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Puleggia Albero Motore + Piccola - Crea problemi?


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Inserito:

Buongiorno.Ho dovuto sostituire un motore della Sole.(Due listelle si erano rotte e macinavano le spazzole..).Mi han dato un motore (Nidec) che ha la puleggia(dell'albero motore) di diametro inferiore alla precedente, dicendomi che ormai danno solo motori con due tipi di puleggie, o quella o più piccola.(negozio ricambi originali Zanussi). Credete dia problemi o lo scoprirò solo vivendo, magari col cestello stracarico? Grazie


Inserita:

Motore con puleggia più piccola significa che, a parità di giri del motore, il cestello gira più lento. Di quanto più lento? Dipende dal rapporto delle due pulegge. Se la nuova puleggia ha, p.e., un diametro inferiore del 5% la velocità del cestello sarà il 5% in meno.

Contemporaneamente, a parità di coppia erogata dal motore, sul cestello la coppia sarà maggiore; nel caso dell'esempio precedente si avrà un 5% in più di coppia.

Quindi con lavatrice al massimo carico non devi avere problemi, a meno che il nuovo motore sia meno potente del vecchio, ma questo lo puoi verificare dai dati di targa.

Inserita:

Prima di ogni cosa, dovresti dirci marca e modello della lavatrice.

Secondo, ha pienamente ragione Livio, puleggia più piccola, minore velocità del cestello.

Aggiungo che tanto più la puleggia è piccola, tanto più lo sforzo del motore è minore.

Viceversa, puleggia grande sforzo maggiore.

Esattamente come le marce delle auto, a parità di giri del motore, cambiando le marce, corrispondono velocità di marcia diverse; tuttavia, è quasi impossibile partire con la quinta in salita, bisogna farlo necessariamente in prima per ridurre lo sforzo del motore, alias sfruttare al massimo la potenza del motore.

Possiamo infatti dire che con la prima sfruttiamo la potenza del motore, con la 5 la velocità.

Stessa cosa per le biciclette, a seconda del rapporto, tu giri giri giri ma la bicicletta va piano, tuttavia non sforzi più di tanto.

Tornando alla lavatrice, se si fosse trattato di un motore ad induzione normale non ci sarebbero stati grandi problemi...

la lavatrice, in quel caso, avrebbe lavato e centrifugato a velocità ridotta.

Infatti, quando modifico le lavatrici, per aumentare o diminuire la velocità del cestello, molto semplicemente cambio la puleggia del motore.

Se monto pulegge più grandi, metto anche condensatori più CAPACI, altrimenti il motore non riesce a girare (bisogna però anche tenere conto che a condensatori più grandi corrisponde surriscaldamento maggiore, ovvero perdita di potenza...)

Un gioco da ragazzi.

Trattandosi di motore a spazzola, invece, potrebbe sorgere un bel problema...

Per i lavaggi e le centrifughe potremmo anche sorvolare... ma...

se la scheda controlla il bilanciamento del cesto prima della centrifuga, operazione che si svolge ad una velocità del cesto pari a 90-100 rpm (velocità di distribuzione)... ora non riuscirà più a farlo correttamente.

Tieni presente che al giorno d'oggi è un'operazione che svolgono tutte le lavatrici!

Appunto, ci serve di sapere marca e modello della tua lavatrice.

Se per sbaglio la velocità del cesto, con questo nuovo rapporto, non arriva a più di 60 rpm i casi sono due, o ti partono centrifughe estremamente sbilanciate, o non ti partono per niente!

Prima di provare la lavatrice a carichi pieni, monta il nuovo motore e fai fare un ciclo di centrifuga con 1 o 2 asciugamani, osservando il comportamento.

Prima del "lancio" della centrifuga vera e propria (dopo eventuali giretti destri e sinistri), il cesto inizia a ruotare, la velocità aumenta progressivamente; dovresti vedere i 2 asciugamani ruotare man mano sempre più velocemente, distendersi sulle pareti del cestello e rimanere aggrappati al cesto per 3-4 secondi (fase di controllo distribuzione).

