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Piastra Capelli Loky


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Inserito:

Salve a tutti, stò cercando di riparare una piastra per capelli. Inizialmente appena smontata presentava la termoresistenza rotta,adesso l'ho cambiata ,ma il led della temperatura non si spegne,ovviamente la resistenza si riscalda all'infinito. Nell'alloggio della piastra dove c'è la termoresistenza c'è un diac in una termoguaina. Oggi l'ho sostituito con un'altro diac nuovo che avevo , ma il risultato non cambia....piastra rovente. Mi chiedevo...ma cosa centra il diac? Il mio dubbio e che ci doveva essere al massimo un ptc per il controllo della temperatura. giusto? Grazie in anticipo.


Inserita:

Si, deve essere un sensore di temperatura, in genere ptc, ma il valore è variabile a seconda del prodotto. Potrebbe essere anche da qualche decina di kohm.

Prova a collegare una lamppada a incandescenza come carico al posto delle piastre ceramiche e al posto del diac (ptc) un potenziometro da 1Mohm, quindi valuti se il circuito funziona. La possibilità che la resistenza sia bruciata a causa del triac in corto è anche possibile, se regolando il potenziometro verso il massimo della resistenza il circuito non spegne il carico, c'è un guasto, alla potenza (triac) o al controllo.

Ciao

Inserita: (modificato)

Ascota Mariano farò le prove che mi hai suggerito.Volevo dirti , ho notato che il controllo( diac) è alloggiato sotto la termoresistenza in un 'intercapedine, non essendo quindi a contatto con essa. Inoltre il diac e custodito in un termoguaina. Mi chiedevo se è normale che non c'è un contatto diretto con la piastra. forse è quello il problema si dovrebbe toccare la termoguaina con la termoresistenza? Senò come legge la temperatura ? ciao grazie per ora

Modificato: da la.tigre
Inserita: (modificato)

Effettivamente la miglior lettura si avrebbe a contatto diretto, ma vai a sapere che tipo di regolatore hanno implementato, mi viene da pensare che si potrebbe trattare non della sond di temperatura, ma di un termofusibile, ma se sei sicuro che non sia in serie alle piastre e che vada sul circuito di regolazione.... . Anche perchè di solito il termofuse è di alluminio e lungo circa 20mm, mentre il ptc si può confondere benissimo con un diodo tipo 1n4148, in vetro con le strisce colorate, o appunto un diac.

Se non è in serie alla resistenza o alla linea di rete e non trovi altri componenti annessi alle piastre, allora è proprio il ptc, il fatto che non sia a contatto con l'elemento riscaldante, potrebbe essere un errore di cablaggio come una cosa voluta, certo che una buona regolazione si fa meglio a contatto diretto, a meno che non si debba scaldare l'aria!!!! La guaina serve di sicuro per isolare elttricamente il componente, in quanto il circuito non è isolato dalla rete e se i terminali dovessero toccare una parte metallica che porta all'esterno, si porterebbe fuori la fase o il neutro, secondo come è inserita la spina, comunque una situazione pericolosa, quindi per adeguamento alle normative ci deve essere una forma di isolamento tra il circuito interno e le parti metalliche che vanno all'esterno. Quindi non ti consiglio di modificare troppo il sistema, diventerebbe pericoloso.

Ciao

Modificato: da mariano59
Inserita: (modificato)

Il componente in questione non è assolutamente un termofusibile, è in vetro sembrerebbe un diac ma forse non lo è sicuramente come dici tu è una ptc che assomiglia molto al diac,esso non è in serie alla resistenza, i suoi due capi vanno ai morsetti della scheda. Quindi oggi faccio la prova della lampada sostituendo al posto del diac il potenziometro da 1Mhom come avevi detto. Poi nell'eventualità che la lampada si spegnesse con la regolazione e quindi stabilendo che la scheda funzioni, non mi resta che sostituire il diac ma cosa compro? una ptc o ntc di che valore? grazie

Modificato: da la.tigre
Inserita:

Bella domanda, se è un ptc lo deduci dal funzionamento del circuito, ammesso che funzioni, in quanto avrai lo spegnimento aumentando la resistenza, quindi PositiveTC. Il valore, ma non si può più misurare quello che hai sostituito? Se non è guasto o rotto, ci metti il tester e lo scaldi, se varia la resistenza è funzionante. Se ne riconosce il valore anche dai colori impressi, devo avere da qualche parte una tabella che avevo trovato in occasione di un post fatto da un amico (gaetanus) per una piastra, nel caso ritroviamo anche quella discussione. Comunque i PTC hanno un grosso range di variazione, arrivano anche a 100Kohm e oltre. Fai le prove e poi vediamo cosa fare.

