tempo lo facevano questi gioiellini di precisione perchè sono più simili ad orologi che altro... rigenerarli non è impossibile come nemmeno semplice ma una volta era in uso fare così come invece oggi non è previsto per l'elettronica!PS: questo è un timer Holzer MTT 417 preso dall'ultima lavatrice che ho messo in fuznione una Philco WS642 del 1967 che oggi a 42 anni dalla sua fabbricazione ha fatto perfettamente un bucato sul 3 senza problemi!!
INDESITTONE Inserita: 20 dicembre 2009 Segnala Inserita: 20 dicembre 2009 AH finalmente Diomede è tornato a raccontare della sua " vita tecnica" Hai scelto l argomento Holzer! Ultimamente se ne sente parlare spesso nel nostro mondo di appassionati! Che dire, sicuramente questi timer erano qualcosa di avveniristico nel passato contando che sostanzialmente con questo marchingegno le lavatrici funzionavano quasi nello stesso modo di quelle elettroniche! Personalmente me ne sono capitati due: il primo su una Philco W 65 A che ho vissuto come qualcosa di terribile visto che era impazzito e cominciava a scavalcare quando piu gli pareva facendo tutte le fasi del programma in un minuto...cosi ho buttato la povera Philco che tanto avevo voluto.... Il secondo è sulla MIELE Sensor-Electronic W 784 combinato con la scheda elettronica che sostanzialmente opera come i pulsanti della tua super automatica o il selettore bidirezionale delle Philco. Su questa lavatrice l ho apprezzato decisamente di più seppur il rumore del motorino mi abbia sempre fatto poco piacere come anche la possibilità che possa sfasarsi causando imprecisioni nel programma. Nella Miele è veramente interessante come viene usato questo Holzer perchè i programmi riescono ad essere differenziati in modo sostanziale proponendo una vastità e flessibilità di programmazione che rimane attuale ancora oggi. All Holzer accosterei i timers delle vecchie AEG che pur essendo normali timer riuscivano anch' essi a garantire straordinaria flessibilità di programma nonchè straordinaria robustezza! Ho un AEG LAVAMAT DOMINA 601 E e trovo sia veramente eccezionale che nel '75 queste lavatrici permettessero di personalizzare qualsiasi ciclo di lavaggio e che ci fosse già grande attenzione al risparmio energetico e alla sicurezza. Le Philco sotto l aspetto sicurezza sicuramente non potevano avvicinarsi alle AEG nemmeno da lontano.
isz76 Inserita: 31 dicembre 2009 Segnala Inserita: 31 dicembre 2009 INDESITTONE+20/12/2009, 22:09--> (INDESITTONE @ 20/12/2009, 22:09) non si puo' paragonare una philco ad una aegle aeg erano muli esattamente come le vecchie mieleoltre al fatto che per i loro tempi erano molto molto avantiper l holzer........ troppo fracasso!!!!!!!!!!d'accordo le innumerevoli combinazioni di programmi...... ma ragazzi parliamo dell avvento delle lavatrici nelle case, dunque alle massaie gia' diper se la lavatrice non piaceva,poi sappiamo bene che la maggioanza delle donne era ignorante e analfabeta.... come gli si poteva spiegare tutti i processidi lavaggio di una lavatrice?proviamo a chiedere alle nostre nonne o bisnonne quanto bigottismo si era creato davanti a quel cubo con l oblo'!!!!!!dunque era molto piu' semplice proporre loro una macchina con il ciclo standard.... in fondo in quel cubo venivano introdotte solo lenzuola e asciugamani!!!!!!!!!il resto veniva rigorosamente lavato a mano
INDESITTONE Inserita: 31 dicembre 2009 Segnala Inserita: 31 dicembre 2009 Effettivamente è verissimo!!! Sicuramente le nostre nonne non si divertivano a fare scavalcamenti come si diverte certa gente oggi!!... nè penso ci abbiano mai fatto tanto caso.... Un normalissimo timer era più che sufficiente e lo sarebbe anche oggi dato che una lavatrice non fà altro che sbattacchiare la nostra biancheria!
