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Licenza Di Un Progetto Software


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Inserito:

Ciao a tutti, da qualche mese ho deciso di mettermi in proprio e ho scoperto la difficoltà mostruosa nel farmi saldare economicamente i lavori già eseguiti. Tendenzialmente mi occupo di sviluppare progetti plc, Visual Basic, Scada in genere, quindi il mio lavoro è quasi esclusivamente composto da sviluppo software.

Mi sono reso conto che il problema di essere pagato (specialmente da un'azienda) è un problema un pò ricorrente anche ad altri miei colleghi.

Io vorrei sapere se è legale precisare sulla lettera d'offerta al cliente che il software viene messo in servizio in modalità demo legato a delle ore di lavoro da definire, e che a saldo avvenuto, il software verrà reso run-time senza nessun tipo di restrizioni sia come funzionalità che come tempo.

Aiutatemi a capire se è possibile sottoscrivere qualcosa del genere e se avete qualche traccia su come formulare in modo corretto una condizione di vendita del software.

Vi ringrazio in anticipo e spero che questo mio dubbio possa essere utile anche a qualche altro mio collega di plcforum.


Inserita:

ahi.... argomento dolente il tuo...

puoi prendere qualche spunto, se ti può essere utile, da una discussione postata nella cartella altri argomenti, ma pare, comunque il titolo era "controversei e doveri" (più o meno)

fai una ricerca

ciao

Inserita:

Grazie tecnopicci, sono andato a recuperare la discussione "controversie e doveri" e mi sono reso conto che ci sono pareri discordanti. In effetti nella discussione si parla in particolare di rilasciare oppure no i sorgenti di un progetto sw. In questo caso, ho preso il vizio di precisare sempre nelle mie offerte, che a collaudo avvenuto, rilascio copia di tutti i software sviluppati sulla macchina "compilati". In questo caso, il cliente ha esclusivamente la possibilità in caso di rottura di un componente (plc, pc,ecc) di sostituirlo e ricaricare il software compilato senza essere vincolato da me. Preciso inoltre, che se il cliente richiede i sorgenti del software sviluppato, il tutto fa xxx € e che dal momento del collaudo, la mia ditta non è più responsabile di qualsiasi danno sull'impianto provocato da qualche modifica sul software fatta da un pincopallino (non so se si scrive cosi').

Purtroppo, nella discussione "controversie e doveri" non ho letto un commento che mi aiutasse sulla mia prima richiesta. Ma è legale oppure no dichiarare espressamente che il software può essere bloccato dopo x giorni in caso di mancato pagamento?

Grazie ancora a tecnopicci

Inserita:

assolutamente no!!!

è illegale, non solo non becchi più una lira (....ooops... un euro) ma ti becchi anche una bella denuncia!!

quello che al massimo puoi fare e rifiutarti di intervenire in caso di guasto se non ti hanno pagato la fattura, ma non puoi tu stesso creare il guasto.... certo è che un guasto però è sempre di causa e natura fortuita...

chi ha orecchie per intendere intenda, e chi non ce l'ha..... in camper!!!

Inserita:

Occhio che in caso di blocco dell'impianto ti possono anche chiedere i danni per mancata produzione.

Inserita:

Sei stato chiarissimo!

Quello che continua a lasciarmi un pò confuso, è il fatto che casualmente la scorsa settimana parlando con il resposnsabile tenico di un'azienda che costruisce prodotti per l'automazione e sviluppa sistemi (un'azienda molto famosa) mi ha mandato per conoscenza un'offerta fatta ad un cliente per una macchina dove anch'io dovrò intervenire e ho notato che a fine offerta, ha precisato che il software realizzato da loro funzionerà per 60 giorni dalla fine del collaudo e dopodichè l'impianto smetterà di funzionare alla prima fermata della macchina non creando assolutamente un blocco improvviso dell'impianto.

Ovviamente, per rispetto, non voglio divulgare il nome dell'azienda di cui sto parlando ma mi domando semplicemente: "ma un'azienda di questo calibro specifica una cosa di questo genere sapendo che è illegale? Oppure si inventa una formula strettamente personalizzata convinti di essere dalla parte della ragione?"

Boh!

Inserita:

C'e' da dire che se la cosa e' scritta nel contratto ed il cliente accetta e firma il tutto, e' consapevole di cio' che potra' accadere se non paga, quindi secondo me il discorso diventa "legale".

