luca78 Inserito: 3 settembre 2006 Segnala Inserito: 3 settembre 2006 Ciao a tutti,solitamente che linguaggio usate per programmare???io sto iniziando con il ladder perche per il momento lo trovo piu semplice ma poco potente e limitato, mi stavo spostando su IL ma ho anche visto ST che mi sembra abbastanza completo.che ne pensate??? ho visto male??
TRC Inserita: 7 settembre 2006 Segnala Inserita: 7 settembre 2006 Beh il Ladder è comune al 99,9 % di PLC, se parli di Siemens 300 c'è l'AWL (equivalente a IL in tedesco) che è il massimo per crearti i blocchetti funzionali e fare le operazioni un po' particolari, comunque il linguaggio è una scelta personale che cambia con gli anni, di solito dopo un po' di tempo (parlanto di Step 7) i linguaggi si mischiano, personalmente uso il Ladder mischiato a qualche FB e FC in AWL, l'altro linguaggio (quello per gli elettronici puri) non lo capisco, ciao
Piero Azzoni Inserita: 7 settembre 2006 Segnala Inserita: 7 settembre 2006 non comprendo quale e', secondo te la limitazione del ladder coas non puoi fare ?
luca78 Inserita: 8 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 8 settembre 2006 ma io parlo per la mia piccolissima esperienza e mollti FB in ladder non riesco ad aggiungerli ma solo in IL e ST magari e una limitazzione del programma che sto usando quello dell ABB
Luca Bab Inserita: 8 settembre 2006 Segnala Inserita: 8 settembre 2006 Ovviamente con il ladder ti dimentichi tutto quello che parla di puntatoripersonalmente divido i blocchi in base alle funzioni , quindi tutto quello che e' automazione pura lo programmo in KOP , mentre per tutti i dati uso AWLAttenzione che il KOP utilizza piu' memoria ( provate a mettere a zero 5 word )ciaoLuca
luca78 Inserita: 8 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 8 settembre 2006 non lo sapevo questo.graziecomunque sto cercando di impare bene ST dovrei riuscire a far tutto con quello con trovate?? e poi da quello che ho capito va bene per tutti i plc
varlux Inserita: 8 settembre 2006 Segnala Inserita: 8 settembre 2006 comunque sto cercando di impare bene ST dovrei riuscire a far tutto con quello con trovate?? e poi da quello che ho capito va bene per tutti i plcAnche KOP va bene per tutti i PLCAnche AWL va bene per tutti i PLCAnche SFC va bene per tutti i PLC.......
rddiego Inserita: 8 settembre 2006 Segnala Inserita: 8 settembre 2006 seeee per tutti i plc che hai usato tu!!!!!!
varlux Inserita: 8 settembre 2006 Segnala Inserita: 8 settembre 2006 seeee per tutti i plc che hai usato tu!!!!!!Per tutti quei PLC dei quali ho letto le caratteristiche.
Cristina Fantoni Inserita: 8 settembre 2006 Segnala Inserita: 8 settembre 2006 personalmente divido i blocchi in base alle funzioni , quindi tutto quello che e' automazione pura lo programmo in KOP , mentre per tutti i dati uso AWLConcordo, solo che, utilizzando prevalentemente =S=, uso ST per l'elaborazione dei dati, le regolazioni, ... ed LD per l'automazione "pura" comunque sto cercando di impare bene ST dovrei riuscire a far tutto con quello con trovate?? e poi da quello che ho capito va bene per tutti i plcIl linguaggio ST non mi sembra che ci sia (di base) in tutti i PLC, e' molto piu' facile che ci sia IL (AWL per Siemens), infatti alcuni PLC non implementano tutti i linguaggi: se li vuoi utilizzare compri un applicativo a parte. In ogni caso, e' assolutamente vero che con ST fai tutto, ma quando sei in fase di collaudo, per cio' che riguarda la parte piu' squisitamente digitale, e' spesso molto piu' comodo il Ladder, da qui la scelta di alcuni di utilizzarli secondo necessita'.Per tutti quei PLC dei quali ho letto le caratteristiche.Ricordati che la teoria e' basilare, ma senza la pratica il suo valore e' molto ridotto... sui manuali e' spesso molto facile, e' quando ti devi "smazzare" un problema che viene davvero da ridere.... :ph34r: In ufficio ho appeso una massima di Albert Einstein:"La teoria e' quando si sa tutto e niente funziona, la pratica e' quando tutto funziona e nessuno sa il perche'. In questo caso abbiamo messo insieme la teoria con la pratica: non c'e' niente che funziona e nessuno sa il perche'".