superautomatico Inserita: 31 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 31 dicembre 2009 perfettamente d'accordo!Effettivamente l'holzer far rumore... ma durante lo scavalcamento! In marcia è silenziosissimo... sicuramente più silenzioso di altri tipi di timer. beh... come oggi altrettanto in quei tempi c'erano donne&donne... con gusti e preferenze differenti. E comunque con quel discorso ... saremmo rimasti alle manovelle e non saremmo arrivatifino qui
Fulvio Persano Inserita: 31 dicembre 2009 Segnala Inserita: 31 dicembre 2009 Ciao.isz76+31/12/2009, 10:40--> (isz76 @ 31/12/2009, 10:40) A quale epoca ti riferisci, mica a quella della pietra ?Certo che non usi mezzi termini. Però, per correttezza, ti devo dire di adoperare un linguaggio più...decoroso, specie se ti riferisci al gentil sesso.Grazie.
isz76 Inserita: 31 dicembre 2009 Segnala Inserita: 31 dicembre 2009 pardon..... ma non era di certo un offesa!!!! parliamo dell Italia dopo guerra e da quel che so' io e da quel che mi raccontano pochi fortunati avevano la quinta elementare... dunque ignoranti! conosco tante vecchine che possono confermare di avere avuto grosse difficolta' con le lavatrici poiche' analfabetaripeto... non volevo suscitare gli animi di nessuno, ma questa e' storia.
Livio Migliaresi Inserita: 31 dicembre 2009 Segnala Inserita: 31 dicembre 2009 isz76+31/12/2009, 15:52--> (isz76 @ 31/12/2009, 15:52)Che la tua non voleva risultare una offesa lo credo, però le realtà, anzi le storie che ciascuno di noi conosce e che si sono vissute sicuramente non sono le stesse.
Fulvio Persano Inserita: 31 dicembre 2009 Segnala Inserita: 31 dicembre 2009 Ciao.isz76+31/12/2009, 15:52--> (isz76 @ 31/12/2009, 15:52)Non sono assolutamente d'accordo con chi, come te, ritiene ignorante un individuo che, per motivi indipendenti dalla sua volontà, ha potuto frequentare solo le scuole elementari, anzi, ci sono esempi ben più gravi di "diplomati" o "laureati" che difettano nel sapere o, addirittura, nello scrivere.Io, ritengo ignorante, colui che ignora (magari volutamente), non che non ha potuto studiare.La "storia", secondo me, è ben altra cosa.
INDESITTONE Inserita: 1 gennaio 2010 Segnala Inserita: 1 gennaio 2010 (modificato) Scusatemi ma ritengo che l utente Isz76 NON abbia assolutamente usato in maniera poco consona od indicata l aggettivo ignorante! Sul dizionario alla voce ignorare la definzione è chiara : ignorànte : P .pres., agg., s.m. e f.1 aggche non conosce una cosa2 aggche non conosce quello che dovrebbe sapere3 aggche non ha istruzione Concordando nell assoluto significato del termine privo di qualsiasi valore negativo o spregiativo non mi pare sia necessaria tanta polemica. Se il valore negativo viene attribuito soggettivamente o per uso improprio all aggettivo è un altro discorso... Ma storicamente , culturalmente parlando e sociologicamente , il fatto che donne come anche molti uomini fossero ignoranti ovvero prive di istruzione è cosa piu che accertata. Non abbiamo forse assistito all emancipazione delle donne, al raggiungimento della parità con l uomo e all ottenimento di diritti da parte loro?? Volendo fare una riflessione : è stata proprio la presa di coscienza da parte delle donne della loro condizione nella società passata che le ha portate a pretendere i diritti che è giusto che avessero. Sicuramente la rivoluzione non è stata incentivata da chi non riconoscesse lo stato di ignoranza delle donne e di diritti violati bensì dalla gente che poteva capire questa situazione e ha potuto fare qualcosa per cambiarla. Modificato: 1 gennaio 2010 da INDESITTONE
