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macchina caffè che non scalda


zenyattamond

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Ho una Faema (modello Amica 2) che improvvisamente non scalda più l'acqua: la pompa funziona ma esce acqua fredda.

Premettendo che non sono un esperto, l'ho aperta e ho fatto i seguenti controlli (a macchinetta staccata dalla rete) usando il tester con il selettore in posizione segnale acustico di continuità circuito:

1) ai 2 capi della resistenza: OK (suona)

2) ai due capi del termostato 140°C: OK

3) ai due capi del termostato 120°C: non suona

E' possibile che si tratti del termostato (che interrompe l'alimentazione alla resistenza) oppure devo fare altre prove?

Devo fare la verifica a macchinetta alimentata (con il tester in posizione Voltmetro)?

Sinceramente non saprei cosa altro verificare

Grazie per gli eventuali suggerimenti

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Il termostato dei 120 gradi scalda l'acqua per il caffè, il 140 gradi serve per la produzione di vapore.

Quindi in teoria è il termostato confermato anche dal fatto che con il tester risulta aperto.

Fai altre 2 prove, schiaccia il selettore per produrre vapore e vedi se funziona.

Poi prova facendo attenzione, ad accendere la macchinetta e vedere se ai capi della resistennza trovi tensione, se così non fosse posiziona un puntale del tester sul filo neutro in arrivo dal cordone di alimentazione ( per identificarlo punta un puntale sulla terra e l'altro prima su un filo e poi su un altro sempre del cordone di alimentazione, quello dove non rilevi tensione è il neutro) e l'altro sui due capi del termostato dei 120 gradi, se funziona dovresti sempre rilevare tensione altrimenti è guasto.

Per qualsiasi problema scrivi pure, e se risolvi mi offrirari un caffè........scherzo.

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Grazie Ivan per le utilissime istruzioni.

Ieri sera ho fatto quanto suggerito e, con sorpresa, mi sono accorto che la resistenza ed il termostato incriminato funzionavano a dovere, così come indicato anche dalle misure di tensione.

La spiegazione per questa miracolosa guarigione può risiedere nel fatto che la sera precedente, dopo aver verificato la non continuità elettrica del termostato, ho staccato i faston di connessione e l'ho smontato.

Poi l'ho rimesso al suo posto ripristinando i collegamenti (senza più verificare, convinto di dover portare la macchinetta al ripararatore): può essere si sia trattato di una banale ossidazione dei contatti elettrici che ho involontariamente eliminato smontandolo!

Mi sono accorto infatti che nella fase iniziale di riscaldamento si verifica un "gorgogliamento" di acqua che trafila dalla calotta della caldaia, si spande e poi evapora per la temperatura dell'acciaio.

Nelle foto allegate (vedi sito http://it.photos.yahoo.com/zenyattamond_kyoto) è indicata con la freccia la zona da dove trafila l'acqua.

Il fenomeno dura solo per qualche secondo, poi quando la caldaia si scalda funziona regolarmente: anche facendo uscire acqua, non c'è perdita.

Potrebbe essere dovuta alla diversa dilatazione termica dei componenti del coperchio.

Ho provato a verificare se ci fossero dei bulloni allentati, ma tutto sembra in ordine.

Potrebbe essere questo che ha provocato nel tempo l'ossidazione del termostato.

A questo punto, dato che il fenomeno è transitorio, che cosa posso fare?

Per il momento ho richiuso tutto e stamane l'ho usata come sempre; tutto ok.

Non mi piace però l'idea dell'acqua che allaga la parte superiore e poi evapora, anche perchè, come si vede in foto, ci sono contatti elettrici nelle vicinanze.

Che cosa posso fare?

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In effetti anche a me viene in mente che il difetto sia causato dalla dilatazione termica dei materiali, boh......

Non si riesce a smontare e guardare meglio?

Magari sotto c'è una guarnizione ed è usurata.

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Per come si manifesta il fenomeno si intuisce che il "piatto" interno, su cui sono installati i termostati e i manicotti di ingresso-uscita dell'acqua, e la corona esterna del coperchio, sulla quale si avvitano i tiranti di chiusura della caldaia, sono accoppiati con una guarnizione di tenuta che probabilmente si è deformata a seguito dei ripetuti cicli termici ed ora non fa più tenuta a freddo.

Per verificarlo meglio potrei staccare la resistenza e azionare la pompa in modo da mandare in pressione la caldaia, anche se non penso di raggiungere in questo modo i valori di pressione che il vapore d'acqua esercita sulle pareti della caldaia (poichè la resistenza è immersa nell'acqua, prima si scalda l'acqua e va in ebollizione mandando in pressione la caldaia, successivamente il calore si trasmette alle pareti della stessa dilatandola).

Come ti dicevo ho già provato a serrare i tiranti, ma sembrano a posto.

Per accedere alla guarnizione di tenuta dovrei smontare quasi tutta la macchina (i tiranti sono nascosti dal telaio) e poi aprire la caldaia: non so se sono in grado di farlo e soprattutto se riesco poi a rimontare le cose per benino (se mi iniziano a perdere i tubicini dell'acqua sono finito!).

Per il momento vado avanti così, se un giorno sono in grazia mi lancerò nell'intervento e poi farò sapere.

Grazie ancora per le indicazioni ricevute.

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Potresti provare con la pasta sigillante rossa usata in motoristica, ma è sempre un palliativo che forse bisognerebbe adottare solo per i casi estremi.

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