varlux Inserita: 8 settembre 2006 Segnala Inserita: 8 settembre 2006 non c'e' niente che funziona e nessuno sa il perchè!
Ron the bon Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 In effetti bisogna vedere con che plc lavori. Alcuni plc ti danno la possibilita' di programmare in diversi linguaggi, altri invece no.Personalmente preferisco il ladder, anche perche' in fase di prova lo trovo piu' facile e "vedo" subito cosa e' attivo e cosa no. Se pero' prendi S7, come vuoi fare un ladder un po' piu' "strano" ecco che non funziona piu' e devi cambiare in awl. Lo stesso se usi i puntatori.
senior_eng Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 Caio a tutti/eA parte che la marca di PLC ti limita eventualmente sul tipo di programmazione, io vorrei chiedere una cosa...Qual'e il linguagio di programmazione piu' facile per il gruppo/team di manutenzione in ogni struttura industriale?Forse qulche volta cerchiamo una soluzione piu' semplice per noi durante la programmazione e ci sfugge che il programa eventualmente deve essere utilizzato anche da altri che hanno conoscenze differenti dalle nostre (vedi personale tecnico del cliente).Scusate l'intrusione, ma sono nuovo nuovo (qui nel forum) e provo a condividere le mie esperienze..Grazie
Luca Bab Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 Non c'e' una risposta alla tua domandasolitamente il linguaggio piu' facile e' quello che conosci meglioe' solo una questione di gusti personali ,solitamente chi viene dalla elettromeccanica preferisce il LADchi viene dai PC preferisce AWLInoltre ti posso dire che se il codice ( sia PLC che pannello ) e' fatto bene , il cliente finale non ha bisogno di saper leggere il programmaCiaoLuca
lucios Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 Inoltre ti posso dire che se il codice ( sia PLC che pannello ) e' fatto bene , il cliente finale non ha bisogno di saper leggere il programmaGiusto, ma io devo ancora trovare un cliente i cui tecnici della manutenzione, a parte nelle automazioni più semplici, riescano a capire bene il funzionamento di un programma di plc (in qualsiasi linguaggio sia scritto). Non perchè siano scemi, ma perchè dietro lo sviluppo di un'automazione c'è: studio preventivo, analisi funzionalità, conoscenza (leggi "zucca" ) del programmatore, ecc. ecc.Non è proprio un'operazione semplicissima capire quello che è stato fatto da altri....Ciao
Luca Bab Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 Giusto, ma io devo ancora trovare un cliente i cui tecnici della manutenzione, a parte nelle automazioni più semplici, riescano a capire bene il funzionamento di un programma di plc (in qualsiasi linguaggio sia scritto). Appunto , un buon codice ( ripeto , sia per PLC che pannello ) , ed una buona documentazione cartacea , evita ai tecnici il bisogno di saper leggere il programmaByeLuca
senior_eng Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 Ciao Luca,Condivido la tua oservazione sulla scelta del linguaggio in base alle "radici" tecniche, ma posso anche confermarti che i Clienti finali (in strutture industriali di una certa entita') hanno un gruppo manutenzione che gradisce (letteralmente ORDINA) avere la possibilita' di leggere, verificare, modificare ed aggiornare il od i programmi PLC forniti dalla societa' di progettazione. Probabilmente nel caso di macchinari standard tipo OEM non e' richiesta tale flessibilita', ma nei processi continui (acciaierie, cartiere, petrolchimici, farmaceutici etc..) e' vivacemente richiesta.Nella mia esperienza, ho notato che normalmente I clienti Europei preferiscono LADder per impianti di almeno 5 