yupanqui Inserito: 15 settembre 2006 Segnala Inserito: 15 settembre 2006 Ragazzi faccio il programmatore da circa 5 anni ormai.Lavoro nell'automazione da 8.Ho lavorato sempre in una azienda e seppur ho utilizzato vari tipi di plc mi restano comunque molte lacune e molte perplessità.Quella più grande è sapere come gli altri programmatori affrontano e risolvono i problemi.chiaro che ognuno ha il suo metodo e non esiste il migliore in assoluto ma credo che confrontarsi sia estremamente importante.Io ho imparato a programmare da solo con poki aiuti dall'esterno e adesso che mi sento abbastanza padrone del mio lavoro vorrei cominciare a guardarmi intorno per migliorare quello che faccio chiaramente.Tutti i miei software sono scritti in ladder ma la cosa importante è che sono accompagnati da un flow carth.A volte torno da alcuni clienti che hanno una modifica da fare e rimettere le mani su un software vecchio è facile in questo modo.mi chiedevo se dovessi cambiare lavoro o dovessi mettere le mani su un software non mio sarei capace?voi create il diagramma sfc dei vostri software?se c'è qualche persona che vuole confrontarsi con me su come impostare e realizzare il programma di una macchina automatica io sono qui...grazie ragazzi!buona giornata.
Luca Bab Inserita: 15 settembre 2006 Segnala Inserita: 15 settembre 2006 Ti posso confidare la mia filosofiaTutto il ladder , per il possibile ( se muovi dati , in AWL )Massima frammentazione del programma in FC ( ogni FC comanda solo un movimento o fa' solo una funzione )Per ogni movimento ( cilindro o motore ) una M per condizioni di start , una M per condizioni di stopLa prima M attiva in autoritenuta sulla seconda M una terza M che mi attiva il movimentoQuesto in linea di massimaCiaoLuca
yupanqui Inserita: 15 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 15 settembre 2006 sapevo che il primo approccio col mondo esterno sarebbe stato traumatico! io non ho capito niente sinceramente.... mai usata l'autoritenuta.ora sono a lavoro e non posso ma stasera provo a spiegarvi come prorammo io poi mi dite....Intanto grazie Luca e scusami. non credo che hai detto una fesseria anzi...il problema è che semplicemente ignoro quello che hai detto.se puoi spiegarmi meglio come realizzi il tutto te ne sarei grato.
TRC Inserita: 15 settembre 2006 Segnala Inserita: 15 settembre 2006 otto anni di automazione senza autoritenuta.... urca !!!
yupanqui Inserita: 15 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 15 settembre 2006 Tiziano non ho detto che non so cosa sia...intendevo solo dire che durante la programmazione non la uso.
Simone70 Inserita: 15 settembre 2006 Segnala Inserita: 15 settembre 2006 Innanzi tutto nel mio caso si parla eslusivamente di PLC Siemens.Il mio stile (e quello del mio collega) è completamente diverso. Innanzi tutto il KOP non so' nemmeno come si usa, tutto AWL. Il programma è sviluppato su FC. I primi dieci di solito sono per l'organizzazione generale dell'impianto (Avvio motori, Pannello operatore, Allarmi, Comandi ciclo), poi dal 10 in poi comincia il programma di moimentazione della macchina. Dividiamo l'impianto in stazioni (il tipo di macchine che programmiamo di solito è composto da diverse attrezzatore) ed ogni stazione ha il suo FC dove sono contenute tutte le memorie (cerchiamo di non abusare) e gli attuatori. Le uscite sono richiamate una sola volta all'interno del programma e tutti i blocchi (eccetto casi particolari) sono eleborati ogni ciclo di PLC (per cercare di mantenere il tempo ciclo il + possibile costante). I dati relativi alla stazione sono contenuti in una DB che ha lo stesso numero del blocco relativo.