Se invece lo fai all'insaputa del cliente allora vai incontro alle conseguenze di cui sopra...

Inserita:

Sono d'accordo con Claudio Monti

Mi sembra strano che un cliente accetti una macchina con un software demo.

Un conto e proporlo, tutti possono proporre tutto, altro discorso è accettarlo.

Per me (se cliente) sarebbe decisamente da scartare la proposta.

Riconosco che l'argomento di come farsi pagare un lavoro software è sacrosanto

e c'è abbondanza di chi ci marcia.

E' illegale e molto pericoloso se il cliente finale, (utente) non lo sa. La macchina,

(o l'impianto) viene venduta funzionante, certificata e con il manuale d'uso

fornito dal costruttore.

Inserita:

La cosa è molto complessa...

Bisognerebbe consultare un legale, possibilmente uno che già abbia affrontato l'argomento.

In linea di massima un'offerta che specifica clausule particolati (tipo software demo fino all'avvenuto pagamento) non hanno una reale valenza legale ed eventuali perdite di produzione (o mancati funzionamenti) potrebbero far scattare azioni legali da parte del cliente finale, facendoti "passare" dalla parte del torto.

La prassi legale vorrebbe che un mancato pagamento sia sollecitato da una azione legale.

Al limite dopo che l'offerta è stata accettata dal cliente bisognerebbe stilare un "contratto" sul quale verrà specificato tempo e modalità della fornitura del software, quindi pagamenti ecc... Se il cliente accetta il contratto, il tutto potrebbe risultare legale.

Un'altra possibilità è farsi pagare una percentuale in anticipo (tipo il 30% del totale), poi una percentuale durante i firmi funzionamenti del sistema (tipo il 30% ancora) e poi saldo a fine collaudo, aggiungendo al cliente un periodo di garanzia e assistenza se e solo se il tutto è stato saldato. Tutto questo ovviamente specificato in offerta.

Il mio consiglio è: consultare un legale!

Magari pubblicando a fondo di questa discussione l'eventuale esito. Così tutti sapremo!

ciao e buon lavoro.

Inserita:

Se non ricordo male, esiste a proposito di mancati pagamenti, una nuova norma. Informati presso un'associazione di categoria (se sei artigiano CNA, Confartigianato...), solitamente hanno personale qualificato a disposizione per questi scottanti problemi. Fornire un sw in formato demo penso che possa solo portati danni...e grossi

Inserita:

Fai un software che dopo un certo tempo manda in Fault la CPU del PLC. Se il cliente ti chiama gli dici che c'è la CPU o la E2Prom guasta e che dovresti fare un sopralluogo che naturalmente non farai perchè sei al momento "superimpegnato". A questo punto vedrai che il cliente ti verrà incontro con i pagamenti.

Una volta intervenuto sblocchi la protezione.

Chiaramente il tutto va fatto con molta attenzione e discrezione.

Noi tre anni fa avevamo installato su alcuni impianti "a rischio" una protezione a tempo che fermava l'impianto dando dei messaggi di guasti vari. La protezione era aggiornabile sia tramite teleassistenza telefonica che direttamente da terminale operatore. Una volta ricevuto i pagamenti con una scusa abbiamo fatto una teleassistenza telefonica agli impianti e abbiamo disabilitato la protezione.

CIAO

Inserita:

Una cosa è certa; leggendo tutti i vostri commenti ho capito che ci sono vari pareri: chi consiglia di evitaredi avventurarrsi in questi discorsi, chi di precisare il tutto nel contratto pur non avendo la garanzia che ciò sia corretto e chi invece ritiene che specificando il tutto in modo dettagliato si tuteli e sia tutelato dalla legge. Sicuramente seguirò il consiglio di interpellare un legale tramite il CNA di cui sono socio e valuterò anche il consiglio di qualcuno di voi (effettivamente una macchina si pùò fermare per mille motivi, chi a orecchie per.....) anche se preferirei essere professionale nei confornti di un cliente rispettando i suoi diritti e facendo rispettare i miei in modo scritto, univoco per entrambi.....ma se la legge non ci tutela che dobbiamo fare?

Grazie a tutti per i vostri suggerimenti e speriamo che qualcuno di noi riesca a capire esattamente ciò che si può fare per essere un pò più tranquilli.