anni, mentre nei processi piu' recenti si avvicinano al tipo di programmazione grafica a blocchi IEC. Nel settore Asiatico/Americano sono piu' propensi a radici LADDER anche nei processi nuovi.Queste flessibilita' di programmazione aperte all'intervento del Cliente finale riguarda processi complessi o di strutture alquanto estese.Certo l'esperienza di altri utenti potrebbe darci una visione piu' ampia sulla tendenza del mercato.Da parte mia, cerco sempre di sviluppare il programma in maniera che qualunque tecnico possa intervenire senza dover "sudare" sette camice per capirne la filosofia ed il concetto, anche perche' la manutenzione (con un certo livello di specializzazione ovviamente) e' quella che dopo qualche anno conoscera' l'impianto specifico molto meglio del progettista Grazie
Luca Bab Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 Anch'io condivido la tua osservazioneCon la mia esperienza , ti posso dire che non sono mai state richieste particolari regole per la scrittura del codice ( anche da parte di grosse multinazionale ) , da commessa compare solo il tipo di plc .Ovviamente un programma chiaro , favorisce non solo il cliente ma anche chi dovra' metterci le mani in futuro ( anche chi lo ha scritto )Poi le mentalita' dei clienti sono varie ed eventuali ,ne ho trovati che si arrangiano per qualsiasi cosa ( anche grosse modifiche HW e SW ) mentre altri di regola richiedono sempre l'intervento del tecnicoanche perche' la manutenzione (con un certo livello di specializzazione ovviamente) e' quella che dopo qualche anno conoscera' l'impianto specifico molto meglio del progettista Su questo punto non concordo pienamente , poiche' se l'impianto dopo qualche anno ha avuto bisogno di tanta manutenzione ............................................ciaoLuca
Ron the bon Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 Daccordo con Luca Bab,Se il programma e' protetto e nessuno lo cambia allora seguendo la documentazione si riesce a capire.Pero' alle volte ci sono ditte che per risparmiare fanno loro stesse dei cambiamenti e se poi alla fine non funziona ti dice: noi NON abbiamo fatto niente, non funziona piu'. E allora li le cose cominciano a complicarsi.
batta Inserita: 5 ottobre 2006 Segnala Inserita: 5 ottobre 2006 (modificato) Qual'e il linguagio di programmazione piu' facile per il gruppo/team di manutenzione in ogni struttura industriale?Salvo rare eccezioni ritengo si possa tranquillamente affermare che il linguaggio più facile sia il ladder. Più facile e migliore non sono però sinonimi.Secondo me il ladder è più immediato ed ha il vantaggio di fornire una visualizzazione che non ha quasi bisogno di interpretazione, tanto è immediata, anche in segmenti complessi con logica booleana. Presenta invece limiti notevoli nella manipolazione di variabili, costringendo ad effettuare passaggi che con altri linguaggi non servono.Poi, come in tutte le cose, è questione di abitudine e di motivazioni puramente soggettivePersonalmente, salvo i casi in cui mi viene espressamente richiesto dal cliente, programmo quasi tutto in AWL. Anche segmenti complessi che contengono solo logica booleana, difficili da interpretare in awl, li scrivo usando sempre istruzioni semplici (con poche parentesi, per intenderci) e variabili locali di appoggio. Insomma, se ci sono tre diverse condizioni da controllare per attivare un bit, piuttosto che fare un segmento in ladder con i tre rami in parallelo, appoggio le tre condizioni a 3 variabili locali che poi utilizzo in OR per l'attivazione del bit. Modificato: 5 ottobre 2006 da batta
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