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Bosch Spi 4436 - Lamiera Inox Buca Sotto Sportello Del Sale


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Buongiorno,

ho un gran da fare con gli elettrodomestici di casa in questo periodo, ora ci si è messa anche la lavastoviglie a perdere acqua.

Appena tirata fuori ho visto subito una grossa macchia di ruggine sul pannello sinistro (lamiera zincata).

Dopo aver smontato, mi ritrovo con due problemi.

Il più grave è capire se e come intervenire per ripristinare la lamiera in acciaio (non doveva essere inox ????) nella parte inferiore dello sportello del sale, che è corrosa al punto di presentare alcuni piccoli fori passanti.

img2911le.jpg

Dallo spessore della lamiera capisco che occorre saldare "a filo", ma onestamente non so se esiste un filo che riporti acciaio inox, posto che qualsiasi altro materiale ferroso finirebbe velocemente in ruggine.

Il secondo problema è capire cosa è quello strano liquame arancione che trovo confinato in una zona del pannello idraulico laterale.

img2883a.jpg

Detto pannello avrebbe bisogno di un buon risciacquo, così da togliere i diversi depositi che si possono vedere in alcune zone.

img2876px.jpg

Lo sconosciuto liquame arancione però mi blocca.

Cosa succede se prima riempo e poi rovescio il pannello, unico sistema per eliminare i residui depositati in certi punti per forza di gravità ?

Attendo consigli su come conviene muoversi da chi ne sa più di me sul tema.

Molte grazie.

Gianluca Sabbatini

Ancona

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Lo sportello del sale? Quando metti il sale sicaqui subito? Mi sa di no... Il sale e' molto piu' corrosivo di quello che si pensi, mi pare. A saldare in quel punto ci ho gia' provato, meglio che non ti dica il risultato.

Lo strano liquame arancione, come lo chiami, sono i carboni attivi della lavastoviglie...

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Ciao,

occupandomi di tanto in tanto di restauri ho a che fare con vasche bucate praticamente molto spesso. Per esperienza ti posso dire che l'unico modo per attappare i buchi è saldare a cannello. La cosa che già non è facile però diventa ancora più complicata dal fatto che si tratta di lamiere sottilissime, per di più in acciaio inox!!

In alternativa negli anni ho trovato altre soluzioni come, il silicone (che odio per motivi miei), la resina epossidica (pasta bicomponente per ricostruzione metalli), oppure provato per gioco e poi diventato un ottimo rimedio il kit per ricostruzione vetroresina utilizzato per il fondo degli scafi

Come accennanto poi dal collega non è mai consigliato ricaricare di sale se non immediatamente prima di un ciclo completo che elimina eventuali residui che altrimenti fanno poi quel danno lì...

L'arancione che vedi è la resina dell'addolcitore, assolutamente da non toccare al massimo si sciacqua con SOLO acqua... se capovolgi quel tascone non succede nulla... anzi... per pulirlo lo devi proprio riempire di acqua e agitare :)

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Ciao,

innanzitutto molte grazie per le risposte, che quando uno non sa che pesci prendere fanno veramente piacere.

Non abbiamo prestato una cura maniacale nel risciacquo del sale, anche perchè io non sapevo di questo (grave) problema e sul manuale utente non è scritto proprio nulla al riguardo (ma quante ne vuoi spiegare a degli sciocchi consumatori, taglia, taglia.....). Su per giù abbiamo sempre caricato il sale prima del lavaggio, ma siccome alcune volte accadeva che dopo aver messo un misurino di sale la spia restava accesa, ne aggiungevamo 1 misurino e mezzo o anche 2, alzando così evidentemente il livello del sale.

Comunque, appena avrò lavato tutti i pezzi in gioco (lo sportello interno, il pannello idraulico e 3 guarnizioni di tenuta) potrò capire se l'area della corrosione insiste dentro o fuori la finestrella del sale. Nel primo caso la causa è solo il nostro uso sbadato, nel secondo caso dovrei trovare qualche problema alle guarnizioni.

Comunque, è chiaro che prima di procedere oltre devo affrontare il problema cruciale della lamiera corrosa. Se non riesco a riparare la vasca, è inutile che perdo tempo in lavori collaterali.