Se questo non accade, ovvero i panni girano sempre più velocemente ma senza aggrapparsi al cestello e poi all'improvviso parte la centrifuga...

Il problema c'è!

l'Unica soluzione più veloce, a parte quella di tirare in testa il motore a chi te l'ha venduto, è quella di tagliare la testa al toro cambiando anche la puleggia della vasca con una più piccola.

Oppure... il tuo motore SOLE dovrebbe avere la puleggia estraibile e non sagomata sull'albero motore...

Con un estrattore la rimuovi, vai dal rivenditore e ti fai dare un motore a spazzole sul quale poter montare la tua puleggia.

Meglio ancora?

Trovare un altro motore originale!

Inserita:

Per avere questo inconveniente dovrebbe avere una riduzione del diametro puleggia di circa il 40%, cioè quasi la metà del diametro originario. A me sembra poco probabile, più probabile una riduzione del 5%-10%. Comunque misurare le due pulegge è un'operazione banale. smile.gif

Inserita:

Si, questo discorso è valido per i motori ad induzione, ma non per i motori a spazzola.

Ovvero, la velocità di "lavaggio" di un motore ad induzione, esempio, a 16 poli è di circa 320 giri al minuto, un 12 poli circa 450.

Per ridurre la velocità di 320 rpm a circa 60 rpm (velocità comune quasi in tutte le lavatrici) è sufficiente un rapporto 1:5, ovvero, ogni 5 giri del motore il cesto completa 1 giro.

Nei motori a spazzola la questione è molto diversa!

Normalmente il rapporto è 1:10, ovvero il motore ruota a 600 giri per sviluppare una velocità del cestello pari a 60rpm.

Metto in corsivo tutta la spiegazione, così se non interessa la si può saltare

Questo è dovuto al fatto che tutti i motori a spazzola, da fermi, hanno una resistenza massima sulle spazzole di circa 2Ω.

In base ai calcoli, applicando una 220 diretta SOLO sulle spazzole, a tale resistenza si verifica un'intensità di corrente pari ad 110A, ovvero 24'200W!!!

Intensità sufficiente a fondere letteralmente il rotore.

Non appena il rotore inizia a ruotare, la resistenza inizia a salire vertiginosamente ed il problema sparisce; In ogni libro di elettrotecnica (mio padre ha fatto l'ITIS, dai suoi libri ho appreso tutto questo!) è infatti scritto che un motore a spazzola è in grado di sviluppare una velocità pari ad infinito, dovuto al fatto che la resistenza sulle spazzole tende sempre ad aumentare verso infinito.

Il problema è che, applicando una 220 diretta ad un motore a spazzole correttamente collegato, questo in fase di avvio sviluppa una coppia motrice estremamente elevata.

Infatti i motori a spazzola delle lavatrici montano cinghie piatte in grado si strapparsi se qualcosa dovesse andare storto...

Sfruttando, quindi, la resistenza variabile tra le spazzole, tenendo in considerazione il problema "Spunto Violento", giocando sui rapporti per diminuire gli sforzi in fase di avvio, ecco che le schede elettroniche sono in grado di pilotare in maniera fluida i motori a spazzole.

Basta che il motore riesca a fare il primo "passo" affinché la resistenza inizi ad aumentare e la coppia motrice a diminuire.

Supponiamo un rapporto 1:10 (nella mia Ariston è addirittua 1:18!), affinché il cesto ruoti a 90 rpm, il motore dovrà ruotare a 900 rpm.

Una puleggia leggermente più piccola in grado di aumentare anche di 1 solo giro il rapporto, 1:11, "trasforma" la velocità di 900 rpm in 80 rpm del cesto... a quella velocità la biancheria non si satellizza completamente e tende a ricadere, creando ripercussioni lette dalla scheda come sbilanciamenti,

Per esempio, nella mia Ariston non sarebbe un problema 1 solo punto di differenza, se con il rapporto 1:18 ottengo 90 rpm, col rapporto 1:19 ne ottengo 85.