Inserita:

I contratti di vendita software con modalità shareware (provi il prodotto per x giorni, dopo di che o lo acquisti o il prodotto non riparte più) è perfettamente legale. L'unico problema è far accettare all'acquirente quesyìta clausola. Una volta c'era la buona abitudine dei pagamenti a scalare sull'avanzamento del lavoro: 10% all'ordine, 50% alla consegna, 20% al termine dello start up ed il rimanente 20% do po 60/90 giorni di funzionamento senza inconvenienti.

Inserita:

Sai perche' i titolari della mia azienda vanno bene ?

perche' si fanno pagare il 30% all'Ordine , il 25% alla spedizione e il restante dopo la messa in servizio.

Inutile dirti che con il 30% gia' si sono pagati la macchina e ci hanno guadagnato ....

Se il cliente non accetta queste regole non gli fanno l'ordine.

L'unico problema e' riuscire a fare quanto detto sopra ...

Ciao :)

Inserita:
piermrd+26 Feb 2004, 10:45 AM-->
CITAZIONE(piermrd @ 26 Feb 2004, 10:45 AM)

Intanto potresti modificare questa voce in... "ho preso il vizio di precisare sempre nelle mie offerte, che a pagamento avvenuto, rilascio copia di tutti i software sviluppati sulla macchina "compilati".

Inserita:

La storia del FARSI PAGARE è vecchia e non riguarda solo il software.

Purtroppo da ciò che vedo la legge è carente in materia.

Se uno decide di non pagarvi una fattura, è difficile far valere i propri diritti. Anche se vai dall'avvocato ( mi è capitato ), ti posso assicurare che succede questo : "il cliente ricevuta una lettera da parte dell'avvocato, mette un avvocato anche lui. Da quì nasce una causa con relative spese. Con la causa passa del tempo e ti posso dire che una minima stupidata nel lavoro fatto al cliente, rende ancora più difficile vincere la causa e farsi pagare. Ad un certo punto, la causa va così per le lunghe e le spese legali spingono a lasciar perdere l'avvocato e rimediare i soldi trattando con il cliente che a quel punto, si farà anche un bello sconto" :-)))

La via migliore è quella del pagamento ripartito nelle fasi del lavoro.

Tanto per iniziare è d'obbligo un anticipo che non è fisso, ma va in base alla cifra preventivata dell'intero lavoro.

Un'altra parte dei soldi bisogna riceverla a metà lavoro.

A questo punto, il cliente non può tornare indietro. Cioè può, ma voi avete già preso un bel po' di soldi e quindi vi siete ripagati ogni spesa. In più non avete consegnato il lavoro. Nel 95% dei casi il cliente non torna indietro.

Ora alla consegna, è rimasto l'ultimo ostacolo : "il pagamento della rimanenza"

Secondo me, i contratti servono a ben poco. Sono sempre "chiacchere" scritte.

E' vero che in sede legale valgono, ma è anche vero che se il cliente ha qualche difficoltà economica voi non prendete più una lira....anzi, un centesimo d'euro.

E poi la cosa che odio nell'economia italiana è il fatto che lo Stato quando deve prendere i soldi ha mille vie e mille precedenze, un privato verso un qualsiasi cliente, non ha nessuna via. Anzi se il cliente dichiara o è in fallimento, voi non prendete i soldi e se li avete presi, il curatore fallimentare può anche richiederveli ( anche indietro di 5 anni ) anche se voi poi non gli ridarete nulla, ma anche quì serve un buon avvocato.

Inoltre parlavate di danno da parte del cliente nel caso si decidesse di far in modo che il software smetta di funzionare dopo tot giorni.

Bè, spiegatemi una cosa.

Se un cittadino non paga la corrente elettrica, cosa fa l'enel ?

La stacca :-))) Se un cittadino non paga le tasse, cosa fa l'esattoria ? Ti sequestra qualcosa.

Se le tasse non pagate sono molto alte, ti blocca e manda a l'asta anche l'intero immobile lasciandoti in mezzo alla strada come un barbone.

Bè, se questi non sono danni .... peggio di così c'è solo la morte fisica !!!

So che ci sono delle società a cui ci si può affidare per il recupero dei soldi persi. Non so come funziona di preciso.

Non so se anche li si perde qualcosa se loro non recuperano nulla.