yupanqui Inserita: 16 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 16 settembre 2006 ok provo a spiegare il mio:le macchine che programmo le divido in stazioni come simone...in particolare ogni stazione fa un operazione ma la divisione non è casuale.una stazione può fare molte cose ma queste devono essere sequenziali.se in una fase del processo devono avvenire 2 cose contemporaneamente significa che in quel punto ci sono 2 stazioni.Ogni stazione quindi ha una sua routine ladder fatta di passi. utilizzo set reset cioè setto il bit del passo successivoe resetto quello precedente se le condizioni x proseguire ci sono.le uscite chiaramente si trovano tutte in una routine ed ognuna è comandata dai passi della stazione relativa.quando tutte le stazioni sono ferme cioè hanno il bit work a zero significa che la macchina è in stop.Per far dialogare tra loro le stazioni utilizzo dei bit.come simone ho delle routine che gestiscono lo start stop della macchina gli allarmi il manuale etc...io preferisco che ogni stazione non abbia più step attivi contemporaneamente perchè altrimenti seguire ildiagramma SFC diventa un casino e quindi la dove devo fare più cose contemporaneamente creo più gruppi.che ne pensate?
Roberto Gioachin Inserita: 16 settembre 2006 Segnala Inserita: 16 settembre 2006 Questa discussione mi sembra molto interessante, mette a confronto diversi modi di lavorare.Speriamo che non si fermi troppo rapidamente.Io sono convinto che non ci sia un unico modo corretto di lavorare, quando si programma, ma invece ci sia un modo sicuramente sbagliato. Ogni programma deve essere commentato nel miglior modo possibile.Se poi un programmatore non usa l'autoritenuta, non vuol dire che si trovi con dei limiti, e lo dico da programmatore che usa le funzionei Set e Reset con moltissima parsimonia.Lavorare poi in ladder o in Il (awl) non cambia poi molto, si tratta solamente di abitudine.Io sono convintissimo che la cosa più importante sia l'organizzazione del modo di lavore, per poter comprendere bene il lavoro in qualsiasi momento, anche dopo anni che è stato realizzato.Una domanda "Silver", ma se usi SFC, per quale motivo lo realizzi con dei merker???, forse non sai che utilizzando le istruzioni specifiche riduci l'elaborazione del programma??I PLC che hanno questo tipo di istruzioni, infatti, utilizzano gli "step" come dei salti, o come delle subroutine.Roberto
yupanqui Inserita: 16 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 16 settembre 2006 già infatti ti spiego...Io creo il mio SFC con un programma di flow carth e poi lo riporto in ladder sul plc.utilizzo solitamente il plc 90-30 della GE.La stessa cosa comunque ho fatto con i siemens s7 300 e gli AB slc 500.so che ci sono plc in grado di accettare direttamente la programmazione in SFC ma non so quali sono e credo siano un po più performanti di quelli che ho utilizzato finora.Non riesco a capire come fate a lavorare senza set reset è questo il mio limite...io non saprei scrivere un programma solamente con dei coil.ragazzi mi spiegate?forse dipende anche dal tipo di macchine che si programmano..... non so!se volete posso mettere a disposizione dei programmi fatti da me ma solo se c'è l'interesse a confrontarci altrimenti stò qui a lavorare x niente....grazie.