superautomatico Inserita: 1 gennaio 2010 Autore Segnala Inserita: 1 gennaio 2010 anche senza volervo... pure sta volta ho sollevato il polverone...Ci siamo parlati con isz76 A. e mi sento di voler condividere con tutti alcune considerazioni... vediamo se con le parole giuste si notano le sfumature di significato.Concordo con Fulvio sul fatto che l'ignoranza non vada intesa come una volontà di non istruirsi ma piuttosto come l'impossibilità di farlo dettata da le più innumerevoli ragioni che vanno dalla condizione economica alla visione del mondo di una certa epoca. Mia nonna stessa non fu mandata di proposito a scuola (pur volendolo) perchè primogenita di sette figli e destinata alla vita mezzadra quando non era al lavotoio... ma come si dice, per certe cose mi mangiava in testa!!E qui forse arriviamo al discorso che voleva fare A. Davvero il traguardo di certe tecnologie in quel settore veniva visto poco di buon occhio, ma il problema non era certo una carenza di istruzione intesa come insieme di compentenze assenti ma piuttosto una sua disequilibrata distribuzione tra i soggetti di questo scenario. Forse le nonne non sapevano leggere e scrivere ma certe avevano (e avrebbero quelle che ancora lo possono e lo voglio fare!!) tutto da insegnare in fatto di bucato, e proprio A. ed io potremmo dirlo che dalle nostre nonne abbiamo imparato questa arte. L'industria e il progresso tecnologico, in questo caso rappresentato dall'avvento di automatismi via via sempre più complessi e sinergici hanno cercato (e se ci sono riusciti o meno qui il dibattito apriamolo pure... con i toni anche polemici!) di spostare il tutto dal capo della donna, unica detentrici del sapere e del saper fare il bucato allora, in capo alla macchina. In questa traslazione (o chiamamolo anche "scavalcamento" ) c'è il nocciolo della questione... Mi sovviene a tal proposito il ricordo di alcuni vecchi libretti di istruzione dove si parla di prelavaggio che equivale alla vecchia abitudine di ammollare i panni prima del bucato... e oggi quasi non si parla nemmeno più di prelavaggio I traguardi tecnologici sono i risultati di un percorso... cioò che avviene durante questo percorso di buono o cattivo, che arricchisca o impoverisca il risultato è storia tecnologica ma soprattutto cultura tecnologica se arrivati alla fine si raccoglie tutto... e qui mi rifaccio ad una mia vecchia frase che diceva che per costruire in avanti ogni tanto è bene anche guardarsi indietroQuesto discorso però è molto più ampio di quanto si creda e si possa fare, perchè come in questo settore anche in altri... in campo automobilistico si potrebbe pensare all'evoluzione tecnologica che c'è stata dal cocchiere al tom-tom... e io vedo ancora molti con le cartine in mano o io stesso che stento a farmi guidare dalla signorina che mi parla dal coso attaccato al parabrezza E ritorando Ontopic, certamente un'oggetto come il timer Holzer era un'esagerazione (e in quegli anni non era l'unica!) in uno scenario dove su 10 famiglie la lavatrice la possedevano 2-3 e magari a quelle bastava una semiautomatica, ma rappresenta il primo vero passo verso l'automazione completa.Oggi è molto difficile parlare di evoluzione e progresso tecnologico, in fondo a parte i casi di indigenza, nelle nostre case non manca praticamente nulla... e se ci fosse davvero chiinventa qualcosa certamente come allora ci saranno dapprima i neofiti avanguardisti che si avvicineranno senza indugio e poi piano piano si migliorerà il prodotto per allargare la fetta di pubblico a cui potrebbe interessare... Chissà se gli antichi romani avevano i pannelli solari (e se così fosse non mi stupirei più di tanto), ma oggi ancora pochi sfruttano un sistema forse ancora da mettere a punto ma dal vantaggio impareggiabile.Potrei sproloquiare ancora per molto... ma lascio voce a voi
isz76 Inserita: 1 gennaio 2010 Segnala Inserita: 1 gennaio 2010 Fulvio Persano+31/12/2009, 20:12--> (Fulvio Persano @ 31/12/2009, 20:12) credo si sia sollevato un polverone per nulla....ribadisco il concetto......io non giudico le persone per il loro titolo di studio, ma ad atto pratico lo status delle donne di qualche anno addietro era quello e ovviamente non era di certo per loro volonta'ma praticamente imposto dalla realta' in cui purtroppo si sono trovate a vivere....