Ciao!

Inserita:

ciao Mariano59 complimenti per la memoria da elefante :roflmao:

comunque nel caso del ns amico ipotizzo

1) un guasto al triac che potrebbe essere in corto

2) sensore di temperatura starato (effettuare la prova potenziometro)

3) microcontrollore

Inserita:

Ciao gaetà!!!! Ma si vede così tanto che sono "grosso"?????????

Grazie per l'aiuto!!!!!

  • 2 weeks later...
Inserita: (modificato)

Salve ragazzi ,vi aggiorno della situazione. Ieri avendo un pò di tempo ho smontato la scheda della piastra. dopo aver collegato un potenziometro da un Mhom ai morsetti dell'ntc e collegando al posto della resistenza una lampada, la situazione non cambia e cioè lampada accesa. A quel punto decido di scollegare completamente il potenziometro , ma il risultato è lampada sempre accesa <_< . Penso allora ad un componente in corto circuito o i relè guasto con i contatti chiusi, ma dopo varie prove ho modo di certificare che non c'è niente di guasto.Il circuito presenta resistenze e transistor bc 245 se non erro tra cui uno pilota il relè.Alla fine ho modo di verificare che facendo un ponticello sul contatto dell'ntc il relè si eccita e apre il contatto la lampada si spegne. Quindi l' ntc a freddo presenta resistenza altissima ma con il calore tende a scendere a zero giusto confermate? Adesso non mi resta che provare una simulazione riscaldando l'ntc per vedere se la sua resistenza varia solo che dovrei simulare un riscaldamento...mi farò venire in mente qualche idea... Se il componente reagisse bene forse si tratterebbe di avvicinarlo più possibile alla piatra metallica senza farlo toccare. Un saluto a tutti

Modificato: da Livio Migliaresi
adeguato il carattere
Inserita:

Qualcosa non torna nella metodica che hai adottato, usando il potenziometro collegato come resistenza variabile, hai una escursione della resistenza da quasi 0 ohm ad 1Mohm, quindi portando a 0 lo stesso si doveva azionare il relè.

Mi pare strano che sia stata montata una sonda che deve arrivare a 0 ohm, di sicuro con quel valore si scende al di sotto di quello richiesto per la commutazione. Non so se il circuito è provvisto di un trimmer per impostare una temperatura di esercizio oppure questo valore è fisso, comunque sia nel circuito ci sarà una resistenza che in abbinamento con la ntc compone un partitore di tensione che porta in scatto un transistor, se il circuito è composto da transistor. Proverei ancora col pot magari controllando prima che a al minimo corrisponda un valore di 0 ohm, magari invece di 1Mohm, usare un valore minore, 10Kohm per esempio, poi si regola partendo da 0 ohm e si verifica lo spegnimento della lampada, poi alzando il valore si porta in scatto il circuito, quindi si ritorna indietro per verificare ancora lo scatto. Con questa serie di manovre si ricavano i valori di scatto del pot e si possono verificare scaldando la ntc col saldatore, considerando che questo raggiunge una temperatura maggiore delle piastre. Se il valore non scende come quello che devi simulare per lo scatto, i motivi sono due: la ntc è difettosa oppure lo è il resto del circuito che compone il comparatore di scatto. se il circuito è composto da pochi transistor, quindi semplice, potresti ricavarne lo schema elettrico.

Se potessi postare una foto del circuito stampato, potrebbe aiutare.

Ciao

Inserita:

Buon giorno ragazzi, volevo innanzitutto ringraziarvi per gli interventi nella discussione. Vi dico di aver risolto il problema della piastra. Vi descrivo le fasi; prima fase collegai un potenziometro da 10khom al posto della ntc regolai fino a far spegnere la lampadina spia del circuito, poi staccai il potenziometro e lo misurai con il tester. Il valore era di circa 2k3hom. Seconda fase dovetti provare la ntc se al calore riusciva a raggiungere quella soglia di intervento. e così simulai un riscaldamento.....con il saldatore caldo e incappucciato da un cilindro di metallo lo avvicinai a stretto contatto alla ntc protetta da una guaina termica, ecco che la resistenza diminuiva fino al valore desiderato. Capii allora che la piastra sottostante che fissava la resistenza alla piastra scaldante doveva stare a stretto contatto con la ntc. Come fase finale collegai tutto e finalmente la temperetura restava costante visualizzata dall'accensione e lo spegnimento del led (temp.)a fasi alterne, propio come avviene per un ferro da stiro o forno. Grazie buon pomeriggio posto la discussione in guasti risolti.

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