A_Bi Inserito: 14 settembre 2006 Segnala Inserito: 14 settembre 2006 Un saluto a tuttiHo scoperto da poco plcforum.it e spero che abbiate tempo per rispondermi.Premesso che non sono un professionista ne' un esperto di automazione, semplicemente sono un tecnico diplomato appassionato di informatica, che si guadagna la vita come installatore e riparatore elettronico.In un futuro se dovessi cambiare lavoro mi piacerebbe occuparmi di automatismi industriali per questo sto cercando di chiarirmi le idee studiando i problemi e sperimentando soluzioni. L'uso dei programmatori (non so se e' corretto chiamarli plc) mi ha semplificato la vita in varie occasioni (piccole installazioni eseguite come secondo lavoro), al principio mi sono trovato molto bene utilizzando Logo! di Siemens. L'anno scorso mi hanno detto che e' fuori produzione ed ho provato ad usare zelio. Zelio prodotto da schneider lo incontro piuttosto limitato come possibilita' di programmazione rispetto a Logo! (o forse e' necessario un maggior tempo di apprendimento).A questo punto mi serve la vostra opinione, aiutatemi a fare una scelta.Sto cercando un plc di basso costo che utilizzi un linguaggio di programmazione standard.Esiste qualcosa di simile sul mercato?Come sono gli altri prodotti della famiglia siemens?Zelio 2 e' migliorato rispetto al Zelio che conosco io?Nel caso di controllo di processi non estremamente complessi puo' essere piu' conveniente utilizzare microcontroller tipo PIC piuttosto che PLC? A presto.Attilio
lucios Inserita: 15 settembre 2006 Segnala Inserita: 15 settembre 2006 Sto cercando un plc di basso costo che utilizzi un linguaggio di programmazione standard.Esiste qualcosa di simile sul mercato?Esiste di tutto e di più.... Dipende solo dalla complessità delle applicazioni che vorresti fare e da quanto vuoi spendere Nel caso di controllo di processi non estremamente complessi puo' essere piu' conveniente utilizzare microcontroller tipo PIC piuttosto che PLC?Io (ma è un'opinione personale) propendo decisamente verso plc fatti e finiti...Se dai qualche informazione un po più dettagliata sul tipo di automazione che hai in mente, sicuramente qualcuno degli eccellenti frequentatori di questo forum ti potrà consigliare al meglio.Ciao
Livio Orsini Inserita: 15 settembre 2006 Segnala Inserita: 15 settembre 2006 Se il PLC ha scopo didattico puoi ipotizzare unaCPU ti S7-224 Siemens o equivalenti A&B, GE o altri: ne trovi 13 per dozzina. C'è anch eun nostro sponsor, italiano, cha dell'ottima roba a prezzi accessibili.Relativamente ai microcontrollori devi mettere in conto:- conoscenze di elettronica HW, circuiti digitale e analogica.- conoscenze SW con Assembler e CSe disponi di queste conoscenze allora puoi pensare di tentare questa strada, altrimenti devi prima fartele.