Resine e siliconi mi piacciono parecchio per sigillare ed accoppiare, molto meno come materiale da riporto. Al limite li userei pure, ma prima voglio vedere se trovo di meglio.

La soluzione migliore è senz'altro una saldatura che riporti acciaio inox dove ora non c'è più, ma lo spessore esiguo è un problema reale. A proposito, per "saldatura a cannello" si intende quella ad ossigeno ed acetilene con barrette tipo Castolin ? Oppure che altro ?

Come decenti soluzioni intermedie mi viengono in mente la saldatura a stagno (alla mia diretta portata) e quella ad ottone (dovrei sentire un amico carrozziere, ricordo che una volta ci saldavano le parti delle carrozzerie che tendevano a bucarsi per corrosione). Entrambi i materiali resistono bene al sale, l'unico problema è pulire molto bene per evitare l'attacco "da sotto" del meno resistente acciaio INOX.

Infine, potrei anche tentare con la saldatrice a filo. Ma il materiale del filo non è certo acciaio INOX. Qualcuno sa se esiste il "filo per acciaio INOX" ?

Se mai dovessi riuscire a ripararla, se mai dovessi capire che il problema è nato dalle guarnizioni, mi chiedo se sarà il caso di rimontarle con sigillante al silicone di quello che si usa nei motori, tipo LOXEAL 59.30 o AREXONS Motorsil. Sulla confezione del LOXEAL 59.30 leggo anche "... flange di pompe, forni, cucine domestiche ed industriali, condotte per stufe e ciminiere, ferri da stiro, vetro, metalli e ceramica". Chissà se è adatto ? Chissà quanto resiste al sale ?

Ma per questo secondo dubbio c'è tempo....

Per ora conviene concentrarsi sulla riparzione della vasca.

Gianluca

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A proposito, per "saldatura a cannello" si intende quella ad ossigeno ed acetilene con barrette tipo Castolin ? Oppure che altro ?

Castolin, proprio quella! Lo stagno non attacca... con l'ottone si salda il rame o un'acciaio diverso da quello inox...che io ricordi

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  • 2 weeks later...

Prima di muovermi ho sentito diverse campane (un carrozziere, un idraulico, un fabbro e il mio babbo).

Alla fine, il consiglio migliore mi è sembrato quello del babbo (stagno ed acido). Grazie Gino, sei sempre forte !!

Il limitato spessore della lamiera (0,5 mm misurati col micrometro su lamiera integra) rende inutilizzabili parecchi tipi di saldature. Tra queste, la saldatura a cannello, quella a filo e a TIG.

Tra quelle che restano, la saldatura ad ottone offre buona resistenza meccanica, ma presuppne una temperatura ancora troppo alta per una lamiera così sottile e tarlata.

La saldatura a stagno garantisce invece una temperatura di fusione bassa (circa 300°), sicuramente sopportabile da quel poco di acciaio inox rimasto.

Per saldare a stagno occorre però pulire molto bene. La fiamma non si può usare, perchè la lamiera potrebbe incartarsi e/o il buco allargarsi. Conviene quindi pulire bene a freddo, con spazzola d'acciaio, carta vetrata e lana d'acciaio.

La pasta salda è insufficiente a pulire i residui che si nascondono nelle cavità della lamiera intaccata. Occorre allora usare l'acido con cui si saldava a stagno un tempo, che si prepara lasciando cadere dei ritagli di zinco dentro un po' di acido muriatico (attenzione, la reazione sviluppa fumi e produce calore, usare un contenitore aperto in vetro, far reagire poco zinco alla volta, stare in luogo aperto o ben ventilato, non respirare i fumi). Per conservarlo (ed usarlo) vanno benissimo quei contenitori dei medicinali in vetro nel cui tappo è inserito un pennellino in plastica (Corti-Fluoral, ad esempio).

Passare poi l'acido su piccole zone e saldare dopo circa 10 secondi.

Come stagno ho usato quello da elettronica, preferendolo alle bacchette composte con basse % di stagno. Questo perchè lo stagno è un metallo adatto a contenere cibi (ricordate le pentole di rame che venivano stagnate proprio per potervi tenere i cibi anche da freddi?). In fondo si tratta di una lavastoviglie, che lava piatti sui quali poi si mangia, quindi meglio usare stagno più puro possibile.