Più che misurare il diametro delle pulegge (sono talmente piccole quelle dei nuovi motori a spazzole che è un vero problema stabilire la percentuale), si fa prima a contare i giri che deve fare il motore affinché il cesto completi una rotazione di 360°;

Basta fare un puntino rosso sulla puleggia, far ruotare la puleggia della vasca e contare quante volte il puntino ritorna in quel punto.

Il numero di giri altro non sono che il rapporto!

A quel punto, una volta trovato il rapporto, possiamo fare tutti i calcoli del mondo e stabilire se la lavatrice sarà in grado di satellizzare.

Per satellizzare occorrono almeno 85 rpm se il diametro del cestello è superiore a 45 cm.

Inserita:

huh.gif io direi che non comporta nulla.....

non e' n motore ad avvolgimento ma a collettore e quindi assorbe l energia necessaria per sposatare il carico....al resto pensa l elettronica.poi anche se fosse, sarebbe talmente minima la differenza da esser impercettibile.la puleggia fa molta piu differenza nei motori ad avvolgimento e normalmente si utilizzava per aumentare le rotazioni di centrifuga....basti pensare a quella utilizzata dalle candy rolleyes.gif

Inserita:

Non avertene a male, ma nella tua spiegazione di come lavora il motore universale c'è qualche strafalcione.

Come funziona un motore universale (quello chiamato volgarmente a spazzole) credo di conoscerlo abbastanza bene, così come credo di conoscere piuttosto bene come si regola la velocità di questi motori.

Questo sia in teoria, per studi effettuati, sia per una pratica trentennale nei controlli di velocità dei motori elettrici. (Se vuoi toglerti lo sfizio basta che leggi qualche mio intervento sul forum blu, o magari i miei tutorials sulle regolazioni e sul dimensionamento dei motori elettrici). smile.gif

La regolazione di velocità nelle lavatrici avviene ad anello aperto, quindi ipotizzare una precisione ed una costanza del +/-10% sul valore teorico sarebbe già un buon risultato.

Avere una puleggia con diametro ridotto del 10% può benissimo rientrare nelle tolleranza piuttosto ampie che il costruttore ha previsto.

Mai sentito parlare di un o strumento chiamato calibro? smile.gif

Comunque per quanto piccole, le nuove pulegge, hanno diametri > 20 mm, valori che si possono misurare benissimo con un banale metro a nastro o a fettuccia. Se non si riuscisse ad apprezzare la differenza tra le pulegge, poco male, significa che....no è significativa. smile.gif

Inserita:
Livio Orsini+4/11/2011, 20:57--> (Livio Orsini @ 4/11/2011, 20:57)

rolleyes.gifclap.gif

quindi tutto nella norma..

Inserita:

smile.gif

Ne è sicuro, Signor Livio?

Io non direi proprio, ma prima mi permetta due parole INTERPERSONALI.

Poteva tranquillamente, umanamente e più umilmente dire "Secondo la mia esperienza c'è qualcosa che non è corretto", oppure "Non sono d'accordo su questi punti..." e la chiaccherata sarebbe continuata in perfetta modalità impersonale.

Scrivedo "Non avertela a male" ci si sposta IMMEDIATAMENTE sul piano PERSONALE (volutamente, si capisce bene!), ridicolizzando ulteriormente il pensiero di una persona con "nella tua spiegazione... c'è qualche strafalcione"

Complimenti, mi aspettavo di meglio!

Una cosa che amo è parlare con le persone in maniera semplice, con termini che, diciamo, appartengono ad un livello basso e che, quindi, possano essere capiti da tutti.

E se chi mi sta davanti riesce a capire e vuole approfondire, allora ho fatto una cosa giusta!

La conoscenza è il valore della propria saggezza, la condivisione di questa è alla base del valore una comunità; ma non saperla trasmettere e condividere con la giusta passione è un limite che rende ogni uomo privo di valore.

Non me la prendo a male, signor Livio, ci mancherebbe!

Non vedo perché dovrei offendermi!

Se mi permette, lo strafalcione lo ha detto proprio lei, Signor Livio, ma non se la prenda a male, succede!

E a questo punto ho pareggiato i conti, quel che si dice quadratura!