walterword Inserita: 16 settembre 2006 Segnala Inserita: 16 settembre 2006 se non usi l'autoritenuta , userai sicuramente la tecnica di set e reset e magari setti e resetti lo stesso bit in posti diversi .ogni organo moibile o funzione di esso deve essere scritto in un fc a se stante Nell'FC , io uso , all'inizio scrivo dei segmenti per interfacciare le letture dall'esterno ,poi i consensi , poi i cumulativi , poi gli allarmi , poi i cumulativi di allarme poi le richieste di fare qualcosa , poi i comandi di richieta manuali , poi il comando vero e proprio che e' un OR di vari comandi , manuale , manutenzione , semiautomatico , automatico , cicli vari ,poi la scrittura alle periferie e poi le scritture all'HMILuneid dovro mettere in servizio un sw che ho visto oggi , e mi vien da piangere,vengono usati FB una volta sola con parametri che vengono al richiamo e poi all'interno usa dei merker e altri bit di DBx .E' incredibile la fantasia di chi ha scritto questa porcheria .Difficile da capire e difficile da debuggare soprattutto .Una cosa da voltastomaco , vortiginosa , incapibile ect ect ect .Nonostante cio , qualcuno afferma che si tratta di sw che fa girare delle macchine da anni senza problema .Sarebbe da rispondere di mandarci chi l'ha scritto , che tra l'altro non lavora piu li ' , e dopotutto devo pur aver fiducia nel prossimo un pochino .Il sw deve essere organizzato in maniera semplice e capibile , pasticciando 4 fogli prima di iniziare , essere capita bene la logica di funzionamento della macchina e poi alla fine , dopo aver steso le aree dati , scrivere il sw che altro non e' che tradurre parole conosciute dagli umani in parole capite dalla macchina Invece c'e' chi pensa di risparmiare o essere intelligente scrivendo subito il sw , poi man mano che escono le necessita' o i problemi , aggiungere ed e' cosi che si creano grnadi porcherie .Il bravo programmatore e' colui che scrive sw , fa funzionare le macchine o gli impianti ma anche colui che deve lasciare modo di operare agli altri in modo chiaro , semplice e soprattutto umano.Se le cose venissero prima analizzate dalla mente umana sarebbe tutto piu semplice scrivere e leggere sw.Invece no , prima si scrive e poi si ragiona .Quello che deve fare una macchina prima lo dobbiamo capire noi e poi si applicano tecniche di programmazione abbastanza standard .la cosa piu stupida nella programamzione di plc siemens e' quella di volersi ostinare e creare FB con DB di istanza quando la cosa NON SERVE PRATICAMENTE A NIENTE SENON AD AUMENTARE IL TEMPO DI CICLO DI SCANSIONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Utilizzare Fb o fc intesi come funzioni con parametri e richiamarli una sola volta e' solo aumentare i problemi e basta .ciao walter
cleman Inserita: 17 settembre 2006 Segnala Inserita: 17 settembre 2006 wow ragazzi e bello sentirvi discutere non sapete quanta esperienza mi fate fare solo nel leggere le vostre impressioni premetto non sono unprogrammatore che scrive programmi per mettere in funzioni macchine ma amo questo campo sono un autodidatta tra l'altro tra un po partecipo ad un corso di programmazione avanzat siemens a milano penso di aver acquisito le conoscenze di base per poter frequentare questo corso,tra l'altro il manuale dell0 s7 200 lo riletto 300 volte ma se non realizzo software finisco per dimenticare il tutto comunque ho realizzato picole applicazioni tipo cancello automatico ...............cretinata pero rispondeva bene nell collaudo fato a banco.ovvio accetto consigli per come fare a diventare padrono in questo campo vi prego ditemi tutto ciao ancora complimenti.
yupanqui Inserita: 17 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 17 settembre 2006 ciao walter!si uso la tecnica del set reset per creare gli stati... per passare da un passo all'altro.ti ripeto che non capisco come fate ad usare semplicemente dei coil.ma credo che dipenda anche da come è stata pensata la ma macchina automatica.io credo che per programmare come dite voi ad ogni azione corrisponde una reazione tipo:chesso il sensore vede un pezzo e si attiva il cilindro che lo spinge sul nastro trasportatore.io non potrei fare una cosa del genere perchè spesso il pezzo che stò manipolando si trova in una posizione che non è rilevata da alcun sensore. so che stà li perchè il programma è arrivato al passo 15 per esempio.mi dite se ho capito come lavorate o stò dicendo solo cretinate?mi fate un esmpio di programmazione senza set reset?grazie.Tony
carminedivico Inserita: 17 settembre 2006 Segnala Inserita: 17 settembre 2006 non capisco come fate ad usare semplicemente dei coil.uso la tecnica del set reset per creare gli statiPremessa : l'autoritenuta è di forte concezione elettromeccanica.Io penso che in applicazioni relativamente semplici si può fare a meno della tecnica grafcet o dei diagrammi di stato e quindi non utilizzare loa tecnica set reset.Se immagini e realizzi una logica di comando in versione completamente elettromeccanica, la stessa si può tradurre ramo per ramo ( equivalente a segmento per segmento) in KOP o Ladder ; in tal caso per ritenere/memorizzare un comando usi l'autoritenuta come nel circuito elettrico e non le bobine di set reset.Ovviamente in questo caso la logica non è pensata in stati e passi e quindi le bobine di set reset non fanno parte di due stati e o passi diversi ma sono direttamente le uscite fisiche.in parole piu semplici se tu hai il classico circuitino composto da pulsante di stop NC in serie con il parallelo di pulsante NO di start + un contatto NO della bobina e il tutto in serie alla bobina , e lo traduci in ladder è lo stesso se scrivessi che lo start setta la bobina e lo stop lo resetta con dominanza del reset;è solo un modo diverso di vedere il l'automatismo ma la funzione svolta è la stessa .
