Corso Sistemi Di Automazione Plc - consigli sul fare o meno questo corso

[mcgaiver]

Salve, probabilmente questa è la sezione sbagliata per postare questo tipo di argomento. Chiedo venia ai mod.

Posto qui per chiedere dei consigli sul fare o meno questo corso visto che costa 600 euro, dura 80 ore complessive (dovrei recarmi due volte alla settimana), dovrei spendere in tutto più di 1000 euro considerando le spese per il trasporto.

Le lezioni saranno tenute da docenti specializzati nelle discipline: Ing. Picca e Prof. Palmiotti che non conosco e non sò se sono bravi o meno. comunque il programma è questo qui

Secondo gli esperti potrebbe valerne la pena considerando che io di PLC sono a zero e mi serve un corso per poter qualificarmi e iniziare a lavorare.

[Livio Orsini]

Salve, probabilmente questa è la sezione sbagliata per postare questo tipo di argomento. Chiedo venia ai mod.

Bhee invece di chieder venia avresti fatto meglio ad aprire la discussione nella sezione appropriata (dove è stata spostata)

In ordine al corso.

Se è fatto bene, se il programma dichiarato sarà effettivamente svolto tutto, se i discenti dovranno svolgere esercizi pratici e potranno verificarne di persona i risultati, se.....il corso vale la spesa. Però quanti "se".

Personalmente non sono molto favorevelo a questo tipo di corsi generalistici. Li ho sempre considerati come un pessimo investimento.

Per me sono due le tipologie di istruzione professionalmete valide.

Corsi tenuti da enti pubblici, quasi sempre regionali; son corsi teorico pratici, di durata non breve e di costo molto contenuto. Servono a dare una buona formazione di base.

Corsi tenuti dalle aziende produttrici. Servono per una formazione specialistica su di un prodotto. Sono di breve durata, hanno un costo non banale e, in genere, danno una buona formazione sul prodotto.

Personalmete quei 600€ li investirei in uno starter kit dello S7200. Spenderesti meno e, se lavori seriamente, potresti ottenere conoscenze maggiori.

Da ultimo i docenti.

Non conosco i nomi che citi, quindi non posso dare giudizi.

Personalmente diffido molto di chi pretende di insegnare automazione senza avere un'esperienza professionale in un'industria specifica.

Se questi insegnanti lavorano, o hanno lavorato, con profitto in aziende che producono sistemi di automazione industriale, è possibile che insegnino qualche cosa di valido. Se invece hanno solo esperienza teorica.....

Isomma non per nulla si dice: "Chi sa fa, chi non sa insegna".

[mcgaiver]

Sono daccordo con te, ma io dalle mie parti non trovo mai corsi regionali che trattano questo argomento o comunque che trattano l'elettronica. Credo che l'unica svolta la si può dare studiando all'università e trovando un azienda disposta dopo ad investire su di me.

Visto che sono oltretutto un diplomato in materie economiche, credo che non potrò mai rientrare nelle liste solo con la prova in quanto questi enti valutano anche la scuola di provenienza.

Quindi quali alternative proponi/ete?

[puffo76]

Ciao

sono daccordo con Livio.

Visto che però sei un diplomato in materie economiche, prima di fare un corso di qualsiasi genere e/o comprare uno startekit (opzione più valida), dovresti sturdiarti le basi di elettronica e informatica.

Io inizierei con quello, qualche libro oppure qualche documento trovato su internet sull'argomento.

Io ho frequentato il corso Siemens a Milano, e se non sei proprio del ramo, penso che non impareresti un granché.

A me è servito, ma io sono laureata nel campo dell'informazione e lavoro in un'azienda che fà automazione, quindi le basi le avevo già.

Buon lavoro

Viviana

[inquisitore]

Alla lettura della suindicata “risposta” al quesito legittimamente posto dall’”aspirante corsista” sulla validità del Corso di Automazione di cui all’oggetto, mi sono chiesto a lungo se fosse il caso di porre, anche qui, legittima replica.

Alla fine, ho deciso che forse era il caso di specificare che:

Premesso che sui blog si offre di tutto, forse è sfuggita la nota che dichiarava che tale corso viene effettuato con successo da molti anni, sia da parte dei corsisti, che spesso non sono alle prime armi e che sono anche laureati ingegneri con indubbie capacità valutative riguardo a ciò che apprendono e a quanto spendono per apprendere, che per i docenti tenutari dei corsi che vedono i frutti della propria alta specializzazione, così maturare.

Al contrario dei pseudo corsi regionali che servono solo per apporre firme di presenza e rilasciare attestati vuoti di professionalità, qui i corsisti, non solo imparano ciò che è previsto dal programma, ma chiedono ulteriori corsi specialistici che vengono poi regolarmente effettuati.

Per quanto riguarda lo starter kit, vorrei specificare che non è “L’allegro chirurgo” o “Il manuale del piccolo ingegnere”: per approcciarsi ad esso occorre già una sufficiente padronanza del mezzo per potervi operare proficuamente.