La migliore cosa sarebbe stata una specie di esattoria dove a ruolo si potevano iscrivere anche le fatture non pagate da clienti furbi. Allora forse ci sarebbe stata un po' più di serietà, perchè molti commissionano un lavoro senza pensare a pagarlo !!!

Inserita:

Per un breve periodo ho lavorato per un' azienda di macchine alimentari la quale mi chiedeva esplicitamente di bloccare la macchina a 106 giorni dal collaudo (numero di giorni non multiplo di mesi o settimane per non dare nell' occhio) a meno che non si fosse premuta, con macchina in emergenza, una predeterminata sequenza di tasti (sembravano i secrets dei video giochi). Se il cliente pagava si chiamava qualche giorno prima del blocco e con la scusa di una verifica sulla sicurezza si faceva eseguire la sequenza di tasti all' operatore, se non pagava al 107° giorno (più qualcuno per vani tentativi di qualche tecnico locale di entrare nel prg protetto) 95 volte su 100 arrivava il bonifico e noi intervenivamo. Legalmente era molto difficile da dimostrare il sabotaggio perchè il plc era protetto. In caso di controversie dicevano che il blocco dell' impianto poteva essere causato da uso improprio. Ricaricando il software (di cui si deve consegnare una copia obbligatoriamente) non si otteneva nulla perchè il tempo era scandito dall'orologio della tastiera.Sarà stato pure un sistema meschino ma più efficace di qualsiasi avvocato. Inoltre, se il cliente era onesto, non si sarebbe accorto di nulla.

Giusto o no? Sì, perchè a malafede si rispondeva con malafede. Fidarsi è meglio, ma...

Inserita:

Fare come dice sdrule mi sembra illegale, infatti potrebbe essere visto come l'immissione in circolazione di software virato o comunque di malware.

Inoltre potrebbe essere possibile riuscire a forzare blocchi protetti ( almeno sui Siemens avevo sentito di un programmino che lo faceva) .

Pensa se vendi due macchine alla stessa azienda ed in entrambi i casi loro paghino in ritardo e si accorgano del trucco....

Secondo me non è corretto, anche perchè se si inizia a fare questi giochini, si potrebbe anche pensare di far fermare casualmente l'impianto scaduta la garanzia, per guadagnare con gli interventi a pagamento...

Penso che se fossi cliente di una simile azienda e mi accorgessi del trucchetto...be, smetterei di essere cliente e forse inizierei una bella causa... :-)

Inserita:

Bhe anch'io se acquistassi un prodotto ed avessi il sospetto di un fermo programmato cambierei fornitore: L'unico fermo programmato accettabile è quello della licenza shareware, cioè "prova e compra; se non compri a prova scadutasmeto di funzionare". Ma, ripeto, deve essere chiaramente specificato nel contratto di vendita.

Ritengo che una simile contratto difficilmente è applicabile ad un impianto industriale. Rimangono solo due strade:

o ci si fida reciprocamente (fabbricante - acquirente), opure si propongono pagamente in funzione dell'avanzamento del lavoro.

Inserita:
se acquistassi un prodotto ed avessi il sospetto di un fermo programmato cambierei fornitore

oltre a tentare con tutti i mezzi possibili di accertare l'accaduto e nel caso far seguire una denuncia.

IMHO l'unica via sostenibile e' quella degli step di avanzamento ( ad esempio in percentuale 30-30-30-10 ordine-finesviluppo-consegna-collaudopositivocliente e non oltre x giorni da consegna ), per clienti critici o altro aggiungere fideiussione.

L.

  • 2 weeks later...
Inserita:

Secondo me il miglior modo sarebbe giocare sul rilasci della licenza ovvero pagando all'inizio il 30% del corrispettivo si rilascia il software con licenza d'uso fino alla data di scadenza del pagamento e rilasciare la licenzaz senza limite di tempo a saldo fattura avvenuto. Una volta che il software è scaduto se il cliente non ha saldato la fattura e continua a utilizzare il software è passibile di denuncia oltre a ritrovarsi l'impianto fermo e il tutto ripettando la legge. Lo shareware prevedendo il prima provo e dopo compro ha un risvolto negativo o viene detto qual'è il tempo di funzionamento o il prima provo puo durare molto tempo inoltrre potrebbe essere sempre reinstallato dal cliente e non gli si potrebbe teaoricamente dire niente.

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