Savino Inserita: 17 settembre 2006 Segnala Inserita: 17 settembre 2006 (modificato) Ciao,Io creo il mio SFC con un programma di flow carth e poi lo riporto in ladder sul plc.Quindi tu non utilizzi un vero e propio tool di programmazione in Sequence Flow Chart ,se mai te ne fai i tuoi ragionamenti solo sulla carta, giusto?si uso la tecnica del set reset per creare gli stati... per passare da un passo all'altro.ti ripeto che non capisco come fate ad usare semplicemente dei coil.Ma tu non capisci come fare ad utlizzarlo oppure non capisci il fatto di come mai viene utilizzato dagli altri ? Il fatto e' soltanto di scelta........... A B C +--------] [ -----------+-----]/[---( )--+ A: marcia ! ! B: arresto ! C ! +--------] [------------+ C B +------+ +--------] [-------------+ R ! ! ! ! ! A ! ! +--------] [-------------+ S ! +------+ Funzionalmente, e' la medessima cosa.io non potrei fare una cosa del genere perchè spesso il pezzo che stò manipolando si trova in una posizione che non è rilevata da alcun sensore. so che stà li perchè il programma è arrivato al passo 15 per esempio Vedi, in un SFB (sequence function block), per passare dal passo 14 al passo 15 ce' un transisione(transition) obligata. Solo se la transisione e' TRUE, il passo 15 puo' venire successivamente eseguito.Poi, se non se sicuro che quel passo e' fisicamente eseguito, come fai andare avanti. Modificato: 17 settembre 2006 da Savino
JumpMan Inserita: 17 settembre 2006 Segnala Inserita: 17 settembre 2006 A volte i Set Reset "litigano tra di loro" e se un flag è impostato in 100 posti risulta difficile trovare eventuali errori di programmazione (quale dei 100 posti andare a monitorare ???) personalmente li uso il meno possibile e faccio in modo che ogni bit sia impostato in un solo punto del programma.Per quanto riguarda la struttura del programma che muove la macchina preferisco fare una FC ("sequenze") che segue l'evolversi del ciclo dall'inizio alla fine, chiamatele "fasi", chiamatele "sequenze", ogni bit è una di esse e nient'altro, poi ci saranno altrettanti bit di "fase terminata" o "sequenza terminata", ma nessuno di essi si occupa direttamente della gestione di una uscita! Poi c'è un FC("movimenti) che combina fra di loro i bit di sequenza (e quelli del manuale) con i vari consensi (finecorsa ecc) generando 1 bit per ogni movimento (elettrovalvola, motore, ecc.).Infine i bit di movimento vengono "ricopiati" nelle uscite (eventualmente tagliati da un bit di "PAUSA").Poi naturalmente c'è tutto il resto del programma (allarmi, calcoli, ecc.)