trentaluca Inserita: 15 settembre 2006 Segnala Inserita: 15 settembre 2006 Se vuoi una soluzione intermedia tra plc e microcontrollore prova questo prodotto:CUBLOC
cibe Inserita: 25 settembre 2006 Segnala Inserita: 25 settembre 2006 Il CUBLOC è una buona soluzione intermedia per chi ha poca dimestichezza con il basic (ne esistono ancora?).Purtroppo la diversità maggiore oltre al linguaggio di porgrammazione è che con il PLC ti ritrovi un sistema già completo, come un PC ma dedicato, al quale devi solo connettere sensori e servomeccanismi ai morsetti porgrammare ed il gioco è fatto.Con un CUBLOC o peggio con un PIC devi progettare una scheda dove inserirlo, devi inserire nella scheda interfaccie, con l'attenzione ad i problemi di isolamento, controllo, ecc.Se poi paragoniamo la flessibilità dei PLC configurabili nei quali si possono inserire, aggiungere e togliere schede dedicate: porte intranet, seriali, I/O analogiche o digitali ci accorgiamo della vera differenza.Una scheda, (con CUBLOC o PIC) a meno di progettarla in modo particolarmente curato, cosa che impegna molte risorse ed ha costi elevati, in genere è dedicatala progetto ed alla applicazione specifica.Allora, in base a questo, sembrerebbe che convenisse sempre utilizzare il PLC invece vi sono anche altre ragioni che possono spingere all'uso di schede con PIC (ma lo stesso vale per qualsiasi altro microcontroller) od il CUBLOC. Prima fra tutte la compattezza del sistema ed il costo finale per pezzo. Lo spazio occupato da una scheda non può assolutamente essere paragonato allo spazio occupato da un PLC configurabile. Per quelli più economici su scheda singola si è sempre vincolati a ciò che il sistema offre.La scheda progettata con il PIC è una scheda personalizzata con le caratteristiche volute e dedicata al progetto.Se poi si intende realizzare un controllo da produrre in serie ove sarebbero necessari enne PLC i costi di sviluppo della scheda si abbattono, potendo "spalmare" i costi di sviluppo della scheda su tutte le schede che si andranno a produrre.Insomma se si intendo realizzare numerosi prodotti con uno stesso controller PLC o PIC da inserire in un contenitore di dimensioni ridotte la scelta non può che essere quella della scheda. Se invece si tratta di realizzare un controllo di un sistema composto da molti ingressi ed uscite ove lo spazio occupato dal controllore non è prioritario, dove il sistema da controllare si provede che possa variare sia nella configurazione che nelle caratteristiche, dove il numero degli ingressi e delle uscite può cambiare nel tempo ove non si ha tempo di sviluppare una scheda dedicata od il costo di sviluppo non può essere ammortizzato nel tempo perchè si tratta di un unico controllo la scelta non può che cadere sul PLC.Il PLC offre un prodotto già pronto all'uso, configurabile che occupa un certo spazio (come può essere un rack di un armadio) con un costo non sempre ridotto.Un sistema con scheda di controllo richiede costi e tempi di sviluppo a volte notevoli, una discreta conoscenza delle problematiche, spazi e costi ridotti ma per questo non modificabile facilmente nel tempo per eventuali aggiornamenti del sistema. Costi di produzione ridotti per quantità.Saluti
mshadow65 Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Inserita: 22 dicembre 2007 (modificato) Buongiorno a tuttiVolevo farvi conoscere anche un prodotto alternativo denominato LadderWORK.Questo software permette di costruire un PLC partendo da un semplice core 8051Buon Natale!Furno G.Luca Modificato: 22 dicembre 2007 da Gabriele Riva Rimossa pubblicita' alla propria azienda
mf2hd Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Inserita: 22 dicembre 2007 Colgo l' occasione di questo thread per inserire un mio quesito.Spesso mi capita l' amico che richiede un piccolo automatismo, roba molto semplice, tipo per citarne uno: cambiare la velocita' del circolatore riscaldamento in base a particolari combinazioni di apertura/chiusura delle valvole di zona.In questi casi utilizzo solitamente un PIC interfacciato con i vari chip/discreti che servono, realizzo il pcb ed il programma del micro.L' alimentazione alla scheda e' sempre in bassa tensione (no trasformatori o parti switching a bordo) e la comunicazione verso l' esterno la realizzo sempre con morsetti da c.s. (no attacchi faston o peggio fili saldati direttamente).L' installazione fisica avviene all' interno di un quadro esistente o una scatola/box dedicata.Il tutto e' fatto senza particolari scopi di lucro: mi paga le spese per i componenti e una bevuta per il tempo perso.La mia domanda e' questa: c'e' qualche problema normativo per queste "opere" ?Ovvero, l' inserire un dispositivo "fatto in casa", con tutti gli accorgimenti citati per quanto riguarda la sicurezza sulle parti in tensione, va ad inficiare la regolarita' di un impianto ed e' quindi indispensabile l' utilizzo di dispositivi commerciali ? Grazie e scusate l' OT.