Come saldatore non ne servono di molto potenti, perchè la lamiera è sottile ed arriva subito in temperatura. E' bene comunque averne più di uno, di differenti potenze. Nel chiudere i grossi buchi, ad esempio, fa comodo un saldatore poco potente, che permette di fare piccoli riporti successivi. Nelle aree tarlate serve invece il saldatore più potente, perchè permette di lavorare una zona più ampia.

Sistemare al meglio la lamiera saldata, prima con un coltello tagliente per togliere le grosse escrescenze, poi con carta vetrata per livellare e rendere omogeneo il lavoro.

In questi giorni ho anche contattato LOXEAL, che mi ha confermato il loro sigillante rosso alte temperature 59.30 resiste a sale e detersivi.

L'uso del sigillante tra la lamiera saldata e le guarnizioni andrà a coprire le inevitabili imperfezioni nella saldatura, soprattutto nei punti di passaggio tra zone integre e zone riparate. Dalle mie parti si dice che "l'acqua è fina", il sigillante tra saldatura e guarnizione è sicuramente quello che ci vuole.

Ora, visto che ci sono, prima di rimontarla (e provarla) voglio smontare e revisionare tutto il resto (i vari componenti sul fondo ed il pannello comandi in testa allo sportello).

Ci risentiamo, ma con calma.

Alla prossima....

Gianluca Sabbatini

Ancona

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Aggiungo una foto della finestra riparata:

img3058by.jpg

Come si vede, ho dato una ripassata anche alle zone leggermente rovinate lungo tutto il perimetro della guarnizione.

Il sigillante che userò è invece questo:

loxeal5930scatola.jpg

A presto.

Gianluca

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Grazie.... si, in effetti la riparazione del buco è venuta benone. Poi, con l'aiuto del sigillante, su questo fronte dovrei aver risolto.

Ieri ho finito di smontare il tutto.

Una bella macchina, non c'è che dire. La qualità si tocca con mano, gomme e plastiche letteralmente come nuove, tutto si smonta facilmente, non una vite bloccata, non un fermo che si rompe, assolutamente zero problemi nella fase di smontaggio.

Il pannello comandi, inserito in cima allo sportello, è letteralmente NUOVO, non ci ho trovato dentro neanche un po' di polvere. Da non credere, per una lavastoviglie che ha lavorato 15 anni senza fermarsi mai.

Insomma, questa mi sembra proprio una macchina sulla quale vale la pena impegnarsi per una bella revisione, di quelle che allungano di parecchio la vita.

A smontaggio completato, i problemi finora trovati sono:

1. il buco nella vasca in prossimità del cassetto del sale (già discusso),

2. attacchi di ruggine sulle cerniere (risolti con cannello, spazzola acciaio, antiruggine e vernice),

3. ricorrente e modesta uscita di acqua da uno sfiato sul tascone idraulico laterale.

Relativamente a quest'ultimo punto, il problema deve esserci da parecchio tempo, perchè per ridurre in questo stato la lamiera zincata del coperchio laterale ci vuole qualche annetto:

img2857vs.jpg

La fuga d'acqua deve essere anche di modesta quantità, perchè in tanti anni non abbiamo mai notato perdite di rilievo sotto la lavastoviglie.

Il punto esatto del tascone da cui esce acqua è questo:

img2878bd.jpg

Il tascone idraulico è davvero complicato, per chi volesse vederlo tutto ho già pubblicato la sua foto completa qualche giorno fa, quando ho iniziato la discussione.

Non ho sinceramente idea di quando e perchè esca un po' d'acqua da questo sfiato.

Forse qualcuno ha un idea ?

Altro dubbio che mi tormenta è quello se mi convenga o meno smontare i seguenti 3 particolari:

img3153of.jpg

img3161ea.jpg

img3196zq.jpg

Sono tutti pezzi che si smontano ancora, ma non so se mi convenga. Grande sporcizia non ne ho trovata, quindi sarei orientato a lasciarli così come sono per non correre rischi.

Che ne dite? Cosa fareste al posto mio ?

Qualcuno sa se questi pezzi vengono forniti come ricambi solo completi (come nelle foto) oppure BOSCH distribuisce anche le parti interne (le singole tenute delle pompe, ad esempio) ?

Grazie a chi vorrà dirmi la sua idea.

A presto.

Gianluca

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