yupanqui Inserita: 18 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 18 settembre 2006 grazie carminedivico e Savino siete stati molto chiari.si savino mi faccio il mio flow carth sulla carta con un programma che non centra nulla con i plc.non capivo come si usava ora è chiaro grazie...scusami magari faccio anche una brutta figura ma proprio per crescere ho aperto la discussione.per rispondere anche all'ultima domanda di savino:si se sono arrivato alla fase o passo 15 significa che le condizioni si sono verificate per esempio il reed del dilindro è andato on. In caso contrario dopo un tempo il ciclo sarebbe passato al passo 16 per esempio che è quello di allarme.ora io dal passo 15 attivo per esempio un robot che mi preleva il pezzo.come fate voi ad attivare il robot senza settare dei bit?e poi ancora come si gestiscono gli allarmi lavorando così?a volte prima di andare in stop con la macchina devo posare il pezzo che avevo prelevato per non fermare il tutto con i vuoti accesi... come fate voi se lo stop vi taglia l'uscita?JumpMan i set reset non possono litigare tra di loro perchè i miei flow carth sono sequenziali e non ho mai più di uno step attivo per ogni gruppo. evito di fare il parallelismo proprio per rendere più sempluice la sequenza. dove ci sono 2 operazioni da fare contemporaneamente io credo 2 gruppi.in ogni caso il tuo modo di programmare è molto simile al mio.grazie ragazzi se riuscite a chiarirmi anche queste cose ve ne sarei grato.Tony
lucios Inserita: 18 settembre 2006 Segnala Inserita: 18 settembre 2006 la cosa piu stupida nella programamzione di plc siemens e' quella di volersi ostinare e creare FB con DB di istanza quando la cosa NON SERVE PRATICAMENTE A NIENTE SENON AD AUMENTARE IL TEMPO DI CICLO DI SCANSIONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Caspita martello ! Cosa ti hanno fatto di così grave le povere FB ?Scherzi a parte... dipende cosa devi fare. A me è capitato un paio di volte di dover replicare più volte il funzionamento di attuatori sparsi per l'impianto, e tutti i gruppi dovevano comportarsi allo stesso modo (ovviamente variavano gli indirizzi di I/O).In questo caso ho fatto FB richiamate più volte nel programma che si appoggiavano alle loro brave DB di istanza. Il codice rimane, in questi casi, sicuramente più pulito. Il debug certo si complica un pò, ma vuoi mettere la comodità... Le FB con DB di istanza vanno viste (e utilizzate) come delle funzioni parametrizzate dei linguaggi a più alto livello, quando servono servono ... Ciao
batta Inserita: 18 settembre 2006 Segnala Inserita: 18 settembre 2006 come fate voi ad attivare il robot senza settare dei bit?Personalmente, quando devo sviluppare programmi per eseguire cicli sequenziali, uso le istruzioni set/reset per il passaggio da un passo all'altro del ciclo. Non mi preoccupo se devo fare ramificazioni: se c'è un diagramma di flusso a disposizione risulta tutto comunque molto chiaro. Generalmente poi attivo altri merker in base alle fasi attive.Esempio: se un attuatore deve rimanere attivo nelle fasi 3-4-5 generalmente preferisco, anziché settare il merker di comando attuatore nella fase 3 e resettarlo nella fase 5, utilizzare in OR i merker delle fasi 3-4-5 per attivare il merker dell'attuatore. In questo modo rimane più semplice aggiungere altri eventuali controlli di sicurezza prima di muovere l'attuatore e gestire eventuali disattivazioni temporanee dell'attuatore senza modificare la fase in corso.Secondo me risulta più facile da gestire anche nel caso in cui in un ciclo vengano richieste più attivazioni e più disattivazioni. Se devo attivare il mio merker nelle fasi 3-4-5 e poi nelle fasi 8-9, anziché aggiungere altri comandi di set/reset aggiungo in OR le fasi 8 e 9 nel segmento di attivazione del merker.Questo in linea di massima. Ogni impianto ha poi le proprie particolarità.