(ovviamente non era una realta' comune a tutte le donne ma le famiglie piu' agiate che si potevano permettere di mantenere gli studi ai figli erano sicuramete in netta minoranza) basti pensare che il diritto al voto credo sia stato acquisito nel 1974 se non erro,dunque piu' che dire povere donne non posso ....... ma il discorso analfabetismo cera e questo determinava l ignoranza(dunque "ignorare" persona che ignora o che non sa' come specifica indesittone)quindi scusate se insisto.... ma mettere una persona analfabeta davanti ad una lavatrice.... con lettere e numeri era davvero un problema!!!!! di certo non potevano acquisire informazioni della macchina dal suo manuale d' istruzioni!!!!quindi qualcuno doveva spiegare loro come funzionavano e magari segnare sul frontalino ipunti in cui bisognava mettere l indice per farla partire(e sapete quante ne ho viste vecchine che hanno ancora lavatrici con i pallini disegnati)questo ovviamente non poteva far si che l utente potesse prendere la massima dimestichezza con l elettrodomestico e quindi sfruttarne al massimo le potenzialita' perche' come ben si sa' ogni donna aveva e ha il suo concetto di bucato, quindi la lavatrice spiegata da un'altra persona poteva anche risultare una macchina infernale per la poverina che "ignorava" le sue prestazioni;ricordo ancora nonna quando diceva che i primi tempi che ha visto entrare la lavatrice nelle case di alcuni suoi vicini di casa vedeva nei balconi stracci stesi anziche' biancheria..... questo' perche'? perche' la povera vicina analfabeta probabilmente metteva magari indumenti delicati nel ciclo a 90 gradi.... perche' l installatore aveva detto lei che la lavatrice si avviava da quel punto..... quindi per lei ogni bucato doveva partire sempre dallo stesso punto!!!poi la storia credo sia una e una sola, e non e' a libera interpretazione, in fondo basta vedere il censimento italiano di fine anni 60 e constatare quante persone avevano potuto conseguire la quinta elementare.ripeto..... non volevo toccare la sensibilita' di nessuno ma non credo di aver detto sciocchezze.
superautomatico Inserita: 1 gennaio 2010 Autore Segnala Inserita: 1 gennaio 2010 OT 1946. Appena finita la guerra subito prima della Repubblica. Fonte Proprio come l'ultima Philco WS642 che ho ricevuto... si vede benissimo dai video su youtube.Vedi come la storia si ripete? A quel tempo esistevano i cosidetti centri dimostrazione, oppure venivano a spiegartela a casa come del resto fanno ancora con il famoso frullatore tedesco che fa di tutto e di più!Mentre a quel tempo però non leggere il libretto avveniva per impossibilità dell'utente e a questo serviva la dimostrazione... oggi non vedo perchè chiamandola pure demo, quella che potrebbe essere una carta vincente per l'azienda non diventa l'unico elemento in completa sostituzione del vecchio libretto che ormai non solo non viene più stampato in alcuni casi ma non viene quasi mai letto... io dico per diseducazione e/o per pigrizia Non conto più i cliente che a chiedere il libretto non sanno più dov'è e la macchina è ancora in garanzia !!
isz76 Inserita: 1 gennaio 2010 Segnala Inserita: 1 gennaio 2010 sicuro che le donne nel 1946 avessero gia' acquisito il diritto al voto???secondo me confondiamo un po' le date, comunque per mia cultura personale andro' a verificare questa cosa comunque hai perfettamente ragione..... potrebbe esser una carta vincente per l azienda la spiegazione e il collaudo gratuito della macchina anche con successiva prova prima del termine della garanzia....... esattamente come fa' ancora oggi la Miele e la Bosch(quest ultima solocon i suoi top di gamma)ciao Alessandro
Luca Bettinelli Inserita: 1 gennaio 2010 Segnala Inserita: 1 gennaio 2010 Certamente! La prima occasione di voto - la prima in assoluto per le donne in Italia - sono le elezioni amministrative che si tengono in tutta la penisola fra il marzo e l'aprile del 1946;http://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio_universale
isz76 Inserita: 3 gennaio 2010 Segnala Inserita: 3 gennaio 2010 sisi ho appurato.... ho confuso solo qualche data con vari referendum !!!tra quello del divorzio al diritto di aborto
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