In ultimo, ma non per ultimo, mi preme far presente a chi ha sprecato il suo tempo per rispondere al quesito supposto, che se non si ha estrema conoscenza di CHI offre sul mercato la propria professionalità, non PUO’ esprimere giudizi dicendo di non volerli esprimere. La ragion logica e buona creanza consigliano di spendere il proprio prezioso tempo nel comporre il numero di telefono dei docenti, interloquire con loro e chiedere le credenziali professionali che verranno con orgoglio rese note.

E’ il semplice consiglio che voglio umilmente dare al giovane “aspirante corsista”.

Ringrazio per l’attenzione

Prof. Domenico Palmiotti

[Livio Orsini]

Egregio Prof. Domenico Palmiotti anch'io vorrei fare alcune considerazioni generali ed anche particolari sui vari corsi su PLC, micro processori ed affini.

Dal tono del suo messaggio si arguisce che Lei sia parte in causa, in altri termini appare abbastanza chiaramente che c'è un interesse non solo teorico sulla validità o meno di quel corso.

A scanso di equivoci e fraitendimenti le riporto l'incipit della mia rispsota all'autore della discussione.

Se è fatto bene, se il programma dichiarato sarà effettivamente svolto tutto, se i discenti dovranno svolgere esercizi pratici e potranno verificarne di persona i risultati, se.....il corso vale la spesa. Però quanti "se".

Come può ben leggere non ho escluso la validtà del corso, ho solo posto l'accento sulle condizioni necessarie ma non sufficienti per decretarne la vilidità.

Premetto che, personalmente, diffido molto dei corsi a pagamento tenuti da enti privati. Spesso, molto spesso purtroppo, in cambio di danaro sonante danno solo illusioni e nozioni molto generali.

I corsi tenuti da enti pubblici, se non altro hanno un costo irrisorio e, molto spesso sono molto ben fatti, almeno nella regione in cui vivo.

Mi permetta poi di biasimare il suo sarcasmo sui cosidetti "starter kit". Sembrerebbe l'espessione di una persona che non ha nessuna conoscenza della materia.

Però Lei, sicuramente, è un profondo conoscitore della teoria e della pratica dei sistemi PLC e dell'automazione in genere, quindi il suo giudizio è meno "scusabile".

Uno starter kit è solo un mezzo, a costo contenuto, per disporre degli utensili di base. Poi, come sempre, è la volontà e l'impegno dell'utente che trasforma la spesa iniziale in uno strumento valido o meno. Acquistrare lo starter kit e lasciarlo ad impolverarsi su di uno scaffale non accrescerà certo le conoscenze tecniche dell'acquirente; si otterrebbe il medesimo effetto di un bel corso costoso, tenuto da docenti con titoli altisonanti, che da solo nozioni generali di nessun valore pratico.

Se, ad esempio, si prendessero come riferimento gli starter kit Siemens per PLC "entry level", ci si renderebbe conto che una persona, con un livello culturale non eccelso, che segua passo passo il programma di apprendimento proposto dal costruttore riesce, in poco, tempo a dominare semplici problemi di programmazione ed automazione.

Sicuramente il corso a cui Lei fa riferimento avrà caratteristiche differenti, non sarà solo un elenco di nomi dei docenti e d un'accozzaglia di luoghi comuni sull'automazione; purtroppo però molto spesso è così.

Sicuramente ogni discente avrà a disposizione il suo sistema per esercitarsi.

Sicuramente sarà guidato passo passo ad affrontare problemi di difficoltà e complessità crescenti.

Sicuramente ai discenti non saranno date solo indicazioni teoriche in ordine alle problematiche dell'automazione, ma verranno affrontati casi reali e specifici dei vari settori industriali.

Mi fermo perchè l'esiguo spazio di un messaggio non permette di elencare quello che dovrebbe essere il programma e la filosofia di un corso PLC ben fatto e, soprattutto, utile a chi lo ha acquistato.

Un ultima domanda, Prof. Domenico Palmiotti, ma Lei ha mai avuto occasione di verificare praticamente la validità di uno dei tanti corsi regionali, che lei così superficialmente demolisce?

Mi permetta, egregio Prof. Domenico Palmiotti, un mio modesto parere. Io, nella mia attività professionale, ho avuto modo di verificare l'effettiva preparazione di personale formato da questi corsi, e Lei?

Da ultimo mi permetta un consiglio: non usi uno pseudonimo come "inquisitore", è un termine che non predispone alla benevolenza.

Modificato: 9 dicembre 2010 da Livio Orsini

[FattoreDiPotenza]

Una nota:

La gamma di PLC S7-200, che uso, ho usato e sempre apprezzato moltissimo, sono già tutti prodotti in "fase di fine produzione" ed entreranno in "eliminazione" qualche unità già nel 2011 e la maggior parte entro il 2014.

Non lo reputo, perciò un investimento lungimirante, per uno studente (sempre che lo sia).

Casomai mi orienterei verso starter KIT 1200.

Anche se possedere uno starter KIT, non ti evita necessariamente la partecipazione a corsi, altresì sarebbe come "brancolare nel buio".

Se sei bravo ne esci, altrimenti.....