pidds Inserita: 18 settembre 2006 Segnala Inserita: 18 settembre 2006 ciao,mi associo a batta, anche io faccio così per i comandi sequenziali e credo che questo renda semplice anche il debug sopratutto se viene effettuato da un collega per esempio ( se devevedere dove attivo un attuatore è solo il un punto del programma e non in 20 punti diversi.. ).Per quanto riguarda gli FB ad istanza comunque li vogliate chiamare ( io uso principalmente codesis, xsoft o PL7 ) io li adopero sopratutto per fare conti matematici, per esempio devo fare una macchina con 3 assi uguali uso un fb dove inserisco impulsi encoder, rapporto meccanico, passo vite ecc.. e in uscita mi da già la quota finale... fatta una va bene x tre assi.... e rende + pulito che non vedere n conti diversi... x 3 volte.ciao Stefano
Roberto Gioachin Inserita: 18 settembre 2006 Segnala Inserita: 18 settembre 2006 si uso la tecnica del set reset per creare gli stati... per passare da un passo all'altro.ti ripeto che non capisco come fate ad usare semplicemente dei coil.Probabilmente c'è un equivoco.Tu usi settare e resettare dei bit per simulare i passi e le transizioni, un pò come da vecchia scuola Siemens, per i vecchi S5.Se il lavoro lo svolgi in questo modo, è logico che non ci sono alternative, devi eseguire contemporaneamente il reset del bit che rappresenta il passo attualmente in uso, e contemporaneamente il set del bit che rappresenta il passo a cui devi passare.Le assegnazioni non possono risolverti questo problema.In un programma però non ci sono solamente sequenze, nella sequenza andranno messe tutte le operazioni automatiche della macchina, ma i movimenti manuali?? li fai anche quelli con SFC??In questi casi molti preferiscono non usare set e reset, ma assegnazioni.Io personalmente ho visto troppo spesso programmi funzionar male per un abbuso di queste istruzioni.Esempio: se un attuatore deve rimanere attivo nelle fasi 3-4-5 generalmente preferisco, anziché settare il merker di comando attuatore nella fase 3 e resettarlo nella fase 5, utilizzare in OR i merker delle fasi 3-4-5 per attivare il merker dell'attuatoreCondivido in pieno questo modo di procedere, a riprova di quanto appena detto.Roberto
JumpMan Inserita: 18 settembre 2006 Segnala Inserita: 18 settembre 2006 (modificato) Condiviso quanto detto da Batta per l'OR delle fasi.[at]walterword (premesso che mi piace il tuo modo di ragionare e di esprimerti):Utilizzare Fb o fc intesi come funzioni con parametri e richiamarli una sola volta e' solo aumentare i problemi e basta .Molte volte si crea una funzione standard e la si salva in biblioteca, quando si fa un nuovo programma può essere che tale funzione serva anche una sola volta nel programma, non vedo cosa c'è di male! Anzi, secondo me, serve anche per rendere un pò più ordinato ed elegante il programma... poi è chiaro che la funzione deve essere "portable" e non contenere indirizzamenti diretti che possono creare conflitti!Non mi piacciono i programmi "minestrone" dove si fa tutto dentro ad un blocco!Un'altra cosa a cui do molta importanza è la scelta del simbolo (e commento), devono essere il più attinenti possibile! Un bit che si chiama "Sequenza15" a me non dice niente (lo so che i vostri erano solo esempi generici), preferisco un simbolo tipo: "SequenzaCaricoPezzo", o meglio: "SEQ_CarPez" con commento "Sequenza carico pezzo". Modificato: 18 settembre 2006 da JumpMan
Savino Inserita: 18 settembre 2006 Segnala Inserita: 18 settembre 2006 (modificato) Ciao Silver,ti ripeto che non capisco come fate ad usare semplicemente dei coil.Beh, non e' detto....... sarebbe soltanto tuo impatto forma...