Ora, senza spostare nuovamente il discorso sul personale, con rispetto, eleganza, semplicità, chiarezza e, perché no, discutibilissima conoscenza, riprenderò il discorso.

E mi piacerebbe che questi piccoli segni di educazione, se non dimostrazione di civiltà, non mancassero verso i miei confronti.

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C'è un punto in cui non sono d'accordo:

Nelle lavatrici odierne il controllo avviene ad anello CHIUSO, non aperto (cosa che accadeva nelle vecchie PM System).

ATTENZIONE, non stiamo parlando di corrente CONTINUA, ma di corrente ALTERNATA (non a caso nelle schede elettroniche è montato un TRIAC, TRIstore AC).

Spieghiamo sta benedetta differenza tra anello aperto e anello chiuso.

Un sistema ad anello aperto pilota il motore a spazzole (appunto universale) semplicemente cambiando la tensione della corrente CONTINUA, esegue il controllo rilevando la grandezza disturbante (il carico) e con apposito algoritmo corregge il sistema.

SVANTAGGIO DI QUESTO SISTEMA è che non assicura che la velocità desiderata venga mantenuta tale al variare della coppia resistente applicata al motore.

In altri termini, con un sistema ad anello aperto, se carichi troppo la lavatrice potrebbe anche non girare affatto se il motore non è perfettamente dimensionato!

Ma i costi di un tale motore?

L'estinzione di modelli PM system conferma un costo alquanto proibitivo.

Un sistema ad anello chiuso, invece, rileva la grandezza di uscita stessa (tramite tachimetrica o altri circuiti) per cui la correzione avviene misurando direttamente la grandezza che si vuole regolare.

Grazie alla misura della velocità effettiva si consente al sistema di correggere automaticamente la tensiona applicata, in modo da mantenere (ovviamente entri limiti) la velocità effettiva uguale a quella impostata.

In altri termini, con un sistema ad anello chiuso, è possibile sfruttare al massimo la potenza di un piccolo motore (quindi non necessariamente enorme), il tutto si traduce in costi molto contenuti.

Tutto corretto?

Trattandosi di sistema ad anello chiuso, perché come già detto le schede elettroniche pilotanto i motori universali AC con un banale triac da 0,52 €, penso sia facile a tutti capire a cosa si va in contro.

E, appunto, ecco perché suppongo che l'utente avrà qualche problema.

La tachimetrica collegata all'albero motore fornisce valore X alla scheda relativo ad una determinata velocità letta, viceversa, la scheda rileva che il motore sta ruotando, per esempio, a 900rpm perché, appunto, la tachimetrica sta leggendo valore X.

Cambiando motore (addirittura marca, quindi tachimetrica!) è molto probabile che:

1: TACHIMETRICA CON VALORI di lettura DIFFERENTI ma PULEGGIA IDENTICA - quando la scheda riceve il valore X il motore potrebbe ruotare ad una velocità completamente diversa, magari 1200rpm, oppure 500rpm; quindi velocità del cestello diversa.

2: PULEGGIA DIVERSA ma TACHIMETRICA IDENTICA - Il motore ruota a 900rpm, ma a causa del diverso rapporto, il cesto ruota a velocità diversa.

3: TACHIMETRICA E PULEGGIA DIVERSA (COME IN QUESTO CASO) - velocità del motore e del cestello diversi per i punti 1 e 2.

Detto questo, c'è poco da fare!

Bisogna provare il funzionamento della lavatrice, se tutto fila liscio meglio così, altrimenti... si vedrà il da farsi.

Inserita:

smilie_nono.gif così non ci siamo proprio ragazzi....

Vedo accanirvi sulla tecnica con tono troppo polemico (e per dirlo io che già sono polemico di mio, siamo al limite!), quasi una corsa a chi vuole far vedere di saperne di più...

Credo a questo punto che ci sia ben più che una semplice risposta che il nostro interlocutore cercava e che arricchendosi di strascico poco simpatico appesantisce solamente chi legge, negli occhi e nel cuore

senzasperanza.gif

Questa discussione per me si chiude qui.

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