Livio Orsini Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Inserita: 22 dicembre 2007 Che sia a scopo di lucro o a scopo "bevuta" poco importa per la legge, il dispositivo deve essere certificato CE. Fino a che non avvengono incidenti o non capitano ispezioni non succede nulla; nel malaugurato case di incidente.....
del_user_56966 Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Inserita: 22 dicembre 2007 Direi che capiti male!!Oltre le attività che servono per distribuire (omaggio o no!) e installare questo tipo di prodotto o altriindistintamente che tu li faccia per il tuo impianto o per altri...A) Tutti i dispositivi devono seguire la direttiva RHos e quindi devono essere costruiti con materiali certificati per questa! Tutti i dispositivi devono rispettare le normative vigenti per la progettazione di circuiti e a seguito di queste essere certificati CE dal produttore! (vedi anche Direttiva 2006/95/CE)C) Oltre queste oggi tutte le aziende che producono prodotti elettronici devono registrarsi in camera di commercio, tutto il resto e considerato Hobbystica e quindiutilizzabile solo per prove personali e test di laboratorio non è utilizzabile in altre sedi, specialmente su impianti sottoposti alle varie normative.inoltre per la legge indistintamente che tu (Ditta) lo produca e lo ceda per una bevuta, devi fare una fattura riportando la scritta fornitura Omaggio!.Il produttore è poi tenuto ad applicare la garanzia a norma di legge 24 mesi, indistintamente dal tipo di cessione.Leggi inoltre il decreto legge, che non è ancora molto conosciuto anche perchè recentissimo Gazzetta Ufficiale del 5 novembre 2007 pubblicato il DECRETO 25 Settembre 2007, n. 185 "Istituzione e modalita' di funzionamento del registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettronichevedi link!http://www.go.camcom.it/pagina_sezione.cfm...mp;ID_NEWS=1305
mf2hd Inserita: 23 dicembre 2007 Segnala Inserita: 23 dicembre 2007 Ringrazio moltissimo Livio Orsini e alen per avermi chiarito la situazione, era un dubbio che avevo da tempo ed ora ho una ragione (= scusa) valida per non assumermi piu' certi impegni. Da quanto ho compreso anche i vari kit preconfezionati, pur se in possesso di una qualche certificazione , richiedendo una fase di montaggio (saldatura, tarature, etc.) sono, se non proprio "fuori norma", al limite di questa.
del_user_56966 Inserita: 23 dicembre 2007 Segnala Inserita: 23 dicembre 2007 Dubito che un Kit preconfezionato possa avere a monte (quando è a componenti liberi) qualche certificazione, la certificazionela deve dare il produttore non l'obbista, questa la si fa su apparati finiti applicando la famosa targadi identificazione, che riporta appunto il nome produttore, codice prodotto, la CE, Rhos ecc..I Kit per hommistica da saldare (oggi rigorosamente solo con stagno a norma Rohs), modificare, ecc.. sono come da sempre appunto per Hobbisti e per chi deve sperimentare, ma mentre prima non vi era regolamentazione e quindi venivano anche rivenduti a terzi senza particolari attenzioni, oggi questo passaggio richiede comunque che questi siano a normae che riportino i dati prodotto e almeno la certificazione CE del produttore.
mf2hd Inserita: 23 dicembre 2007 Segnala Inserita: 23 dicembre 2007 Grazie ancora alen per le precisazioni.Siete stati molto gentili a chiarire i rischi che si assume chi (non penso di essere il solo) si cimenta nel realizzare qualcosa per altri, il piu' delle volte al solo scopo di diletto.
del_user_56966 Inserita: 23 dicembre 2007 Segnala Inserita: 23 dicembre 2007 Purtroppo salvo la buona parte diciamo fosse un 50% di chi svolge questa attività ed è anche esperto, il restante 50%sono proprio hobbisti puri che magari fanno tutt'altri mestieri e siccome "per motivi di sicurezza" questo non è accettabilechi vuole fare produzioni e installazioni, vendita ecc.. dovrebbe essere un addetto che conosce le varie normative e regole (anche se non sempre è cosi..)ma almeno si tende a ridurre il fenomeno di infortuni derivati da queste attività, e se proprio questo capita, esiste un produttore reale a cui fare riferimento per le varieproblematiche successive!
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