( A OR C OR ) B AND NOT = C io credo che per programmare come dite voi ad ogni azione corrisponde una reazione tipo: chesso il sensore vede un pezzo e si attiva il cilindro che lo spinge sul nastro trasportatore. No perche'.Se la logica e'sequenziale sarebbero le memorie di comando passo ad attivare il cilindro che spinge sul nastro. Questo non centra con il discorso che in un segmento di codice per quella sequenza si utilizze una forma OR - AND NOT , SET - RESET o via dicendo. Immagina una sequenza di sette passi dove le memorie di passo eseguito che la compongono vengono resetati tutti insieme alla fine della sequenza stessa.... Per esempio fai un monitoring del byte in memoria che rappresentarebbe i flags di passi eseguiti(bit 0-6) e flag di sequenza eseguita(bit 7) , allora tu vedi : 01111111 Il bit 0 = passo 1 eseguito Il bit 1 = passo 2 eseguito e cosi via......... Se bit 7 = bit6 & bit5 & bit4 & bit3 & bit2 & bit1 & bit0 ... allora reseta il byte...... questa implementazione potrebbe avere diverse forme di codice ma il concetto sequenziale non cambiarebbe. si savino mi faccio il mio flow carth sulla carta con un programma che non centra nulla con i plc.Esistono linguaggi veri e propio per PLC dove tu disegni le strutture SFC con un editor grafico e poi scrivi dentro degli steps e tarnsitions in linguaggio tipo Math, PASCAL, etc ... e ti posso garantire che statements del tipo SET - RESET risultarebbero obsoleti davanti la potenzialita' e richezza del linguaggio stesso. Modificato: 18 settembre 2006 da Savino
giannit Inserita: 19 settembre 2006 Segnala Inserita: 19 settembre 2006 Io utilizzo un sistema di programmazione dove cerco di dividere il più possibile e di riutilizzare il software il più possibile, di solito ho 1 user o FC che gestisce il pannello operatore o comunicazione verso PC, 1 che gestisce la schedulazione degli allarmi, 1 che gestisce il ciclo macchina della singola stazione se ho più stazioni creo più user o FC, 1 che mi gestisce i riposizionamenti si movimenti o assi ed inzio del ciclo, di norma per una stazione ho 10 user o FC.Uso dove possibile una programmazione sequenziale per Siemens ci sono le SPL che ho visto pochi usano ma secondo me sono comode, in ogni caso si può fare la stessa cosa anche con delle memorie.La struttura del programma per me rimane sempre la stessa combio solo i contenuti del programma nelle FC che gestiscono la stazione in modo da massimizzare il tempo per la stesura del programma e perchè quando testi la macchina la parte generale (allarmi,HMI,etc.) funziona quindi si è più veloci nella messa in servizio.Cerco anche di usare le memorie in modo che nelle varie stazioni facciano la stessa cosa con un delta di 10 byte, esempio se lo start ciclo della stazione 1 è M70.0, lo start ciclo della stazione 2 è M80.0, etc..Di contro è che il programma è un pò più pesante ma non così tanto come si può pensare perchè di rindondanti ci sono solo 4-5 byte per stazione.Di solito io comunque commento molto i programmi ed utilizzando sempre la stessa struttura diventa facile anche fare le assistenzeCiao
yupanqui Inserita: 19 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 settembre 2006 grazie per le risposte!ok avete detto Tu usi settare e resettare dei bit per simulare i passi e le transizioni, un pò come da vecchia scuola Siemens, per i vecchi S5.....e poi:Esistono linguaggi veri e propio per PLC dove tu disegni le strutture SFC con un editor grafico e poi scrivi dentro degli steps e tarnsitions in linguaggio tipo Math, PASCAL, etc ... e ti posso garantire che statements del tipo SET - RESET risultarebbero obsoleti davanti la potenzialita' e richezza del linguaggio stesso....ma con i plc che uso io non credo ci siano queste possibilità vero?. in particolare io utilizzo GE90-30 AB SLC500 e SIEMENS S7 300.poi sento sempre dire che i set reset vanno bene per operazioni sequenziali....ma mi dite quale macchina automatica non fa operazioni sequezniali? sono nate x quello o sbaglio?giannit anche x me è così.parto da un programma già esistente, svuoto i blocchi relativi alle stazioni e riscrivo la logica delle nuove stazioni. poi chiaramente dovrò anche riscrivere la routine di general reset. Tutto il resto funziona perchè toccarlo?
yupanqui Inserita: 19 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 19 settembre 2006 ad ogni modo quanti di voi creano il flow chat del loro programma?? così tanto pe avere un idea...io se non avessi il flow chart credo non riuscirei neanche a modificare i miei di programmi.
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora